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Corpus Domini, giovedì sera Messa in Cattedrale e processione cittadina

Domenica 11 giugno ricorre la solennità del Corpus Domini. Il giovedì precedente (8 giugno), come consuetudine, il vescovo Antonio Napolioni presiederà l’Eucaristia in Cattedrale. La celebrazione, cui sono invitati in particolar modo i sacerdoti e i fedeli della città di Cremona, avrà inizio alle ore 21.

Al termine dell’Eucaristia partirà la processione con il Santissimo Sacramento. Dietro la Croce, si disporranno i fedeli; seguiranno i religiosi, i ministranti, i sacerdoti concelebranti e, sotto il baldacchino, il Vescovo che reggerà l’ostensorio. Infine le autorità cittadine con il Gonfalone della città.

Il corteo, attraversata piazza del Comune, percorrerà per largo Boccaccino proseguendo poi in via Mercatello, corso Mazzini, piazza Roma (lato sud), via Gramsci, piazza Stradivari e via Baldesio, facendo quindi ritorno in piazza del Comune per accedere nuovamente in Duomo. Dagli altoparlanti disseminati lungo il percorso i fedeli potranno unirsi alle preghiere e ai canti proposti dal Coro della Cattedrale diretto da don Graziano Ghisolfi.

La processione si concluderà nuovamente in Cattedrale dove il vescovo impartirà la solenne benedizione eucaristica.




Il 7 e 9 giugno in Seminario formazione per gli operatori dei centri d’ascolto Caritas e San Vincenzo

Mercoledì 7 e venerdì 9 giugno, dalle 18 alle 20, presso il Seminario vescovile di Cremona si terranno due incontri formativi per operatori dei centri d’ascolto Caritas e San Vincenzo delle parrocchie della città di Cremona. L’iniziativa – dal titolo “Abitare il territorio abitare le relazioni. Animare la comunità al senso della carità – è promossa dalla Zona pastorale 3 in sinergia con Caritas Cremonese. Iscrizioni entro domenica 4 giugno scrivendo a centroascolto@caritascremonese.it.

 

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“L’avventura del mondo”. Dal 9 all11 giugno a Bozzolo la tre giorni mazzolariana

“L’avventura del mondo”. È questo il tema della quarta edizione della “Tre giorni mazzolariana”, in programma dal 9 all’11 giugno a Bozzolo. Un’avventura che – come esplicita il tema stesso – “è divenuta tragica perché mancano delle anime cristiane avventurose”. Tre giorni per riscoprire questa avventura; tre giorni sulle tracce di chi questa avventura l’ha vissuta appieno, don Primo Mazzolari.

Nutrito di riflessioni, spettacoli e presentazioni di libri, il programma si aprirà venerdì 9 giugno alle 17, presso la loggia del comune, con i saluti del vescovo Antonio Napolioni, della presidente della fondazione “Don Primo Mazzolari”, Paola Bignardi, del sindaco Giuseppe Torchio e di Ildebrando Bruno Volpi dell’associazione “Isacco”. Alle 17.30 la relazione “La parola che interroga”, tenuta da Andrea Monda, direttore dell’Osservatore Romano e l’ex sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Bruno Tabacci, e moderata dal parroco di Bozzolo, don Luigi Pisani. Alle 18.45, l’approfondimento di don Bruno Bignami, postulatore della causa di beatificazione di don Primo Mazzolari, dal tema “Mazzolari e Milani in dialogo: la coscienza al centro”.

Nella giornata successiva spicca l’appuntamento del pomeriggio: alle 17.30, infatti, avrà luogo, sempre nella loggia del comune, la lectio magistralis “L’umano alla prova” di mons. Pierangelo Sequeri, preside del Pontificio istituto Giovanni Paolo II e consultore del Sinodo dei vescovi. In serata, alle 19, presso la chiesa arcipretale di S. Pietro, il concerto dell’orchestra filarmonica “Esagramma”; seguito dall’apericena in oratorio.

Domenica 11 giugno si aprirà con la Messa nella chiesa di S. Pietro, celebrata da don Bruno Bignami. Nel pomeriggio, presso la Casa della Gioventù, don Paolo Cugini dialogherà con Stefano Albertini riguardo al tema “Una Chiesa popolo di Dio: inculturata e inclusiva”. Alle 19, nella stessa location, avverrà la proiezione de “Il profeta della bassa”, docu-film tratto dall’omonima trasmissione televisiva girata per la Rai da Ermanno Olmi nel 1967 e mai andato in onda, dedicato alla figura di Mazzolari, con un’introduzione a cura di Stefano Albertini, direttore della Casa Italiana Zerilli-Marimò a New York. La giornata e l’evento si concluderanno alle 20.15 con l’apericena in oratorio, per un momento di svago e di saluto.

La manifestazione è organizzata dall’associazione “Isacco”, con il patrocinio del Comune e della Parrocchia di Bozzolo, della fondazione “Don Primo Mazzolari”, dell’Istituto superiore di Scienze Religiose “San Francesco” di Mantova e della libreria “Paoline – Il Rio” di Mantova. Tutti gli eventi si svolgeranno a Bozzolo, tra piazza Europa, la chiesa palatina di San Francesco, la chiesa arcipretale di San Pietro e la Casa della Gioventù, in piazza Don Mazzolari.

«Tutto ciò che contribuisce a far conoscere il pensiero di don Primo e a riportarlo all’attualità è davvero molto importante per noi – spiega Paola Biganrdi, presidente della fondazione “Don Primo Mazzolari” –. Si tratta di portare la figura di Mazzolari al di fuori dei confini di un pubblico di studiosi, affinché tocchi anche le persone “comuni”».

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Venerdì al Maristella serata di riflessione e preghiera nel ricordo di padre Dall’Oglio

Venerdì 9 giugno alle 21 presso la parrocchia del Maristella, a Cremona, si terrà un incontro di riflessione e preghiera in cui sarà ricordato padre Paolo Dall’Oglio a dieci anni dalla sua scomparsa, riflettendo sul suo messaggio di pace e pregando per la Siria, simbolo di tutti i Paesi distrutti e abbandonati dalle guerre vecchie e nuove.

Era l’11 giugno del 2013 quando Pax Christi ed altre associazioni del territorio invitavano padre Paolo Dall’Oglio a Cremona per intervenire sul tema “La Siria grida al mondo”. Un mese dopo il gesuita incardinato nella Chiesa siriana veniva rapito a Raqqa, presso la sede dell’Isis, dove si era recato per patrocinare la liberazione di alcuni ostaggi. Da lì non ha più fatto ritorno.

«Lo ricordiamo come profeta di dialogo e pace – ricordano i promotori dell’incontro al Maristella del 9 giugno – che aveva, anzitempo, presagito la tragedia incombente sulla Siria: una cruenta guerra civile, l’infiltrazione jihadista, il coinvolgimento delle potenze straniere nel conflitto con il corollario di centinaia di migliaia di morti e oltre 10 milioni di profughi. Tutto questo purtroppo, si è avverato. Inutile è stata la sua corsa contro il tempo presso quelli che lui chiamava “i grandi impotenti” per fermare la catastrofe: l’incontro col segretario Onu Kofi Annan, il presidente USA Obama, le Cancellerie europee, i Paesi arabi. Profeta di pace inascoltato. Padre Paolo vedeva infrangersi anche l’ideale di una Siria crogiolo di popoli, etnie e fedi capaci di convivere in armonia; un sogno per il quale aveva speso 30 anni della sua vita nel monastero ecumenico e aperto al dialogo interreligioso con l’Islam di Deir Mar Musa, da lui stesso fondato, in un luogo arroccato del deserto siriano, luogo di preghiera e riconciliazione per tutti. La dimensione mistica, ereditata da esperienze secolari di dialogo orientale tra cristiani e musulmani, coniugata alla dimensione storica del suo impegno connotavano la sua figura di gesuita di grande cultura e animo capace di cogliere i segni dei tempi. Il dialogo aperto a tutti, specialmente coi lontani, coi nemici, perfino con l’Isis, è stata la costante irriducibile della sua missione, fino ad arrivare a  consegnarsi nelle mani dei suoi rapitori. In particolare, concepiva il dialogo tra le fedi come ‘ponte’ che poteva unire popoli e culture frantumate da tante divisioni, da ingiustizie e da conflitti. Un principio che papa Francesco ha ripreso e rilanciato col Grande imam di Al-Azhar nel documento sulla Fratellanza: un forte invito a riscoprirsi fratelli per promuovere insieme la giustizia e la pace, garantendo i diritti umani e la libertà religiosa. E dunque – concludono da Pax Christi – il ricordo di Padre Paolo è una memoria densa di fede, di storia, di umanità, ed anche di amicizia per i contatti intercorsi con lui. Ma è anche l’occasione per fare memoria del popolo siriano martoriato da 12 anni di guerra, simbolo di tutti i popoli  che per intere generazioni non conoscono altro che odio e distruzione. Per tutti noi, un richiamo pressante ad un coerente impegno di pace».

Locandina con il programma della serara




I miracoli eucaristici, tra scienza e fede: il 18 giugno incontro a Cremona

“Un cardiologo visita Gesù. I miracoli eucaristici alla prova della scienza”, il titolo del libro del cardiologo bolognese Franco Serafini è anche il tema dell’incontro in programma nel pomeriggio di domenica 18 giugno a Cremona, presso i Barnabiti di Cremona (San Luca) alle 16.30. Nell’occasione il dottor Serafini dialogherà con mons. Franco Follo, sacerdote cremonese già osservatore permanente della Santa Sede presso l’Unesco.

Il dottor Serafini, cattolico senza appartenenze se non quella della parrocchia vicino a casa, sposato e padre di due figli. Nel 2015 inizia ad approfondire l’aspetto medico-scientifico di alcuni miracoli eucaristici. Così nel tempo libero comincia a raccogliere tutta la documentazione clinica relativa a cinque eventi riconosciuti dalla Chiesa, prendendo contatto anche con gli studiosi che, in tempi recenti, in Polonia, Messico e Argentina sono stati coinvolti nelle indagini, recandosi personalmente sul posto e conoscendo i testimoni oculari.

Il risultato di questa inchiesta è confluito nel volume “Un cardiologo visita Gesù. I miracoli eucaristici alla prova della scienza” pubblicato dalle Edizioni Studio Domenicano nel 2018. Dopo l’imprevisto successo di questo libro, il dott. Serafini ha dovuto reinventarsi come divulgatore e come riferimento per un misterioso e affascinante argomento, in una inesplorata terra di confine tra scienza e fede.

 




Scout per sempre: festa a San Bernardo per i 50 anni del gruppo Cremona 3

 

Essere scout è una sfida che dura per tutta la vita. Lo dimostra la partecipazione entusiasta dei tanti scout adulti che venerdì 2 giugno si sono ritrovati presso la scuola elementare Antonio Stradivari del quartiere San Bernardo, per un pomeriggio all’insegna delle vecchie abitudini rivolto a tutti quelli che in gioventù hanno indossato la divisa e legato il fazzolettone al collo.

Un pomeriggio che ha rappresentato uno dei momenti delle celebrazioni iniziate per i 50 anni dalla fondazione del gruppo scout Cremona 3, avvenuta nel 1973, e raccontata fra le pagine del libro “Passo dopo passo”, una raccolta di testimonianze dei vari personaggi che hanno caratterizzato un mezzo secolo di attività.

Le celebrazioni, aperte nella serata di giovedì 1° giugno con i saluti iniziali, il rito dell’alzabandiera e la Messa comunitaria, sono proseguite venerdì con l’intervento del pedagogista Giorgio Prada che ha dato il via alle attività del pomeriggio animando un momento di confronto e aggiornamento sull’essere educatori e genitori scout: «Un’impresa educativa che non sia istituzionale, ma 50 anni di fatica di pensiero e di azione presso i problemi e la vita dei ragazzi – ha osservato il pedagogista – I capi si impegnano nel tempo libero, vengono formati e si spendono per i ragazzi. Bisogna confrontarsi: essere genitore è molto complesso, le ansie pesano sui comportamenti dei figli, la cosa importante non è dare l’esempio, ma vivere una vita familiare. Sono i comportamenti quotidiani che fanno crescere davvero i figli». Prada ha poi aggiunto che «la sfida genitoriale non si può vincere da soli, servono alleanze. Gli scout sono una di queste. Secondo i propri piani e i propri modelli di vita bisogna selezionare l’attività di confronto più coerente per la propria situazione».

A sorpresa, poi, il vescovo di Cremona Antonio Napolioni ha fatto visita al ritrovo, della comunità di Cremona 3. Come ha ribadito in molte occasioni monsignor Napolioni, da sempre molto legato all’esperienza Scout, «non si smette mai di essere scout». Uno stile che ha ricordato in alcuni dei suoi tratti caratteristici: «Non bisogna mai essere tristi, ma bisogna cantare e sorridere».

E con il calare della notte è iniziata la serata scout. Davanti al fuoco del bivacco la cena trapper, la legna che arde e le braci han permesso ai marshmallow di abbrustolirsi infilzati in un rametto. Non solo dolci, ma anche cla cena è stata cucinata sul fuoco del bivacco. Canti tipici scout, giochi battute e risate hanno fatto da contorno alla serata fino a quando tutti si sono diretti nelle proprie tende all’interno del plesso scolastico per passare la notte nel pieno stile degli scout di Cremona 3 che continuano la festa per celebrare il mezzo secolo di amicizia e di imegno.

Sabato 3 giugno, alle 16, è infatti in programma il torneo del caratteristico “pallascout”. Alle 19, l’apertura della cucina dell’oratorio per la cena, aperta a tutti: un momento comunitario significativo per i ragazzi del gruppo, per i loro genitori, per gli scout di un tempo e per la comunità dell’oratorio. Alle 21.30 la serata sarà chiusa dall’esibizione della Pattuglia nazionale, gruppo musicale di Agesci che eseguirà un repertorio di canzoni della tradizione.

Il 4 giugno sarà dedicato esclusivamente ai ragazzi e ai genitori del gruppo “Cremona 3”. Alle 10 il ritrovo per le branche a San Bernardo, con la Messa alle 10.30 nella chiesa parrocchiale. Alle 12 il grande gioco, seguito, alle 13.30, dal pranzo condiviso. Alle 14.30 i saluti e l’ammainabandiera, che sancirà la conclusione dell’evento e dell’anno scoutistico.




Unitalsi, aperte le iscrizioni per il pellegrinaggio a Lourdes

La sottosezione di Cremona dell’Unitalsi, unitamente ad altre sottosezioni della Lombardia, si è recata in pellegrinaggio dal 12 al 15 maggio scorso in tre località dell’Italia Centrale: a Collevalenza, sede del Santuario dell’Amore Misericordioso, voluto dalla Beata Madre Speranza di Gesù, suora spagnola in Italia dal 1951 e beata dal luglio 2013; a Cascia, città di Santa Rita, santa tanto amata dagli italiani, il cui corpo è conservato nella basilica eretta negli anni 1937/1947 sul luogo dell’antica chiesa agostiniana annessa al monastero, dove nel 1457 era morta la santa; a La Verna, luogo di grande bellezza naturale e di grande spiritualità in provincia di Arezzo, famoso per il santuario francescano. Là San Francesco ricevette le stimmate e visse in preghiera e contemplazione

Ora la sottosezione cremonese sta organizzando, come tutti gli anni, il prossimo pellegrinaggio a Lourdes. La partenza in pullman da Cremona è prevista per la serata lunedì 7 agosto e il rientro nella mattinata di sabato 12 al mattino. Il pellegrinaggio vedrà la partecipazione, tra gli altri, del presidente della sottosezione, dell’assistente spirituale don Maurizio Lucini e dei quattro diaconi ai quali sarà conferita l’ordinazione sacerdotale in Cattedrale il 10 giugno prossimo

«Quest’anno – spiega il presidente Tiziano Guarneri – il Santuario di Lourdes ci invita a riflettere sulla seconda parte del messaggio che la Vergine Maria affidò a Bernadette nel corso dell’apparizione del 2 marzo 1858 “Vada a dire ai sacerdoti che si costruisca qui una cappella”. Invitiamo tutti a partecipare e a condividere l’esperienza di grazia del pellegrinaggio».

Le iscrizioni sono aperte e si concluderanno il 20 giugno e comunque sino ad esaurimento posti assegnati.

Per informazioni ed iscrizioni gli interessati potranno contattare il cellulare n. 348 8124577 oppure rivolgersi alla sede Unitalsi di Cremona, in via S.Antonio del Fuoco 9/a – tel e fax 0372/458946 – mail cremona@unitalsilombarda.it.




A San Bernardo festa per il “Mezzo secolo di scoutismo”

Sono passati cinquant’anni dalla fondazione del gruppo scout “Cremona 3”, che ha sede in città presso la parrocchia di San Bernardo. In occasione di questo anniversario è in programma, dal 1° al 4 giugno, “Mezzo secolo di scoutismo”, una serie di eventi in parrocchia per festeggiare insieme ai ragazzi di oggi e agli esploratori e alle guide del passato.

L’evento avrà inizio nella serata di giovedì 1° giugno, alle 20.30, con i saluti iniziali e il rito dell’alzabandiera. Alle 21, invece, sarà celebrata la Messa per gli scout del gruppo di San Bernardo di un tempo.

Il 2 giugno l’appuntamento è alle 16, con la merenda, seguita dall’incontro formativo con Giorgio Prada, pedagogista e capo scout, sul tema della valenza del metodo educativo scout, sviluppatosi secondo i valori trasmessi dal fondatore del movimento, Robert Baden-Powell. L’evento sarà ospitato dalla scuola elementare “A. Stradivari” e sarà aperto a tutti, soprattutto ai ragazzi e ai loro genitori. Alle 18 la serata caratterizzata dalla cucina “trappeur”. A seguire, il rito del fuoco di bivacco e, per chi lo desidera, la possibilità di passare la notte in tenda negli spazi della scuola Stradivari.

Sabato 3 giugno, alle 16, si terrà il torneo del caratteristico “pallascout”. Alle 19, l’apertura della cucina dell’oratorio per la cena, aperta a tutti: un momento comunitario significativo per i ragazzi del gruppo, per i loro genitori, per gli scout di un tempo e per la comunità dell’oratorio. Alle 21.30 la serata sarà chiusa dall’esibizione della Pattuglia nazionale, gruppo musicale di Agesci che eseguirà un repertorio di canzoni della tradizione.

Il 4 giugno sarà dedicato esclusivamente ai ragazzi e ai genitori del gruppo “Cremona 3”. Alle 10 il ritrovo per le branche a San Bernardo, con la Messa alle 10.30 nella chiesa parrocchiale. Alle 12 il grande gioco, seguito, alle 13.30, dal pranzo condiviso. Alle 14.30 i saluti e l’ammainabandiera, che sancirà la conclusione dell’evento e dell’anno scoutistico.

«Il senso della ricorrenza non è tanto quello della celebrazione – spiega Roberto Caselani, capogruppo, insieme a Tamara Scolari, del “Cremona 3” –, ma servirà a valorizzare le esperienze fatte e anche gli errori commessi, per rilanciare le attività future. Guardiamo al passato per riscoprire motivazioni verso il futuro».

In occasione del 50° compleanno del gruppo, sarà pubblicato e presentato durante l’evento il libro Passo dopo passo, una raccolta di fotografie e articoli che raccontano episodi ed esperienze delle vite da scout. Parallelamente alla stesura del libro, è stato realizzato un video, contenente interviste a ex scout e riprese di attività storiche dello scoutismo.




Applausi e commozione alla finale del premio letterario intitolato a Fabio Moreni, nel 30° della sua uccisione

«Una lunga serie di opere sono state realizzate in questi trent’anni in nome ed in memoria di Fabio Moreni, non solo con riferimento alle attività che si svolgono in Cascina Moreni, ma anche attraverso ciò che viene realizzato da enti e gruppi di persone, che si ispirano al sacrificio ed all’altruismo di Fabio, per portare avanti progetti di sostegno a individui e popolazioni in stato di difficoltà per le più svariate ragioni». Così il presidente di Fondazione Moreni, Gianluca Arata, ha aperto la serata conclusiva del Premio Letterario intitolato al volontario cremonese ucciso in Bosnia Erzegovina il 29 maggio 1993, insieme ai compagni di viaggio bresciani Sergio Lana e Guido Puletti, durante una missione  per il trasporto di aiuti umanitari a favore delle popolazioni flagellate dalla tremenda “Guerra dei Balcani”.

Folto il pubblico presente a fare cornice ai giovani partecipanti, frequentanti il triennio delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Cremona. Di grande significato la presenza del Vescovo Antonio Napolioni, che ha sottolineato il valore della figura di Fabio Moreni, nonché delle parole e dei testi delle composizioni degli studenti. Presenti anche esponenti del Comune di Cremona e dell’Ufficio Scolastico Territoriale, anche in questa edizione confermatisi al fianco di Fondazione Moreni per le funzioni organizzative.

Grande soddisfazione negli occhi di famigliari, dirigenti scolastici e insegnanti nel vedere valorizzati questi giovani scrittori, che hanno avuto il privilegio di essere premiati da Valentina Rodini, campionessa olimpica di canottaggio, oltre che plurimedagliata in innumerevoli manifestazioni internazionali. L’atleta ha raccontato i suoi trascorsi scolastici cremonesi, culminati con il conseguimento di laurea in Marketing ed organizzazione d’impresa, spiegando anche come ha potuto conciliare gli studi con la pratica sportiva a così alti livelli.

L’attrice cremonese Claudia Scaravonati, che ha presentato la serata, ha introdotto la premiazione dei singoli studenti, leggendo stralci dei rispettivi temi, ed enunciando la motivazione del riconoscimento, come formulato dalla giuria, composta dalle professoresse Luisa Gentilia Arli, Simona Modesti, Nicoletta Fiorani e Roberta Di Nuovo.

Trentanove i partecipanti a questa quinta edizione della manifestazione, tre le tracce a disposizione dei partecipanti allo svolgimento del tema lo scorso 25 marzo, dieci i finalisti.

A sei di loro, Lucia Bellini, Benedetta Manfredini, Michelle Testi, Luca Magnoli Bocchi, Diego Ungari e Aeron Blue Pianta sono stati attribuiti premi di 100 euro ciascuno. Mattia Zatta, del Liceo Scientifico Aselli, si è aggiudicato il Premio Speciale Lidia Azzolini, di euro 150, “per l’originalità della trattazione, consistente nell’utilizzo della forma epistolare, in cui lo scrivente, rivolgendosi direttamente a Fabio Moreni, mette in luce il diverso modo di essere e di vivere degli uomini”.

La prima classificata è risultata Barbara Maria Massone del Liceo Racchetti – Da Vinci di Crema, con la seguente motivazione: “Pregevole per la ricchezza di riferimenti culturali e la profondità delle argomentazioni, dimostra un’eccellente capacità di rielaborazione personale e una forma espositiva particolarmente curata e lessicalmente appropriata”.

Al secondo posto Maria Vittoria Bertocchi del Liceo Scientifico Aselli, grazie ad un elaborato “esposto in forma scorrevole e accurata, risponde alla traccia con  riferimenti ottimamente rielaborati e inseriti nel contesto. Rivela profonda sensibilità e coinvolgimento emotivo”.

Terzo classificato Thomas Priori del Liceo Scientifico Aselli, di seguito il giudizio espresso dalla giuria:  “Il tema del viaggio è sviluppato in modo molto personale. Originali e  appropriati gli esempi sia culturali sia esperienziali, il tutto in una forma particolarmente corretta e scorrevole”.

Nel corso della cerimonia sono intervenuti con messaggi di saluto Enrico Manfredini, in rappresentanza del  Comune di Cremona, ente patrocinatore della manifestazione, e Riccardo Trioni per l’Ufficio Scolastico Territoriale. Un ricordo di Fabio Moreni è stato testimoniato da Graziano Mazzolari, amico storico del volontario cremonese, con lui fondatore della Scuola Italiana Volo. Il presidente di Fondazione Moreni, Gianluca Arata, ha chiuso la cerimonia dando appuntamento al mese di novembre, per la presentazione del libro “30 anni senza Fabio”, volume che sarà distribuito gratuitamente, e che raccoglierà i testi integrali dei dieci temi ammessi alla finale, nonché un riassunto dei principali accadimenti seguiti alla morte di Fabio Moreni.

Chi fosse interessato a prenotarne una copia potrà scrivere una mail a info@fondazionemoreni.org.




Soresina, dopo il restauro in un libro la storia del Serassi-Balbiani e dell’organaria sul territorio

Ci sono voluti 5 anni, ma il prossimo 4 giugno, nel contesto del concerto in programma alle 21 nella parrocchiale di San Siro, sarà presentato il libro dedicato al grande organo della parrocchiale di San Siro e alla storia organaria della città. L’esecuzione è affidata ai maestri Alessandro Manara e Marco Granata all’organo Serassi-Balbiani, insieme a Coro Polifonico Cremonese, Voci Virili di Cremona e Coro Psallentes diretti dal maestro Federico Mantovani. Sarà proposta la Messa a due cori e due organi di Charles-Marie Widor (musiche di Concesa, Fauré e Saint-Saëns).

In occasione dei lavori di restauro del grande organo Serassi-Balbiani (completati nel 2018 e festeggiati con un concerto inaugurale) hanno preso il via a due cantieri: uno fisico, affidato ai restauratori Luigi Rizzi e Federica Cattadori; e uno intellettuale, coordinato dal Gruppo Culturale San Siro e dalla sua coordinatrice Adele Emilia Cominetti, che si è preoccupato di documentare i lavori e le scoperte, ma anche di approfondire la storia organaria soresinese con ricerche locali e oltre confine.

Il risultato è un tomo di 340 pagine corredato da numerose e inedite fotografie, con documenti d’archivio il cui contenuto va oltre il Serassi-Balbiani, perché è abbracciata la storia di tutti gli organi presenti nelle chiese soresinesi, anche quelle cosiddette “perdute” perché demolite. E ancora il libro tratta degli organisti, dei maestri di cappella, dei cori e delle vicende locali religiose, sociali e culturali di diverse epoche sapientemente contestualizzate in eventi storici dal respiro transnazionale: il tutto a partire dal XVI secolo.

Il lavoro di studio è partito dai documenti presenti negli archivi della Parrocchia, del Comune di Soresina, del Monastero della Visitazione, della Diocesi di Cremona e di Stato di Milano. Alcune inedite notizie le ha rivelate direttamente il Serassi-Balbiani smontato per la ripulitura ed il restauro. Tanto inaspettato materiale ha richiesto approfondimenti e verifiche e ha anche fatto crescere il progetto fino al raggiungimento delle dimensioni con cui oggi si propone il libro ai lettori.

Tanti gli autori che hanno collaborato alla stesura dei vari capitoli, tutti coordinati con pazienza e precisione da Adele Emilia Cominetti, coordinatrice del Gruppo Culturale San Siro e archivista parrocchiale.

Il libro, stampato dalla tipografia G&G di F.A. Rossi, è stato realizzato con il contributo di Comune di Soresina, Pro Loco Soresina, Avis Comunale di Soresina, Rotary Club Soresina, Latteria Soresina, Credito Padano Banca di Credito Cooperativo, Azzini Unlimited Tanks, Farmacia Nicoletta Tirloni Capergnanica, Studio Notarile Fiorella Allegri Soresina.

La presentazione del libro ala sera del 4 giugno con la Messa a due cori e due organi di Charles-Marie Widor.