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Dalla Tavola della Pace di Cremona un appello al disarmo

In occasione della Giornata internazionale della Pace, che si celebra mercoledì 21 settembre, la Tavola della Pace di Cremona pubblica un appello a tutti i cittadini, soprattutto ai giovani, ad associazioni, forze sociali e politiche, di fronte a una guerra che in Ucraina sembra non finire mai e che continua a distruggere ed uccidere. Un appello che si riflette anche sulle imminenti elezioni politiche del 25 settembre, con l’auspicio che tutte le forze politiche “in campo” possano condividere l’ideale comune di pace in un periodo così preoccupante.

Si legge nell’appello:

“Si guardi finalmente in faccia la tragica realtà: i finanziamenti alla guerra non fanno che alimentare la guerra. Se continua così, fra qualche mese avremo solo più macerie e più morti: una crisi di sistema di enorme gravità che investe economie, società, livelli di vita e di occupazione, relazioni internazionali.
La risposta non è certo darla vinta all’invasore, la Russia di Putin. Ma nemmeno quella di puntare tutto sulla distruzione del nemico, con il rischio di portarci tutti ad un passo da una guerra più grande e di dimensioni mondiali.
L’Italia, l’Europa, il Pianeta sono dentro una crisi di sistema globale che attraversa tutti i continenti e che governi e poteri economici non sembrano riconoscere, forse perché più attenti ai gruppi di interessi che ne traggono vantaggio, e che decidono chi potrà stare al sicuro e chi no. Così tornano a crescere povertà, discriminazioni, disuguaglianze; e la miseria, dovremmo sapere, è nemica della pace.
Siamo preoccupati per l’Italia, per il presente e per l’immediato futuro. Il movimento per la pace è autonomo ed indipendente. Non fiancheggiamo alcun partito. Vogliamo dialogare con tutti nel rispetto dei reciproci ruoli. Guardiamo al mondo, della politica, e soprattutto delle Istituzioni, come luogo alto che deve fare sintesi delle diverse proposte che, nel nostro caso, elaboriamo grazie alle competenze della Rete nazionale Pace e Disarmo, nella quale ci riconosciamo.
La scadenza elettorale del 25 settembre dovrebbe far emergere tra i partiti e i candidati idee e impegni su temi cruciali come la pace, il disarmo, la difesa dei diritti umani, le relazioni
internazionali. Temi che hanno visto pronunciarsi con chiarezza grandi personalità come Papa Francesco e testimoni laici come Gino Strada e Carlin Petrini. Purtroppo su questi temi la quasi
unanimità degli schieramenti politici, a differenza dalla popolazione italiana che auspica la pace e desidera rafforzare le opportunità per raggiungerla, sembra ritenere possa esistere una sola politica: la militarizzazione della sicurezza e il ritorno alla logica dei blocchi politico-militari contrapposti con la fedeltà assoluta alla Nato. La pace invece si raggiunge con una visione politica e un’azione diplomatica più coraggiosa e lungimirante, con la richiesta che le istituzioni internazionali riprendano in mano il ruolo di pacificazione delle controversie internazionali. Quanto c’è di tutto questo nel dibattito politico/elettorale in corso?”

«Oggi più che mai – scrivono dalla realtà cremonese della Tavola della Pace – sosteniamo che una politica di pace, disarmo, nonviolenza sia necessaria alla nostra società per le fondamentali connessioni con ambiente, lavoro, diritti civili e sociali». Sono sette, infatti, i punti cardine presenti nel documento recentemente pubblicato, veri e propri bisogni urgenti in funzione dei quali agire. Innanzitutto la necessità di riformare e rafforzare l’Onu, la necessità di un’Europa unita, della formulazione di una nuova politica estera e di una nuova politica di disarmo, la necessità di una difesa non armata e non violenta e, ultime ma non per importanza, la necessità di promuovere una cultura di pace e la necessità di un Servizio civile universale come programma costruttivo per la pace, uno strumento di coinvolgimento e, al contempo, di sensibilizzazione di ragazze e ragazzi, donne e uomini del domani.

Aderiscono alla Tavola della Pace di Cremona: Acli Provinciali, Amici di Emmaus, Amnesty International gruppo 288, Anpi provinciale, Arci Cremona, Arci Bassa, Arcygay “La Rocca” Cremona, Associazione latinoamericana, Associazione 25 Aprile, Auser provinciale, Banca del Tempo, Caritas diocesana, Cgil, Cisl, Comitato casalasco per la Pace, Donne senza Frontiere, Forum per la pace e il diritto dei popoli “Don Primo Mazzolari”, Forum provinciale del Terzo Settore, Gruppo Articolo 32, Immigrati cittadini, Lega di Cultura di Piadena, Legambiente circolo “Vedo Verde” Cremona, Libera associazioni, nomi e numeri contro le mafie – coordinamento provinciale, Movimento federalista europeo, Movimento adulti scout cattolici italiani, Non solo noi, Pax Christi, Rete Donne lab, Uisp Cremona.

 

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