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A Castelleone le famiglie in cammino con Maria

Nel pomeriggio di domenica 28 maggio si è svolta l’iniziativa “Camminiamo con Maria”, una passeggiata in preghiera nel territorio della parrocchia di Castelleone, dalla chiesa di Santa Maria in Bressanoro al santuario della Beata Vergine della Misericordia, compiendo il tragitto che lega i due edifici religiosi alla venerazione per Maria.

Una quarantina di persone, insieme al parroco di Castelleone don Giambattista Piacentini, si è ritrovata alle 16.30 a Santa Maria in Bressanoro. Dopo una breve presentazione storico-artistica della chiesa, don Marco Fodri, responsabile per la pastorale familiare della Zona 2, e il diacono permanente Mario Pedrinazzi, hanno spiegato il senso dell’iniziativa e la scelta della preghiera del Rosario.

Prendendo spunto dalla lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae di san Giovanni Paolo II, infatti, il Rosario è “da sempre preghiera della famiglia e per la famiglia. […] La famiglia che recita insieme il Rosario riproduce un po’ il clima della casa di Nazareth: si pone Gesù al centro, si condividono con lui gioie e dolori, si mettono nelle sue mani  bisogni e progetti, si attingono  da lui la speranza e la forza per il cammino.  A questa preghiera è anche bello e fruttuoso affidare l’itinerario di crescita dei figli”.

Con questo spirito è iniziato il pellegrinaggio, diviso in cinque tappe corrispondenti ai cinque misteri del Rosario ispirati a episodi della vita di Maria: l’Annunciazione dell’Angelo a Maria, la nascita di Gesù, le nozze di Cana, Maria sotto la croce e lo Spirito Santo che scende su Maria e gli apostoli. Ogni mistero era commentato da brevi riflessioni del diacono Mario Pedrinazzi ricavate dalla lettera apostolica Amoris laetitia di papa Francesco. A seguire un’invocazione particolare e un canto.

Ogni partecipante al pellegrinaggio portava lo stelo di un fiore che a ogni mistero si è arricchito di un petalo.

Dopo l’arrivo al Santuario della Misericordia si è tenuta la preghiera di affidamento a Maria da parte delle famiglie con il dono dei fiori costruiti durante il cammino, il canto del Salve Regina e la benedizione finale. È poi seguito un breve momento conviviale.




Tempo del creato, sabato open day a “La Isla de burro” di Zanengo

Numerosi gli eventi che la Diocesi ha organizzato in tutte le sue zone pastorali per celebrare la “Giornata del creato”, ricorsa il 1° settembre e, in maniera più ampia, il “Tempo del creato”, che durerà sino alla ricorrenza di San Francesco d’Assisi, il 4 ottobre.

All’interno di queste iniziative, cattura l’attenzione la zona pastorale 2 che, dopo gli appuntamenti di Pizzighettone, Soncino e Soresina, organizza sabato 17 settembre la giornata aperta a La Isla de Burro, opera segno della Caritas Cremonese a Zanengo. Un particolare appuntamento in cui lo sguardo dell’uomo sarà ricambiato dalla dolcezza di quello degli asini. L’interazione con le altre creature permetterà, infatti, di riflettere su quanto l’uomo dimentichi spesso di non essere solo e al centro di tutto. Il creato è la casa di ognuno. Vale la pena riscoprire l’importanza di farne parte, ma soprattutto di essere in grado di tutelarne la sopravvivenza.

Il programma prevede dalle 14.30 le attività di interazione con gli asini e il laboratorio botanico; alle 18, invece, la celebrazione della Messa.

“La Isla de Burro” è un centro specializzato nell’elaborazione e gestione di qualificati progetti di Interventi assistititi con animali: attraverso la relazione con gli asini propone percorsi educativi e di socializzazione a persone con problemi psichici, ragazzi e bambini della neuropsichiatria infantile, disabili, ma anche a tutti coloro che in vite ricche di stress e fatiche cercano oasi di pace per ricaricare energie fisiche, mentali e spirituali.

La realizzazione dell’evento è curata dal gruppo Laudato si’ della zona 2. Per maggiori informazioni, telefonare al numero 338-7842081 o contattare l’indirizzo mail laisladeburro.odv@gmail.com.

 

Locandina delle iniziative in Zona 2




A Pizzighettone un pomeriggio riflettendo sull’importanza dell’acqua

Tra gli eventi e le iniziative proposte dalla Zona pastorale 2 in occasione del Tempo del Creato, spicca quella che si è svolta nel pomeriggio di domenica 4 settembre a Pizzighettone perché il tema riguardava l’acqua. Dopo un’estate particolarmente torrida e caratterizzata dalla siccità, infatti, tutti dovrebbero aver compreso l’importanza dell’acqua per la vita del pianeta e dell’intera umanità, e così si è voluto rimarcare il suo essere un bene prezioso da utilizzare con intelligenza e senza inutili sprechi. L’acqua, inoltre, ha sempre costituito un mezzo per mettere in relazione popoli diversi, per scambiare non solo merci, ma anche conoscenze e culture lontane.

La celebrazione, presieduta dal parroco moderatore dell’unità pastorale, don Andrea Bastoni, affiancato dal vicario don Gabriele Mainardi e dal collaboratore parrocchiale don Mario Marinoni, ha avuto inizio alle 18 nella chiesa di San Rocco, con la preghiera del Creato, durante la quale sono stati ripresi passi del messaggio di papa Francesco per la Giornata del Creato con letture bibliche, alternate  a richieste di perdono per il male arrecato dagli uomini alla natura e preghiere di lode per le bellezze della terra, così da suscitare sensibilizzazione rispetto al creato di cui tutti gli uomini sono parte.

É seguita poi la benedizione del fiume Adda con una processione che, uscita dalla chiesa, si è divisa in due: i fedeli sulla sponda del fiume, appena oltre il ponte, in attesa dei sacerdoti con la croce che, saliti su un battello, si sono fermati al centro del fiume Adda.

Dopo una breve riflessione sul valore dell’acqua come dono di Dio, il parroco ha impartito la benedizione a tutti i presenti: un gesto per rendere ancora più concreto e visibile l’importanza dell’acqua nella vita delle persone.




Tempo del Creato: il 3 settembre al via le iniziative in Zona 2

Tra le iniziative che la Diocesi di Cremona propone in occasione del Tempo del Creato, è da segnalare la serie di spunti e di sguardi che nella Zona pastorale 2 attireranno l’attenzione su temi spesso sottovalutati, sempre più concentrati sulla “rapidation”, come definisce Papa Francesco: l’intensificazione dei ritmi di vita. Prendersi del tempo per riscoprire il dono del Creato è un impegno che permette di ritornare a vivere seguendo l’impronta di Chi ha dato la vita.

 

 

Locandina delle iniziative in Zona 2

 

Sabato 3 settembre a Soresina si punterà lo sguardo sulle piante e la biodiversità. Dai più piccoli che sono stati invitati a creare disegni ritrovandosi nel pomeriggio per creare, sulla strada davanti all’oratorio, alberi con i gessetti; fino ai grandi che potranno partecipare, in serata alle 20.45 al Sirino, alla tavola rotonda “Piantala”, un susseguirsi di parole, immagini e suoni che riporteranno all’importanza di non considerare il “polmone verde” delle città come un accessorio. Si partirà con l’intervento del professor Attilio Maccoppi sulla vocazione delle piante nell’armonia del creato, per passare poi a don Antonio Agnelli che porterà idealmente in Amazonia, fino a giungere all’esperienza dell’associazione di volontariato “Un albero per Soresina”. Il tutto diventerà lode grazie alla voce narrante di Enrica Trovati e alle fotografie di Francesco Romanenghi. Locandina dell’evento

Nella mattinata di domenica 4 settembre a Soncino, alle 11, sarà presentato un progetto di laboratori creativi per bambini dal titolo “Gu-stare nel tempo. Un intreccio di linguaggi”. Tutto ciò avverrà con la collaborazione dei produttori Slow food del “Mercato della Terra” di Soncino e della Cooperativa ed ente professionale “InChiostro” di Soncino. I ragazzi del percorso personalizzato disabili, supportati dalla coordinatrice Laura Sivalli e dal tutor Massimiliano Portici, ogni prima domenica del mese, faranno da guida ai bambini nella conoscenza dei prodotti che verranno venduti nella stessa giornata dai produttori slow food. In via Galantino, vicino alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, si scoprirà che ognuno è una risorsa e che l’interazione con l’altro e con i prodotti della terra risulta essere molto di più di una semplice conoscenza: è l’atto stesso di educare all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente. In tale occasione, vi sarà anche la possibilità di poter pranzare con prodotti slow food a Km 0 (prenotazione obbligatoria allo 0374-85463 o 329-3438242).

Nel pomeriggio di domenica 4 settembre a Pizzighettone lo sguardo si soffermerà sul fiume. L’acqua è una risorsa importante per la vita e quest’estate si è toccato con mano l’aridità della terra. L’acqua è un elemento fondamentale con cui costruire ponti, relazioni tra i popoli, le comunità e i paesi. Si navigherà per dar più consapevolezza alle parole citate. Appuntamento alle 18, con una preghiera nella natura e per la natura dalla chiesa parrocchiale al fiume Adda.

Sabato 17 settembre all’Isla de Burro di Zanengo, infine, lo sguardo sarà ricambiato dalla dolcezza di quello degli asini. L’interazione con le altre creature permetterà di riflettere su quanto l’uomo dimentichi spesso di non essere solo e al centro di tutto. Il creato è la casa di ognuno. Vale la pena riscoprire l’importanza di farne parte, ma soprattutto di essere in grado di tutelarne la sopravvivenza.

 

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Tempo del Creato, a settembre le iniziative nelle Zone




Gu-stare nel tempo, i sapori della terra per crescere insieme abbracciando la diversità

Puzzle di latte, minestrone di colori, parckwork di miele. Le attività vengono descritte nel dettaglio su un cartellone colorato pieno di cuori. Il percorso Gu-stare nel tempo: un intreccio di linguaggi, proposto dai giovani con disabilità del percorso personalizzato proposto dall’Ente professionale InChiostro e dai produttori Slow food del Mercato della terra vuole aiutare i bambini e i loro genitori a cambiare prospettiva.

«Presentiamo oggi un percorso, una serie di incontri che si svolgeranno in via Galantino durante i quali i nostri studenti con disabilità aiuteranno i piccoli e i loro genitori a conoscere i prodotti della terra», spiega la coordinatrice Laura Sivalli.

Così le ricette prenderanno forma dal burro, dal dado di zafferano, ma anche dal desiderio di stare insieme, di guardarsi negli occhi, di conoscersi «nel rispetto della diversità, per arricchirsi». Perché l’inclusione «si fa insieme, si fa cogliendo negli occhi dell’altro l’opportunità di apprendere anche attraverso linguaggi diversi da quelli convenzionali». L’obiettivo, dunque, è imparare. A costruire un mondo migliore, «partendo dal rispetto della terra e degli altri».

Il messaggio risuona forte nel cortile della scuola di via Galantino, voluta da santa Cerioli, nell’ambito delle iniziative promosse dalla Diocesi di Cremona e dalla Commissione zonale Laudato si’ per il Tempo del creato. I laboratori saranno proposti da ottobre a giugno a bimbi piccoli e mezzani della scuola dell’infanzia divisi in due gruppi.

«Il progetto mira ad un intreccio di linguaggi». Per il tutor del percorso personalizzato per persone con disabilità, Massimiliano Portici, è «l’occasione per sviluppare in una modalità creativa e adeguata ai più piccoli una riflessione sul tema dell’ecologia, del contesto di appartenenza, delle tradizioni e del cibo che mangiamo. Non possiamo pensare che questi temi siano tra loro scollegati. È tutto interconnesso. Proponiamo, dunque, un laboratorio che offre uno sguardo multiplo sulla realtà, a partire dall’idea che ciascuno di noi è risorsa. Il quotidiano confronto con ragazzi con disabilità ci aiuta a guardare il  mondo in modo diverso, ci aiuta a capire che nelle relazioni vive la bellezza. Anche in silenzio, anche sperimentando linguaggi diversi. L’apporto di ciascuno è indispensabile, perché la realtà è complessa. E sperimentarla insieme, significa comprenderla nelle sue mille sfaccettature».

La presenza di Slow food, associazione internazionale che promuove cibo buono, pulito e giusto per tutti, nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni locali, riporta tutto alle origini di InChiostro. Alla terra e all’amore per questa coltivato da santa Paola Elisabetta Cerioli. Per Claudio Pedrini, l’esperienza di Terra madre e dei mercati della Terra, vale a dire una comunità eterogenea di persone che lavorano per cambiare i paradigmi ambientali, «pone come prioritario il tema educativo».

Ecco spiegata la facile sinergia con InChiostro: «Il progetto lanciato sarà un bel seme, che potrà dare buoni frutti. Bisogna insistere per cambiare il pensiero». E gli stili di vita.

Eugenio Bignardi, incaricato diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, ha riportato l’attenzione sull’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco: «In questo Tempo del Creato, l’obiettivo è quello di trasferire al territorio i contenuti dell’enciclica, a partire dal messaggio diffuso dal Papa che chiede di “ascoltare la voce del Creato”». L’invito è quello di «aderire ad un’ecologia integrale e cambiare il nostro modo di  vivere. Ovvero, praticare una spiritualità ecologica, comprendere le strategie fondamentali per partecipare alla casa comune».

Serve abbandonare lo sguardo individualista: «Ci è chiesto di ascoltare il grido d’aiuto della Madre Terra e dei nostri fratelli». E di agire: «Dobbiamo fare qualcosa. Dobbiamo essere noi i primi a cambiare l’approccio nei riguardi del cibo, a combattere lo spreco alimentare, a comprendere ed interiorizzare l’agire ecologico, in un dialogo virtuoso con le istituzioni».

Parole di apprezzamento all’iniziativa sono giunte anche dal presidente del Consiglio comunale di Soncino Federica Brizio: «Un’opportunità per i nostri piccoli per cogliere nel confronto con l’altro l’occasione per crescere. Perché diversità è ricchezza».




A Soresina inaugurati gli eventi zonali per il Tempo del Creato riflettendo sull’importanza delle piante

Nell’ambito delle iniziative per il Tempo del Creato proposte sul territorio diocesano, il gruppo Laudato si’ della Zona pastorale 2, che si è recentemente costituito, ha organizzato nella giornata di sabato 3 settembre a Soresina un momento pomeridiano per i bambini, che hanno disegnato con i gessetti sulla strada antistante l’oratorio , e in serata una tavola rotonda inerente il tema delle piante. L’obiettivo che il gruppo vuole darsi, anche al di là di questi incontri, è essere stimolo per approfondire e meditare nel tempo i messaggi consegnati dall’enciclica Laudato si’.

Durante la tavola rotonda – dal titolo significativo “Piantala” – sono intervenuti ospiti che hanno dato testimonianza della loro esperienza. L’agronomo Attilio Maccoppi, ha portato l’attenzione sul ruolo di cattura dell’energia solare da parte delle piante e sulla trasformazione in sostanza organica. L’uomo non riesce a fare tutto questo. Senza gli esseri umani la catena alimentare continuerebbe, senza le piante tutto si fermerebbe. L’anello fondamentale è quindi il vegetale. L’uomo – è stato sottolineato – deve imparare ad andare in punta di piedi nell’ecosistema. Non è l’uomo al centro di tutto, come spesso vuole far credere e crede. Importante è considerare dunque anche la progettazione, soprattutto nelle città, per la piantumazione. Bisogna capire – è stato sottolineato – ciò di cui ha bisogno la pianta e che cosa può fare. Non possono dunque essere scelte piante a caso e ci vuole uno studio adeguato, ma pochi si rendono conto di tutto questo. Così come non ci si rende conto della situazione del “polmone verde della terra”.

Il secondo intervento, tenuto da don Antonio Agnelli, ha focalizzato l’attenzione sull’Amazonia e sulla ferita ancora aperta riguardante il suo sfruttamento. Il sacerdote cremonese ha ricordato la violenza contro i popoli indigeni la la situazione di grande sofferenza. «Bisognerebbe, invece di fare sterminio, imparare da questi popoli – ha sottolineato il sacerdote –. Essi hanno la cultura del “noi”, inteso anche come considerazione della natura. Noi occidentali abbiamo a cuore solo l’”io”».

Sicuramente hanno pensato con speranza al futuro e alla comunità i partecipanti dell’associazione “Un albero per Soresina”. L’idea è quella di dare a Soresina un futuro migliore, grazie al verde pubblico. Ogni pianta è adottata da un cittadino a cui vi lega un ricordo. I volontari in questo impegno hanno trovato difficoltà nell’uomo (alcune piante sono state sostituite per atti vandalici) e nella siccità. Trecento piante sono comunque un ottimo esempio di impegno nel proprio piccolo per cambiare le cose.

Gli interventi sono stati piacevolmente inframezzati dalla voce di Enrica Trovati, dalle foto di Francesco Romanenghi e dalle parole del Cantico delle creature di san Francesco. Un momento di pura poesia che ha portato i presenti a metabolizzare ancora di più quell’io che deve diventare, come suggerisce anche il Santo d’Assisi, fratello e sorella.

Alla fine della serata ogni partecipante ha potuto portare a casa un disegno realizzato dai bambini e dai ragazzi disabili del centro diurno “Il Calabrone”. Un altro bell’esempio di come, sia con i gessi sulla strada, sia con le tempere su di un foglio, si possa tracciare uno sguardo diverso e più ecologico su ciò che ci circonda, perché, va ribadito, senza uomo l’ecosistema continua, senza piante, finisce.

Laura Sivalli




Soresina e l’unità pastorale della Graffignana trionfano nei tornei zonali per gli animatori del Grest

Il torneo tra animatori, svoltosi in tre martedì consecutivi, prima a Soncino, poi Soresina, per concludersi il 28 giugno a Castelverde, ha riunito molti ragazzi delle superiori che vestono i panni di animatori nei Grest della zona pastorale 2. Due gli sport: calcio a cinque e pallavolo misto.

Per il calcio si sono sfidate 14 squadre, mentre per la pallavolo 10; alcune erano formate da ragazzi di unità pastorali e ciò ha permesso di rafforzare il legame tra le stesse comunità giovanili. Ognuno è stato in grado di giocare e divertirsi con i “compagni di grest” e anche di incontrare amici e conoscenti frequentanti altri oratori.

La comunicazione e l’incontro sono stati quindi un po’ il filo conduttore di questo torneo, a cui tutti potevano partecipare, senza limiti di bravura: vi erano non calciatori che giocavano a calcio, come non pallavolisti che tentavano di andare a schiacciare sotto rete.

Martedì 28 giugno ha segnato la vittoria per l’oratorio di Soresina a calcio e per l’unità pastorale Graffignana a pallavolo.«L’incontro tra oratori – ha sottolineato da Castelverde uno dei ragazzi coinvolti nell’organizzazione – è stato, oltre che occasione di gioco e divertimento, anche un modo per sentirsi parte di un gruppo, quello degli adolescenti, che pur abitando in paesi diversi, pur facendo sport e attività differenti, è riuscito a ritrovarsi insieme».




#WMOF22, Zona 2: a Castelleone gli ingredienti della vita insieme

Una giornata ricca e significativa anche all’oratorio di Castelleone, iniziata nel tardo pomeriggio di sabato 25 giugno e costruita su una serie di stand dedicati alle famiglie della Zona pastorale 2. Ogni tappa, quattro in tutto, è stata occasione di riflessione su un aspetto della vita famigliare.

Uno stand è stato dedicato alla preghiera e alla riflessione personale, con il Santissimo Sacramento esposto per l’adorazione. Poi due stand a stampo artistico: il primo caratterizzato dalla recita di una poesia sul tema delle relazioni famigliari; il secondo incentrato sulla creazione di cartelloni, attraverso i quali le famiglie hanno potuto riflettere e condividere i propri pensieri sulle parole «meraviglioso» e «fragile», parole chiave del tema di questa Giornata. Infine, un caratteristico stand metaforico, in cui la vita della famiglia è stata paragonata a una pietanza. Un parallelismo che ha portato i presenti a creare un’ideale ricetta, in cui tutti gli elementi della vita quotidiana rappresentano un ingrediente di questo piatto. Le famiglie presenti, divise in base a quattro colori, hanno partecipato in momenti diversi alle attività e alle riflessioni proposte nei quattro stand.

L’idea di questo percorso dedicato alla Zona 2 per la Giornata mondiale per le famiglie è nata dall’équipe zonale, impegnata negli stand, per sottolineare l’importanza di questo evento, nato con l’idea di celebrare una «quotidianità in festa». A seguire la cena e un momento di svago tutti insieme, mentre alle 21.30, come atto conclusivo, l’ascolto delle  parole del Papa.

La festa proseguirà anche nella mattina di domenica 26 giugno con la Messa delle 9.45 in oratorio, a cui sono invitate in modo particolare le famiglie, mentre alle 12, in diretta televisiva da Piazza San Pietro, tutti si uniranno alla preghiera dell’Angelus, nel quale il Papa conferirà il mandato alle famiglie. Sarà in oratorio il cardinale Francesco Coccopalmerio che al termine dell’Angelus impartirà la benedizione sulle famiglie presenti.




Grest, a Soresina il secondo incontro della Zona 2 vinto dai padroni di casa

Nella giornata di mercoledì 29 giugno i ragazzi degli oratori di San Bassano e Castelleone sono andati in gita al Sirino di Soresina per sfidarsi nell’incontro zonale della zona 2, che aveva visto una prima fase con altri oratori nei giorni precedenti a Castelverde. La festa zonale, che per motivi legati al covid non era stato organizzata negli scorsi due anni, è ritornata quest’anno suddividendo i partecipanti in due sedi, per consentire un’adeguata presenza negli spazi.

Così il 29 giugno al Sirino i tre oratori hanno potuto sfidarsi a colpi di giochi, inventati e gestiti da tutti gli animatori. Le regole della giornata erano semplici: sono state create più di venti postazioni in giro per l’oratorio, ognuna delle quali ospitava un gioco. Due bambini o due squadre di oratori diversi si scontravano e al vincitore veniva assegnato un punto. I bambini potevano scegliere tra i sport di squadra tradizionali, come il calcio o il basket, oppure attività individuali con carte o giochi in scatola.

I castelleonesi e i ragazzi di San Bassano sono arrivati al Sirino alle dieci, accolti dai padroni di casa con balli e animazione.

I giochi che hanno caratterizzato l’intera mattinata, dopo da una lunga pausa pranzo, sono proseguiti nel pomeriggio fin quando è stata dichiarata ufficialmente la fine della sfida. La giuria, composta da preti e coordinatori di tutti gli oratori, si è riunita per conteggiare i punti e stilare la classifica ufficiale.

Al terzo posto si è posizionato San Bassano, che però ha ricevuto un grande applauso per avere totalizzato moltissimi punti nonostante avesse la metà dei bambini rispetto ai rivali. Secondo posto per Castelleone. Oratorio vincitore Soresina con il vicario don Alberto Bigatti che ha sollevato il trofeo con orgoglio, incitato da tutti i bambini e animatori padroni di casa.

È stata una giornata ricca di emozioni, nella quale bambini e ragazzi di oratori di versi hanno stretto amicizia e hanno giocato insieme. Il tutto organizzato e gestito al meglio.

È sempre bello vedere un oratorio pieno di bambini felici, specialmente se sono stati i loro animatori a fargli venire il sorriso.




Feste Grest, una giornata di giochi e amicizia a Castelverde per gli oratori della Zona 2

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Giochi, entusiasmo, divertimento e amicizia hanno caratterizzato la prima festa zonale dei Grest che si è svolta nella giornata di mercoledì 22 giugno presso l’oratorio di Castelverde.

Questo è stato il primo dei due incontri organizzati dalla zona pastorale 2, il secondo appuntamento sarà a Soresina il 29 giugno.

Presenti circa 650 tra bambini e animatori provenienti dagli oratori di Casalbuttano, Castelverde, Paderno Ponchielli, Sesto Cremonese, Spinadesco, Olmeneta, Pozzaglio, Corte de Frati, Casanova, Acquanegra e Fengo.

La giornata, coordinata da Gianluca Aleo (educatore del Grest di Castelverde), è iniziata alle 10 con l’ormai popolarissimo inno del Grest 2022 “Batticuore” ballato con energia contagiosa dagli animatori e da tutti i bambini presenti.

Il momento di preghiera è stato guidato da don Matteo Bottesini, vicario dell’unità pastorale “Madonna della Speranza” che, dopo la lettura del Vangelo di Marco sulla guarigione di un paralitico, ha proposto una riflessione adatta al clima della giornata: «Anche noi oggi abbiamo una missione grande – ha detto – , è bello avere degli amici che ci accompagnano; amici più grandi, come gli animatori, che oggi vi guideranno in questa giornata». E ha quindi proseguito: «I nostri amici, come quelli  del paralitico del Vangelo che lo hanno calato dal tetto, fanno di tutto per offrirci la cosa migliore. La cosa migliore per il paralitico era quella di arrivare a Gesù e perché accada i suoi amici arrivano ad un gesto che sembra quasi da pazzi. Ci vuole una parola chiave: ingegnarsi, usare la nostra creatività per riuscire a portare tutti al meglio che si può avere. È bello pensare che qualcuno fa di tutto perché noi possiamo stare bene, perché anche noi possiamo incontrare il Signore e vivere delle giornate belle. Oggi – ha concluso – ci diamo anche il tempo per accoglierci, aspettarci, conoscerci, metterci anche noi davanti a Gesù».

Con questo spirito di condivisione e di attenzione alle relazioni positive, gli animatori dei diversi oratori hanno organizzato giochi in diverse postazioni all’interno dell’oratorio e i bambini hanno potuto divertirsi e sfidarsi a tiro alla fune, calcio, basket, Twister, okay su prato, percorsi e tanti altri giochi.

Alle 12.30 il pranzo al sacco per rigenerarsi e poter ricominciare a giocare tutti insieme alle 13.30.

Nel pomeriggio protagonisti dei giochi anche gli animatori con la sfida a calcetto dei ragazzi e a tiri liberi a canestro delle ragazze, sempre accompagnati dal tifo entusiasta dei bambini.

A conclusione della giornata è stato proclamato vincitore della festa zonale dei Grest 2022 proprio l’oratorio ospitante di Castelverde.