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Festa per San Vincenzo Grossi a Cremona e Lodi

Lunedì 7 novembre ricorre la memoria liturgica di san Vincenzo Grossi, il sacerdote originario di Pizzighettone canonizzato da Papa Francesco il 18 ottobre dello scorso anno. Il cuore delle celebrazioni commemorative sarà a Lodi, presso la Casa madre delle Figlie dell’Oratorio, l’istituto religioso da lui fondato, e dove sono conservate le sue spoglie.

Proprio per celebrare l’anniversario della canonizzazione, nel pomeriggio di domenica 30 ottobre, alle 16, presso il salone-teatro di Casa Madre delle suore “Figlie dell’Oratorio” (via Paolo Gorini 27, a Lodi) l’inaugurazione della mostra fotografica sul santo fondatore, dal titolo “La misericordia all’opera”. A suggellare l’evento la lettura scenica “La misericordia” di e con l’attrice Lucilla Giagnoni.

Il successivo appuntamento è nel Casalasco, a Vicobellignano, dove don Vincenzo Grossi fu parroco dal 1883 sino alla morte, avvenuta il 7 novembre 1917. Nella chiesa parrocchiale intitolata a S. Maria Assunta, domenica 6 novembre, alle 11, il vescovo Antonio Napolioni presiederà l’Eucarista.

Lunedì 7 novembre, nel giorno anniversario della morte, i solenni festeggiamenti saranno a Lodi, nella Casa madre delle Figlie dell’Oratorio. Alle 18 nella cappella dell’Istituto, dove si trova la tomba di san Vincenzo Grossi, Messa con il vescovo di Lodi, mons. Maurizio Malvestiti, e il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni.

 

San Vincenzo Grossi

San Vincenzo Grossi nacque il 9 marzo 1845 a Pizzighettone (Cremona) da una umile famiglia. A diciannove anni nel 1864 entrò nel nostro Seminario e fu ordinato sacerdote il 22 maggio 1869. Da allora tutta la sua attività pastorale si svolse in diverse parrocchie della nostra Diocesi (fu successivamente vicario a S. Rocco di Gera di Pizzighettone, a Sesto Cremonese, economo spirituale a Ca’ de Soresini). Nel 1873 fu nominato parroco di Regona di Pizzighettone e nel 1883 passò a Vicobellignano. Tutta la sua vita fu spesa nel ministero pastorale: animazione delle comunità a lui affidate, predicazione di missioni al popolo, formazione spirituale delle coscienze, attenzione ai poveri, educazione dei fanciulli e dei giovani. Per aiutare i sacerdoti nella catechesi e nella formazione umana, soprattutto della gioventù femminile, don Vincenzo cominciò a raccogliere attorno a sé delle giovani, con le quali diede vita all’Istituto delle Figlie dell’Oratorio. Morì a Vicobellignano il 7 novembre 1917. Fu canonizzato da papa Francesco il 18 ottobre 2015.

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