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La solitudine dell’anziano: mercoledì convegno in sala Alabardieri

“La solitudine dell’anziano” è il tema al centro del convegno in agenda nel pomeriggio di mercoledì 12 dicembre presso la sala Alabardieri di Palazzo Comunale, a Cremona. L’evento è promosso dalla Fondazione “Teresa Camplani”-Casa di cura Ancelle in collaborazione con l’Associazione italiana psicogeriatria, il Gruppo fotografico cremonese e con il patrocinio del Comune.

Appuntamento alle 16.45 con l’apertura dei lavori, dopo il saluto delle autorità, con il sindaco Gianluca Galimberti che interverrà sul tema “La città e le sue opportunità luogo di possibili “incontri” o di solitudine?”. A seguire Mario Trabucchi (presidente Associazione italiana psicogeriatria) parlerà di “Solitudine: dramma personale e problema di salute pubblica).

L’incontro proseguirà con la riflessione affidata al biblista don Maurizio Compiani che proporrà una riflessione dal titolo “Quando sarai vecchio tenderai le tua mani” (Gv 21,18): partendo dal versetto del Vangelo di Giovanni, dove Gesù si rivolge a Pietro, metterà in luce come la Bibbia abbia ben presente la complessità della condizione dell’anziano solo, ben differente da quella dell’abbandono e dell’esclusione.

La conclusione sarà quindi a cura della della dottoressa Simona Gentile, responsabile del Dipartimento di riabilitazione della casa di cura Ancelle della Carità, che proporrà alcune storie di inclusione ed esclusione.

A termine, intorno alle 18.20, la premiazione del concorso fotografico, realiazzato in collaborazione con Adafa, “Solitudini: persone e luoghi” che dal 12 dicembre al 6 gennaio sarà visitabile presso la sala Alabardieri di Palazzo comunale.




Romanengo: anche quest’anno il concorso dei presepi

Dopo il successo della passata edizione, torna anche quest’anno a Romanengo il concorso presepi parrocchiale. La proposta è nata da alcuni giovani dell’oratorio che, animati dalla passione per il presepio, hanno deciso di riproporre nuovamente un’iniziativa che, numeri alla mano, riscuote un discreto successo tra i bambini e gli adulti.

Nei giorni dopo Natale la commissione giudicatrice, composta dagli organizzatori, passerà nelle case dei partecipanti per osservare e fotografare i presepi. Ai fini della determinazione dei vincitori, saranno considerati vari criteri di giudizio, come l’aderenza al mistero della Natività, l’armonia dell’insieme, la creatività e l’originalità dei materiali e delle forme e, infine, il “messaggio” che con quel presepe il partecipante vuole trasmettere.

Il concorso è suddiviso in due “categorie”: la prima riservata ai più piccoli (per i ragazzi fino alla terza media); la seconda è per i giovani delle superiori e per la fascia adulta.

Nonostante l’iniziativa sia principalmente destinata solo agli abitanti di Romanengo, vi sono alcuni iscritti residenti in paesi limitrofi, come Fiesco e Bagnolo Cremasco.

La cerimonia di premiazione avrà luogo domenica 6 dicembre all’oratorio “Santa Famiglia di Nazareth”.

Locandina




La Luce di Betlemme segno di pace nelle nostre case

Anche quest’anno il Masci (Movimento di adulti Scout Cattolici Italiani) di Cremona si impegna a consegnare alle comunità religiose e laiche del cremonese la “Luce della Pace di Betlemme”. Il suo arrivo è previsto per domenica 16 dicembre presso la sede della Casa dell’accoglienza della Caritas in Via S. Antonio del Fuoco a Cremona n. 11 dove alle ore 16,30 si terrà un momento di riflessione sulla pace.

Al termine dell’incontro i presenti potranno attingere personalmente con ceri/lampade per portare la luce, unitamente al suo messaggio di fratellanza, alle proprie case e nelle comunità.

La distribuzione della Luce della Pace da Betlemme è una rete internazionale che giunge quest’anno alla sua 23ª edizione caratterizzata dal tema “Sii messaggero di Pace in ogni maniera”.

Nella Chiesa della Natività di Betlemme c’è una lampada a olio che arde perennemente da lungo tempo, probabilmente già pochi secoli dopo la venuta di Cristo. Questa chiesa è stata costruita su quella che si ritiene la grotta o la stalla in cui è nato Gesù; la lampada è posizionata sul punto ove si presume sia stata la mangiatoia nella quale fu messo il Salvatore in fasce. La lampada è alimentata dall’olio donato dalle nazioni cristiane della Terra, una volta all’anno, a turno.

La lampada accesa rappresenta Cristo, Luce delle genti, che continua ad irradiare la sua Parola da Betlemme nel mondo intero per tutti i giorni che verranno; Egli è il riferimento vivo e presente per coloro che hanno Fede in lui, Speranza irriducibile nel futuro e nella Resurrezione; Cristo è la Luce che non si spegne, che segna sempre la via, che guida l’Umanità alla salvezza.

Ma anche per chi non è credente la lampada di Betlemme ha un forte valore simbolico: rappresenta un segno di pace fratellanza, amicizia, solidarietà con chi soffre, condivisione di valori umani e civili.

Oggi, grazie all’impegno degli scout di tutte le associazioni, circa un milione di persone in Italia, portano La Luce della Pace nelle proprie case, gruppi, associazioni famiglie, comunità, parrocchie.

La Luce viene donata a tutti coloro che condividono i valori di pace e fratellanza, senza distinzione di credo o razza. Conta anche tenerla accesa quanto più a lungo possibile: accendere il proprio lume alla Luce della Pace non può rimanere il mero gesto di un attimo, pieno di fugaci buone intenzioni, ma la volontà di mantenere viva l’attenzione ai valori che essa porta con sé, dai più piccoli ai più grandi siamo tutti coinvolti e nessuno ha il diritto di dire “io non ne sono capace”.

Ognuno di noi , con le sue caratteristiche, con la sua sensibilità è portatore di Pace

 

 




Al liceo Vida “Guareschi ai giovani d’oggi”

Giovedì 13 dicembre il liceo Vida di Cremona ha inaugurato il progetto dedicato alla figura di Giovannino Guareschi, reso possibile grazie al sostegno di Banca Credito Padano, Fondazione Cremona, Associazione Piper e l’istituto Comprensivo Cremona Uno. Gli alunni dell’istituto cremonese hanno avuto l’occasione di confrontarsi con la vita di un giornalista, scrittore, artista, umorista, una personalità poliedrica che ha vissuto nei sessant’anni più complessi e articolati della storia italiana e mondiale.

Lo scrittore e giornalista Alessandro Gnocchi e gli ideatori del progetto “Mondo Piccolo”, Chiara Gnocchi e Luca Biffi, hanno presentato ai ragazzi il Guareschi inventore di un nuovo modo di scrivere e raccontare, ma soprattutto un giovane uomo che, trentacinquenne, nel 1943, viene deportato in campi di prigionia tedeschi e polacchi e, di fronte alla possibilità di essere liberato, rifiuta in nome di un sentimento di fedeltà alla patria e ai compagni.

Il Guareschi prigioniero capisce che il suo desiderio di sopravvivere può essere utile ai compagni di prigionia e organizza una “cittadella” all’interno del campo di concentramento, una comunità con cappellani, l’università, ogni tipo di lavoro e istituzione per ricreare un barlume di civiltà e speranza in mezzo a un mare di dolore.

Tornato dal lager, con “Diario clandestino”, racconta agli italiani quello che ha vissuto e visto in chiave umoristica, con quel disincanto che permette di ottenere il giusto distacco per comprendere e rielaborare la realtà. Guareschi comprende quanto, anche in situazioni drammatiche, si possa essere liberi, perchè l’uomo ha un’anima che gli permette di ascoltare ciò che l’universo e Dio comunicano. Un Dio che era presente anche nei lager, nel quale il giovane Guareschi ha avuto fiducia facendo piccole cose per un grande scopo: trovare risposte alle domande che l’uomo si pone da sempre: “Qual è la radice dell’essere e del bello?”.

Un Guareschi leggero, che spera e fa sperare, l’autore che diventerà famoso e sarà tradotto in quasi tutte le lingue del mondo con le avventure di “Don Camillo e Peppone”, i protagonisti di un “Mondo Piccolo” di straordinaria semplicità.

Per i giovani di oggi Guareschi rappresenta una figura esemplare per non smettere mai di essere consapevoli che la vera ricchezza è quella luce che è dentro di noi e ci permettere di accogliere ciò che ci circonda.

Per conoscere pienamente Giovannino Guareschi l’occasione sarà la mostra “Tutto il mondo di Guareschi” che inaugurerà l’11 gennaio 2019 alle ore 18 presso il liceo Vida di via Milano 5.

Locandina eventi Guareschi




Il reporter Nello Scavo a “Traiettorie di Sguardi”

Poi per un istante, lo straccio che fa da tenda viene scostato: un ammasso indistinto di esseri umani accucciati per terra. Uomini donne e bambini addossati a gruppi di trenta o quaranta per stanza. Di colpo gli sguardi di mille occhi si alzano verso la finestra. E ci guardano. Qualsiasi gesto, un saluto, un sorriso, una smorfia di rabbia o di compassione, suonerebbe come beffardo o una nuova umiliazione. Poi la tenda viene richiusa in fretta. 

Si intitola “I sommersi e i salvati” il terzo incontro del percorso Traiettorie di sguardi che si svolgerà domenica 16 dicembre dalle ore 18.30 all’oratorio del Maristella. Ospite della serata sarà il giornalista di “Avvenire” Nello Scavo, che porterà la sua testimonianza di reporter internazionale, cronista giudiziario, corrispondente di guerra. Ha indagato sulla criminalità organizzata e il terrorismo globale, firmando servizi da molte zone «calde» del mondo, comprese le prigioni clandestine degli scafisti libici e le carovane di profughi in Siria.

L’ultimo suo libro si intitola “Fake Pope. Le false notizie su Papa Francesco” ed è stato descritto dal quotidiano The New York Times come “un’indagine convincente”, dall’Espresso come “un libro esplosivo”, raccogliendo nel mondo elogi e lettori. Suoi sono anche “I sommersi e i salvati di Bergoglio”, scritto a seguito di un viaggio a Buenos Aires alla ricerca della verità sulle voci della presunta connivenza di Papa Francesco con le dittature sudamericane, “La lista di Bergoglio”, tradotto in più di 15 lingue, e “Perseguitati” sulle persecuzioni dei cristiani nel mondo. “Giornalista di razza” secondo l’Osservatore romano, Nello Scavo lavora all’Avvenire e collabora con diverse testate estere come The New York Times, The Washington Post, The Independent, Le Monde, Huffington Post, Bbc, Cnn, La Nacion, El Pais, El Mundo e altre. 

Nel 2017 si è introdotto in una prigione clandestina degli scafisti libici, raccontando in presa diretta quali sono le condizioni dei migranti intrappolati. Ha firmato indagini sulla criminalità organizzata e sul terrorismo globale. Suo è il libro “Luigi Ciotti, un prete contro la mafia”.

Quello con Nello Scavo sarà dunque un incontro sicuramente intenso in cui il reporter approfondirà insieme ai giovani e a tutti coloro che vorranno essere presenti, il tema attualissimo “del grano e della zizzania”. 




Acli, a Cremona un percorso gratuito per formare animatori di comunità

Nell’ambito del progetto “Semi di futuro: volontariato giovanile e reti di associazioni in provincia di Cremona” – Progetto ID 66 finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e promosso da Regione Lombardia – sarà attivato presso le Acli di Cremona un percorso gratuito per formare animatori di comunità. Possono iscriversi i giovani che intendono impegnarsi poi nelle realtà del Terzo Settore, che sono in possesso di un diploma/laurea in materie umanistiche o sociali, oppure con esperienze maturate nel volontariato o in ambito associativo.

Un formatore delle Acli regionali, attraverso una metodologia interattiva/relazionale, aiuterà a leggere le risorse presenti nei contesti locali e che possono essere attivate per dare vita a strategie partecipative e progetti di comunità.

Il corso occuperà cinque giornate (di sabato) da gennaio a marzo 2019 dalle ore 9.30 alle 17.30. Il numero di posti messi a disposizione è di 10 persone.

Chi intende iscriversi invii la domanda e il proprio curriculum alla mail cremona@acli.it entro il giorno 8 gennaio 2019. Seguirà un’apposita valutazione delle domande pervenute.




Don Pezzetti alla manifestazione «Io sto con chi accoglie. Restiamo umani»

Ci sarà anche quello del direttore della Caritas diocesana don Antonio Pezzetti tra gli interventi previsti durante la manifestazione «Io sto con chi accoglie. Restiamo umani» organizzata per sabato 15 dicembre (dalle 15 alle 17) in piazza Stradivari a Cremona dalla sezione locale della Tavola della Pace nell’ambito del Festival dei diritti 2018.

«Questa manifestazione – spiega don Pezzetti – vuole dare un segno di vicinanza alla situazione di tanti giovani che sono stati accolti sul nostro territorio come richiedenti asilo dalla Casa dell’Accoglienza della Caritas e da altre cooperative e che sono entrati in contatto con tante realtà del nostro volontariato. La grande maggioranza di loro – continua – è qui per cercare lavoro e un futuro migliore per sé e per la propria famiglia. Si trovano in una situazione non facile, che potrebbe diventare ancora più difficile con gli ultimi sviluppi legislativi che rischiano di ostacolare i processi di integrazione e accoglienza».

Per questo l’intento degli organizzatori è di coinvolgere associazioni, gruppi e cittadinanza in una giornata contro le discriminazioni e a favore di azioni di accoglienza. «A ridosso della Giornata per i diritti umani e di quella del migrante (rispettivamente il 10 e il 18 dicembre, ndr) e a pochi giorni dal Natale – conclude don Pezzetti – è bello mandare un messaggio di pace da parte di una città città che sa accogliere»




Domenica la Schola cantorum “Ettore Rancati” di Castelleone a S. Imerio

Domenica 16 dicembre, alle 21, nella chiesa di Sant’Imerio, a Cremona, la schola cantorum “Ettore Rancati” di Castelleone presenterà il “Concerto di Natale 2018”. Gruppo vocale di grande esperienza, guidato dal maestro Davide Massimo, svolge la sua prevalente attività nella animazione delle liturgie solenni della Parrocchia di Castelleone, per la quale ha avuto un ruolo determinante nell’educazione alla musica liturgica di generazioni di castelleonesi.

Ogni anno la Schola cantorum si cimenta anche nello studio e nella esecuzione di grandi composizioni musicali: quest’anno, per l’occasione del Natale e di questo concerto, presenterà, infatti, la Messa dell’Incoronazione K 317 per soli, coro e orchestra di Mozart.

Coadiuvati da una orchestra di tutto rispetto e da voci soliste qualificate, sarà offerta una serata senza dubbio ricca di emozioni musicali, adatta ad accompagnare l’ultimo tratto del cammino verso il Natale.

Accanto a questa esecuzione, si potranno ascoltare alcuni brani della tradizione natalizia, eseguiti sempre per coro e orchestra.

L’invito a partecipare è esteso a tutta la popolazione.

Locandina




Domenica 16 dicembre concerto di Natale a di San Matteo delle Chiaviche

L’unità pastorale San Matteo delle Chiaviche e Sabbioni di S. Matteo, nel Viadanese, insieme all’associazione “Amici della biblioteca”, con il sostegno di Comune e Fondazione Comunità Mantovana, organizzano un grande concerto di Natale: appuntamento domenica 16 dicembre alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di San Matteo.

Il coro civico “Marino Boni” di Viadana, la schola cantorum “Pietro Pomponazzo” di Mantova e l’orchestra Filarmonica dei Colli Morenici eseguiranno partiture sacre e profane di Antonio Vivaldi: il concerto “La pastorella”, i salmi “Laudate pueri Dominum” e “Dixit Dominus” e brani dall’oratorio “Juditha triumphans”. A dirigere gli oltre cento tra cantori e strumentisti, il maestro Marino Cavalca. Solisti: il sopranista Angelo Manzotti, il soprano Giulia Azzi, il mezzo soprano Claudia Galanti, il basso Francesco Azzolini, il tenore Angelo Goffredi e il flautista Felice Santelli.




Movimento Mariano Betania Ecclesiale, l’incontro a Casalmaggiore

Sabato 8 dicembre 2018, Solennità dell’Immacolata Concezione, a Casalmaggiore si sono riuniti i gruppi del Movimento Mariano Betania Ecclesiale di Cremona, Parma e Mantova.

Dopo la recita del S. Rosario e la lettura del Vangelo del giorno, è stato letto anche il messaggio dato l’8 dicembre 1985 a Zagarolo e pubblicato sul volume 14 della collana “Gesù e Maria agli uomini d’oggi” con imprimatur del Vescovo diocesano Mons. Vittorio Tomassetti. Erano presenti circa 60 persone che hanno costituito la “chiesa domestica” caldeggiata da numerosi documenti della Chiesa, tra cui la Lumen Gentium (n. 11).