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Don Moroni accolto con il regalo di una bicicletta

Le comunità di Bordolano, Cignone e Corte de’ Cortesi hanno accolto a braccia aperte e salutato calorosamente, nel pomeriggio di sabato 30 settembre, il nuovo parroco, don Roberto Moroni, proveniente dalle parrocchie di Olmeneta, Pozzaglio, Casalsigone e Castelnuovo Gherardi, rappresentate da una numerosa delegazione di fedeli.

Don Roberto, prima della celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo, alla presenza di don Giandomenico Pandini, don Pietro Samarini e don Claudio Corbani, ha ricevuto, sul sagrato di Corte de’ Cortesi, i saluti di benvenuto da parte di Luigi Rottoli e Davide Brena, sindaci di Corte de’ Cortesi con Cignone e di Bordolano, nei quali è stata assicurata la «collaborazione personale e quella dei colleghi amministratori delle comunità civili che rappresentano». «Le comunità, inoltre, saranno rispettose, attente e sensibili, pronte ad aiutarla e sostenerla negli impegnativi compiti del ministero sacerdotale».

Carla Martinenghi, a nome delle tre parrocchie, ha salutato don Roberto sottolineando che la presenza del parroco in mezzo alla comunità è uno dei segni più grandi della Provvidenza di Dio, segno visibile del suo amore, perché il sacerdote porta la Parola, il Perdono, i Sacramenti, la Misericordia e la Dolcezza del Signore. «Siamo tre comunità – ha affermato – con tanti anziani, bisognosi di ascolto e di affetto, ma con la prioritaria necessità di far crescere nella fede bambini e giovani, perché solo questi sono il nostro futuro».

Toccante è stata l’omelia del vescovo. Antonio Napolioni quando, riprendendo il messaggio contenuto nella lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi, ha rimarcato come essere comunità significhi «non fare nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri».

Florita Mattarozzi, Paola Ghinaglia e Andrea Pescatori hanno siglato, in qualità di testimoni, l’atto d’ingresso del nuovo parroco, mentre le comunità, in ricordo di questo particolare momento ma, soprattutto, per rimarcare l’inizio di questo nuovo percorso, hanno voluto far dono a don Roberto di una bicicletta.

La celebrazione è terminata con un emozionato ringraziamento di don Roberto ai parrocchiani di Olmeneta e un invito alla preghiera, umiltà ed impegno alle nuove comunità.

Il rinfresco al termine della celebrazione è stato preparato dai volontari dell’oratorio, un gruppo numeroso e affiatato che da anni è impegnato nell’organizzazione di momenti di incontro conviviale ed educativo di giovani ed anziani.

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Profilo del nuovo parroco

Don Roberto Moroni, classe 1962, originario di Agnadello, è stato ordinato sacerdote il 19 giugno 1993. Ha iniziato il ministero sacerdotale come vicario a Fontanella (1993-2001) e poi a Pizzighettone (2001-2004). Nel 2014 è diventato parroco di Olmeneta, assumendo poi il ruolo di parroco in solido di Pozzaglio, Olmeneta, Casalsigone, Castelnuovo Gherardi nel 2010. Ora mons. Napolioni l’ha destinato come parroco a Corte de’ Cortesi, Cignone e Bordolano, in sostituzione di don Tonani, trasferito proprio a Pozzaglio, Olmeneta, Casalsigone, Castelnuovo Gherardi, oltre che Corte de’ Frati.

 

Saluto di don Moroni sul giornalino

Carissimi parrocchiani di Bordolano, di Cignone, di Corte de Cortesi, il Signore mi invia a voi come Parroco.

Non conosco ancora i vostri volti, (eccettuato di qualcuno in occasione di confessioni o celebrazioni di Sante Messe), ma da quando mi fu comunicata la nomina, vi porto tutti nel cuore, dai più anziani ai più piccoli  e vivo in me il desidero di poter avere con voi vincoli di amicizia, di sincera e fattiva collaborazione. Abbiamo bisogno di aiutarci reciprocamente per continuare a seminare il buon seme del Vangelo, per dare  alla vita il gusto di essere spesa bene e poter manifestare nelle nostre opere , che la nostra fede la migliora.

Ho vissuto 12 anni nella realtà parrocchiale  di Olmeneta che, durante questo periodo è diventata parte ( insieme ad altri paesi) di Un’ Pastorale. Ora comincia un’altra fase della mia vita, la missione in mezzo a voi con ritmi diversi e nuove realtà.

Credo che il Signore possa realizzare cose  belle attraverso ciascuno di noi, però occorrerà proseguire nel mettere insieme risorse umane e spirituali, che già Don Giovanni ha cercato  di realizzare in questi anni, per rendere le nostre comunità accoglienti e vivaci. Io vi porto ciò che di più prezioso un Sacerdote possiede: l’Eucaristia, cioè la presenza reale di Gesù, il sacramento del perdono che è  il contatto rigenerante con la Sua misericordia, e tutti gli altri Sacramenti. Lo stare con voi, il camminare insieme in sintonia con la Chiesa Diocesana, con le altre comunità della zona pastorale  significherà crescere ancora per me, maturare nella fede, e nella conversione personale anche di fronte a fatiche e sacrifici. Vorrei che preghiera, umiltà, impegno caratterizzassero scelte e stili di vita, per il bene delle nostre comunità. Abbiamo bisogno di sostenerci a vicenda in questi tempi complessi e soprattutto proseguire con slancio, e corresponsabilità. La Parrocchia è una grande famiglia che vive con la partecipazione e il sostegno di tutti, perché ogni gruppo, ogni iniziativa, ogni servizio, ognuno di noi nel fare bene la propria parte fa crescere e maturare le nostre Comunità.

Con tanta gratitudine nel cuore per Don Cesare per Don Giovanni e tutti coloro che nel nome del Signore hanno lavorato nella “vigna” delle nostre comunità e nel desiderio di custodire quanto lo Spirito ha già operato, senza esitazione ci renderemo insieme strumenti, “ matite tra le dita di Dio ”, per la nuova pagina che lo stesso Spirito desidera “disegnare”. Vi chiedo di pregare per non disattendere ciò che è nel cuore e nella mente del Signore. All’Amministrazione Civile, alle Famiglie, ai Gruppi di volontariato, ai bambini e ragazzi, ai giovani, ai nonni agli ammalati, rivolgo il mio caloroso e affettuoso saluto e  vi benedico.

Arrivederci a presto!

Don Roberto