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Festa di Sant’Antonio Abate, tanti allevatori per la  celebrazione a Cicognolo

Tanti allevatori e coltivatori si sono riuniti nel pomeriggio di martedì 17 gennaio nella chiesa parrocchiale di Cicognolo per prendere parte alla Messa nella festa di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e delle tradizioni contadine. La liturgia è stata presieduta da don Emilio Garattini, consigliere ecclesiastico di Coldiretti Cremona, e concelebrata dal parroco don Antonio Mascaretti.

Da sempre è questa una ricorrenza attesa e sentita nelle campagne cremonesi – ricorda Coldiretti Cremona –. Nelle aziende agricole gli allevatori attendono la visita del sacerdote, che giunge a benedire gli animali e chi se ne prende cura. Così gli imprenditori agricoli affidano alla protezione del Santo il loro quotidiano lavoro, il loro impegno per consegnare alla comunità cibo buono e sano, dall’origine garantita, prendendosi nel contempo cura del creato.

«Nella festa di Sant’Antonio – prosegue Coldiretti Cremona – sottolineiamo il valore del lavoro dei campi, della nostra zootecnia, che è un’eccellenza frutto della passione, la tenacia, la professionalità e la cura di tanti allevatori. Gli animali custoditi negli allevamenti italiani rappresentano un tesoro unico».

«Quello di Sant’Antonio Abate è un giorno – aggiunge Coldiretti – che vede in tutta Italia parrocchie di campagne e città prese d’assalto per la benedizione dalla variegata moltitudine di esemplari presenti sul territorio nazionale. L’allevamento italiano è un importante comparto economico che rappresenta il 35 per cento dell’intera agricoltura nazionale, per una filiera che vale circa 40 miliardi di euro, con un impatto rilevante dal punto di vista occupazionale dove sono circa 800mila le persone al lavoro sull’intera filiera».