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Conoscere la storia per capire la cultura: i fidei donum di Salvador de Bahia ospiti dell’incontro di formazione missionaria

Si è concluso giovedì 4 luglio il ciclo di incontri virtuali di formazione promossi dall’equipe del Centro missionario diocesano rivolto a chi questa estate avrebbe dovuto partire per il Brasile e allargato a tutti gli interessati.

Il titolo dell’incontro, Prossima fermata: Salvador de Bahia, dice da solo il tema della serata. Don Davide Ferretti, sacerdote cremonese da qualche mese fidei donum nella parrocchia brasiliana, ha iniziato il suo intervento raccontando brevemente la storia della Bahia. Fondata dai coloni portoghesi, Salvador è stata il più importante porto brasiliano per il commercio degli schiavi provenienti dalle terre africane.

Conoscere la storia di queste terre permette di capire la loro cultura attuale e di comprendere come è variegata la società, formata da discendenti di indios, di portoghesi emigrati e di africani portati lì con la forza.

Questo spiega, racconta don Ferretti, perché la popolazione del quartiere è così attaccata alle proprie origini e fiera del loro colore della pelle, tanto da festeggiare la propria negritudine.

<Don Emilio ed io abbiamo deciso di sostituire la parola favela con bario o quartiere per indicare questo posto>, spiega, < perché questo è un termine che rischia di richiamare solo i suoi aspetti più negativi e drammatici, come la presenza della droga e della criminalità, tralasciando però tutta la bellezza che c’è qui>.

E a proposito di bellezza, don Davide non ha mancato di raccontare cosa la parrocchia offre non sono ai cattolici del quartiere – che rappresentano una piccola percentuale -, ma a chiunque ne abbia bisogno.

C’è la catechesi, spesso fatta nelle case di famiglie generose che accolgono nelle loro minuscole abitazioni decine di bambini, c’è il corso del balletto di danza classica, che ha come scopo quello di insegnare la bellezza e la grazia alle bambine e alle ragazze e non può ovviamente mancare il calcio, una vera e propria religione, in Brasile, con allenamenti e tornei. Per concludere, don Davide ha mostrato ai partecipanti alcune foto del Grest che ogni anno si svolge nel mese di gennaio.

Era presente all’incontro anche don Emilio Bellani, l’altro sacerdote cremonese che vive a Salvador da quasi dieci anni, ora in Italia per qualche settimana.

I due sacerdoti non hanno ovviamente mancato di parlare della drammatica situazione sanitaria. Le attività della parrocchia ora sono ferme, le funzioni trasmesse in streaming e le strade meno affollate del solito. Ma la speranza di tornare a vivere la bagunça (il disordine allegro e festaiolo tipico brasiliano, ndr) è viva.