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«Fate ciò che Lui vi dice», la fiducia in Cristo speranza di fronte alle malattie del corpo e della società

A livello diocesano si è celebrata quest’anno nell’unità pastorale di Dosolo, Cavallara, Correggioverde e Villastrada, in territorio mantovano, la Giornata mondiale del malato, alla presenza del vescovo Antonio Napolioni che ha presieduto la Messa a Dosolo e ha poi visitato la Rsa di Villastrada.

La giornata si è aperta con la preghiera del Rosario guidata dal parroco don Stefano Zoppi e da don Giuseppe Allievi, parroco di Rivarolo del Re, alla presenza di don Maurizio Lucini, incaricato diocesano per la Pastorale della salute.

La Messa è poi iniziata con il saluto del parroco e il ringraziamento a dame e barellieri dell’Unitalsi, presenza numerosa nella chiesa parrocchiale a fianco degli ammalati. Un ringraziamento sottolineato dal vescovo Napolioni, che ha invitato anche i giovani a partecipare al pellegrinaggio unitalsiano a Lourdes, in programma il prossimo agosto.

«Rallegratevi con Gerusalemme». Inizia con le parole della prima lettura la riflessione del Vescovo proposta durante l’omelia. Un invito a non lasciarsi sopraffare dalle malattie causate dalla natura, dall’infermità, dalla vecchiaia e ma anche dagli errori dell’uomo.

Parlando nella chiesa gremita, davanti a operatori, ammalati e volontari, monsignor Napolioni ricorda che «il Signore è fedele alle sue promesse, venendoci incontro anche attraverso eventi straordinari» come l’apparizione della Madonna che a Lourdes come a Caravaggio e al Santuario della Fontana fa scaturire l’acqua, «prima medicina», o come alle nozze di Cana, dove Gesù accetta la “pressione” di sua madre che invita a fare «come lui vi dice».

La fiducia nel «Medico dei medici» è l’antidoto alla chiusura in se stessi e la scelta di una vita di speranza, anche nella condizione di malattia. Quella del corpo – ricorda ancora – ma anche di fronte ai fatti del mondo. Il vescovo cita la cronaca attuale del diffondersi del Coronavirus invitando a non cedere a presagi catastrofici: «Non correte avanti, non sostituitevi al Vangelo, fate ciò che Lui vi dirà: vi dirà che anche la morte non ha l’ultima parola, che non dobbiamo aver paura della prova di una stagione difficile. Vigiliamo perché il panico non peggiori la situazione, facciamo attenzione alle regole, seguiamo la saggezza vera. Perché il Signore ci lascia anche un po’ soli con le nostre responsabilità».

Responsabilità che guidano il nostro sguardo anche verso altre forme di fragilità,  «epidemie che non chiamiamo malattie, come il gioco d’azzardo per cui oggi in Italia si sono spesi 108 miliardi – osserva monsignor Napolioni-. È una droga, una schiavitù che affligge la persona, la famiglia, la società».

A questi mali della nostra società, così come ai fatti che riguardano la sanità pubblica anche sul territorio (con un riferimento diretto alle chiusure dei reparti dell’ospedale Oglio Po e di quello di Cremona), il Vescovo invita tutti, ammalati, operatori, volontari, ma anche tutti i fedeli della Chiesa cremonese ad ascoltare l’invito di Gesù a «costruire una Gerusalemme terrena che sia giusta» e che guardi all’umanità intera.  «Non basta – ha aggiunto – reclamare i nostri privilegi su ciò che abbiamo sempre custodito. Bisognerà spartire la torta, per dare un futuro credibile alle nuove generazioni». Con un’attenzione fraterna, uno sguardo sempre rivolto all’altro, ma anche nella fiducia che – oltre le preoccupazioni della vita – «il Signore sa fare meraviglie. E con l’Eucaristia – conclude – ci aiuta a essere più coraggiosi come Chiesa e come responsabilità, sull’esempio dei volontari e di chi cura per professione. Perché siamo un solo corpo».

Dopo la celebrazione della Messa, conclusa con la tradizionale preghiera alla Madonna di Lourdes, il Vescovo, accompagnato da don Zoppi, si è recato in visita alla casa di riposo di VIllastrada, dove – accolto dal sindaco Pietro Bortolotti e dal presidente della fondazione Sabbadini – ha incontrato dirigenti, dipendenti e ospiti con cui ha scambiato parole di saluto e di conforto e dai quali ha ricevuto in regalo una immagine della Vergine da loro realizzata.

 

Photogallery:

Messa nella chiesa di Dosolo                   Visita alla casa di riposo di Villastrada