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“In-contro al lupo”, l’11 dicembre a Martignana di Po rappresentazione teatrale ispirata al testo di Mazzolari

 

Sabato 11 dicembre a Martignana di Po andrà in scena “In-contro al lupo”, una performance di teatro di comunità del gruppo “Tortelli e Svarioni”.

Sarà la sala S. Giovanni Paolo II, situata in via Libertà 26, ad ospitare alle 20.45 la rappresentazione promossa dal locale circolo Acli “Enrico Anelli” in sinergia con la Parrocchia di S. Lucia e il gruppo di protezione civile “Le aquile”.

In collaborazione con la Coop. Agorà, lo spettacolo, diretto dalla regista Noemi Lupi, coadiuvata da Fabrizio Sartor, metterà in scena la storia di san Francesco e il lupo di Gubbio, sulla scia del racconto che già don Primo Mazzolari narrò a Padova nel 1950 e sul quale scrisse il suo libro “Francesco d’Assisi e il lupo”.

«….a un certo momento ci sono delle strane cose che passano nell’anima dell’uomo! Ed è questo, è appunto questo che ci vuole: un lupo che tenga a posto gli altri lupi. Ne abbiamo fabbricati tanti».

Il gruppo teatrale metterà in risalto gli insegnamenti di don Primo, che, intrecciando il racconto di san Francesco al Vangelo, lo ha trasformato in una parabola tuttora valida.

L’accesso alla sala sarà libero e consentito solo tramite il possesso del green pass.

Scarica qui la locandina dell’evento

 




Sabato al Cimitero di Cremona Messa in suffragio degli sportivi defunti

Sabato 6 novembre, alle 10.30, al Cimitero di Cremona don Achille Bolli, cappellano del cimitero, celebrerà come consueto la Messa in suffragio di tutti gli sportivi cremonesi defunti e in particolare i soci del Panathlon Club Cremona. Durante la celebrazione risuoneranno le note del Silenzio, eseguito alla tromba dal Maestro Luigi Ruggeri.

La celebrazione avrà luogo presso la stele dello sportivo, ideata e realizzata dal past president del Panathlon Club Cremona Francesco Masseroni, posata nel 2013 alla presenza del sindaco Oreste Perri e dri dirigenti del Panathlon International. Sulla stele sono riportate le parole “Lo sport ci ha educato a superare le difficoltà della vita credendo nei suoi ideali. Che i suoi valori aiutino tutti coloro che ne saranno i futuri interpreti”.

Alla celebrazione saranno presenti il presidente del Panathlon Club Cremona, i componenti del Consiglio direttivo, soci panathleti e autorità istituzionali e sportive.




Sabato alle 18 in Cattedrale la Messa del mondo della scuola con il Vescovo

«Sarà l’occasione per dire che la Chiesa cremonese è convintamente a fianco del mondo della scuola e desidera dare il proprio contributo in termini di riflessione, cultura e naturalmente di spiritualità e preghiera». Così don Giovanni Tonani, dal 2017 incaricato dell’Ufficio diocesano di pastorale scolastica e responsabile degli insegnanti di religione cattolica, presenta la Messa che sabato 23 ottobre, alle ore 18, mons. Napolioni presiederà in Cattedrale.

«Da diversi anni – riflette il sacerdote – in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico si celebra la “Giornata della scuola”, iniziativa assai importante, ma che spesso passa in sordina a causa della concomitanza di tante iniziative diocesane e parrocchiali di inizio anno pastorale. Per ribadire, invece, che la nostra Chiesa ha a cuore questo settore vitale della società abbiamo pensato di riunirci attorno al Vescovo e celebrare insieme l’Eucaristia».

Alla liturgia sono invitati tutti gli insegnanti di Religione Cattolica, i dirigenti e i responsabili delle scuole cattoliche e di ispirazione cristiana, i movimenti e le associazioni impegnati nell’educazione delle giovani generazioni e i membri della commissione di pastorale scolastica. «Naturalmente – chiosa don Tonani – sono benvenuti tutti i dirigenti, docenti e studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado, nella consapevolezza che la proposta cristiana sia un valore aggiunto e che l’apporto dei credenti sia di grande arricchimento per tutti. Da mons. Napolioni, poi, aspettiamo una parola di incoraggiamento che ci guidi nella riflessione e nell’azione in questo nuovo anno».

«Questa celebrazione – puntualizza l’incaricato diocesano – non vuole sostituirsi a quelle che vengono proposte nei singoli istituti o parrocchie, ma vuole essere l’occasione per dare avvio ad un cammino unitario che non è solo di impegno e di fatica, ma anche di entusiasmo e creatività, forti del dono dello Spirito Santo che in quanto a fantasia non ha rivali. Sarà un modo per pregare insieme, accomunati, ciascuno nel proprio ruolo, dalla stessa passione educativa e dalla voglia di normalità dopo il pesante periodo del Covid19 durante il quale la scuola ha pagato un prezzo altissimo».

Intanto prosegue la formazione degli insegnanti di religione tra corsi di approfondimento legati alla figura di Dante, percorsi di spiritualità dedicati alla missionarietà in San Paolo e un itinerario di studio sull’antropologia filosofica e teologica dal suggestivo titolo: “Che cosa è l’uomo perché te ne curi?”.

La Messa, che sarà concelebrata da don Tonani e da altri sacerdoti impegnati nell’insegnamento, sarà trasmessa in diretta sul portale e sui social network diocesani.

 

 




L’esperienza missionaria dei Padri Barnabiti in Afghanistan, il 21 ottobre incontro al Centro pastorale di Cremona

L’esperienza missionaria dei Padri Barnabiti in Afghanistan. Questo il tema dell’incontro che il Gruppo missionario della parrocchia di Sant’Abbondio promuove nella serata di giovedì 21 ottobre, alle 21, presso il Centro pastorale diocesano di Cremona, in via Sant’Antonio del Fuoco 9A (ingresso con green pass).

L’evento, promosso come occasione di riflessione e approfondimento dell’ottobre missionario, intende raccontare l’esperienza barnabita in Afghanistan alla luce del messaggio del Papa per la Giornata missionaria mondiale 2021 ”Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (Atti 4,20). L’occasione sono i 100 anni dalla prima richiesta italiana di un luogo di culto cattolico in Afghanistan (1921-2021); dal 1931-’33 l’azione pastorale con i Padri Barnabiti. La loro presenza fu ammessa agli inizi del Novecento come semplice assistenza spirituale diplomatica e, dopo alterne vicende, fu poi elevata a “Missio sui iuris” nel 2002 da Giovanni Paolo II.

Interverranno padre Giovanni Villa, della Comunità di San Luca e già superiore generale, e in collegamento da Roma padre Giovanni Scalese, responsabile della missione cattolica afghana recentemente rientrato da Kabul.




Transizione ecologica per la cura della vita, a Viadana incontro con Johnny Dotti

Con la celebrazione della Giornata del creato, che la Comunità Laudato si di Viadana e Marcaria festeggia tradizionalmente nella ricorrenza dedicata a San Francesco d’Assisi, il 4 ottobre, si conclude il percorso di riflessione dedicato al “Tempo del Creato” dal titolo “Camminare in una vita nuova: la transizione ecologica per la cura della vita”, tema ispirato dallo stesso Papa Francesco per incoraggiare la conversione di tutti ad un nuovo stile di vita che dovrà necessariamente accompagnare i provvedimenti sociali e tecnologici richiesti.

A illustrarne il significato e le implicazioni sarà Johnny Dotti, pedagogista, educatore, scrittore, docente universitario a contratto presso l’Università Cattolica di Milano, nonché imprenditore sociale di lungo corso (ha guidato per sei anni, dal 2002 al 2008, la più grande rete italiana della cooperazione sociale con 1.100 cooperative associate).

Come già sottolineato dalla stessa enciclica, per intraprendere il cammino della transizione ecologica è più che mai necessaria la condivisione degli intenti e di conseguenza è necessaria una comunità che interiorizzi e persegua gli stessi obiettivi e che sostenga reciprocamente i propri componenti per superare le inevitabili difficoltà ma anche per gioire insieme dei risultati raggiunti.

Simbolicamente l’incontro si svolgerà seguendo un cammino che, a partire dal Parco Baden Powell di Viadana (via al Ponte, dalle ore 18.15), si dipanerà in direzione del vecchio attracco delle barche, in riva al fiume Po e si concluderà con la relazione del gradito ospite, seguita poi da un momento conviviale presso l’osteria da Bortolino. Il percorso sarà punteggiato da alcune soste, durante le quali ci sarà spazio per momenti di preghiera, canti di lode e ringraziamento per il dono del Creato e lettura di brani dalla Laudato si’ .




Tempo del Creato: sabato eventi a Cremona, Corte de’ Frati e Cassano

Dopo l’iniziativa promossa a inizio settembre a Pontirolo [leggi il resoconto] dalla Zona pastorale 4 nell’ambito della Giornata del Creato, anche nelle altre zone pastorali continuano gli eventi organizzati per valorizzare il Tempo del Creato (dal 1 settembre al 4 ottobre) voluto da papa Francesco nell’anno dedicato all’enciclica Laudato si’ per sottolineare l’importanza e l’urgenza di curare la “casa comune” e diventato ormai preziosa occasione di riflessione e approfondimento.

Nella serata di mercoledì 22 settembre, alle 21, tutte le parrocchie della Zona pastorale 5 sono invitate a partecipare a una veglia di preghiera nella chiesa parrocchiale di Bozzolo [Scarica la locandina].

Nel pomeriggio di sabato 25 settembre nelle altre tre zone pastorali sono stati organizzati momenti per sensibilizzare sul tema della cura del creto, attraverso eventi di carattere culturale e formativo, ma che sapranno unire anche momenti adatti ai più piccoli.

Dalle 15 per le comunità della Zona pastorale 2 l’appuntamento è presso Villa Manna Roncadelli di Grumone (frazione di Corte de’ Frati) con un momento di approfondimento sui temi dell’agricoltura e dell’allevamento sostenibile insieme ad un focus sulla biodiversità. Dopo un momento iniziale di preghiera (ore 15.30), si guarderà al tema della biodiversità nel territorio attraverso il racconto dell’esperienza dei volontari e delle guardie del Parco dell’Oglio. Al centro della riflessione il recupero delle biodiversità nelle vecchie culture della vite e l’interrogativo se con le nuove tecnologie sia possibile un’agricoltura sostenibile. Per le 17.30 sono previste le conclusioni cercando di capire come continuare l’attenzione all’ambiente e la cura del creato nel territorio. Partecipazione con green pass e mascherina [Scarica la locandina]. L’evento segue il pomeriggio di riflessione e preghiera per la salvaguardia della casa comune che sabato 18 settembre si è svolto a la Isla de Burro di Zanengo.

Per la città di Cremona (Zona pastorale 3) il ritrovo è fissato, a partire dalle 15.30, presso il parco delle ex Colonie Padane per l’ormai tradizionale momento di preghiera e riflessione promosso nel Tempo del Creato. L’incontro inizierà con un momento di preghiera che avrà come filo conduttore il messaggio per la Giornata del Creato. Quindi, mentre per i bambini e i ragazzi sarà proposto un grande gioco liberamente ispirato al racconto “L’uomo che piantava alberi”, a cura dei Gruppi Scout Cremona2 e Cremona3, per gli adulti la riflessione proseguirà con alcune testimonianze sul tema della transizione ecologica. Interverranno realtà sociali e produttive del territorio: cooperativa sociale Nazareth, associazione No Spreco, cooperativa sociale Il Calabrone, ditta Bio.C e l’Amministrazione comunale sulla gestione rifiuti. L’evento si concluderà con un la merenda per i ragazzi e un aperitivo per gli adulti (prenotazione obbligatoria entro il 20 settembre telefonando al 347-4810421, costo 10 euro singoli, 15 per le coppie) [Scarica la locandina].

Occasione di riflessione anche a Cassano d’Adda dove l’appuntamento riservato alla Zona pastorale 1 avrà inizio alle 16 con un momento di preghiera presso la base scout in via Colognesi (ritrovo alle 15.30). Ad aiutare la riflessione sarà l’economista Giacomo Bailetti che approfondirà i temi della cura del creato e dell’economia alla luce dell’enciclica Laudato si’. Ci sarà poi un momento di riflessione curato da Davide Geroldi, studente specializzato sui temi dell’economia circolare, dal titolo “Economia circolare ambiente e clima: Cosa cambia per noi? Cosa possiamo fare?”. Al termine dell’incontro, prima dell’aperitivo solidale conclusivo, ci sarà la testimonianza dei Rudaroli di Pandino, un gruppo di ragazzi impegnati a mantenere pulito il loro paese [Scarica la locandina].

 

I vescovi per la Giornata del Creato: “Insieme” è la parola chiave per costruire il futuro




“Tempo del Creato”, sabato 18 un pomeriggio incontri e preghiera alla Isla de Burro

Sabato 18 settembre, a partire dalle ore 15, torna il tradizionale appuntamento del “Tempo del Creato”, momento di riflessione e preghiera per la salvaguardia della nostra casa comune ospitato dalla Isla de Burro di Zanengo in occasione della Giornata per la Custodia del Creato. La fattoria di Zanengo sarà nuovamente aperta al pubblico (obbligo Green Pass) per vivere un pomeriggio all’aperto a contatto con gli asini solitamente coinvolti in progetti di interventi assistiti con animali, sperimentare alcune attività con loro o essere coinvolti in laboratori tematici specifici.


Alle ore 18.00 il direttore della Caritas don Pierluigi Codazzi presiederà la celebrazione eucaristica, anch’essa da vivere all’aperto, nella natura.

Il tutto in piena sintonia con quella che è la mission istituzionale del progetto Isla, opera segno di Caritas Cremonese che attraverso l’erogazione di Interventi Assistiti con Asini (Pet Therapy) e tante altre iniziative educative e di sensibilizzazione, aiuta a sperimentare concretamente quanto una corretta interazione con gli animali, possa generare benessere anche in situazioni di grande fatica esistenziale o consolidate fragilità.

«Solo una vera conversione ecologica – commenta il diacono Marco Ruggeri, referente di Isla de Burro – e una rinnovata alleanza fra l’uomo e tutto il Creato di Dio, potrà generare quel cambiamento che porterà salvezza, pace e felicità per tutti».
L’evento di Zanengo si inserisce nel programma degli eventi proposti dalla per la Zona Pastorale 2




“Storie sotto la tenda”, il 19 settembre a Casa Paola narrazioni, canti e poesie per raccontare un paese

Con lo spettacolo animato dal cantautore e cantastorie mantovano Daniele Goldoni, in agenda nella serata di domenica 19 settembre alle 21 a Casa Paola (via Gialdine 8, a Rivarolo del Re) si realizzerà un altro passo del percorso iniziato grazie al finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso il Bando volontariato 2020 di Regione Lombardia, azione del  progetto “Porte Aperte”, promosso da La Tenda di Cristo in partnership con l’Associazione Amici della Santa Federici e l’Avis Comunale di Commessaggio, in rete con il Comune di Rivarolo del Re, l’Unione Foedus, il CSV Lombardia Sud, la Parrocchia ed altri importanti attori del territorio.

Durante la serata, accolta all’interno della “Fiera Settembrina” di Rivarolo del Re, Daniele Goldoni accompagnerà coloro che vorranno partecipare a questa tappa del viaggio comodamente seduti “sotto la Tenda”, simbolo della provvisorietà tanto amata e voluta da Padre Francesco Zambotti, per spaziare in continui andirivieni tra passato e presente.

Le “Storie sotto la Tenda” viaggeranno grazie al contributo prezioso di alcuni tra i tanti testimoni locali come Erminio Zanoni, il gruppo “I giorni cantati” e Claudio Chiesa.

Per maggiori informazioni o curiosità è possibile la pagina Facebook ufficiale, il sito www.porteaperte.net,  o via mail all’indirizzo latendadicristo@libero.it.

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Dal 30 aprile la pala di S. Antonio da Padova col Bambino, S. Girolamo e S. Caterina dell’Oratorio di Commessaggio esposta al Museo Diotti di Casalmaggiore

Fra le varie Chiese che ospitano opere di Marcantonio Ghislina vi è l’Oratorio della Beata Vergine di Loreto di Commessaggio Inferiore (Mn), a cui appartiene la pala raffigurante Sant’Antonio da Padova col Bambino, San Girolamo e Santa Caterina. Firmata e datata 1722, la tela è stata oggetto di un recente restauro finanziato dal Rotary Club Casalmaggiore, Viadana e Sabbioneta e curato, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova, dallo Studio Sanguanini di Rivarolo Mantovano, con il supporto di indagini diagnostiche realizzate da Mario A. Lazzari. E proprio questa pala, appena restaurata, e la ricca documentazione prodotta a corredo saranno esposte nello Spazio Rossari del Museo Diotti dal 30 aprile al 22 maggio 2022.

La prossima mostra del Museo Diotti sarà infatti dedicata a Marcantonio Ghislina (Casalmaggiore, 1676-Gussola, 1756), l’artista tardo-barocco che ha caratterizzato, con la sua bottega a conduzione familiare, la pittura locale della prima metà del Settecento. Della sua produzione, di natura eminentemente sacra, il Museo Diotti conserva quattro dipinti, fra cui due Apostoli che furono acquistati con una sottoscrizione pubblica nel 2006, in vista dell’apertura del Museo.

A Casalmaggiore opere del Ghislina sono conservate anche nella chiesa di Santa Chiara e nella Chiesa dell’ex-Ospedale, ma molte altre si trovano in numerose chiese del territorio della Diocesi di Cremona (da Dosolo a Viadana, da Villa Pasquali a Quattrocase, da Gussola a Scandolara e poi Cingia de’ Botti, Cella Dati, Piadena Drizzona, Vescovato, Brancere, San Salvatore, Rivarolo del Re, Rivarolo Mantovano, oltre alla città di Cremona, dove si ricordano soprattutto le grandi tele per San Sigismondo e Sant’Agata).

Venerdì 29 aprile, alle 18.30, si terrà la conferenza di presentazione, a ingresso libero, a cui interverranno le autorità del territorio, tra cui il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni e don Gianluca Gaiardi, direttore dell’Ufficio per i Beni culturali della Diocesi di Cremona, e gli addetti ai lavori di restauro e allestimento.

I numerosi soggetti coinvolti in questo evento rappresentano un segnale forte dell’importanza del mecenatismo privato in affiancamento ai soggetti proprietari e agli enti preposti alla tutela e alla valorizzazione, ma anche una dimostrazione concreta di collaborazione nello studio ravvicinato di un’opera d’arte che potrà costituire un incentivo per un’opportuna ripresa degli studi su Ghislina. A tal fine il Museo Diotti intende presentare attraverso un video la produzione nota dell’artista e offrire una panoramica degli studi e degli eventi pregressi (fra cui la mostra antologica a cura di don Franco Voltini, allestita nella Chiesa di San Francesco 1973 e una sezione della mostra “Barocco nella Bassa” a cura di Marco Tanzi, allestita nel 1999 in Santa Chiara con catalogo Electa). L’allestimento della sezione documentaria della mostra è curato da Roberta Ronda, Valter Rosa e Nicola Turati. Si ringraziano per la collaborazione il fotografo Luigi Briselli, don Roberto Pasetti, don Gino Assensi e l’Archivio storico del quotidiano “La Provincia di Cremona”.

La mostra sarà visitabile nei consueti orari di apertura del Museo: da martedì a venerdì, dalle 8 alle 12.30, sabato, domenica e festivi, dalle 15.30 alle 18.30. Ingresso cumulativo Museo+Mostra avrà un costo di € 3,00 (ridotto € 2,50). Ingresso gratuito per scolaresche, disabili, bambini fino 6 anni, possessori della tessera del Museo e dell’Abbonamento Lombardia Musei. Per maggiori informazioni visita il sito www.museodiotti.it.

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Nonni e anziani, il 25 luglio la prima Giornata mondiale

In occasione della prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che si celebrerà domenica 25 luglio, l’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare rilancia alcuni materiali utili a vivere la giornata istituita da papa Francesco in prossimità della festa dei santi Gioacchino ed Anna, i nonni di Gesù. La Giornata permetterà di celebrare il dono della vecchiaia e di ricordare coloro che, prima di noi e per noi, custodiscono e tramandano la vita e la fede.

 

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Le immagini di anziani morti soli, per i quali non è nemmeno stato possibile celebrare il funerale, sono state una ferita per tutta la Chiesa. Si tratta di una delle croci di questo nostro tempo che, non a caso, è stata ricordata durante la Via Crucis con il Papa il Venerdì Santo di quest’anno: «Dall’ambulanza sono scesi uomini che somigliavano ad astronauti, coperti da tute, guanti, mascherine e visiera, hanno portato via il nonno che da qualche giorno faticava a respirare. È stata l’ultima volta che ho visto il nonno, è morto pochi giorni dopo in ospedale, immagino soffrendo anche per la solitudine. Non ho potuto stargli vicino fisicamente, dirgli addio ed essergli di conforto».

Non poter essere vicini a chi soffre contraddice la vocazione alla misericordia dei cristiani e la Giornata è un’occasione per ribadire che la Chiesa non può rimanere distante da chi porta la croce. Il tema scelto dal Santo Padre  – “Io sono con te tutti i giorni” – lo esprime con chiarezza: durante la pandemia e nel tempo che inizierà dopo di essa, ogni comunità ecclesiale desidera stare con gli anziani tutti i giorni.

La celebrazione della prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani si colloca al centro dell’anno che il Santo Padre ha dedicato alla famiglia in occasione del quinto anniversario dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia. Non si tratta di un caso, ma di una scelta che nasce dalla consapevolezza di come gli anziani – tutti gli anziani, anche quelli che non sono nonni – abbiano bisogno di un ambiente familiare in cui vivere e di come sia necessario che le famiglie prendano coscienza del ruolo che essi dovrebbero avere al loro interno. Nel mondo globalizzato, infatti, il rapporto tra anziani e famiglie non è più scontato, ma è, al contrario, messo costantemente in discussione. Si tratta di un fenomeno che acquista connotazioni differenti a seconda del contesto geografico e culturale, ma che possiede dei tratti costanti che inducono a pensare che la crisi in atto tra anziani e famiglia sia un vero e proprio segno dei tempi con il quale fare i conti. La stessa pastorale familiare, sovente preoccupata solo dei rapporti di coppia o tra genitori e figli, fatica a mettere a tema la relazione tra genitori anziani e figli adulti e quella tra nonni e nipoti.

Gli strumenti pastorali a cui si può ricorrere per dare attuazione concreta alla sollecitudine pastorale nei confronti degli anziani sono numerosi. A tal fine si può utilmente tornare all’ampia riflessione sul senso e il valore della vecchiaia e ai concreti suggerimenti pastorali contenuti nel documento sugli anziani pubblicato anni addietro dal Pontificio Consiglio dei Laici, che conserva oggi tutto il suo valore e la sua attualità. Fra le tante modalità di vicinanza che le chiese locali e le singole persone possono utilizzare per “farsi prossimi” agli anziani, in occasione di questa giornata se ne suggerire una, di facile realizzazione e di grande efficacia: la visita. Essa è un segno tangibile di una Chiesa in uscita ed è un modo, radicato nella tradizione, per manifestare la misericordia, in particolare nei confronti dei malati e dei carcerati. Oggi sembra necessario aggiungere all’elenco delle sette opere di misericordia l’opera della visita agli anziani soli e la scelta della Penitenzieria Apostolica di concedere l’Indulgenza Plenaria a chi la compie, ne sottolinea l’urgenza.