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Centro di aiuto alla vita, impegno dalla parte delle mamme e delle famiglie

Un incontro sincero e caloroso quello tra il vescovo Antonio Napolioni e le volontarie del Centro Aiuto alla Vita di Cremona (CAV) tenutosi nel pomeriggio di venerdì 10 dicembre presso il Seminario vescovile di via Milano.

Un momento di condivisione utile sia per fare conoscenza, sia per illustrare il lavoro del gruppo che svolge le varie attività del Centro: questa è stata anche l’occasione per presentare il nuovo gruppo di volontarie e la rinnovata presidenza del CAV avvenuta nei mesi scorsi, guidata dalla nuova presidente Barbara Bodini.

 

Durante il pomeriggio, dopo il dialogo introduttivo fra le volontarie e il vescovo di Cremona, è seguito anche un momento di preghiera e riflessione in vista del Natale, con lo scambio degli auguri.

«Il CAV a Cremona si occupa di dar sostegno alle mamme in gravidanza e a quelle con un piccolo già in braccio – ha spiegato la presidente Bodini – seguiamo i nuclei familiari con bambini da 0 a 3 anni, come anche tutta la famiglia con gli altri bambini più grandi».

La presidente Bodini ha poi illustrato i diversi progetti del Centro: «In una prima fase nella quale il bambino è ancora in grembo, cerchiamo di dare supporto alle mamme che hanno intenzione di non portare avanti una gravidanza, che può sembrare un problema o sembra essere indesiderata, cercando di far vedere la gravidanza non come un problema, ma come un’opportunità e un momento di grazia».

Ma il sostegno non si limita al momento della gravidanza e prosegue negli anni successivi: «Quando poi una mamma ha partorito seguiamo il nucleo familiare con aiuti sia materiali, sia economici: per questo ci appoggiamo a “Federvita” con il loro progetto “Gemma” che prevede l’erogazione di un contributo economico per aiutare e sostenere economicamente la famiglia.».

Un sostegno che certamente non si ferma soltanto all’importante contributo materiale, ma che va oltre nella conoscenza della persona: «Il Cav si occupa di aiutare il nucleo familiare grazie alla generosità dei cremonesi fornendo anche abitini per i bimbi, alimenti, pannolini, suppellettili di ogni tipo necessari alla crescita di questi bimbi: a questo sostegno materiale ed economico si affianca uno sguardo buono e positivo sulla maternità»