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Congresso eucaristico, il vescovo Napolioni: «Una sosta di riflessione, di contemplazione, di preghiera che dà ancora più senso cammino sinodale»

Dopo la Via Lucis nel pomeriggio del 23 settembre, il secondo momento liturgicamente “corale” del Congresso eucaristico che è stato vissuto nella città di Matera dagli 800 delegati, accompagnati da 80 vescovi, in rappresentanza di 116 diocesi, è stato nel pomeriggio di sabato 24 settembre: la processione eucaristica. A presiederla mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina.

Poco prima della partenza, dalla parrocchia San Pio X, in piazza Giovanni XXIII, arriva il videomessaggio del vescovo Antonio Napolioni, che ha voluto condividere quanto la delegazione diocesana sta vivendo nella città dei sassi.

«Abbiamo riscoperto il gusto del pane e quindi l’impegno a vivere l’Eucarestia a 360 gradi», ha affermato il vescovo. Il tutto vissuto grazie a «un cammino di avvicinamento fatto di dialogo, di incontro con le persone nella loro realtà quotidiana» e «con la testimonianza che ne deve scaturire poi nei vari ambienti in cui i cristiani vivono la loro quotidianità».

«Una sosta di riflessione, di contemplazione, di preghiera – ha precisato il vescovo – che dà ancora più senso cammino sinodale che stanno facendo le Chiese in Italia che qui vedete unita anche nella compresenza di tanti vescovi e di tanti fedeli».

A portare l’Eucaristia in processione mons. Francesco Savino e da mons. Erio Castellucci, vicepresidenti della Cei, mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, e mons. Gianmarco Busca, presidente della Commissione episcopale per la liturgia. La conclusione del rito in piazza San Francesco d’Assisi.

Per il gruppo cremonese guidato dal vescovo Napolioni e che vede la presenza a Matera dell’incaricato diocesano per la Pastorale liturgica don Daniele Piazzi insieme ad alcuni seminaristi diocesani, alcune suore Adoratrici di Rivolta d’Adda e un ministro straordinario della Comunione, la prima parte della giornata era stata caratterizzata dalla partecipazione ad alcune meditazioni.

In serata in piazza Vittorio Veneto uno spettacolo fondato su tre elementi: terra, acqua e fuoco, che rimandano ai sacramenti dell’iniziazione cristiana. È “Il gusto del pane”, prodotto dalla Cei in collaborazione con Tv2000, che caratterizzerà la serata conclusiva del Congresso eucaristico nazionale di Matera, in attesa della Messa di Papa Francesco domenica mattina allo stadio.

Dopo l’intervento di mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina, che ripercorrerà i momenti salienti del Congresso eucaristico, sarà la volta della cantante Amara, accompagnata alla chitarra da Simone Cristicchi. I luoghi descritti da Carlo Levi in “Cristo si è fermato a Eboli” saranno rievocati da Sebastiano Somma, mentre Isabel Russinova leggerà “Pane casalingo” di Grazia Deledda. Mimmo Muolo, vaticanista di Avvenire e autore della trasmissione (assieme a Fabrizio Silvestri, Donatella Gimigliano e Cristina Monaco), intervisterà il giovane scrittore Francesco Musolino e Giovanni Baglioni presenterà una sua composizione – “Radici” – per poi riflettere su un verso di “Avrai”, la celebre canzone di papà Claudio: “e sentirai di non avere amato mai abbastanza, se amore, amore avrai”. Poi Cristicchi rientrerà sul palco per cantare “Abbi cura di me” e “La cura” di Franco Battiato. Sul tema dell’acqua, Sebastiano Somma leggerà la poesia “La Sorgente” di Karol Wojtyla, mentre la giornalista Donatella Bianchi si soffermerà sull’importanza dei beni ambientali e la ballerina Anastasia Kusmina, proveniente dall’Ucraina, interpreterà una danza. Per la sezione dedicata al fuoco, Somma leggerà del “Roveto ardente”, mentre a Russinova è affidata la “Pentecoste”. In collegamento da Roma, la direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, rileggerà l’opera di grandi pittori, come Raffaello e Leonardo, dedicata al tema eucaristico. Giovanni Baglioni canterà “Dolce sentire”, mentre l’attrice e conduttrice televisiva Beatrice Fazi racconterà la sua esperienza sull’Eucaristia. Il cantautore siciliano Mario Incudine canterà “Tutti abbiamo bisogno di lu granu”, prima del commento del card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in chiusura di serata.