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Il 7 e 9 giugno in Seminario formazione per gli operatori dei centri d’ascolto Caritas e San Vincenzo

Mercoledì 7 e venerdì 9 giugno, dalle 18 alle 20, presso il Seminario vescovile di Cremona si terranno due incontri formativi per operatori dei centri d’ascolto Caritas e San Vincenzo delle parrocchie della città di Cremona. L’iniziativa – dal titolo “Abitare il territorio abitare le relazioni. Animare la comunità al senso della carità – è promossa dalla Zona pastorale 3 in sinergia con Caritas Cremonese. Iscrizioni entro domenica 4 giugno scrivendo a centroascolto@caritascremonese.it.

 

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Dedicazione della Cattedrale, il 2 giugno alle 10 la Messa con il Vescovo

Il 2 giugno è una data significativa per la Diocesi e la città di Cremona. Nel giorno della Festa della Repubblica, infatti, ricorre l’anniversario della Dedicazione della Cattedrale. Il Duomo che si può ammirare oggi è l’ampliamento della costruzione iniziata nel 1107, edificata sull’area di un edificio più antico. Il vescovo Cesare Speciano la dedicò, proprio il 2 giugno 1592, sotto il titolo di Santa Maria Assunta e di Sant’Omobono.

Per celebrare la festa della Dedicazione (solennità in Cattedrale), il vescovo Antonio Napolioni presiederà, venerdì 2 giugno, la Messa solenne delle 10. Concelebreranno il vescovo emerito Dante Lafranconi e i canonici del Capitolo della Cattedrale.

La concelebrazione delle 10 sarà anche occasione per celebrare il 60° anniversario di ordinazione di mons. Giuseppe Perotti, attuale membro del Capitolo e penitenziere della Cattedrale, già parroco di S. Maria Assunta dal 1997 al 2008 e presidente del Capitolo per dieci anni, fino al 2019.

Il giorno della Dedicazione della Cattedrale, altre alle Messa delle 10, le altre celebrazioni eucaristiche saranno alle 8 e alle 18.

Nel pomeriggio, inoltre, alle 16.30 la ricorrenza sarà omaggiata dalla rassegna “Primavera organistica cremonese”: un concerto d’organo eseguito al Mascioni dai maestri Giorgio Benati e Fausto Caporali.




Volontariato durante il lavoro: l’esperienza in Romania con Pizzarotti, CSV e Drum Bun

Volontariato durante l’orario di lavoro. L’Associazione Drum Bun di Cremona, nell’ambito del percorso di valorizzazione del volontariato e volontariato giovanile condotto in sinergia con il territorio e Caritas Cremonese, è stata coinvolta in un innovativo progetto che unisce impresa e comunità, tra l’altro oltre confine. Ne dà conto sul proprio sito la Caritas diocesana.

Tutto è partito dal Centro servizi per il volontariato Emilia, che dal 2015 promuove programmi di volontariato di impresa presso le aziende del territorio di Parma, coinvolgendo negli anni circa una decina tra Piccole medie imprese e grandi aziende locali. «Il volontariato d’impresa – spiega Clelia Bergonzani di CSV Emilia – si colloca tra le attività di welfare aziendale e consiste in un pacchetto di ore/anno che l’azienda mette a disposizione dei propri dipendenti, durante l’orario di lavoro, per sostenere il volontariato e la comunità. Non solo rappresenta un modo concreto di supporto alla comunità, ma anche un’occasione per promuovere la cittadinanza attiva e le relazioni tra i dipendenti dell’azienda e tra l’azienda e il territorio in cui questa opera».

Tra le ditte che hanno aderito alla proposta del CSV Emilia, il Gruppo Pizzarotti, leader nel settore edile italiano ed europeo che opera nella progettazione e costruzione di grandi opere civili e infrastrutturali. La Pizzarotti, che partecipa già da sette anni a questa iniziativa, ha diversi cantieri in Italia e nel mondo, tra cui quello per una nuova autostrada nella Romania occidentale. Ed ecco qui il gancio con l’Associazione Drum Bun. «Quest’anno l’azienda – racconta ancora Bergonzani – ci ha chiesto di attivare il progetto anche fuori Italia, in Romania. Dopo una ricerca online di associazioni italiane attive in Romania abbiamo individuato Drum Bun e attivato i contatti. Da qui, la sinergia con CSV Lombardia Sud sede di Cremona, che ha facilitato tutto il percorso di progettazione e implementazione dell’attività».

L’esperienza ha preso avvio venerdì 19 maggio ed è continuata fino a venerdì 26 maggio. I lavoratori della Pizzarotti coinvolti sono stati 32 in tutto e sono stati affiancati da 3 volontari dell’associazione Drum Bun (di cui 2 partiti da Cremona e 1 locale) che in Romania è attiva da 25 anni. Lavoratori e volontari sono stati impegnati in attività di piccola riparazione e manutenzione presso Casa Speranza, struttura educativa per minori gestita dalle suore dell’ordine di San Giuseppe a Campina, vicino a Bucarest, dove la Drum Bun da anni organizza attività di volontariato. Una delle realtà che fa parte dei progetti che Caritas Cremonese sostiene attraverso le adozioni a distanza nel mondo.

«I programmi di volontariato d’impresa – spiegano Clelia e il collega Francesco Monterosso di CSV Lombardia Sud – sono importanti perché, oltre a rispondere pienamente alla mission dei Centri di servizio della promozione del volontariato, ci permettono di raggiungere e sensibilizzare persone in una fascia di popolazione che difficilmente entra in contatto con il mondo del volontariato perché in età lavorativa».

L’iniziativa in Romania con Drum Bun è una delle prime, se non la prima, che ha coinvolto il territorio cremonese. Con prospettive di sviluppo. «Questa esperienza – conclude Francesco Monterossodi CSV Lombardia Sud – ci ha dato l’occasione di sperimentare nel concreto un progetto di volontariato d’impresa, una proposta alla quale stavamo pensando da tempo. Certamente valuteremo la possibilità di estendere anche alle aziende cremonesi questa opportunità che potrebbe portare benefici alle realtà del Terzo Settore locali».

«Questa sperimentazione – afferma don Pier Codazzi nel suo ruolo di presidente della Drum Bun – si inserisce nel percorso di valorizzazione e di sostegno del volontariato, soprattutto quello giovanile, che l’associazione intende condividere e rafforzare con altre realtà del territorio, in sinergia con la Caritas Cremonese».




Soresina, tornano i Lunedì d’estate promossi dal Gruppo culturale San Siro

Da oltre un decennio, il Gruppo culturale San Siro organizza a Soresina un ciclo di appuntamenti estivi dedicati alla cultura in collaborazione con la Parrocchia, l’Amministrazione comunale e la Pro loco. Ogni ciclo ha sottolineato un anniversario, una celebrazione, una tradizione, sposando spesso letteratura, arte e musica, senza dimenticare la storia locale e persino la cucina come momento di condivisione e socialità. Quest’anno i Lunedì d’estate saranno ispirati ad “Alessandro Manzoni e il suo tempo”, nel 150° anniversario della morte. Interverranno due relatori noti ed apprezzati: Renata Patria e Gianpiero Goffi e l’Ensemble “A. Vivaldi” di Cremona diretto dal maestro Giuseppe Caffi.

I primi due appuntamenti (19 e 26 giugno) si svolgeranno presso l’Arena Sirino dell’Oratorio (in caso di maltempo all’interno della chiesa del Buon Pastore). Il terzo ed ultimo presso la Sala del Podestà (Via Matteotti 4). Gli argomenti in programma riguardano Lucia e la sua “voce” ne I Promessi Sposi, l’umanità e la fede sempre contestualizzate nel romanzo del Manzoni e l’arte musicale al tempo dello scrittore.

 

PROGRAMMA

 

Lunedì 19 giugno ore 20.45
La “voce” di Lucia ne I Promessi Sposi
Relatrice: prof. Renata Patria, già docente di Letteratura Italiana, critico letterario e saggista
Arena Sirino (in caso di maltempo, Chiesa del Buon Pastore)

 

Lunedì 26 giugno ore 20.45
Umanità e fede ne I Promessi Sposi
Relatore: dott. Gianpiero Goffi, letterato, storico e giornalista
Arena Sirino (in caso di maltempo, Chiesa del Buon Pastore)

 

Lunedì 3 luglio ore 20.45
L’arte musicale al tempo del Manzoni
Concerto per archi e voci soliste
Ensemble “A. Vivaldi” di Cremona – Direttore maestro Giuseppe Caffi
Sala del Podestà – via Matteotti 4 – Soresina




Premio Letterario Fabio Moreni, il 27 maggio la premiazione. E il 29 Messa di suffragio presieduta dal Vescovo

Nella serata di sabato 27 maggio, alle 19 presso Cascina Fabio Moreni, saranno ufficializzati, all’interno di dieci temi selezionati dalla giuria, i nomi dei primi tre classificati della quinta edizione del Premio letterario Fabio Moreni, che si propone come obiettivo fondamentale quello di valorizzare e diffondere tra i giovani l’esempio e i valori testimoniati da Fabio Moreni, volontario cremonese ucciso nel 1993 in Bosnia, nel corso di una missione umanitaria.

L’edizione del corrente anno, oltre a confermare il ritorno alla normalità post pandemia per il mondo scolastico, consente anche la commemorazione della morte di Fabio Moreni a trent’anni dal suo sacrificio. Le celebrazioni della ricorrenza, oltre che a Cremona, si svolgeranno anche a Sarajevo e a Gornij Vakuf, sul luogo dell’eccidio in Bosnia, alla presenza degli esponenti di Fondazione Fabio Moreni, nonché dell’ambasciatore italiano in Bosnia, Marco di Ruzza. In questo contesto lunedì 29 maggio, alle 19 presso Cascina Moreni, il vescovo Antonio Napolioni celebrerà una Messa di suffragio in ricordo di Fabio.

Alla cerimonia del 27 maggio parteciperanno Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona, ente che patrocina storicamente l’evento, il presidente della Provincia di Cremona, Mirko Signoroni, e Filomena Bianco, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Cremona, grazie alla cui collaborazione viene svolta la manifestazione.

L’attrice cremonese Claudia Scaravonati leggerà brani dei temi premiati.

I dieci temi selezionati dalla giuria saranno poi pubblicati in un’apposita antologia, dal titolo “30 anni senza Fabio”, che sarà presentata il 25 novembre presso la Sala Quadri di Palazzo Comunale di Cremona, nel corso del tradizionale incontro tra i migliori classificati e il sindaco di Cremona.

Sono stati 39 i temi che la giuria si è fatta carico di valutare, in maniera approfondita, allo scopo di individuare i dieci elaborati ammessi alla serata finale.

Questi i nomi dei dieci autori finalisti: Lucia Bellini  e Diego Ungari del Liceo Manin; Barbara Maria Massone del Liceo Racchetti Da Vinci; Aeron Blue Pianta dell’Istituto Einaudi; Michelle Testi dell’Istituto Ghisleri;  Luca Magnoli Bocchi, Mattia Zatta, Thomas Priori e Maria Vittoria Bertocchi del Liceo Aselli;  Benedetta Manfredini del Liceo Anguissola.

Chi, tra questi, si piazzerà ai primi tre posti, vedrà il proprio nome sull’albo d’oro della manifestazione, affisso presso la sala polivalente di Cascina Fabio Moreni, e riceverà un premio della consistenza rispettivamente di euro 250, 200 e 150. Gli altri studenti saranno considerati quarti classificati ad ex aequo, ricevendo un premio di euro 100 ciascuno. Ai primi dieci classificati verrà inoltre rilasciato un diploma di merito.

A ciascuna delle scuole di appartenenza dei primi tre classificati verrà invece assegnato un buono di euro 100 finalizzato all’acquisto di materiale didattico.




Festa tra musica e ricordi per i 60 anni del Coro Paulli

Festa per i 60 anni del Coro Giuseppe Paulli di Cremona, nel pomeriggio di sabato 20 maggio, alle 16.30, presso il Salone dei Quadri del Palazzo comunale di Cremona, alla presenza delle autorità locali e dei tanti amici ed estimatori, invitati a condividere questa ricorrenza all’insegna della musica, dei ricordi della storia del coro e della convivialità.

Il Coro Paulli è nato all’ombra del campanile di San Sebastiano nel lontano settembre del 1961. A causa della pandemia nel 2021 non era stato possibile festeggiare la ricorrenza.

Insieme al sindaco Gianluca Galimberti e all’assessore Luca Burgazzi, interverranno il prof. Angelo Rescaglio e il musicologo Roberto Codazzi.




“Giovani IN cammino”, l’oratorio di Pandino protagonista su Radio Marconi

Sono 150 i progetti complessivamente portati avanti quest’anno negli oratori lombardi grazie al bando “Giovani IN cammino”, proposto anche sul territorio diocesano da Odielle (Oratori Diocesi Lombarde) grazie agli stanziamenti di Regione Lombardia (Assessorato allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione), con l’obiettivo di stimolare l’aggregazione giovanile attraverso la tradizionale presenza educativa degli oratori. L’obiettivo di “Giovani IN cammino” è di ripensare il sistema educativo delle parrocchie con discernimento pastorale e creatività, ponendosi in ascolto dei giovani e valorizzando le loro risorse. In questo contesto gli oratori rappresentano più che mai un ponte fra la strada e la Chiesa, uno strumento pastorale rivolto a tutti i giovani chiamato a conoscere ed approfondire vecchie e nuove forme di disagio.

Il progetto è raccontato nell’omonima rubrica radiofonica di Radio Marconi, emittente radiofonica della Diocesi di Milano, che nella quinta puntata ha dato spazio anche a una delle esperienze in atto in Diocesi di Cremona. In particolare protagonista è stato l’oratorio di Pandino, dove il progetto “Giovani IN cammino” si ramifica in altre due proposte: “Giovani IN campo” e “Giovani IN formazione”, come ha spiegato il vicario don Andrea Lamperti Tornaghi. 

«L’obiettivo del progetto “Giovani IN campo” è quello di favorire, attraverso il linguaggio dello sport, al dinamica dell’inclusione, per un settore e una fascia di età sempre più portati alla dispersione», ha spiegato il sacerdote durante l’intervista. E ha aggiunto: «L’altro progetto, invece, vede il coinvolgimento di un giovane, nato e cresciuto in parrocchia, che negli anni ha sviluppato competenze a livello informatico. Attraverso il suo coinvolgimento e un’azione di coordinamento a lui affidata vengono svolte alcune attività di educazione e formazione giovanile riguardante il mondo digitale». Laboratori di coding, videomaking, video-editing e non solo; progetti di informatica e comunicazione, finalizzati anche all’organizzazione delle attività della parrocchia e dell’oratorio.

Collaborazione e inclusione sono dunque i cardini di questi progetti, ai quali, nei prossimi mesi, se ne aggiungerà un altro: «Un progetto che prevede il coinvolgimento, in un rapporto intergenerazionale, dei giovani adolescenti, che saranno tutor di quelle persone che anagraficamente potrebbero corrispondere ai loro nonni, in un percorso di alfabetizzazione digitale».

Ascolta il podcast della puntata




Il 29 marzo a San Giovanni in Croce l’incontro sul tema dell’educazione con don Marco D’Agostino

Una serata promossa dall’unità pastorale “Mons. Antonio Barosi” per parlare della partita dell’educazione con i genitori e i loro figli adolescenti delle parrocchia di Casteldidone, San Giovanni in Croce, San Lorenzo Aroldo, Solarolo Rainerio e Voltido. L’appuntamento è per mercoledì 29 marzo, alle 21, presso l’oratorio di San Giovanni in Croce. Spunto di riflessione sarà l’ultimo libro scritto dal rettore del Seminario di Cremona, don Marco d’Agostino, dal titolo Bella e… possibile. La partita educativa adulti-adolescenti.

Si tratta dunque di un incontro con l’autore, in cui don D’Agostino proporrà alcune riflessioni riguardanti la questione educativa, un tema delicato e quanto mai urgente. Il sacerdote, rettore del Seminario vescovile di Cremona e docente di lettere al liceo Vida, sarà accompagnato da un gruppo di studenti, co-autori e ispiratori del testo.

«Si tratta di un libro agile ma molto profondo, che tocca in modo simpatico il tema del rapporto tra genitori e figli – spiega don Umberto Zanaboni, amministratore dell’unità pastorale “Mons. Antonio Barosi” –. Essendo quella di San Giovanni una parrocchia ricca di giovani e adolescenti, ho pensato di dedicare a loro e ai loro genitori questa serata, anche per fare un po’ di formazione».

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Il 2 aprile ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua navigando sul Po

Domenica delle Palme, 2 aprile, in preparazione alla Pasqua, la Sottosezione cremonese dell’Unitalsi organizza un ritiro spirituale aperto a tutti. Il ritiro, condotto dall’assistente dell’associazione don Maurizio Lucini, si svolgerà navigando sul Po. Inizierà nel pomeriggio, alle 15.30, con imbarco dal pontile di Isola Serafini e terminerà verso le 18.

Durante il percorso e dopo la meditazione dolce merenda con torte e biscotti, prosecco, analcolico ed acqua, caffè o thè. Quota di iscrizione 30 euro tutto compreso.

Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 31 marzo contattando Tiziano Guarneri al 348-8124577.

Locandina dell’iniziativa




Aspettando il Natale all’Ospedale di Cremona: tre concerti aperti alla città

Lunedì 19, martedì 20 e mercoledì 21 dicembre la chiesa di santa Maria della Pietà dell’Ospedale di Cremona ospiterà tre concerti di Natale dedicati a pazienti e familiari, operatori sanitari e volontari che frequentano quotidianamente i reparti o dovranno trascorrervi le festività. Un modo diverso per parlare di cura attraverso la musica ed esprimere vicinanza a chi si rivolge all’ospedale per ricevere assistenza e a chi in questo luogo si occupa degli altri, ogni giorno. L’iniziativa “Aspettando il Natale” con la musica è promossa dalla Comunicazione e Relazioni esterne dell’Asst di Cremona.

Un gesto simbolico, che dimostra l’attenzione per una comunità che ha cura della persona, in ogni senso e in ogni ruolo. Invitare musicisti e appassionati ad esibirsi all’interno di una struttura ospedaliera ha un valore peculiare: anche in questo modo, l’ospedale e i servizi territoriali diventano parte integrante del tessuto sociale.

«Queste iniziative dimostrano il desiderio e l’importanza di essere vicini a chi affronta la malattia o ha bisogno di assistenza, di cura – afferma don Marco Genzini, cappellano dell’Ospedale –. In questi giorni, una delle preoccupazioni ricorrenti di moltissimi pazienti è riuscire ad essere a casa per Natale». La solitudine è una delle più grandi fatiche per chi si trova in ospedale e per i familiari che sono a casa: «l’idea di non essere lasciati soli, anche attraverso un gesto simbolico, è preziosa perché porta sollievo – aggiunge il sacerdote –. A maggior ragione quando si tratta di musica, linguaggio universale che tocca le corde interiori e si rivolge a tutti senza distinzioni di fede o cultura. Sentire che qualcuno pensa a te è importante, come ritrovarsi e stare insieme in questi momenti di festa».

«Ancora prima della pandemia – commenta il Direttore Generale Giuseppe Rossi – La musica in ospedale è sempre stata una tradizione, che raggiungeva in modo diffuso ogni stanza di degenza. Dopo due anni di pausa si torna in presenza: ancora non è possibile fare visita ai reparti, ma è un primo passo per ritagliare dalla quotidianità un momento per ritrovarsi e ritrovare un po’ di leggerezza. Così è stato anche all’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, dove l’inaugurazione del Day Hospital Oncologico – avvenuta lo scorso 13 dicembre – ha offerto l’occasione per scambiarsi gli auguri e riunire i tanti medici, infermieri e operatori che lavorano senza sosta, anche nei giorni festa».

Per accedere agli eventi, aperti a tutta la cittadinanza e sempre con ingresso libero, è necessario indossare la mascherina FFP2. 

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Di seguito il calendario dei concerti.

 

CONCERTO PER ORGANO E VOCE – Lunedì 19 dicembre ore 17.30
Con Gea Gelmetti e Nicola Tibaldi
Gea Gelmetti è un operatore sociosanitario (OSS) del pronto soccorso ospedaliero, con la passione per la lirica e la musica classica. Diplomata in pianoforte e canto al conservatorio, ha pensato di trasformare questa sua passione in un momento di musica e condivisione rivolto ai pazienti e ai colleghi. Accompagnata dall’organista Nicola Tibaldi, proporrà un repertorio di brani classici natalizi.
«Per quanto possano sembrare lontani – afferma Gelmetti – la cura sanitaria e la musica hanno in comune la capacità di dare sollievo. La solitudine può essere dolorosa per chi deve trascorrere tempo in ospedale durante le festività, in cui in genere si ha voglia di stare con la famiglia e le persone care. Questo concerto è un modo per farci sentire più vicini ai pazienti in un momento così delicato, con gesti, parole, sguardi e tutto ciò che, come la musica, sa comunicare senza bisogno di parole».

 

AVRÒ CURA DI TE – Martedì 20 dicembre ore 16:30
A cura dell’Asilo nido ospedaliero “Piccole Tracce”
La cura è il tema scelto per lo spettacolo di natale organizzato dall’asilo nido ospedaliero “Piccole tracce”. Come spiega la coordinatrice Cosetta Ghizzoni, «È ciò che accomuna questo luogo e il Natale. È il gesto che rivolgiamo ai nostri piccoli e che loro riservano ai loro amici e alle persone care».
I protagonisti saranno una trentina di bambini, che sulle note della canzone “Girotondo di Natale” raggiungeranno la chiesa di santa Maria della Pietà con una piccola processione arricchita di doni speciali. «Porteremo un vaso colmo d’acqua – spiega Ghizzoni – indispensabile per la vita. Uno di terra, da cui germogliano i semi. Un mazzo di palloncini di varie dimensioni, per ricordarci che siamo tutti diversi ma ci nutriamo della stessa aria. Infine, una candela che simboleggia il fuoco e rischiara la notte». Parteciperanno le educatrici e le famiglie dei piccoli, che si tratterranno per un momento conviviale con scambio di auguri.

 

WEIHNACHTSKONZERT Mercoledì 21 Dicembre ore 17:30
Orchestra giovanile di Cremona Mousikè, con il sostegno di A.C.I.T. Piacenza, Lodi e Cremona
Dopo due anni di pausa imposti dalla pandemia, l’orchestra giovanile Mousikè di Cremona torna in ospedale con un concerto inedito ispirato alla tradizione natalizia tedesca. In collaborazione con l’Associazione Culturale Italo-Tedesca (ACIT) di Piacenza, Lodi e Cremona, proporranno un repertorio di brani eseguiti da sessanta alunni con età compresa tra gli 8 e i 25 anni, che affiancheranno gli strumenti classici a batteria e chitarre elettriche, per una rivisitazione ricca di sorprese.
«Quest’anno torniamo in presenza – afferma Gianluigi Bencivenga, coordinatore del progetto Mousikè – Non sarà più un concerto diffuso, come avveniva in passato, ma nel rispetto delle restrizioni non mancheremo questo appuntamento. Tornare in ospedale è per noi molto importante: quest’anno lo faremo con l’ACIT, che da più di dieci anni collabora con noi e per la prima volta ci affianca in questo momento speciale. Ci piace l’idea di trasmettere attraverso i nostri alunni la cura che mettiamo nella musica. Suoneremo per le persone ricoverate in ospedale e tutti coloro che vorranno condividere con noi questo momento, per portare un momento di serenità e leggerezza».