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È online “Città”, il nuovo numero di Riflessi Magazine

E’ online da oggi la nuova edizione di Riflessi Magazine, il mensile digitale della diocesi di Cremona che torna – dopo la pausa estiva – con il terzo numero, dedicato al tema “Città”.

Con lo stile con cui dallo scorso maggio si è presentato ai lettori, Riflessi Magazine propone uno sguardo complesso sulla città, osservata e raccontata non soltanto come luogo fisico del nostro abitare, ma soprattutto come una rete di persone in relazione tra loro. Tante e diverse le prospettive: dalle analisi sulla dimensione politica e sul valore della partecipazione al bene comune, al racconto di storie che fanno comunità: esperienze di co-housing come quella di Casa Beth, attenzione alle fragilità  da parte di operatori sociali o di vicini di casa che si accorgono di un’anziana lasciata sola nella malattia, idee di innovazione come quella del Polo Verde e professioni a servizio della comunità come quella di Giuseppe, operatore di igiene pubblica di Linea Gestioni.

Nel terzo numero di riflessi si parla di passioni come quella per la squadra di calcio della propria città attorno a cui si stringono legami che vanno ben oltre una vittoria o una sconfitta, o per glia mici a quattro zampe che ogni mattina si ritrovano all’alba per la passeggiata quotidiana. Poi l’orizzonte si apre alla storia che disegna e plasma le nostre mappe, al mondo come quello di un ricercatore che scopre la bellezza del luogo in cui è nato osservandolo dalla lontana Islanda, e alle periferie del nostro territorio che non si esaurisce dentro i confini amministrativi.

Quella che Riflessi racconta è una città viva, che richiede cura e partecipazione. E uno sguardo attento, come quello del fotografo che ne coglie le luci e le ombre oppure i colori inattesi, anche sui fatti che la scuotono. Per questo tra le piccole novità con cui Riflessi si rilancia a settembre ci sono pagine fotografiche e uno spazio per l’opinione su un fatto di cronaca che ci interroga, come l’inchiesta su una baby gang che ha portato all’arresto di un gruppo di adolescenti e gettato su un’intera generazione ombre cupe. Che non sono, però, l’unico riflesso che racconta la realtà.