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«Celebrare il Natale da sportivi vivendo la sfida che l’accoglienza del Figlio rappresenta»

Il vescovo Antonio Napolioni è stato chiaro nella riflessione che ha proposto a tutti i tesserati del Centro sportivo italiano cremonese in preparazione alle imminenti festività: «Celebrare il Natale, da sportivi, significa disporsi a vivere quella grande sfida che l’accoglienza del Figlio rappresenta». Con queste parole si è rivolto alle oltre duecento persone, tra atleti, allenatori e dirigenti provenienti da oltre sessanta squadre, che nella serata di martedì 17 dicembre si sono ritrovate per celebrare il “Natale dello sportivo” a Cremona, presso la chiesa parrocchiale della Beata Vergine di Caravaggio.

Il Natale dello sportivo, evento organizzato dal CSI di Cremona, ha visto la partecipazione, insieme al Vescovo, del presidente provinciale Claudio Ardigò e dell’assistente ecclesiastico don Paolo Arienti, che ha introdotto la serata.

La semplice, ma densa celebrazione si è aperta con il rito del lucernario: durante un breve momento di preghiera sono stati accesi tre ceri, a significare il cammino di Avvento che la Chiesa sta vivendo in preparazione al Natale.

Successivamente, la consegna, da parte del Vescovo, delle fasce ai capitani delle squadre ha segnato un momento decisamente rilevante e caratteristico. «Una fascia da capitano che presenta la scritta giochiamo per la pace – ha spiegato il presidente Ardigò – ha un forte valore comunicativo: ci ricorda quale sia il vero fondamento del nostro modo di fare sport».

I rappresentanti delle varie squadre, presentandosi uno ad uno, hanno quindi avuto la possibilità di ricevere, dalle mani del Vescovo, la propria fascia che, come ricordo di questo evento e come impegno per il futuro, li accompagnerà durante tutta la durata dei vari campionati.

Da questo semplice gesto ha preso il via anche la riflessione di monsignor Napolioni: «Vi auguro di giocare a uno sport che sia sempre in fasce, che, cioè, come un neonato è capace di portare rinnovamento, gioia e pienezza. Da cristiani sappiamo bene che Gesù rappresenta l’apice ed il compimento di questo cammino. E se sapremo accoglierlo, avremo modo di sperimentare la sua grande capacità di fare degli assist, di metterci nelle condizioni migliori per sperimentarci nelle nostre relazioni».

Alla meditazione del vescovo Napolioni ha fatto seguito una breve testimonianza di Gloria Manfredini, dell’Ufficio missionario, per presentare il progetto di collaborazione con la parrocchia di Cristo Risorto di Slavador de Bahia, in Brasile, presso la quale si è da poco recato il cremonese (e sportivo) don Davide Ferretti. In particolare ai presenti è stata riportata la situazione locale, sottolineando quanto, anche in Brasile, lo sport abbia un forte valore aggregativo e sociale, ed a tutti è stato chiesto di collaborare al progetto attraverso l’iniziativa solidale dell’Avvento di Fraternità.

Al termine della Messa, animata da alcuni giovani musicisti, parte della “Mauro Moruzzi Junion Band” legata alla Scuola “Sacra Famiglia” di Cremona, sotto la direzione del maestro Giovanni Grandi, il saluto e il ringraziamento del presidente a tutti i presenti e a tutti coloro che hanno reso possibile l’organizzazione e la realizzazione dell’iniziativa.

Dopo la benedizione conclusiva, il Vescovo si è intrattenuto con gli atleti, soprattutto i giovani, per lo scambio degli auguri di Natale e l’evento si è concluso con un momento di festa condivisa.

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