1

Domenica open-day a “La Isla de Burro” di Zanengo con pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Speranza

Domenica 24 settembre a Zanengo (frazione di Grumello Cremonese) si terrà l’open-day de “La Isla de Burro”, opera segno della Caritas Cremonese che propone interventi assistiti con asini (pet-therapy). A partire dalle ore 15, infatti, la struttura sarà aperta al pubblico e, accompagnati dagli operatori dell’Isla, grandi e piccini potranno conoscere gli asini, entrare in relazione con loro, interagire e sperimentare alcune attività. Tutti sono invitati a partecipare, in modo particolare le famiglie, anche con bimbi molto piccoli.

Alle 17, con partenza dall’Isla de Burro, accompagnati dagli asini, si compirà un mini pellegrinaggio a piedi al vicino Santuario della Madonna della Speranza, luogo di fede molto caro a tutta la comunità di Zanengo. L’occasione, infatti, è promossa nell’ambito della la Giornata per la custodia del creato, quest’anno incentrata sul tema: “Certo, il Signore è presente in questo luogo e io non lo sapevo – Viaggiatori sulla terra di Dio“.

Al Santuario della Madonna della Speranza si terrà un momento di preghiera e meditazione sul tema della Giornata alla presenza di don Bruno Bignami, fresco della nomina a vicedirettore dell’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro della Conferenza Episcopale Italiana.

A seguire saranno premiati gli “Amici dell’Isla de Burro 2017”: persone, gruppi e associazioni che a vario titolo e in modo diverso hanno supportato il progetto.

Il pomeriggio si concluderà all’oratorio di Zanengo, dove sarà possibile condividere un buffet offerto dalla comunità parrocchiale.

Locandina dell’evento

 

La pet-therapy a “La Isla de Burro”

Attraverso l’interazione con un branco di quattordici asini e un mulo, disabili, ragazzi della neuropsichiatria infantile, comunità impegnate in ambito psichiatrico, ma anche scuole, oratori, singole persone, trovano la possibilità di lavorare su specifici ambiti problematici, recuperare o sviluppare competenze, sperimentare nuove occasioni di socializzazione e comunicazione.

Il progetto sposa e promuove un approccio zooantropologico. In questa visione l’animale non è usato, ma ritenuto portatore di specificità (che vanno conosciute e rispettate) capaci di attivare nel fruitore particolari emozioni, attivazioni senso-motorie e cognitive. Per queste ragioni, la relazione non può essere lasciata alla pura spontaneità, ma dovrà essere costantemente mediata e monitorata da operatori specificatamente formati, garanti sia del rispetto del benessere animale che dell’indirizzo beneficiale per i fruitori.

Brochure de “La Isla de Burro”