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Don Gaiardi dopo l’incendio di Notre Dame: «Le nostre cattedrali richiedono una cura costante»

All’indomani dell’incendio che ha distrutto parte della Cattedrale di Notre Dame a Parigi in tutto il mondo ci si interroga sul livello di sicurezza  e sulla prevenzione che riguarda i grandi edifici storici. Un fronte su cui è particolarmente attivo, in diocesi, l’Ufficio per i Beni ecclesiastici, responsabile della cura e della custodia di tutto il patrimonio dell’edilizia religiosa sul territorio.

Il tema – urgente e delicato – è stato affrontato dall’incaricato don Gianluca Gaiardi che, intervistato sul quotidiano La Provincia di Cremona, ha parlato in particolare della Cattedrale, il più importante tra gli edifici diocesani: «Come tutte le cattedrali – ha spiegato – e i monumenti artistici, anche il Duomo di Cremona è sempre monitorato». Un’attenzione costante richiesta dalla fragilità dei materiali utilizzati per la costruzione di questi edifici antichi, spesso non ignifugo, che non può essere sostituito. Quel che si può fare – continua l’incaricato dell’Ufficio dei Beni Culturali –  è «migliorarne il consolidamento strutturale nei casi di azioni sismiche» e «adeguare gli impianti elettrici».

Una particolare cura – aggiunge don Gaiardi – è richiesta in occasione dell’apertura di cantieri che, a causa della presenza di numerosi operai e di macchinari da lavoro, richiedono un «piano di sicurezza più scrupoloso».

L’auspicio è dunque quello di poter programmare una manutenzione ordinaria degli edifici per ridurre gli interventi di restauro eccezionali attraverso un piano di controlli sistematici.