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“Cortile dei sogni”: gli oratori della città a confronto per condividere il rilancio (VIDEO E FOTO)

Si è svolta presso l’oratorio della Beata Vergine di Caravaggio nel pomeriggio di domenica 12 gennaio 2020 la tappa zonale del percorso di ripensamento e riprogettazione del modello di oratorio, promosso da Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile con la Federazione Oratori cremonesi, titolato Cortile dei sogni.

L’incontro, rivolto ai sacerdoti e ai collaboratori d’oratorio della Zona 3, si è aperto con un momento di preghiera a cui ha fatto seguito una breve introduzione di don Paolo Arienti, responsabile dell’ufficio diocesano di pastorale giovanile.

«Ripensare l’oratorio – ha esordito don Arienti – non significa rivedere il calendario degli eventi, ma ricentrare il nostro agire attorno a Colui che dovrebbe ricoprire un ruolo centrale».

Il momento successivo, introdotto da don Pierluigi Fontana, responsabile zonale della pastorale giovanile, ha visto i presenti dividersi in due gruppi per confrontarsi e dialogare circa le questioni focali della vita dell’oratorio: catechesi, ferialità, legame con il territorio ed accoglienza.

Il dibattito ha dato modo a tutti di condividere le ricchezze presenti nelle proprie parrocchie e, allo stesso modo, le fatiche che ciascuno si trova ad affrontare.

«È questa la motivazione che ci ha spinto a proporre un incontro zonale – ha poi spiegato don Arienti – perché crediamo che dal confronto, dalla condivisione possa nascere qualcosa di buono. Nessuno è chiamato ad affrontare da solo le situazioni che gli si presentano, ma tutti noi siamo invitati a collaborare, a stringere delle alleanze che ci aiutino a camminare insieme».

Tra le questioni più urgenti è emersa quella della scarsa presenza alla vita “feriale” dell’oratorio, per alcune parrocchie; dall’altra parte sono stati messi in luce quei percorsi di mistagogia e catechesi giovanile che, ancora oggi, vedono un’ottima presenza da parte di adolescenti e giovani.

«Vivere le dinamiche ecclesiali – ha concluso don Paolo Arienti – significa proprio questo: dirsi le cose per come stanno realmente ed avere la capacità, ed il coraggio, di parlarne con intelligenza. Se vogliamo ripensare l’oratorio, che è la nostra passione, dobbiamo porci in un’ottica di condivisione».

Il ripensamento della ferialità, il potenziamento del protocollo di intesa con il Comune di Cremona e l’attenzione da dedicare al percorso di formazione giovanile “Traiettorie di sguardi” sono solo alcune delle proposte lanciate dal responsabile diocesano della pastorale giovanile per rivedere le linee guida della vita degli oratori cremonesi.

L’invito che ha concluso l’incontro è stato quello di non lasciar cadere le domande e le considerazioni emerse dal dibattito comune, di riprenderle nei contesti parrocchiali, anche in vista dell’incontro diocesano che concluderà, almeno formalmente, il Cortile dei sogni: venerdì 17 aprile, alle 18.30 presso il seminario vescovile di Cremona, si terrà l’assemblea diocesana degli oratori insieme al Vescovo Antonio Napolioni.

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