1

Domenica mattina l’insediamento di don Adriano Veluti

Dopo gli ingressi dei due parroci di sabato (a Formigara e Corte de’ Cortesi), ad aprire le celebrazioni episcopali in programma domenica 1° ottobre sarà l’insediamento di don Adriano Veluti, nuovo parroco moderatore dell’unità pastorale di Casalmorano, Mirabello Ciria, Castelvisconti, Azzanello e Barzaniga.

 

Programma dell’insediamento

L’accoglienza del nuovo parroco avrà luogo alle 10.30 in piazza IV novembre, di fronte alla chiesa. Qui don Veluti riceverà il saluto del sindaco di Casalmorano, Andrea Arcaini, affiancato dai primi cittadini degli altri comuni dell’unità pastorale. Tra le rappresentanze istituzionali anche quella del Consiglio di amministrazione della Casa di Riposo “Villa Sacro Cuore” di Casalmorano, di cui il parroco ricopre il ruolo di vicepresidente.

Al termine della Messa – concelebrata dal collaboratore parrocchiale den Giuliano Valiati – rinfresco buffet presso il Centro pastorale “Antonio Ripari” di Casalmorano.

 

Preparazione all’ingresso

In preparazione all’ingresso del nuovo parroco, la sera del 25 settembre, nella chiesa di Barzaniga, il vicario zonale, don Pietro Samarini, (già parroco di Barzaniga e “fondatore” dell’unità pastorale nel 1995) ha tenuto una riflessione sull’unità pastorale guardando alle prospettive future. La sera di venerdì 29 settembre (ore 20.30) celebrazione penitenziale nella chiesa di Azzanello.

 

Profilo del nuovo parroco

Don Adriano Veluti, classe 1960, originario di Casalbuttano, è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1997. Laureato in Lettere, è stato vicario a Cremona, nella parrocchia della Beata Vergine di Caravaggio dal 1997 al 2004. Nel 2004 mons. Lafranconi lo ha scelto come parroco di Scandolara Ravara e Castelponzone.

Dal 2014 era parroco di Costa S. Abramo. Ora mons. Napolioni l’ha chiamato a guidare l’unità pastorale di Casalmorano, Mirabello Ciria, Castelvisconti, Azzanello e Barzaniga al posto di don Antonio Bandirali, trasferito a S. Imerio in Cremona.

Don Veluti è anche insegnante di Italiano, Storia e Geografia al liceo classico e scientifico Vida di Cremona.

 

Saluto di don Veluti

Carissimi parrocchiani,

colgo l’occasione del giornalino parrocchiale che state per diffondere in tutte le famiglie, col quale volete esprimere il vostro ringraziamento e il vostro bene a don Antonio, per salutarvi con gioia prima di potervi incontrare personalmente Domenica 1 ottobre, nella celebrazione eucaristica presieduta dal nostro vescovo Antonio che mi ha voluto affidare la cura pastorale delle vostre parrocchie di Casalmorano, Mirabello Ciria, Castelvisconti, Azzanello e Barzaniga.

So di poter contare sulla collaborazione dei miei confratelli don Massimo e don Giuliano, coi quali vorrei vivere prima di tutto una esperienza di vera fraternità sacerdotale, prima ancora che pastorale, ma anche di molti laici, generosi e appassionati al Vangelo e alla vita della Chiesa.

Siete la prima unità pastorale nata in Diocesi, per la volontà e la caparbietà dell’indimenticato don Fermo.

Unità pastorale portata avanti con convinzione e tenacia da don Antonio, che ritengo un prete amico.

Sono stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1997 e quindi quest’anno ho ricordato i miei 20 anni di sacerdozio.

La mia, come quella dei miei compagni di studi teologici, è una vocazione “adulta” – così si usa dire – poiché sono entrato in Seminario dopo la Laurea in Lettere e alcune esperienze di insegnamento nella scuola statale.

Per questo mio percorso di formazione, i vescovi mi hanno sempre affidato anche l’incarico di insegnante di Materie letterarie presso il nostro Liceo classico-scientifico “Vida” che ha sede nel Seminario vescovile.

In questi venti anni il mio principale impegno è stato però quello legato alla vita della parrocchia, prima come di vicario in città, e poi come parroco.

La vita della parrocchia fa quindi parte della mia vita stessa. Ne ho conosciuto gioie e dolori, luci e ombre.

Arrivo con una discreta esperienza pastorale che spero mi aiuti a saper ascoltare le persone, a riflettere con saggezza, a fare scelte il più possibile condivise.

Infine voglio dirvi ciò che mi sta più cuore: vengo molto volentieri fra voi.

Non sono stato costretto da nessuno, né dal vescovo né dai suoi più stretti collaboratori. Una scelta in spirito di comunione fraterna.

Vengo con tanta voglia di bene: vorrei che stessimo davvero bene insieme.

Quando si fatica, insieme. Quando si è contenti, sempre insieme.

Una vita buona. Quella del Vangelo che prende forma nelle nostre vite che si intrecciano.

Il mio più cordiale “ a presto”. Invoco la benedizione del Signore, nostra pace, su tutti voi.

il vostro parroco, don Adriano