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«Era un uomo dell’essenziale»: Cremona intitola un parco al vescovo Maurizio Galli

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Nella mattinata di venerdì 8 ottobre il parco di via Argine Panizza, a Cremona, situato tra via Odoardo Ferragni e via Luciano Ferragni, è stato ufficialmente intitolato al vescovo Maurizio Galli (1936- 2008). La segnaletica che riporta il nome dell’indimenticato pastore ha avuto luogo nell’informale ma partecipata cerimonia che ha visto intervenire il vescovo Antonio Napolioni insieme all’emerito Dante Lafranconi. A rappresentare l’Amministrazione comunale l’assessore ai Sistemi culturali Luca Burgazzi. Erano inoltre presenti alcuni residenti del quartiere e parecchi scout del Masci e tra loro Enrico Gabbioneta, che aveva avanzato al Comune la proposta di tenere viva anche in questo modo la memoria di monsignor Galli.

Prima dello scoprimento della segnaletica ha preso la parola proprio Gabbioneta che, a nome dei promotori e degli oltre trecento firmatari della richiesta avanzata a suo tempo al Comune, ha tracciato poi un breve profilo di monsignor Maurizio Galli quale vescovo buono, prete unico e uomo libero e speciale. L’occasione anche per ricordare Luigi Ferrari, deceduto a causa del Covid, scout della prima ora e caro amico di Galli: proprio da lui, infatti, è partita la proposta dell’iniziativa.

 

 

A seguire l’assessore Burgazzi, ricordando che l’intitolazione fa seguito al parere favorevole della Commissione toponomastica e alla delibera della Giunta comunale nel marzo scorso, ha dichiarato che si tratta di un omaggio doveroso della città a una figura come quella del vescovo Galli. L’Assessore ha sottolineato inoltre che la scelta di intitolare a mons. Galli un parco cittadino non poteva che essere il modo migliore per ricordarlo, quale auspicio di un ritorno a ritrovarsi in uno spazio pubblico, luogo di aggregazione: un bellissimo segnale per la ripresa e il ritorno alla fruizione di un ampio spazio verde collocato in una zona residenziale.

Il vescovo Antonio Napolioni si è detto a sua volta felice che il nome di monsignor Galli vegli sulle famiglie e le nuove generazioni che frequentano il parco, mentre il vescovo emerito Dante Lafranconi ha ricordato che Galli fosse un presule che mirava a Dio, ma con i piedi saldi a terra.

Terminati i brevi interventi, la segnaletica che riporta la dicitura “mons. Maurizio Galli Vescovo (1936- 2008)” è stata scoperta tra gli applausi e la sincera commozione di tutti i presenti.

 

Profilo biografico del vescovo Galli

Nato a Soresina nel 1936, diplomato nel 1956 al liceo ginnasio statale “Daniele Manin” di Cremona, cresciuto nella parrocchia cittadina di S. Agata, è ordinato sacerdote il 27 maggio 1961. Laureato in Lettere classiche nel 1970 all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, tra i vari incarichi ricoperti spiccano quelli di assistente diocesano dei fanciulli dell’Azione Cattolica (1961-1969), di vicario parrocchiale a S. Michele Vetere (1964-1978), assistente ecclesiastico dell’ASCI (poi AGESCI) (1964-1982), vice assistente diocesano dell’Azione Cattolica (1976-1982), animatore degli studenti di teologia del Seminario diocesano (1978), dove è docente dal 1961 e si cui diventa rettore il 15 settembre 1982.

Eletto vescovo di Fidenza il 2 aprile 1998, riceve la consacrazione episcopale nella Cattedrale di Cremona il 2 maggio dal vescovo Giulio Nicolini (concelebrano fra gli altri i vescovi Giuseppe Amari e Fiorino Tagliaferri). Il 28 giugno 2007 il sindaco di Fidenza gli consegna la cittadinanza onoraria e due giorni dopo, il 30 giugno, monsignor Galli lascia la guida pastorale della diocesi, ritirandosi a Cremona, dove muore il 1° giugno 2008.

I funerali, presieduti il 3 giugno nella cattedrale di Cremona dal vescovo Dante Lafranconi, furono concelebrati, oltre che dal clero cremonese, dai vescovi Carlo Mazza di Fidenza, Oscar Cantoni di Crema, Claudio Baggini di Vigevano, Roberto Busti di Mantova e Lino Pizzi di Forlì-Bertinoro. La salma fu quindi traslata a Fidenza dove, dopo l’omaggio dei fedeli e il rito esequiale del 4 giugno nel Duomo di San Donnino con la partecipazione del cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, fu sepolta nella cripta della Cattedrale fidentina.