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Chiesa di casa, la cura dei lavoratori a partire dalla prevenzione

Nel contesto della Festa del Primo Maggio, la puntata di Chiesa di Casa di questa settimana, ha come tema il lavoro e i lavoratori. Gli ospiti, intervistati da Riccardo Mancabelli, sono Eugenio Bignardi, incaricato diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, presente in studio e, in collegamento, la responsabile della sede Inail di Cremona, Monica Livella. Da un lato le statistiche, dall’altro il messaggio dei Vescovi per la Festa dei Lavoratori: il dialogo è fra i numeri e il tentativo di interpretarli con sguardo cristiano.

Il titolo del messaggio è, infatti, “Dal dramma delle morti sul lavoro alla cultura della cura”, accompagnato dal sottotitolo “La vera ricchezza sono le persone”. Così spiega Bignardi: «L’uomo è al centro di tutto, anche del lavoro; lavoro che è fatto di relazioni e incontri. Quindi, l’uomo è la vera ricchezza. Anche quest’anno siamo chiamati a metterci in ascolto dei lavoratori, soprattutto più deboli». Alla luce di questa visione, dunque, non pare sufficiente una rinnovata attenzione alla tutela dei diritti, ma serve un cammino anche per quanto riguarda la «protezione sociale», come aggiunge Bignardi.

La responsabile dell’Inail di Cremona, che ha anche ricordato che il 28 aprile è stata la Giornata mondiale della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, ha evidenziato che «I dati sono sempre drammatici: dal 2020 al 2021 c’è stato un leggero calo, ma il confronto è complesso». Infatti, le statistiche sono state segnate dal riconoscimento dei casi Covid come infortuni sul lavoro. Tra le particolarità anche «una diminuzione degli infortuni in itinere, per il forte utilizzo dello smart working». Perciò, secondo la dottoressa Livella, sarà utile indagare a fondo l’andamento di questi ultimi anni, intesi non solo come momento di crisi, ma occasione per una riflessione costruttiva, specialmente riguardo le tecnologie.

Secondo l’incaricato diocesano, però, oltre ad una riflessione sui dati, bisogna lavorare con la coscienza che «sono le persone il vero capitale umano, delle aziende, dell’economia». Questo è, secondo Bignardi, il messaggio che sul territorio sta passando anche fra intenditori e in ambito sociale. Tuttavia, è «molto più difficile ragionare in questa ottica, anche perché, come ha detto il Papa in un suo intervento, “sicurezza dei luoghi di lavoro significa custodia delle risorse umane”». La via più ardua, forse, ma anche quella che permette all’uomo la vera «Partecipazione alla costruzione del creato».

In particolare, secondo quanto riferisce la responsabile dell’Inail, l’andamento della provincia di Cremona «si sviluppa allo stesso modo più o meno dell’andamento nazionale» e anche per questo territorio la grande sfida si gioca sui due fronti di «prevenzione e rispetto della legalità». Inoltre, siccome l’origine del problema coincide spesso con un errore umano «incidere sulla formazione è fondamentale, forse unico è l’unico modo per cambiare i nostri comportamenti. Lo stesso decreto 81 non parla solo di “sicurezza” ma anche di “benessere” e “cura” della persona».

L’auspicio con il quale si è conclusa la trasmissione è quello di poter valorizzare alcune buone pratiche, anche sfruttando mezzi tecnologici, per arrivare a un «lavoro che sia luogo di cura dell’uomo».