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Diario di Bahia: pioggia e allagamenti non frenano la devozione mariana. Maggio di preghiera con il Rosario tra le strade del “bairro”

Come ogni mese, arriva da Salvador de Bahia il diario dei missionari cremonesi che prestano il loro servizio presso la parrocchi di Gesù Cristo Risorto, che condividono con la diocesi il resoconto delle attività e delle iniziative del mese di maggio. Un maggio autunnale di un autunno “strano” per chi non è abituato a viverlo in Brasile, tra il caldo, la pioggia e i disagi climatici, un maggio di ripresa sociale e umana, dopo la pandemia, e un maggio, come in Italia, dedicato a Maria.

Ecco il messaggio inviato da don Davide, Gloria e Marco:

Nel mese di maggio è pieno autunno, ma non pensate alla nebbia, al freddo, alle foglie che cadono e ai colori della natura che cambiano: difficile accorgersi di un cambiamento di stagione se non ponendo attenzione sul calo di pochi gradi della temperatura quando cala il sole (da più di 30 fino ai 27/28) e il fatto che il tramonto arriva mezz’ora prima del solito. Per chi come noi è abituato a vedere le differenze tra le stagioni, questa continuità è veramente molto strana e i punti di riferimento che ci aiutavano a capire lo scorrere del tempo non valgono più. Anche la percezione dei giorni che passano, che all’inizio sembrano tutti uguali, è difficile averla. Una delle cose più strane di questo mese però è stata l’abbondanza di forti piogge che normalmente sono molto presenti nei mesi di marzo e aprile e che invece quest’anno continuano a colpire tutta la regione causando non pochi problemi alle abitazioni e alla vita quotidiana delle persone: è normale che molte strade si allaghino, che ci si metta ore imbottigliati nel traffico ad arrivare al lavoro, che arrivare a scuola asciutti sia un’impresa schivando pozzanghere enormi, gli “schizzi” delle macchine e gli autobus in ritardo. Insomma la quotidianità è messa a dura prova soprattutto per chi sa che se la pioggia torrenziale non smette in tempo si può ritrovare la casa allagata per l’ennesima volta.

La parola “pazienza” è una di quelle parole necessarie da mettere nel proprio dizionario per vivere qui e che si ritrova in tante persone che qui ogni giorno affrontano pazientemente le difficoltà quotidiane del vivere, dalle più piccole alle più grandi.  E ci si accorge di questa pazienza non solo perché la si vive ma perché la si vede e la si ascolta girando per le strade, per le case, incontrando le persone e il loro vissuto: e qui per farlo a volte bisognerebbe aggiungere ore in più alla giornata perché il tempo non basta mai!

Maggio è stato scandito dai giorni dedicati alla recita del Rosario nelle stradine del “bairro”, in casa di qualche anziano che a causa di qualche infermità fatica ad uscire, nelle chiese delle varie comunità presenti in parrocchia; una preghiera davvero sentita e che vede la partecipazione anche di chi fatica a venire in chiesa e a volte anche di qualche evangelico! La devozione alla figura di Maria ha radici molto lontane e attraversa molte generazioni che si sono tramandate la preghiera del Rosario come un gesto che caratterizza l’identità famigliare: le mamme, le zie, le nonne hanno insegnato questa preghiera tanto semplice quanto profonda e osiamo dire quasi intoccabile!

Abbiamo avuto anche un fuori programma, una visita a sorpresa dell’ambasciatore italiano a Brasilia, in visita a Salvador. Dopo esser stato ospite dell’associazione Avsi recandosi nelle loro strutture per conoscerne la storia e l’attività, ha voluto visitare anche la nostra chiesa prolungando la sua permanenza qui, interessandosi ai racconti della vita di una parrocchia “di frontiera”.

Dopo due anni di stop a causa della pandemia, è ricominciata quella bella tradizione che è la “Taça Gabriel”, un torneo di calcio in parrocchia in memoria di Gabriel, un “menino” che ormai 10 anni fa rimase vittima di un incidente stradale con il nonno. Gabriel frequentava la parrocchia e tutti i sabati gli allenamenti di calcio qui nel campetto parrocchiale, insieme ai suoi amici. Ogni anno, in suo ricordo, si prepara questa piccola sfida tra squadre con una super merenda finale offerta dalla famiglia. Nonostante la pioggia, quest’anno si è riusciti a giocare e anche a vincere, visto che al primo posto si è qualificata proprio la squadra della parrocchia!