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Festa dell’Assunta sul Po invocando il dono della pace

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Un pomeriggio all’insegna della fede, della preghiera e della devozione mariana quello che si è celebrato nel pomeriggio di martedì 15 agosto, solennità dell’Assunta, lungo le rive del Grande Fiume.

Come da tradizione la statua della Madonna di Brancere, partendo dalla Canottieri Flora, è stata portata sul fiume Po dai “pescatori scalzi” e accompagnata sulla barca dal vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, che ha benedetto le società sportive durante la processione fluviale verso Brancere seguendo la corrente del fiume in secca.

Un corteo di barche a remi e a motore ha accompagnato la statua della Regina del Po sino in località Sales, dove fedeli e sacerdoti erano in attesa dell’arrivo della processione fluviale.

Dopo il lancio di una corona di fiori nel fiume in memoria delle vittime delle inondazioni, la statua è stata portata a riva dai “pescatori scalzi” e di lì trasportata in processione accompagnata dai rematori e dai gonfaloni dei Comuni della zona rivierasca.

La Messa è stata vissuta all’ombra degli alberi che circondano la santella mariana opera di Graziano Bertoldi inaugurata per il Giubileo del 2000.

Insieme a mons. Napolioni, che ha presieduto l’Eucaristia, hanno concelebrato don Pierluigi Vei, parroco di Stagno Lombardo e Brancere, don Alberto Mangili, parroco del Bosco ex Parmigiano, don Gianpaolo Maccagni, vicario episcopale per il clero e il coordinamento pastorale che dal settembre assumerà l’incarico di parroco dell’unità pastorale S. Ombono di Cremona, e il segretario e cerimoniere vescovile don Matteo Bottesini.

La celebrazione ferragostana al Sales è una tradizione ideata da don Aldo Grechi, compianto parroco di Brancere la cui memoria rimane sempre viva insieme a quella del vescovo Maurizio Galli, fortemente legato a questa celebrazione.

Nell’omelia il vescovo Antonio Napolioni ha esordito con una battuta: «Qualche anima buona avrà pensato: “Povero vescovo, un’ora al sole in mezzo al fiume”. Ma è stato bellissimo stare in mezzo al fiume con l’effige di Maria». E ha proseguito: «Spesso mi sono aggrappato: non per paura, ma perché mi attirava la sua compagnia, a nome vostro, di tutte le nostre comunità, di questo nostro mondo che oggi aspetta la sera come se i potenti potessero tutto», ha quindi proseguito con un chiaro riferimento all’incontro tra il presidente degli Stati Uniti d’America e quello della Federazione Russa. Ma il termine “potente” è ritornato frequentemente anche nelle letture di questa solennità del 15 agosto.

Nell’omelia un chiaro invito alla pace, da parte del vescovo: «Come la mettiamo con il desiderio di pace nel mondo e tra di noi? Come si fa a vincere nello stile di Maria e di Gesù? Nello stile dell’incontro, come quel giorno si incontrarono due mamme oggi si incontrano due potenti». E ha proseguito: «Maria partorisce speranza e amore di Dio che raggiunge anche la Storia di oggi e ce lo fa cantare ogni sera con il Magnificat e ci chiede di navigare con lei nella corrente giusta e remare nella direzione della vita e non della morte».

Prima di concludere, l’invito del vescovo di Cremona: «Mentre vediamo quello che succede nel mondo abbiamo il dovere di indignarci, di esprimere solidarietà, di fare le nostre scelte e di pregare. E allora la misericordia di Dio non smetterà di manifestarsi e ci incoraggerà sempre nel nostro cammino». Quindi l’auspicio e l’invito ai fedeli presenti: «Maria è segno di sicura speranza anche in questo Giubileo, che ci ha chiamato a essere pellegrini di speranza e che non potrà finire al suo termine: è uno stile di cui avremo sempre più bisogno, come ci chiedono i nostri ragazzi».

 

L’omelia del vescovo Napolioni

 

Nella preghiera dei fedeli un ricordo speciale e commosso per don Pietro Samarini, sacerdote che spesso aveva accompagnato la Madonna di Brancere sul Po e parente da parte di una nonna di don Aldo Grechi, e don Emilio Garattini, parroco di Pieve d’Olmi, recentemente scomparsi.

Al termine della celebrazione – animata con il canto dal maestro don Graziano Ghisolfi alla tastiera e dalla soprano Annalisa Losacco – i ringraziamenti da parte del sindaco di Stagno Lombardo, Roberto Mariani, rivolti agli esponenti del mondo religioso e civile che hanno contribuito all’organizzazione della manifestazione.

Presenti alla celebrazione molte autorità civili cremonesi e dei comuni rivieraschi con i gonfaloni e l’attenta presenza della Protezione civile e dei corpi delle forze di polizia che hanno garantito il regolare svolgimento della celebrazione.

La giornata era iniziata con la presenza della statua della Regina del Po in Cattedrale dopo che nella serata di giovedì 14 agosto la sua presenza aveva caratterizzato la preghiera del Rosario aux flambeaux su Lungo Po Europa, davanti alle società canottieri di Cremona.