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Famiglie di CL in vacanza, un’occasione per incontrarsi e insieme incontrare Cristo

Si è conclusa nei giorni scorsi la vacanza per famiglie di Comunione e Liberazione. All’esperienza di Corvara in Badia hanno partecipato circa 260 persone: famiglie, tantissimi bambini, nonni e giovani, che hanno trascorso un periodo di riposo e riflessione orientata al tema «Da questi fatti saprai che io sono il Signore».Partendo dal fatto evidente che “siamo qui”, che non ci siamo scelti e siamo insieme proprio per riconoscere come il Signore ci viene incontro ogni giorno, le giornate della vacanza sono state scandite dai momenti di preghiera comunitaria.
A cominciare dall l’ascolto del canto “al mattino”:

Al mattino, Signore, al mattino
la mia anfora è vuota alla fonte
e nell’aria che vibra e traspare
so che puoi farmi grande, Signore
E le ore del giorno, al mattino
di tua gloria son tenera argilla.
Uno è l’alveo del mio desiderio:
ch’io ti veda ed è questo il mattino.

Poi la Messa quotidiana come occasione privilegiata di incontro col Signore, le lodi recitate insieme e la preghiera dell’Angelus: “il Verbo si è fatto carne e abita in mezzo a noi”.

Durante il periodo delle ferie, inoltre, sono stati organizzati quattro incontri per approfondire la riflessione: una presentazione del libro: “L’ombra del padre” di Jan  Dobraczynski che racconta la vita di San Giuseppe, stravolta e valorizzata dal fatto di aver detto si al disegno di Dio, così è esattamente per ognuno di noi; la presentazione del libro “Ti regalo la mia molla”: la vita di Andrea Mandelli, un ragazzo morto a 19 anni per un tumore. Un ragazzo pieno di vita e di passione che si è fatto testimone dell’incontro col Signore tra gli amici, nello studio e anche nella malattia; l’incontro sul tema “Dal mediterraneo all’Europa: la testimonianza in un mondo plurale” che ha posto la domanda se è ancora possibile avere fiducia nell’altro in una realtà plurale come la nostra, portando l’esempio di una madre spagnola che ha chiesto a tutti (cittadini e media) di non accanirsi e seminare altro odio rispetto all’omicida del proprio figlio; l’intenso incontro con i coniugi Schiliró, genitori un figlio miracolato grazie all’intercessione dei coniugi Martin, beati, genitori di Teresina di Lisieux: una testimonianza di persone semplici che hanno messo la vita loro e di loro figlio malatissimo nella mani del Signore e riconoscono che questo è stato un evento “straordinario” ma la sfida vera è riconoscerlo ogni giorno: al lavoro, in famiglia.
Per questo il video con cui è stata introdotta la vacanza ha raccolto volti e voci di amici di una vita che raccontano come l’incontro con Gesù si giochi nel quotidiano e come sono state prese le loro vite: dal lavoro, alla compagnia ad una amica malata, la morte di un amico, la riscoperta di una amicizia che dura da una vita ma il cui valore era stato dato per scontato…
Le cene ed i pranzi insieme, la possibilità continua di scoprire e conoscere nuovi compagni di strada con cui condividere e giudicare quel che sta succedendo e che offre occasioni per incontrare Gesù.
A concludere la vacanza delle famiglie è stata assemblea con il vescovo Antonio Napolioni che ha raccolto un fiume di testimonianze che han raccontato la bellezza sperimentata e la convenienza della fede cristiana come possibilità di vivere il centuplo quaggiù.