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#Cosebelle: un’estate di servizio in Italia e all’estero

Tra preparazioni e partenze, ha preso il via #Cosebelle24, il progetto di esperienze estive proposte ad adolescenti, giovani, famiglie e adulti della Diocesi di Cremona, dalla Caritas cremonese e da diverse associazioni e realtà ecclesiali, per poter vivere un periodo significativo di svago e di servizio. Un’iniziativa resa possibile anche grazie al contributo dell’8xmille destinato alla Chiesa Cattolica.

Tutte le esperienze sono state precedute da momenti di preparazione sui temi delle competenze personali e delle motivazioni che fanno scegliere di partire. Fondamentale, la cura della relazione tra le persone: c’è in tutti la voglia di mettersi in ascolto e in dialogo con le storie individuali di ciascuno, compagni di viaggio e persone che si incontrano nelle diverse esperienze.

 

A Roma

Già partita, sabato 13 luglio, l’esperienza romana alla Caritas di Roma. Protagonisti 19 ragazzi e ragazze di Bozzolo, Calvatone, Acquanegra e Asola accompagnati da tre adulti (don Nicola Premoli, Giorgio Spotoni e Emilia Gazzoni). In treno hanno raggiunto la capitale e si sono sistemati in un centro giovanile alla periferia di Roma. Poi, hanno preso servizio alla mensa gestita da Caritas Roma alla stazione ferroviaria di Termini. Qualcuno alla reception, qualcuno al lavaggio dei vassoi, qualcun altro tra i tavoli. I ragazzi e le ragazze stanno facendo anche esperienza alla mensa Giovanni Paolo II a Colle Oppio.

«I momenti più emozionanti – racconta Emilia – sono stati gli incontri, gli avvicinamenti per parlare e ascoltare, per farsi raccontare le vite di queste persone, le loro solitudini, le loro difficoltà, per conoscerle senza pregiudizi». «In questi due giorni – le parole di Lorenzo – mi sto accorgendo che in me sta avvenendo un cambiamento. Al ritorno mi aspetto di essere diverso». «Cosa porterò a casa? – la testimonianza di Lucrezia – Molta compassione nei confronti di queste persone e la comprensione maggiore di quanto siamo fortunati. Sarebbe bello dare più di quello che abbiamo e farli sentire meno soli».

«I ragazzi sono motivati e contenti. Prestano servizio sempre sorridendo e talvolta increduli di ciò che stanno facendo», il commento di Emilia. Non solo servizio per il “gruppo di Bozzolo”, ma anche cultura.  Compatibilmente con l’attività alla Caritas, ragazzi e ragazze vengono coinvolti in esperienze turistiche presso le principali attrazioni e i principali musei della capitale. «Loro preferirebbero stare a letto, ma noi li portiamo», conclude Emilia. Il rientro è previsto per il 21 luglio.

 

A Trieste

Sono in fase di preparazione, invece, le famiglie dell’Associazione Drum Bun che sabato 20 luglio partiranno per Trieste. Quattro nuclei familiari, otto adulti e otto bambini, vivranno un’esperienza comunitaria di una settimana, a contatto con Caritas Trieste. In particolare, presteranno servizio presso la struttura di accoglienza Teresiano, organizzando laboratori di giocoleria, kamishibai e murales per bambini, ragazzi e adulti. Le famiglie saranno protagoniste, in particolare, della ritinteggiata e dell’abbellimento di un salone utilizzato per le attività. Nel “tempo libero” si dedicheranno alla visita della città e dei dintorni e ascolteranno testimonianze di operatori che si occupano delle persone in movimento sulla rotta Balcanica.

Il 27 luglio, cambio della guardia tra famiglie e giovani, sempre a Trieste. Otto ragazzi e ragazze maggiorenni, coordinati da Caritas Cremonese e in sinergia con Caritas Trieste, presteranno servizio in strutture che accompagnano persone migranti e in luoghi di accoglienza per adulti in condizione di grave marginalità. A Casa Malala e all’Ostello Alpe Adria, per i migranti appena arrivati in Italia, l’attività proposta si concentrerà sull’insegnamento della lingua italiana legata a possibili situazioni di concreta utilità (come il sapersi orientare negli uffici burocratici o l’apprendimento di termini legati alla vita professionale) oppure ancora in più semplici attività sportive o espressive. A Casa Maranathà e Casa Teresiano, dove Caritas Trieste sostiene temporaneamente adulti nel loro disagio abitativo, si proporranno principalmente momenti animativi e di narrazione di gruppo. Il gruppo farà anche attività di servizio al dormitorio di Sant’Anastasio.

 

In Brasile e Camerun

Spazio anche alle esperienze all’estero. Due gruppi di giovani partiranno per la parrocchia brasiliana di Gesù Cristo Risorto di Salvador de Bahia, in Brasile. I giovani, dai 20 ai 34 anni, presteranno servizio nelle scuole e nella parrocchia, tra partite di calcio e gare di bingo, sorrisi e incontri. A capo della comitiva ci sarà don Umberto Zanaboni, responsabile della pastorale missionaria diocesana, e ad accoglierli in terra brasiliana ci saranno il parroco don Davide Ferretti, sacerdote fidei donum cremonese, don Andrea Perego, sacerdote meneghino, e Gloria Manfredini, volontaria laica cremonese che si è trasferita oltreoceano lo scorso ottobre. Il primo gruppo, formato da tre giovani e il seminarista Leone Melotta, partirà il 17 luglio e tornerà l’8 agosto, mentre il secondo gruppo, di tre ragazzi della parrocchia di Antegnate, partirà il primo  agosto e tornerà in Italia il 18.

In agosto partiranno anche quattro giovani alla volta del Camerun, dove le suore Adoratrici del SS. Sacramento di Rivolta d’Adda hanno una comunità. Durante la mattina, le volontarie affiancheranno le insegnanti durante le ore di scuola e organizzeranno dei giochi per i bambini. Nel pomeriggio, invece, andranno in visita nei vari villaggi adiacenti alla comunità. Sempre grazie alle suore di Rivolta, a gennaio ci sarà la possibilità di andare in Argentina, dove le Adoratrici hanno aperto un’altra comunità.

 

A Lourdes

Il 5 agosto, 80 persone da tutta la Diocesi partiranno con l’Unitalsi Cremona, su 7 pullman attrezzati, alla volta di Lourdes. Malati, volontari adulti (tra cui medici, infermieri e professionisti socio-sanitari), ragazzi delle superiori o universitari, principalmente da Piadena, Sabbioneta e Caravaggio, vivranno un’esperienza spirituale e di servizio, nelle terre in cui la Madonna apparve alla giovane Bernadette. Sul posto è prevista la partecipazione a vari momenti di preghiera e spiritualità, tra cui la Messa internazionale, la processione e adorazione eucaristica e la recita del Rosario, il Flambeau. Nel programma anche incontri per i giovani, escursioni e il gesto dell’acqua. All’esperienza sarà presente anche il vescovo di Cremona Antonio Napolioni: per alcuni giorni, infatti, il gruppo si incontrerà con quanti partecipano al pellegrinaggio diocesano che, dal 5 al 12 agosto, vedrà fare tappa anche a Saragozza e Barcellona.

 

In Serbia

A chiudere le esperienze la Serbia. Il 2 agosto, con l’Associazione Drum Bun, 16 ragazzi e ragazze maggiorenni, di cui 9 drumbunners e 7 di Young Caritas Bergamo, andranno in Serbia. Un’occasione inedita di incontro, relazione, servizio e animazione a contatto con la comunità locale e con le persone che migrano sulla rotta Balcanica. In sinergia con le Caritas locali, il gruppo opererà tra Sabac, Valjevo e Belgrado prestando servizio a favore in particolare dei migranti. «Una nuova partenza, una nuova destinazione per noi e per l’Associazione – il commento di Luca, coordinatore del gruppo per l’Associazione Drum Bun – Ci aspettiamo di riuscire a creare contatti e legami sia con Caritas Bergamo, sia con le realtà serbe per crescere nel supporto a quei territori». 

 

A Cremona

C’è una proposta anche per chi resta a casa. L’iniziativa, ancora aperta, è rivolta ai gruppi parrocchiali giovani della Diocesi di Cremona e prevede per il periodo 19-25 agosto un’esperienza alla scoperta della città di Cremona e delle esperienze caritative e sociali locali. La proposta è organizzata da Caritas cremonese e Associazione Drum Bun. Per partecipare occorre contattare Jimmo al numero 339-2669986 o mandare una mail a drumbun2016@gmail.com.