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Don Diego Poli nuovo parroco di Fontanella

“Caro don Diego, ricama speranza nel cuore dei tuoi nuovi fratelli”. È con questa raccomandazione, espressa dal vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, che è iniziato, nel pomeriggio di domenica 15 ottobre, con l’ingresso ufficiale nella parrocchia di San Cassiano, il mandato pastorale di don Diego Poli come parroco di Fontanella.

Classe 1970, originario di Covo, don Diego proviene dalle parrocchie di Cumignano sul Naviglio, Villacampagna e Ticengo, nel Soncinese, dove è stato parroco negli ultimi otto anni. In precedenza era stato vicario a Rivarolo del Re e a Rivolta d’Adda (fra i presenti in chiesa, per l’occasione gremita di fedeli, anche i parrocchiani di questi due paesi).

Di Aldo Assandri, sindaco di Cumignano, il primo saluto ufficiale di giornata a don Diego, intorno alle 17, in via Roma, dove il sacerdote è arrivato a piedi in compagnia di don Sergio Galbignani, ex prete “fidei donum” e neo-collaboratore parrocchiale designato dal Vescovo come supporto a don Poli.

I due sacerdoti sono stati accolti da numerosi cittadini, dai ragazzi e dai dirigenti della polisportiva parrocchiale “Aurora” e dalle note della banda musicale locale. Poi, poco dopo, è toccato al sindaco di Fontanella, Giuseppe Lucca, dal sagrato della parrocchiale, rivolgere il benvenuto della comunità fontanellese al suo nuovo parroco. “Fontanella – ha detto Lucca – è un paese molto esigente, ma è anche un paese generoso e disponibile, come dimostrano quotidianamente le tante associazioni attive nel volontariato e le numerose azioni dei privati. Quella di Cumignano, Ticengo e Villacampagna è stata per te una famiglia ma anche Fontanella lo sarà, frutto di ciò che sapremo costruire insieme. Benvenuto al nostro Vescovo – ha proseguito Lucca –, che ringraziamo per l’importante azione di rinnovamento che ha voluto per la nostra parrocchia. Grazie anche per la nomina di don Sergio, che sarà un prezioso collaboratore per don Diego e che porterà a tutti noi l’esperienza della terra di missione”.

La Messa, presieduta dal vescovo Antonio ed allietata dalle voci dei cantori della corale parrocchiale, è iniziata con la lettura da parte di don Marco Leggio, vicario zonale e parroco di Antegnate, del decreto vescovile di nomina di don Diego. A seguire, il saluto di due membri della comunità parrocchiale ed il dono, sia a don Diego che a don Sergio, di una stola, segno di accoglienza come fratelli nella fede.

Nell’omelia, facendo riferimento al Vangelo, mons. Napolioni ha chiesto a don Diego di essere come un sarto. Un sarto che, con ago e filo, ricami o comunque rammendi l’abito interiore di ciascun parrocchiano. Ai fontanellesi un’esortazione ed un augurio: “Imparate a dire dì si – ha detto –, imparate a fidarvi di Dio e ad aprirvi continuamente alla vita. Voi siete Fontanella. Vi auguro di essere una grande fontana. Abbeveratevi sempre affinché possiate vincere l’indurimento del cuore, la paura e la vigliaccheria”.

Al termine della Messa don Diego ha preso la parola ringraziando il vescovo per la nomina a parroco di Fontanella, le comunità in cui ha prestato servizio una volta consacrato prete e i sacerdoti che lo hanno formato e con cui ha collaborato. Prendendo spunto dall’omelia ha detto che in questa sua nuova famiglia farà ciò che deve fare un prete, cioè aiutare tutti a conoscere la Parola del Signore, cercando di unire tutti coloro che possono lavorare per il bene della parrocchia. Infine, ha rivolto un pensiero speciale a sua nonna, scomparsa esattamente un anno fa, nel tardo pomeriggio del 15 ottobre.

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Profilo del nuovi sacerdoti

Don Diego Poli, classe 1970, originario di Covo, è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1996. Ha svolto il suo ministero come vicario prima nella parrocchia di S. Agata, a Cremona, (1996/1998) e poi in quelle di Rivarolo Mantovano (1998/2006) e Rivolta d’Adda (2006/2009). Dal 2009 era parroco di Cumignano sul Naviglio, Ticengo e Villacampagna. Ora mons. Napolioni l’ha scelto come nuovo parroco di Fontanella, in sostituzione di don Libero Salini che, dopo aver rinunciato per motivi di età, è stato trasferito a Cremona come collaboratore parrocchiale delle comunità del Boschetto e del Migliaro.

Don Sergio Galbignani, classe 1951, originario di Villacampagna, è stato ordinato presbitero il 21 giugno 1975. Dopo essere stato vicario a PIadena (1975/1989) e parroco a Corte de’ Cortesi (1989/1995) è partito per l’Asia: prima nelle Filippine e poi nelle Isole Salomone. Nel 2016 il rientro in diocesi. Ora mons. Napolioni l’ha destinato alla parrocchia di Fontanella, come collaboratore.




Il 18 ottobre Messa per gli operatori sanitari nella festa patronale di san Luca

San Luca, autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli, è anche il principale patrono dei medici. Compagno e collaboratore di san Paolo, che lo chiama il “caro medico”, san Luca, originario di Antiochia, diventò membro della comunità cristiana probabilmente verso l’anno 40.

Poco si conosce di certo della sua vita, fu sicuramente uomo di grande cultura e preparazione scientifica; l’esame attento dei suoi scritti, carichi di esperienza umana, rimanda alla sua professione, a stretto contatto con l’umanità sofferente.

La Chiesa celebra la sua festa liturgica il 18 ottobre. Anche quest’anno la sezione diocesana dell’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) propone una Messa per onorare il proprio patrono ed invocarne l’intercessione. L’appuntamento è fissato per mercoledì 18 ottobre alle 18.30 nella cappella del Seminario. Sono invitati a partecipare tutti i medici, ed operatori sanitari, per unirsi nella preghiera e offrire al Signore il proprio impegno accanto a malati e sofferenti.

Con la Messa di San Luca riprendono le iniziative del nuovo anno sociale dell’AMCI di Cremona. In dicembre, in prossimità del Natale, il vescovo Antonio celebrerà la Messa per il mondo sanitario. In Quaresima, invece, sarà proposto un pomeriggio di ritiro spirituale. In primavera sarà organizzato un convegno sulle tematiche del fine vita e delle dichiarazioni anticipate di trattamento.

Con le proprie iniziative l’AMCI intende fornire un percorso spirituale specifico a tutti i medici, che si integra con il cammino di fede che ciascuno percorre. Don Maurizio Lucini è l’assistente spirituale che accompagna con delicatezza e competenza la sezione di Cremona. Di fronte ai progressi della Medicina e della tecnica, inseriti in ritmi di lavoro molte volte troppo intensi, è utile che il medico possa disporre di una bussola del cuore e dell’anima, che lo aiuti a non smarrire l’entusiasmo per la professione, “l’attenzione alla vita umana, particolarmente a quella maggiormente in difficoltà, cioè all’ammalato, all’anziano, al bambino” (Papa Francesco, 15 novembre 2014, discorso in occasione del 70° anniversario di Fondazione dell’AMCI).

Qualsiasi medico può partecipare alle iniziative dell’AMCI di Cremona, per rimettere al centro la dimensione spirituale della persona e crescere fraternamente, cercando di “testimoniare con la parola e con l’esempio che la vita umana è sempre sacra, valida ed inviolabile, e come tale va amata, difesa e curata” (Papa Francesco, ibidem).

Chi si riconosce maggiormente nel cammino dell’AMCI può iscriversi, in occasione delle varie iniziative che si terranno in città. L’iscrizione è possibile per tutti i medici ed anche per gli studenti a partire dall’ultimo biennio di Medicina. L’iscrizione si estende all’AMCI nazionale, sostenendone l’opera a favore della vita e a tutela della professione medica e dell’alleanza con la persona malata; consente di leggere la rivista “Orizzonte Medico” e di partecipare ad iniziative nazionali: convegni, ritiri spirituali, udienze con il Santo Padre.




Vespri d’organo a Sabbioneta: il 15 ottobre si inizia con Ugo Boni

La prima domenica di ogni mese, da ottobre a giugno, a Sabbioneta viene offerta la visita guidata a una delle tante magnifiche chiese sparse sul territorio; la terza domenica di ogni mese, sempre da ottobre a giugno, viene proposta l’esperienza dei “Vespri d’organo”: una mezz’ora di buona musica, dalle ore 16.45 alle 17.15 (ore 16.15 – 16.45 nei mesi in cui è in vigore l’ora solare) nella chiesa dell’Assunta, in piazza Ducale a Sabbioneta.

Primo appuntamento domenica 15 ottobre: darà voce al grande organo Lingiardi 1851 il maestro Ugo Boni, musicista assai conosciuto e apprezzato nella zona Oglio-Po, che eseguirà brani di G. Böhm, J.S. Bach, J. Stanley, C.F. Ruppe, T. Dubois.

I “Vespri d’Organo” sono un momento di ascolto di brani musicali, tratti dall’immenso patrimonio organistico che la storia ci ha consegnato, e si rivolgono ad un pubblico differenziato e composito: dai turisti attirati dai tesori artistici della chiesa, a chi cerca un’introduzione spirituale alla Liturgia delle Ore o dell’Eucaristia che segue; dagli appassionati di musica classica in genere e, specialmente, i cultori del repertorio organistico, a coloro che, trovandosi alle prime esperienze di ascolto, si avvicinano alla musica con appuntamenti brevi e in un ambiente più familiare rispetto ad una sala da concerto.

Una delle prime iniziative varate dal neonato “Polo Museale Vespasiano Gonzaga”, in seno alla Comunità pastorale “Maria Madre della Chiesa”, in Sabbioneta, Breda Cisoni, Ponteterra, Vigoreto, Villa Pasquali, consiste nella proposta di caratterizzare due domeniche al mese con appuntamenti culturali e spirituali che possono arricchire i residenti ed i numerosi turisti che scelgono la “città ideale” come meta di una gita fuori porta.




L’insediamento di don Diego Poli a Fontanella chiude gli ingressi dei nuovi parroci

Si svolgerà nel pomeriggio di domenica 15 ottobre a Fontanella, nella Bergamasca, il ventesimo e ultimo insediamento dei nuovi parroci nominati dal vescovo Napolioni la scorsa estate. Si tratta del covese don Diego Poli, che prende il testimone di don Libero Salini, che ha lasciato l’incarico di parroco di Fontanella per raggiunti limiti d’età.

Programma dell’insediamento

Il programma del pomeriggio prevede il ritrovo dei parrocchiani alle 17, all’inizio di via Roma. È lì che don Diego sarà accolto ed è da lì sarà accompagnato in corteo fino al sagrato della chiesa parrocchiale. Del corteo faranno parte anche il sindaco di Fontanella, Giuseppe Lucca, con assessori e consiglieri comunali e i sindaci delle parrocchie dove ha prestato in questi ultimi anni: Cumignano sul Naviglio, di Soncino (per la frazione Villacampagna) e di Ticengo.

Prima della Messa (17.30), sul sagrato il vescovo Antonio Napolioni e il nuovo parroco riceveranno il saluto del sindaco Lucca.

Al termine della celebrazione, presso il centro giovanile parrocchiale di via Scotti, momento conviviale di benvenuto.

 

Profilo del nuovo parroco

Don Diego Poli, classe 1970, originario della parrocchia di Covo, è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1996. Ha svolto il suo ministero come vicario prima nella parrocchia di S. Agata, a Cremona, (1996/1998) e poi in quelle di Rivarolo Mantovano (1998/2006) e Rivolta d’Adda (2006/2009). Dal 2009 era parroco di Cumignano sul Naviglio, Ticengo e Villacampagna. Ora mons. Napolioni l’ha scelto come nuovo parroco di Fontanella, in sostituzione di don Libero Salini che, dopo aver rinunciato per motivi di età, è stato trasferito a Cremona come collaboratore parrocchiale delle comunità del Boschetto e del Migliaro.




Domenica mattina a Dosolo l’ingresso di don Stefano Zoppi

Ultimi insediamenti dei nuovi parroci domenica 15 ottobre: in agenda due ingressi. Il primo appuntamento è in mattinata a Dosolo, dove sarà accolto don Stefano Zoppi, già parroco di Cavallara e Villastrada, ora nominato anche parroco di Dosolo e amministratore parrocchiale di Correggioverde.

 

Programma dell’insediamento

Il nuovo parroco sarà accolto domenica mattina alle 10 nella piazza comunale: da qui partirà il corteo verso l’oratorio, accompagnato dal corpo filarmonico “G. Verdi” di Dosolo. Dall’oratorio si muoverà la processione dei sacerdoti che, prima di entrare in chiesa, sosteneranno sul sagrato, dove il nuovo parroco e il Vescovo riceveranno il saluto di benvenuto da parte dell’Amministrazione comunale.

Al termine della Messa (ore 10.30), presieduta dal vescovo Napolioni e animata dalle tre corali con il servizio liturgico affidato ai ministranti di tutte le quattro parrocchie, rinfresco di benvenuto in oratorio.

In occasione dell’ingresso di don Zoppi a Dosolo nelle quattro parrocchie sono sospese tutte le Messe del mattino; nel pomeriggio, alle 17, celebrazione eucaristica a Villastrada.

 

Preparazione all’ingresso

Diversi gli appuntamenti programmati a Dosolo per l’ingresso del nuovo parroco, tutti alle 20.30 nella chiesa intitolata ai Ss. Gervasio e Protasio. Mercoledì 11 ottobre Messa presieduta dal vicario zonale, don Davide Barili, con una riflessione sul tema: “Pasci le mie pecore!”. Giovedì celebrazione penitenziale presieduta da don Angelo Maffioletti (con possibilità di confessioni individuali); tema al centro della serata “Parrocchia: popolo di perdonati che perdona”. Infine venerdì 13 ottobre adorazione eucaristica animata dalle suore della comunità dei Servi di Maria del Cuore di Gesù.

 

Profilo del nuovo parroco

Don Stefano Zoppi, classe 1971, originario della parrocchia di S. Imerio in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1997. Ha iniziato il suo ministero come vicario di Soncino e Isengo (2002/2009), quindi il trasferimento ad Antegnate (1997/2002). Dal 2009 è parroco di Cavallara e Villastrada. Ora mons. Napolioni gli ha affidato anche le parrocchie di Dosolo e Correggioverde, con l’obiettivo di iniziare con le quattro comunità un cammino che potrebbe portare alla creazione di una unità pastorale.

 

Saluto di don Zoppi

Carissimi amici,

con gioia scrivo a tutti voi come vostro parroco delle comunità di Correggioverde e Dosolo oltre che di Cavallara e Villastrada, dove sono giunto nell’ottobre del 2009.

Ho accolto volentieri la proposta del Vescovo Mons. Antonio Napolioni che dimostrandomi amicizia e stima mi ha incaricato di iniziare con le quattro comunità un nuovo e stimolante cammino pastorale di collaborazione interparrocchiale e per questo lo ringrazio.

Mi appresto ad entrare con discrezione e rispetto nelle nuove realtà di Correggioverde e Dosolo, nelle vostre storie, nelle vostre famiglie e confortato dai vostri suggerimenti mi metterò da subito nell’atteggiamento dell’ascolto, per svolgere al meglio il mio ministero, nella consapevolezza dei miei limiti.

Camminare insieme verso l’Unità Pastorale richiederà a tutti noi, parroco e fedeli, un cambio di mentalità e una disponibilità sempre maggiore a collaborare per il bene delle nostre comunità parrocchiali, favorendo l’unità senza sminuire l’identità dei singoli paesi.

Cambiano i parroci ma le comunità restano e soprattutto è il Signore che rimane ed è sempre lo stesso.

Confido nella vostra comprensione, amicizia e soprattutto nella vostra preghiera. In modo particolare affido il nostro cammino e il mio ministero alla B.V.M. delle Grazie, venerata nel piccolo santuario dell’Alberone, posto proprio nel baricentro territoriale delle nostre parrocchie.

Ringrazio don Alessandro per l’amicizia di questi anni vissuti da “vicini di casa” e per quanto ha saputo costruire per il bene delle parrocchie a lui affidate; la giovane comunità delle suore dei S.M.C.J., bella testimonianza evangelica di preghiera; don Angelo e i sacerdoti vicini che mi aiuteranno per le celebrazioni; gli operatori parrocchiali il cui aiuto diventa indispensabile. Un rispettoso saluto al sig. Sindaco e a quanti sono impegnati nelle realtà civili e di volontariato.

In attesa di incontrarvi domenica 15 ottobre nella Chiesa di Dosolo alla S. Messa presieduta dal nostro Vescovo, vi abbraccio con affetto e vi dono la mia benedizione.

Don Stefano Zoppi




Don Zoppi a Dosolo: «Non vengo solo, ma accompagnato dalla gente di Cavallara e Villastrada»

Don Stefano Zoppi è il nuovo parroco di Dosolo e Correggioverde. Con il suo ingresso, nella mattinata di domenica 15 ottobre, è iniziato ufficialmente il cammino verso l’unità pastorale con Villastrada e Cavallara, parrocchie di cui don Stefano era già parroco. Numerosi fedeli delle quattro comunità hanno assistito alla liturgia di insediamento nella gremita chiesa dei Ss. Gervasio e Protasio, a Dosolo.

Don Zoppi è arrivato sul sagrato pochi minuti dopo le 10, accompagnato dal vescovo Antonio Napolioni e accolto dall’Inno alla gioia eseguito dal corpo filarmonico “Verdi”. Il sindaco Vincenzo Madeo si è incaricato di dare il benvenuto a nome della cittadinanza. «Don Stefano – ha detto il primo cittadino – sei chiamato a raccogliere una lunga eredità di bene, che siamo certi arricchirai con la specificità del tuo carisma. Ti accoglie una comunità vivace, attenta e desiderosa di crescere. Auspichiamo che la tua venuta sia di richiamo e stimolo. Ti chiediamo una presenza continua e assidua in mezzo a noi».

La messa è stata presieduta dal Vescovo e concelebrata da numerosi sacerdoti. La liturgia è stata animata dalle corali unite, e il servizio liturgico curato dai chierichetti dei quattro paesi. Tra i banchi, anche Alessandro Cavallari (vicesindaco di Viadana, Comune cui appartiene Cavallara) e Andrea Lanzini (sindaco di Antegnate, dove don Stefano prestò servizio come vicario).

In apertura, il vicario zonale don Davide Barili ha dato lettura del decreto di nomina; quindi il nuovo parroco ha asperso i fedeli con l’acqua benedetta e incensato l’altare.

Carlo Bittasi ha preso la parola a nome del Consiglio pastorale: «Oggi per noi è festa grande. Sentiamo la premura del vescovo Antonio per queste piccole comunità, ultime propaggini territoriali della diocesi. L’impegno che ti aspetta, don Stefano, sarà notevole; ma confidiamo nell’aiuto del Signore e nella collaborazione che sapremo darti». Bittasi ha colto l’occasione per ricordare che «la comunità di Correggioverde desidera tornare a frequentare la sua chiesa, da anni trascurata. Più grandi, però, sono le aspettative sul piano della fede».

Durante l’omelia, nell’illustrare il brano evangelico della festa nuziale, mons. Napolioni ha rivolto un pensiero particolare ai numerosi bambini e ragazzi seduti nelle prima file. «Don Stefano – ha spiegato il Vescovo – non potrà essere presente contemporaneamente in quattro oratori. Ci vorranno dialogo e collaborazione, anche esigenti: perché questi ragazzi diventeranno grandi alla svelta, e hanno tutto il diritto di chiederci le ragioni della nostra fede». Il vescovo Antonio ha invitato i fedeli a cercare l’atteggiamento interiore della gioia: «Buttiamo via la Chiesa dell’abitudine, e risvegliamo quella del desiderio. Al nuovo pastore della comunità, chiedo di saperne diventare il sarto: capace di rammendare, consolare, ricucire le ferite, aiutare tutti a preparare quell’abito interiore che porta alla santità. Santo è colui che si riconosce peccatore, non giudica e fa spazio agli altri: non è facile; ma la forza ce la dà Colui che tutto può».

In chiusura il primo intervento di don Zoppi davanti ai nuovi parrocchiani. «Vengo volentieri, nella consapevolezza dei miei limiti e in obbedienza al Signore. Non vengo solo, ma accompagnato dalla gente di Cavallara e Villastrada. Ora inizia una nuova pagina: dobbiamo imparare a volerci bene. Andiamo avanti, senza paure né nostalgie. Al centro metteremo la Parola: dedicheremo una sera ogni settimana ad ascolto e preghiera. Avremo un occhio di riguardo per ragazzi, famiglie e malati». Nei ringraziamenti, don Stefano ha citato tra gli altri il vescovo, il suo predecessore don Sandro Cappelletti, il parroco di S. Matteo don Angelo Maffioletti, che lo aiuterà nelle celebrazioni e nella pastorale giovanile, i parenti, gli amministratori pubblici, le suore dei Servi di Maria del Cuore di Gesù e chi presta servizio in parrocchia. Ricordati anche due compianti ex parroci: don Quinto Leonardi e don Emilio Ferrari.

La festa si è conclusa in oratorio con un rinfresco.

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La prima assemblea parrocchiale è stata fissata per la sera di mercoledì 18 ottobre: in oratorio, don Zoppi – accompagnato da don Barili – incontrerà i Consigli pastorale e affari economici e tutti gli operatori.

Già definiti, almeno provvisoriamente, anche gli orari delle celebrazioni. Le messe prefestive saranno alle 17 a Cavallara ed alle 18 a Correggioverde; la domenica e festivi alle 8 e alle 11 a Dosolo, alle 9.30 a Villastrada. Ogni venerdì alle 15.30 la messa in casa di riposo a Villastrada, ed alle 20 l’adorazione eucaristica a Dosolo. Ogni primo venerdì del mese, la visita agli ammalati nelle case.

 

Profilo del nuovo parroco

Don Stefano Zoppi, classe 1971, originario della parrocchia di S. Imerio in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1997. Ha iniziato il suo ministero come vicario di Soncino e Isengo (2002/2009), quindi il trasferimento ad Antegnate (1997/2002). Dal 2009 è parroco di Cavallara e Villastrada. Ora mons. Napolioni gli ha affidato anche le parrocchie di Dosolo e Correggioverde, con l’obiettivo di iniziare con le quattro comunità un cammino che potrebbe portare alla creazione di una unità pastorale.

 

Saluto di don Zoppi

Carissimi amici,

con gioia scrivo a tutti voi come vostro parroco delle comunità di Correggioverde e Dosolo oltre che di Cavallara e Villastrada, dove sono giunto nell’ottobre del 2009.

Ho accolto volentieri la proposta del Vescovo Mons. Antonio Napolioni che dimostrandomi amicizia e stima mi ha incaricato di iniziare con le quattro comunità un nuovo e stimolante cammino pastorale di collaborazione interparrocchiale e per questo lo ringrazio.

Mi appresto ad entrare con discrezione e rispetto nelle nuove realtà di Correggioverde e Dosolo, nelle vostre storie, nelle vostre famiglie e confortato dai vostri suggerimenti mi metterò da subito nell’atteggiamento dell’ascolto, per svolgere al meglio il mio ministero, nella consapevolezza dei miei limiti.

Camminare insieme verso l’Unità Pastorale richiederà a tutti noi, parroco e fedeli, un cambio di mentalità e una disponibilità sempre maggiore a collaborare per il bene delle nostre comunità parrocchiali, favorendo l’unità senza sminuire l’identità dei singoli paesi.

Cambiano i parroci ma le comunità restano e soprattutto è il Signore che rimane ed è sempre lo stesso.

Confido nella vostra comprensione, amicizia e soprattutto nella vostra preghiera. In modo particolare affido il nostro cammino e il mio ministero alla B.V.M. delle Grazie, venerata nel piccolo santuario dell’Alberone, posto proprio nel baricentro territoriale delle nostre parrocchie.

Ringrazio don Alessandro per l’amicizia di questi anni vissuti da “vicini di casa” e per quanto ha saputo costruire per il bene delle parrocchie a lui affidate; la giovane comunità delle suore dei S.M.C.J., bella testimonianza evangelica di preghiera; don Angelo e i sacerdoti vicini che mi aiuteranno per le celebrazioni; gli operatori parrocchiali il cui aiuto diventa indispensabile. Un rispettoso saluto al sig. Sindaco e a quanti sono impegnati nelle realtà civili e di volontariato.

In attesa di incontrarvi domenica 15 ottobre nella Chiesa di Dosolo alla S. Messa presieduta dal nostro Vescovo, vi abbraccio con affetto e vi dono la mia benedizione.

Don Stefano Zoppi




Domenica 15 ottobre Giorgio Prada apre la nuova l’edizione di TDS-Traiettorie di sguardi

Torna anche quest’anno Tds-Traiettorie di sguardi, il progetto di formazione per i giovani 20/30enni della città, e non solo, promosso dalla Parrocchia del Maristella in sinergia con l’Ufficio diocesano per la Pastorale giovanile. “Vai dai tuoi fratelli” il titolo dell’edizione 2017. 

Il tema scelto per quest’annata nasce dalle osservazioni dell’orizzonte di oggi. Ci sono due fenomeni con cui il cristiano si trova a fare i conti: l’indifferenza della maggior parte degli uomini delle società post-cristiane e il pluralismo religioso, soprattutto alle migrazioni di credenti di altre religioni. Entrambi mettono in crisi non solo le forme e i modi, ma lo stesso senso dell’evangelizzazione: sono fenomeni dolorosi per la coscienza credente perché non la contestano frontalmente e non la combattono, ma affermano, con il loro stesso esserci, che il cristianesimo può essere insignificante e che si può vivere bene anche senza di esso.

Il primo appuntamento, dal titolo “ Face to face”, sarà domenica 15 ottobre con ospite Giorgio Prada, formatore e pedagogista, docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. Una riflessione attorno all’alterità e all’umano per ri-scoprire il tema della responsabilità per l’altro e della fraternità.

Gli incontri ricalcano lo schema organizzativo già consolidato negli anni: inizio per le 18.30 all’oratorio del Maristella, in via Agreste 11, a Cremona. Dopo il momento di accoglienza e preghiera, la relazione dell’ospite e il confronto con i giovani presenti. Il pomeriggio terminerà quindi con la cena condivisa.

Brochure del corso




Giornata FAI d’Autunno: domenica viste alle chiese di Mozzanica e Cremona

Le chiese di Mozzanica, quella di Sant’Ilario a Cremona con il suo chiostro e l’ex chiesa di San Benedetto in città sono i luoghi scelti per la Giornata FAI d’Autunno. Domenica 15 ottobre, infatti, il FAI scende in piazza con i suoi giovani volontari proponendo 170 itinerari tematici da percorrere liberamente, coinvolgendo oltre 600 luoghi d’interesse artistico, paesaggistico e sociale con visite a contributo libero per scoprire e vivere scenari familiari ma poco conosciuti con lo sguardo entusiasta dei giovani del FAI.

 

A Cremona l’itinerario si snoda fra la chiesa di Sant’Ilario, che conserva alcuni capolavori artistici fra Cinque e Settecento, e l’ex monastero di San Benedetto, con la chiesa ornata da un grandioso affresco di Angelo Massarotti e la lunga storia dell’edificio, da monastero medievale a collegio delle Canonichesse di San Carlo, a caserma militare, a campo profughi ebrei dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’iniziativa è promossa in collaborazione con Rotary Club Cremona, Cremona Com’Era, Cremona Sotterranea e Apprendisti Ciceroni® dei licei Anguissola e Stradivari.

Orari e luoghi delle visite:

  • chiesa e chiostro di Sant’Ilario (via Garibotti 2) – dalle 10 alle 11.30 e dalle 15 alle 17.30 (ultima visita alle 17);
  • ex chiesa di San Benedetto (via dei Mille) – dalle ore 10 alle ore 18 (ultima visita alle 17.30).

 

Canali e fossati: l’acqua è l’elemento vitale di Mozzanica e ne accompagna la storia fin dalle sue origini. Il rumore dell’acqua che scorre diventa la voce narrante del passato di questo paese, da scoprire seguendone le rogge. Percorso a cura dei volontari, con visite a beni storici e tappe intermedie. Creazione e partenza dei gruppi in Piazza Locatelli a partire dalle 10. Partenza ultimo gruppo alle 16.45.

 

Orari e luoghi delle visite:

  • chiesa di S. Marta (vicolo S. Marta) – dalle 10 alle 17;
  • chiesa parrocchiale di S. Stefano (Via Ceresoli Domenico 9) – dalle 12.30 alle 17;
  • chiesa della Madonna della Neve (Frazione Cascina Colomberone) – dalle 10 alle 17 (riservato iscritti FAI);
  • torre civica e mulino (Piazza Antonio Locatelli) – dalle 10 alle 17.

 

All’ingresso di ogni luogo sarà richiesto un contributo facoltativo, per sostenere la Fondazione. Durante la manifestazione chi si iscriverà per la prima volta al FAI avrà diritto a una quota agevolata.

Ulteriori informazioni su www.fondoambiente.it.

Locandina della Giornata FAI d’Autunno a Cremona




“Un cantiere per quale Chiesa?” La riflessione del Consiglio Pastorale diocesano

Preceduta dall’invocazione dello Spirito e dall’ascolto condiviso della Parola e del magistero di Papa Francesco nella Evangelii gaudium, si è tenuta sabato 14 ottobre la prima convocazione dei membri del Consiglio Pastorale diocesano. Il Seminario ha accolto il gruppo di laici, religiosi e sacerdoti eletti dalle Zone e dalle realtà associative della Chiesa cremonese

nell’ambiente che conserva i cimeli e le memorie dei tanti missionari partiti dal Seminario diocesano o dalle nostre realtà parrocchiali: una significativa coincidenza che il Vescovo Antonio – che ha presieduto la riunione – non ha mancato di cogliere.

Oggetti e ricordi dei missionari cremonesi

All’inizio di un anno pastorale che trova la sua ispirazione nell’anelito missionario raccolto da Matteo nel suo Vangelo, anche la viva eredità di “partenze” e di slanci rivolti all’annuncio della fede ha fatto da degna cornice al momento di verifica richiesto al Consiglio circa il processo di rinnovamento avviato in Diocesi.

Raccogliendo l’invito ad operare “discernimento, purificazione e riforma” (EG 30) auspicati da Francesco per ogni realtà ecclesiale.

Il Vescovo Antonio ha brevemente richiamato ai presenti i molti fronti sui quali la Chiesa locale ha iniziato a misurarsi: la cura della vita del presbiterio e la formazione offerta ai sacerdoti chiamati ad essere moderatori di Unità pastorali; il discernimento circa la struttura di Zone e gruppi di parrocchie; la conferma del sostanziale impianto della iniziazione cristiana e la qualificante proposta di un ritorno alla Parola di Dio, accolta e meditata comunitariamente; l’accento sulle provocazioni da approfondire nella pastorale familiare (anche nella Amoris laetitia, tutt’altro che archiviata); la prospettiva sempre più vicina del Sinodo dei giovani; le scelte operate per un riordino degli strumenti di comunicazione in Diocesi. Un “cantiere” impegnativo che richiede di essere monitorato con attenzione.

Il Vescovo e il vicario per la Pastorale ed il clero don Maccagni hanno chiesto al Consiglio di esprimere in sintesi la percezione personale e del territorio circa il lavoro sin qui condotto, e sulle eventuali correzioni di rotta attuabili.

 

Dopo una breve fase di elaborazione personale, il dibattito è tornato in gruppo. Il Consiglio ha evidenziato di sentirsi partecipe di una lenta ma decisa conversione pastorale, a vari livelli. Il cammino ecclesiale appare non sempre chiaro nei suoi esiti immediati, ma percepito come necessario. Forte e univoca la richiesta di una maggiore cura spirituale che sostenga la comunione tra laici e presbiteri, e liberi dalla illusione che sia sufficiente il “fare molto” (da tutti riconosciuto).

E, a proposito di missionarietà, un richiamo è stato avanzato a non dimenticarsi dei più deboli (anche tra i giovani) cosicché le proposte – oltre che qualitativamente buone – siano anche realmente accessibili e la Chiesa non perda mai la sua identità di comunità aperta e accogliente.

Il Vescovo ha accolto con attenzione osservazioni e proposte, rimandando alla prossima convocazione l’approfondimento degli stessi temi emersi.




Domenica a S. Agata la presentazione dell’opera “Agonia. Volto di Cristo in croce”

Sarà presentata domenica 15 ottobre, ore 10.45 nella chiesa di S. Agata, a Cremona, l’opera “Agonia. Volto di Cristo in croce” donata dall’autrice Franca Baratti. L’incontro vedrà intervenire la critica dell’arte Lia De Pra Cavalleri e Lepoldo Verona.

L’opera, realizzata nel 1999 con tecnica mista su tavola (cm 120 x 90), è stata definita dall’artista una delle sue enigmatiche figure. Il  volto è chiaro, delineato in netti  tratti del disegno, senza ricerca di qualche esoterico simbolismo: la crudezza del dramma si coagula attorno al  volto  di Cristo appena  reclinato.  Ma  gli occhi socchiusi, le labbra appena smosse da un fremito, i capelli ricadenti, il biancore appena soffuso del corpo stagliato sulla quinta rosseggiante della croce non concedono facili consolazioni simboliche: il dramma infinito della “morte di Dio”  è racchiuso ma anche debordante dalla tela, come risonanza di lamento che si fa eco.

L’artista Franca Baratti, nata a Castelponzone nel 1923, ben presto manifesta la sua vocazione all’arte. Frequenta a Milano il Liceo Artistico di Brera durante il periodo bellico alla scuola di insigni maestri. Nonostante una naturale  predisposizione anche verso la scultura, sceglie di dedicarsi prevalentemente alla pittura. Dal 1960 espone in collettive e personali in tutta Italia, in numerosi paesi europei anche negli Stati Uniti. La ricerca incessante l’ha portata dalla fase espressionista verso l’informale, per poi far ritorno a un figurativo mediato da una personale tecnica materica e da atmosfere di evocazione metafisica. Dal 1993 in avanti ha realizzato varie mostre a carattere pubblico, presso Musei ed Enti culturali in Italia e all’estero. Sue opere si trovano in chiese, palazzi pubblici, raccolte pubbliche di arte moderna e  contemporanea.

Vive a Cremona, in via Bembo, nella parrocchia di S. Agata, cui ha deciso di donare questa sua opera.

 

Relatori della presentazione

Lia De Pra Cavalieri (Bolzano, 1949), critica d’arte, laurea in Filosofia, tesi in Estetica su “Funzione sociale dell’arte”, è promotrice di iniziative culturali. Art director dal 1970, e dal ’75 all’86 di una propria galleria d’arte, “il Calligramma”, curatrice (1979-’83) dell’inventario e del riordino delle Civiche raccolte d’arte del Comune di Busto Arsizio e dall’88, per un decennio, curatrice del Museo d’arte sacra di San Michele, è stata perito collegiale e consulente artistico per la Camera di commercio di Varese. Dal 1983 lo è per il Tribunale. Già corrispondente culturale per il quotidiano “Libera Stampa” di Lugano, fa parte della redazione del mensile svizzero “Verifiche”. Dal 1988 è direttore responsabile del trimestrale “il Quaderno Montessori”. Negli ultimi anni è sempre più interessata alla partecipazione di nuove realizzazioni insieme ad artisti di diverse forme espressive.

Leopoldo Verona (Fiumara di Piraino – Messina, 1951), laurea in Architettura a Firenze, tesi su “Teatro e Architettura”. Poeta, cantautore, regista, le sue canzoni (ad oggi oltre un centinaio) sono state apprezzate da Luciano Berio e da François Raubert (arrangiatore di Jacques Brel), che a fine anni ’70 ha curato un’edizione della sua raccolta “Semplicemente vivo”. Dagli anni ’80, soprattutto dopo l’incontro con Orazio Costa Giovangigli, si dedica alla regia, tra l’altro di numerose opere liriche e di eventi internazionali. Dal 2002 è l’artista protagonista del progetto “I tesori di Gibì e Doppiaw”, ispirato al fumetto ideato da Walter Kostner. Da citare le raccolte di poesia “Uraneo, … esia” e Vivere da morire (libro d’arte realizzato nel 2003 insieme al pittore Giancarlo Pozzi). Nel 2003, inoltre, insieme al pianista Paolo Vergari, cura per il Teatro delle Passioni di Modena una particolare edizione delle Harmonies Poétiques et Religieuses di Liszt. Nel 2004 a Brescia e a Bolzano presenta il recital di canto e poesia Nuvole e sassi e in Svizzera, all’OfficinaArte di Magliaso e alla Biblioteca Cantonale di Bellinzona, l’opera in versi Còsmosi. Nel 2005, dedicato ai bambini, è uscito il CD-Rom La ballata di  Gibì  e  Doppiaw.