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“Diventa quello che sei. Aggiorniamo l’iniziazione cristiana”, una Guida diocesana per orientare il percorso di catechesi

La guida diocesana Diventa quello che sei. Aggiorniamo l’iniziazione cristiana, punta «all’unità, armonia e condivisione» di un cammino, di crescita nella fede, che deve coinvolgere l’intera comunità e far riscoprire alla Chiesa la sua vocazione evangelizzatrice («Diventa quello che sei» appunto). Il titolo rievoca l’ultimo paragrafo della lettera pastorale del 2016 (Diventa quello che sei: Figlio di Dio!), come a dire che molte indicazioni di allora vanno ancora esplorate e approfondite, pur essendo cambiati i tempi. «Alla luce dell’esperienza diretta e ascoltando risonanze e pareri di tanti» monsignor Napolioni apre tre capitoli su cui riflettere: lo sguardo da tenere nei confronti delle famiglie, gli elementi di verifica e proposta raccolti dall’Ufficio diocesano catechesi e alcuni punti fermi su cui chiede convergenza.

«Vicinanza» e «ascolto» sono le parole chiave della prima parte della guida diocesana. Abbiamo attraversato la pandemia, non l’abbiamo superata del tutto mentre il panorama internazionale è stato ferito dalla guerra e dalla crisi energetica che sta mettendo in ginocchio l’economia mondiale. Un contesto non facile e in perenne mutamento entro il quale si deve contestualizzare una pastorale che si mette al fianco delle famiglie, che non le giudica, che le interpella, che condivide gioie e problemi, che cammina con i loro tempi, che guarda al sacramento come «un incontro tra grazia e libertà», non il culmine di un forzato percorso a tappe. Il nuovo modello di catechesi «non ha potuto arginare la fuga dai percorsi ecclesiali e non è riuscito (come all’inizio ci si aspettava) a riportare nella comunità cristiana tanti genitori che avrebbero dovuto riscoprire la fede e il gusto dell’appartenenza ecclesiale», scrive il vescovo. Per questo oggi un ripensamento alla luce dei nuovi contesti sociali è indispensabile. La strada da imboccare esige lo stile dell’ascolto sinodale (che ha radici bibliche ben fondate) capace di «creare un tessuto di relazioni», la leva per una evangelizzazione efficace e in grado di valorizzare il vissuto personale delle famiglie su cui si regge la comunità.

Segue un approfondimento (sostenuta dal lavoro di raccolta dati e analisi dell’Ufficio catechesi) di ciò che «appassiona ancora» e invece «fa problema» nel cammino di iniziazione per sfociare in proposte. Dalle righe trapela l’entusiasmo di tramettere la fede che non si arena anche se la durata dei percorsi ha subito «slittamenti e fraintendimenti», oppure i catechisti non sono sempre stati all’altezza, o ancora si è dato poco spazio alla dimensione esperienziale e le celebrazioni domenicali sono state disertate. Niente paraventi davanti ai problemi aperti. La proposta è di imboccare le sfide con «coraggio e pazienza», ribadendo una scansione del percorso che va dalla fase del primo annuncio a quella biblica per poi passare a quella liturgica e infine comunitaria. Seguono indicazioni pratiche sul numero o la modalità degli incontri per figli e genitori.

Ma ciò che suggella il testo, che per la verità già traspare dalle prime righe, è una serie di punti fermi a cui Napolioni tiene parecchio, tanto da invitare con fermezza la Diocesi a seguirli. Punti che riassumono un po’ l’intero scritto. L’iniziazione è una questione di «comunità», non di singoli, e richiede uno stile, quello «dell’ascolto» per cui è necessaria formazione ed esercizio nel «Giorno dell’ascolto». Inutile pensare la catechesi come un indottrinamento. «L’iniziazione cristiana in chiave catecumenale non si riduce a dottrina, ma offre un percorso graduale di accompagnamento all’esperienza di vita cristiana nella globalità delle sue dimensioni», scrive il vescovo, dall’annuncio alla testimonianza della carità, dalla liturgia alla celebrazione. Il tutto tramite «uno stile esperienziale» che si fa sguardo di accoglienza delle famiglie.

Poi ci sono le indicazioni pratiche sulle modalità celebrative dei sacramenti, sulla durata di cinque anni del percorso, sulla successione dei sacramenti (Battesimo, Confermazione ed Eucarestia), segno distintivo di un unico modello di iniziazione abbracciato dalla diocesi.

 

Scarica la Guida diocesana “Diventa quello che sei”

 

Copie della guida diocesana Diventa quello che sei. Aggiorniamo l’iniziazione cristiana sono disponibili contattando l’Ufficio catechistico diocesano o presso la Libreria Paoline di Cremona.