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Festa del beato Spinelli: il programma delle celebrazioni

Si avvicina la memoria liturgica di don Francesco Spinelli, beatificato da papa Giovanni Paolo II il 21 giugno 1992 durante una solenne Eucaristia nel grande piazzale del Santuario di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio. Il sacerdote di origine bergamasca, festeggiato il 6 febbraio, giorno della sua morte avvenuta a Rivolta d’Adda nel 1913, ha fondato l’ordine delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento che ha come compito l’adorazione perpetua dell’Eucaristia e il servizio ai fratelli poveri e sofferenti nei quali «ravvisare il volto di Cristo». Le celebrazioni avranno inizio idealmente giovedì 2 febbraio presso la cappella della casa di cura «Figlie di S. Camillo» di Cremona con la Messa del vescovo Napolioni in occasione della Giornata per la vita consacrata: in quell’occasione saranno ricordati gli anniversari di professione religiosa anche di otto Suore Adoratrici.

Venerdì 3 febbraio si terrà una giornata penitenziale: alle 8 don Umberto Zanaboni, parroco di Cella Dati, Pugnolo e Derovere, presiederà una celebrazione presso la Casa Madre di Rivolta d’Adda in preparazione al sacramento della riconciliazione. La mattinata si concluderà alle 11.30 con la S. Messa.

Sabato 4 febbraio si terrà, invece, una giornata mariana. Alle 9 è previsto il pellegrinaggio al santuario di Caravaggio per le suore, i dipendenti della Casa Famiglia, i membri della Fraternità eucaristica e i volontari. Alle 10 la S. Messa in Basilica, il Rosario meditato e l’omaggio al padre fondatore davanti alla sua statua. Alle 21, infine, l’adorazione eucaristica in Casa Madre aperta a tutti.

Domenica 5 febbraio alle ore 8 don Giovanni Sanfelici, già cappellano delle suore adoratrici, presiederà la S. Messa in una giornata tutta dedicata all’Eucaristia.

Lunedì 6 febbraio, festa del Beato Spinelli, alle 6.30 si terrà l’adorazione eucaristica con il canto delle Lodi, alle 16 i vespri presso la chiesa della comunità di Santa Maria. Alle 17.30 la solenne Eucaristia presso la chiesa di Casa Madre presieduta dal vescovo Napolioni. I sacerdoti che intendo concelebrare sono pregati di portare gli abiti liturgici e di dare un cenno di conferma telefonando in Casa Madre (0363/379200 oppure 0363/379203).

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LE SUORE ADORATRICI OGGI

consiglio-750x440L’Istituto delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento, nato a Bergamo nel 1882 ad opera del beato Francesco Spinelli, ha attualmente la Casa Madre a Rivolta d’Adda, in diocesi e provincia di Cremona. Le suore Adoratrici sono circa 250, con comunità in tutta Italia, in Congo, Sénégal, Camerun e Argentina.

Carisma peculiare dell’Istituto è l’adorazione a Gesù Eucaristia, da cui attingere l’ “accesa carità” a servizio dei più poveri tra i fratelli. Le Adoratrici sostano ininterrottamente davanti all’Eucaristia in preghiera, giorno e notte, e si lasciano trasformare dall’amore attinto dal Signore per essere “tutte a tutti” nel servizio, secondo una felice espressione del Fondatore. Si dedicano infatti alle povertà di ogni genere: hanno scuole, istituti in cui accolgono anziani soli e disabili, anche gravi; operano presso strutture di accoglienza per donne che escono dalla dipendenza di alcool o droga; sono nelle carceri, lavorano nelle parrocchie accanto alle famiglie, ai sacerdoti, ai bambini, ai giovani. Significativa la loro azione a servizio della pastorale giovanile ovunque si trovano.

Nella diocesi di Cremona l’Istituto vede una larga e significativa presenza: a Rivolta d’Adda, accanto alla Casa Madre, si trova Santa Maria, la casa di riposo per le suore anziane, vera e propria fucina di preghiera e offerta per il mondo. Inoltre, fiore all’occhiello dell’Istituto, e opera prediletta del Fondatore, è la Casa famiglia “Spinelli”, che ospita anziani e disabili secondo i più alti canoni dell’accoglienza.

Nella città di Cremona non va dimenticata la presenza delle Adoratrici, fino a pochi anni fa, alla clinica “La Pace”, casa di cura stimata e ricordata soprattutto per essere stata luogo in cui tantissimi cremonesi hanno visto la luce; e l’istituto Maria Ausiliatrice, per bambini abbandonati e in difficoltà.

A Cremona e a Crema le Adoratrici sono attualmente presenti anche presso le chiese dell’adorazione, volute dai rispettivi vescovi: presenza silenziosa ma quanto mai significativa in un tempo di smarrimento religioso e spirituale.

Da sottolineare ancora l’attività missionaria delle suore dello Spinelli: nei Paesi in via di sviluppo in cui sono presenti, nella semplicità che è loro propria, favoriscono assistenza sanitaria ed educativa, con scuole e dispensari. Una grandissima maternità nella capitale del Congo, Kinshasa, è un segno per tutta la città di una vita che nasce dall’amore per il Signore Gesù.

La fiamma dell’adorazione e della carità rimane accesa e si alimenta con nuove vocazioni in Italia e Africa: 9 postulanti, 7 novizie, 12 juniores. Una piccola goccia che continua il sogno del Fondatore.

Attuale superiora generale è madre Isabella Vecchio.

 

spinelliCHI È IL BEATO FRANCESCO SPINELLI

Il Beato Francesco Spinelli nasce a Milano, il 14 aprile 1853, da genitori di origine bergamasca. È ordinato sacerdote il 17 ottobre 1875 e il 15 dicembre 1882, fonda, insieme a Caterina Comensoli, l’Istituto delle Suore Adoratrici, a Bergamo. Preso infatti dalla passione per Dio e per gli uomini, egli dà vita ad un istituto, il cui scopo è “attingere l’amore più ardente dall’Eucaristia celebrata e adorata per riversarlo sui più poveri fra i fratelli”. Egli per primo spende la sua vita in ginocchio davanti all’ostensorio e davanti ai fratelli, in cui vede la presenza di Gesù da amare e da servire con amore e compassione incondizionata. Il 4 marzo 1889, causa un dissesto finanziario, in cui involontariamente è coinvolto, viene licenziato dalla Diocesi di Bergamo e accolto nel clero di Cremona dal grande cuore di Mons. Geremia Bonomelli e a Rivolta d’Adda continua l’Istituto delle Suore Adoratrici. Lungo la sua vita, costellata di grandi prove, vive e insegna l’arte del perdono più smisurato, perché di fronte al nemico si può applicare solo “la vendetta di un infinito amore”. Muore il 6 febbraio 1913 a Rivolta d’Adda (CR).