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Deceduto don Vito Magri, per molti anni al Santuario di Caravaggio

È morto nella notte tra lunedì 23 e martedì 24 marzo, presso la Fondazione Ospedale Caimi di Vailate, don Vito Magri. Originario di Brignano Gera d’Adda, avrebbe compiuto 89 anni a metà maggio. Il decesso è avvenuto dopo che negli ultimi giorni le sue condizioni si erano aggravate.

Il vescovo Antonio Napolioni lo ricorda per« gli incontri caratterizzati dalla tipica ironia» di don Vito, ma anche «dall’obbedienza fiduciosa alla confidenza della sua sofferenza e dall’impegno quotidiano nella preghiera per la nostra Chiesa». «Il Signore ci sostenga in questo calvario!», ha concluso monsignor Napolioni.

Classe 1931, diplomato in Scienze sociali, don Vito è stato ordinato sacerdote il 27 giugno del 1954.

I suoi primi anni di sacerdozio sono stati come vicario negli oratori: a Sesto Cremonese (1955-1956), Romanengo (1956-1957), Cremona nella parrocchia di Sant’Abbondio (1957-1965), Calcio (1965-1969) e Fornovo San Giovanni (1969-1974).

Nel 1974 la nomina a parroco di Isengo, fino al trasferimento nel 1998 a Fiesco, sempre come parroco.

Dal 1999 al 2010 ha assunto l’incarico di sacerdote cooperatore al Santuario di S. Maria del Fonte presso Caravaggio, dove ha poi continuato a risiedere svolgendo ancora il proprio ministero.

Dalla fine del 2017 risiedeva presso la casa di riposo di Vailate.