1

“Contemplando il mistero della Croce”, la meditazione di don Compiani a San Luca

Nella serata di mercoledì 6 aprile nella chiesa di San Luca si è svolta la meditazione quaresimale dal titolo “Elevatio Crucis. Contemplando il mistero della Croce” a conclusione del percorso “La via della Croce”, proposta quaresimale pensata dall’Ufficio diocesano per la Pastorale Universitaria in sinergia con la sede cremonese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Museo Diocesano di Cremona. A condurre la meditazione è stato proprio don Maurizio Compiani, incaricato diocesano e assistente della sede cremonese dell’Università Cattolica.

La serata si è articolata in tre tempi, con la riflessione su tre diverse letture bibliche: una dell’Antico e due del Nuovo Testamento, alternate da momenti di contemplazione musicale, poetica ed ecclesiale in canto.

Ascolta l’audio completo della serata

La prima riflessione proposta da don Maurizio Compiani è partita dalla lettura dal libro dell’Esodo (Es 15,22-27):«Ascoltare la parola del Signore che arriva, la sua legge, quello significa – come dice il testo – “io sono il Signore colui che ti guarisce”. Non ascoltare quella parola significa per il popolo avere dentro il “mara”, l’amarezza – e ha proseguito – il Dio che trasforma l’acqua da amara a dolce è lo stesso Dio medico, “Io sono il Signore tuo Dio che ti guarisce”».

Dopo una contemplazione musicale accompagnata dal suono dell’organo don Compiani ha proseguito con la riflessione dalla lettura dal Vangelo secondo Giovanni (19, 23-30): «Giovanni insiste sulla tunica, quella tunica che è senza cuciture – e ha continuato – il “kitò” di lino è la veste sottilissima che la persona porta sotto i suoi abiti, è la veste intima, quella che sta attaccata alla pelle. Tutti i Vangeli si chiedono che cos’è il momento in cui Cristo va in croce? Tutti ti diranno che è il momento dove l’adorazione di Cristo si fa piena, Cristo per sé non tiene nulla, dona il suo corpo, dona le sue vesti, ma quella tunica è quella che è direttamente a contatto con lui e in quel momento lui non dà solo quello, dà qualcosa che parla della sua intimità e quello che è fondamentale è che è senza cuciture».

Ha sottolineato poi don Compiani «I pPadri della Chiesa vedranno direttamente in quella veste l’immagine della Chiesa che diventa la comunità cristiana, la verità più intima che Cristo dà a noi».

A seguire la contemplazione della poesia “Io tua Madre. Maria si racconta”, dal testo di Giorgio Mazzanti e quindi la riflessione sul testo dl Vangelo secondo Luca (9, 22-25): «Rinnega te stesso, nega, nega. Non è vero che non sei niente, non è vero che tu sei la realtà del tuo peccato, Dio quando vede te vede te dentro il mistero dell’amore di Cristo, in te vede il suo figlio. Dio quando vede te vede colui per il quale il Figlio ha donato la vita, Dio non rinuncia a te».

Ha concluso la serata un canto intonato nella prima parte da un tenore a cui nella seconda parte hanno potuto unirsi tutti i partecipanti.

 

Giubileo 2025, don Maurizio Compiani nella Commissione Culturale