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Da Folgaria strade di felicità per le famiglie

Una ventina di famiglie anche quest’anno ha deciso di condividere l’esperienza di formazione, confronto ed amicizia di Folgaria. Il primo fine settimana di questo itinerario si è tenuto dal 10 al 12 novembre e si è aperto con una mattinata di lavoro insieme al vescovo Antonio Napolioni sul tema “Amoris Laetitia: annunciare strade di felicità per le famiglie”.

Dopo la preghiera insieme ai bambini, mons. Napolioni ha tratteggiato, prendendo spunto soprattutto dai primi due capitoli di Amoris Laetitia, uno dei nuclei fondamentali che emergono dal documento: la gioia dell’amore, il desiderio di famiglia, sono la buona notizia dell’annuncio del disegno di Dio e aiutano a guardare con fiducia le storie di ogni famiglia, anche quelle problematiche e di sofferenza, condividendo che in tutte le situazioni “la Chiesa avverte la necessità di dire una parola di verità e di speranza”.

Dalla introduzione del Vescovo è emersa la necessità di progettare, camminare, costruire, affinché possa essere annunciata in un modo bello la proposta della famiglia e siano tracciate strade percorribili da tutti per muoversi insieme da una realtà carica di sfide verso una idealità alta.

In questa proposta di dinamismo incarnato nella realtà e proteso verso il disegno di Dio si è inserita l’attività sperimentata dai gruppi di sposi sul capitolo 9 di di Amoris Laetitia che presenta alcuni spunti per la spiritualità familiare: non esperienza astratta, ma realtà che coinvolge, oltre alla preghiera, la cura delle persone, la comunione, la fedeltà e la libertà giocate nel quotidiano. Con pennarelli colorati e fogli di carta si sono disegnate strade e modalità per camminare insieme creativamente, in dialogo con le persone che si incontrano oggi, verso mete alte ed affascinanti. Questa attività ha reso concreto per tutti quanto scritto al numero conclusivo di Amoris Laetitia: “Tutti siamo chiamati a tenere viva la tensione verso qualcosa che va oltre noi stessi e i nostri limiti, e ogni famiglia deve vivere in questo stimolo costante. Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare! Quello che ci viene promesso è sempre di più. Non perdiamo la speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza di amore e di comunione che ci è stata promessa” (AL 325).

Anche i giorni successivi, trascorsi insieme, sono stati uno sperimentare insieme concrete strade di felicità. Si è infatti riflettuto su alcune dinamiche psicologiche della coppia e colto la centralità della Parola, celebrato l’Eucarestia e camminato sulla neve, chiacchierato insieme e ammirato i giovani educatori prendersi cura dei numerosi bambini presenti: una piccola esperienza di Chiesa che, in cammino con Gesù, si interroga, dialoga e annuncia il Vangelo della famiglia.