Cif, 80 anni di operoso “genio femminile” raccontati in un libro
Un volume per raccontare 80 anni di storia di una associazione cattolica al femminile che crede nella cultura. Le donne del Cif (Centro italiano femminile – sezione di Cremona) hanno infatti scritto a più mani “Esperienze, Ricerche, Testimonianze” (edizione Fantigrafica) per dar voce a tante di loro che con ottica cristiana hanno svolto un servizio alla diocesi ma anche alla società civile. E questo perché ciascuna di loro, nonostante le diverse professioni, aveva deciso, e lo fa tutt’ora, di donare il suo sguardo femminile perché la politica, il mondo della formazione, la Chiesa fossero più giuste e improntate ai valori indicati dal Vangelo.
Il libro è stato presentato nei giorni scorsi a Cremona, all’oratorio di Sant’Agata, alla presenza della presidente provinciale Maria Paola Negri, del consulente ecclesiastico don Angelo Guerreschi Parizzi, dei membri del Consiglio direttivo, di alcuni simpatizzanti e di Giovanni Biondi, che ha ricordato un’amica socia Cif, Maria Rosa Zanacchi.
«I diversi contributi pubblicati – commenta Maria PaolaNegri – testimoniano l’attenzione costante alla condizione femminile, ai problemi sociali e alle tematiche educative emergenti. In particolare, nei primi vent’anni del XXI secolo il Cif cremonese ha continuato a offrire incontri formativi, intesi come positivo scambio di Esperienze».
Il volume, infatti, è diviso in tre sezioni che raccontano ottant’anni di progetti.
Il Cif nasce infatti a Cremona nell’estate del 1945 quando Maria Vezzini riceve l’incarico dal vescovo Giovanni Cazzani “di presentare le finalità e gli obiettivi della nuova realtà associativa”. Da lì in poi le donne dell’associazione dimostrano grande impegno nell’avvicinare le donne al voto, nel diffondere una cultura dei valori civili, nel sostenere il lavoro delle mondine che trascorrevano mesi lontano da casa, nell’offrire aiuto alle profughe giuliano-dalmate e quindi a sostenere ogni modalità di alfabetizzazione per le giovani e poi di formazione per gli adulti facendo conoscere anche la Dottrina sociale della Chiesa. Un cammino dunque lungo ma capace di adattarsi ai bisogni di epoche diverse facendo emergere quel “genio femminile” che Giovanni Paolo II fece conoscere al mondo con la Mulieris Dignitatem.
In questo quadro composito emergono le figure storiche di Maria Vezzini, Maria Stradiotti, Rita Bertoletti, Maria Boroni Grazioli, Annamaria Bertoletti, Rina Lanzi Dordoni, Elisa Sagagli, Lina Ghisolfi, Maria Rosa Zanacchi per arrivare ai nostri tempi con Ernestina Contardi e quindi Paola Negri. Le loro testimonianze e il ricordo (anche scritto) di coloro che hanno conosciuto alcune di queste figure attive in diocesi sono una memoria preziosa.
Durante la presentazione del volume Biondi ha colto l’occasione per tratteggiare la figura di Maria Rosa Zanacchi che «terminata la stagione dedicata agli incarichi politici, si iscrive al Cif comunale di Cremona, viene eletta consigliere provinciale e rappresentante al consiglio regionale di Lombardia». Accanto a lei è stata ricordata Annamaria Bertoletti: una vita nel Cif assumendo le cariche più diverse (da presidente comunale a provinciale a tesoriera), ma soprattutto dimostrando che il servizio agli altri si può svolgere con tenacia nella formazione. Poi è stata la volta di Lina Ghisolfi, impegnata nel Centro di aiuto alla vita oltre che nel Cif. Quindi di Rina Lanzi Dordoni e di Elisa Sagagli, figure senza le quali il Cif non avrebbe potuto compiere grandi passi. E dalle quali l’associazione intende ripartire per nuove testimonianze.