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Disarmare la politica: appello di Pax Christi

In occasioni delle imminenti elezioni politiche Pax Christi, movimento cattolico per la pace, ha messo a punto un documento su “Disarmo e politiche attive di pace” e una serie di proposte per concretizzare tali politiche. Tutto questo sarà inviato ai candidati con l’invito ad esprimere il loro consenso che sarà reso pubblico prima del 4 marzo.

 

Pax Christi Italia
Appello
“DISARMARE LA POLITICA”

“Per prevenire i conflitti ed edificare la pace è fondamentale bloccare i flussi di denaro e di armi verso chi fomenta la violenza. Ancora più alla radice, è necessario arrestare la proliferazione di armi che, se vengono prodotte e commerciate, prima o poi verranno pure utilizzate. Solo rendendo trasparenti le torbide manovre che alimentano il cancro della guerra se ne possono prevenire le cause reali”.

Dando seguito a questo appello di Papa Francesco (Il Cairo, 28 aprile 2017), il Movimento Pax Christi Italia chiede a tutti i partiti e ai candidati alle prossime elezioni politiche di esprimersi pubblicamente in merito a scelte politiche per la pace ed il disarmo nel nostro Paese.

Pax Christi chiede in particolare che l’Italia aderisca al trattato ONU per la messa al bando delle armi nucleari; la sospensione della partecipazione italiana al programma di produzione ed acquisto dei caccia bombardieri F35, capaci di portare e di guidare da remoto le bombe atomiche B61-12, la riconversione sociale delle spese militari e dell’industria bellica, a partire dalla RWM di Domusnovas in Sardegna, che produce le bombe vendute all’Arabia Saudita e da essa usate sulla inerme popolazione yemenita.

Pax Christi auspica che nel nuovo Parlamento si ricostituisca il gruppo interparlamentare per la pace che promuova, fra l’altro, l’uscita dell’Italia dalla NATO, il rafforzamento del ruolo dell’ONU e dell’Unione Europea nel garantire la pace e la giustizia nel rispetto del diritto internazionale. Pax Christi chiede la rigorosa applicazione delle legge 185 /90 sul commercio delle armi ed il ritiro delle truppe italiane dalle missioni internazionali svolte al di fuori delle risoluzioni ONU, ultima quella in Niger.