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Don Primo Mazzolari testimone di pace

Nella serata di venerdì presso la sala eventi di SpazioComune, a Cremona, si è svolta la prima delle iniziative organizzate in città in occasione del 128° anniversario dalla nascita di don Primo Mazzolari. La serata, promossa da “Forum delle idee” insieme con “Tavola della pace di Cremona” e “Forum per la pace e il diritto dei popoli Primo Mazzolari”, ha visto l’intervento di Anselmo Palini su “Testimoni di pace nell’età delle dittature e dei totalitarismi”.

Palini è docente di materie letterarie presso l’istituto di istruzione superiore “Antonietti” di Iseo (Bs), da tempo si dedica alla ricerca e allo studio in tema di pace, obiezione di coscienza, diritti umani. Negli ultimi anni ha approfondito i totalitarismi del XX secolo, andando a ricercare in particolare le testimonianze di quanti hanno avuto il coraggio di opporsi alla dittatura. Numerose le sue pubblicazioni a riguardo. A muoverlo in questa attività di studio il desiderio di “fare memoria del bene”, far conoscere la vita e il pensiero di chi ha saputo mantenere accese le luci della pace e della libertà nella notte dei totalitarismi.

Palini, nella sua conferenza cremonese, ha ripercorso, con competenza e passione, le biografie di alcuni di questi testimoni di pace. Don Primo Mazzolari, che, dopo aver vissuto l’esperienza della prima guerra mondiale, mise progressivamente in discussione le sue convinzioni giovanili fino a giungere al pacifismo radicale di “Tu non uccidere”, in cui scrisse “la nostra arma di difesa è la giustizia sociale non l’atomica”. Palini ha sottolineato l’attualità di questo pensiero di Mazzolari, in un tempo in cui siamo ancora molto lontani dal disarmo nucleare.

 

Tra i testimoni di cui si è fatta memoria, oltre a Mazzolari, Franz Jägerstätter, contadino austriaco, uomo semplice che ha avuto il coraggio di rifiutare l’arruolamento nella Wehrmacht per non diventare complice del nazismo. Dietrich Bonhoeffer, teologo pacifista contro Hitler. Josef Mayr-Nusser, giovane cattolico di Bolzano, impegnato nell’Azione Cattolica e nel volontariato con la San Vincenzo, membro del movimento dei non optanti alto-atesini, coloro che si rifiutarono di scegliere tra l’annessione all’Italia fascista e l’annessine alla Germania nazista. Nusser, in nome della sua fede, rifiutò di arruolarsi e di giurare fedeltà ad Hitler, oggi è stato riconosciuto beato dalla Chiesa. Etty Hillesum, che ha saputo trovare Dio tra le brutture di un campo lager. I giovani studenti della Rosa Bianca che a Monaco di Baviera hanno combattuto il regime nazista attraverso lo studio e la cultura.

Le vite di don Primo e degli altri testimoni presentati da Palini ispirano il coraggio di contestare l’esistente quando contrasta con le ragioni della fede e della coscienza ed esortano a non restare tiepidi e indifferenti di fronte alle ingiustizie.

A moderare l’incontro con Palini alcunigiovani di Forum delle idee, che hanno ricordato come “fare memoria del bene” sia la premessa per diventare costruttori di pace in questo tempo.

Forum delle idee è un’associazione di elaborazione culturale che, aderendo all’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASVIS), si propone di promuovere il raggiungimento degli obiettivi enunciati nell’Agenda 2030 elaborata dall’ONU, tra cui compare proprio tra gli obiettivi  la promozione di società più pacifiche ed inclusive per uno sviluppo sostenibile.