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Cremona e la devozione mariana: a Chiesa di Casa sotto la lente il Santuario lauretano

«La diocesi di Cremona ha una forte connotazione mariana ‒ ha raccontato don Andrea Foglia, parroco di S. Abbondio, a Cremona, nella nuova puntata di “Chiesa di casa” ‒ e il Santuario Lauretano rappresenta l’unica testimonianza cittadina di questo legame con la madre del Signore». Un legame forte e radicato, perché «fin dalla sua fondazione, la Santa Casa, copia di quella di Loreto, è stata voluta da un laico come protagonista della vita civile, entrando a tutti gli effetti nel quotidiano dei cittadini di Cremona».

Ancor più significativo, oggi, è ciò che il Santuario Lauretano rappresenta per i fedeli di S. Abbondio. «La preghiera davanti alla Madonna Nera ‒ ha spiegato Paolo Penci, del Consiglio Pastorale Parrocchiale ‒ accomuna e riunisce la nostra comunità, contribuendo a darci un’identità ben definita. In più, è parte della nostra storia e si inserisce nel solco della tradizione della parrocchia».

Forte il richiamo religioso, dunque, ma significativo anche il rapporto con la cultura di ogni tempo. Ancora oggi, all’inizio del mese di maggio, si celebra la processione cittadina dalla Cattedrale di Cremona alla Santa Casa. «Mi piace anche ricordare ‒ ha sottolineato don Foglia ‒ che in parrocchia abbiamo il museo Lauretano, che raccoglie, tra le altre cose, moltissimi ex voto che testimoniano quanto, nel corso della storia, i fedeli si siano affidati a Maria, oltre a darci un interessantissimo spaccato della società degli ultimi quattro secoli».

Sarà proprio il 2024, infatti, l’anno della celebrazione del quattrocentesimo anniversario della fondazione del Santuario. «Ovviamente abbiamo già iniziato a confrontarci su come celebrare questo momento ‒ ha chiosato Penci ‒ perché riteniamo molto importante dare il giusto spazio a questa occasione. Insieme ai momenti di festa, ci piacerebbe unire incontri particolari di preghiera e formazione, per dar seguito a quella tradizione che vede nel Santuario Lauretano un punto di riferimento per l’intera città».

Un anniversario, dunque, che sarà strettamente legato alla devozione mariana, la quale, però, secondo don Foglia, «è un rimando chiaro alla centralità del Cristo. La stessa Santa Casa ci rimanda al momento dell’Annunciazione, che è strettamente legato al mistero dell’Incarnazione. Pregare Maria significa allora affidarsi per imparare ad essere, come lei, discepoli del vero Maestro».