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“Mani in pasta” alla Fondazione Elisabetta Germani

Martedì 21 maggio, dalle ore 10 alle ore 12, presso il nucleo Alzheimer della Fondazione Germani di Cingia de’ Botti avrà luogo l’inaugurazione della cucina terapeutica installata grazie al contributo dei Lions club Cremona Europea e Cremona Duomo. Per l’occasione, oltre alle presidenti dei due club cittadini, al direttore generale del Germani Marina Generali  e al Consiglio di amministrazione della Fondazione, interverranno due personaggi di spicco del panorama del food italiano e internazionale: Rina Poletti, da Ferrara, “sfoglina” professionale, maestra di cucina territoriale dal 1979 e docente all’Accademia della sfoglia, e Alberto Naponi, cremonese doc, che con la sua simpatia ha conquistato il pubblico della terza edizione di Masterchef Italia.

«Fare la sfoglia – come ci spiega Isabella Salimbeni, direttore Sanitario della struttura – è un’attività legata alla storia di vita delle nostre residenti, un’arte trasmessa da madre a figlia, ed è per questo che abbiamo pensato di proporre un laboratorio con questo tema. Valore aggiunto è la possibilità di aprire questo momento ludico-ricreativo anche ai familiari, ai volontari e agli operatori che in questo modo potranno condividere con i residenti momenti piacevoli e di benessere, riscoprendoli come persone ancora in grado di fare tanto. Cardine della filosofia di cura, centrata sulla persona, applicata all’interno del nostro Nucleo, è la proposta di attività mirate e individualizzate legate alla biografia della persona stessa che può così mantenersi attiva e sentirsi ancora utile, continuando abitudini e ritmi di vita antecedenti l’arrivo in Struttura».

«La mattinata – prosegue Serena Lupi, terapista occupazionale – prevede la realizzazione di diverse postazioni sulle quali sarà predisposto un asse, un mattarello e una rotella tagliapasta. Ad ogni tavolo, sarà presente un residente affiancato da un’altra persona. Insieme, impareranno i segreti di come tirare con il mattarello una sfoglia perfetta. Successivamente, sempre seguendo i preziosi consigli dei nostri illustri esperti che, nonostante i loro molteplici impegni, hanno accolto il nostro invito con entusiasmo e sensibilità, trasformeranno la sfoglia in tagliatelle, tagliolini e farfalline, tutti formati tipici della tradizione culinaria contadina del nostro territorio. Un sentito ringraziamento va anche ad Ennio Parentini, direttore generale di Italmill, azienda bresciana esperta nella produzione di farine, che ha generosamente coperto le spese di realizzazione, fornendo anche i materiali necessari e a Sabrina Bellini, esperta di pubbliche relazioni e organizzatrice di eventi che ci ha aiutato nella concretizzazione di tutto questo».

«L’evento, che vuole anche essere un riconoscimento dell’attività svolta dalla equipe del nucleo, evidenza come dall’incontro con il privato e le associazioni nascano progetti di sicuro interesse e valore – spiega il direttore generale, Marina Generali -. È bello vedere la disponibilità di tanti, ognuno per le proprie competenze a sostegno delle diverse attività. Attraverso queste collaborazioni fondazione Germani può realizzare iniziative altrimenti impossibili e coloro che sono coinvolti oltre a dare un supporto diventano consapevoli e partecipi delle attività svolte dalla fondazione che conferma la sua vocazione a collaborare, sempre più attivamente, con il territorio e per il territorio, anche attraverso incontri su temi specifici aperti alla cittadinanza come nel caso della recente iniziativa “Fondazione aperta».




Venerdì a Brignano il secondo de “I venerdì di maggio”

Continua la quindicesima edizione de “I venerdì di maggio”, rassegna di concerti presso il santuario della Madonna dei Campi di Brignano Gera d’Adda (BG). Il festival si è aperto lo scorso 3 maggio con la serata “Salve mater misericordiae”, con le ragazze dell’Ensemble femminile Fonte Gaia di La Valletta Brianza (LC). Il concerto – con il noto gruppo che ha stupito i numerosi presenti per l’omogeneità dei timbri, ben adattata alle sfumature dei diversi repertori – è stato preceduto da una visita al santuario che, nonostante il maltempo, ha riunito un nutrito gruppo di visitatori sotto la vivace guida di Sabrina Centemero, direttrice di Atipicateatrale di Brignano, membro del Comitato organizzatore e sostenitrice della Rassegna da molti anni.

La visita guidata (alle ore 20.40) precederà anche il prossimo concerto, quello di venerdì 17 maggio alle 21, con la seconda serata dal titolo “In aeternum cantabo”, che avrà luogo e vedrà il ritorno di un gruppo già ospite della nostra Rassegna nelle scorse edizioni, ovvero gli Amici Cantores di Milano. Si tratta di una delle realtà più longeve del panorama corale meneghino: nato nel 1987, costituitosi associazione culturale nel 1992, il gruppo lavora da oltre trent’anni con l’intento di studiare e valorizzare il repertorio polifonico rinascimentale con particolare predilezione per quello sacro, proponendo opere appartenenti principalmente alla scuola inglese del periodo Tudor (Tallis, White, Byrd), alla scuola romana (Palestrina, De Victoria), al prebarocco padano (Marenzio, Hassler, Monteverdi, Banchieri, Viadana) e all’epoca aurea della polifonia sforzesca (Desprez, Compère). Lo sguardo del coro è rivolto anche alla musica gregoriana e contemporanea.

Durante la lunga attività i coristi hanno partecipato a diversi concorsi nazionali ed internazionali: nel 1988, un anno dopo la sua fondazione, il coro è già vincitore di due premi al Concorso Nazionale corale “F. Gaffurio” di Quartiano (LO); molti dei cantori hanno frequentato corsi di specializzazione del Pro Cantione Antiqua e del Consort of Musicke, con vari maestri di livello internazionale. Il gruppo ha tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero, in particolare in Germania.

Gli Amici Cantores hanno al loro attivo numerose registrazioni discografiche (anche per le Ed. Paoline), e hanno anche curato la trascrizione o la riproposta di composizioni inedite (Pietragrua, Donati, laude rinascimentali).

La direzione, in alternanza con maestri esterni, è stata affidata a lungo ad Enrico De Capitani, gregorianista tra i più quotati del nostro Paese, e dal 2010 è passata agli attuali direttori Stefano Torelli e Roberto Paludetto.

Il concerto proposto sarà una sorta di concerto-lezione sulla polifonia, con un excursus che va dal gregoriano ad oggi, con brani rappresentativi delle diverse epoche musicali, scelti tra i pezzi più belli di autori più o meno noti.

«Ecco perché abbiamo scelto questo titolo – spiega Paludetto -: oltre a cantare illustreremo, insieme a Stefano Torelli, l’evoluzione del canto sacro polifonico nei secoli, passando da musicisti come De Victoria, Byrd, Bach, Perosi e Duruflè».

Il terzo appuntamento sarà venerdì 24 maggio alle 21 con il Coro Monteversi di Crema, concludendo il 31 maggio alle 21.30 con l’ensemble Virgo Vox. Tutti i concerti saranno ad ingresso libero e gratuito.

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Il Liceo Vida si è aggiudicato la finale della sesta edizione del concorso “Tutto Mondo Contest – Special Edition Englantyne Jebb: La pace oltre la guerra” indetto da Save The Children

Si è svolta lunedì 13 maggio a Roma la cerimonia celebrativa del centenario dalla nascita di Save The Children, l’organizzazione internazionale fondata di Englantyne Jebb operante in 125 paesi di tutto il mondo attenta ai bisogni dei bambini e dei ragazzi, in particolare nei paesi colpiti dai conflitti di guerra. Nell’ambito delle celebrazioni si sono svolte le premiazioni della sesta edizione del concorso “Tutto Mondo Contest – Special Edition Englantyne Jebb:  La pace oltre la guerra” indetto da Save The Children Italia. Il Liceo Vida di Cremona, invitato alla giornata commemorativa risultando finalista con 4 dei 6 progetti inviati al concorso, si è aggiudicato il primo premio nella sezione “Controcampi – Audiovisivo” con proclamazione da parte del regista Riccardo Milani, insieme ad una giuria d’eccezione con nomi del calibro di Elisabetta Dami, Ghali, Makkox, Margaret Mazzantini, Riccardo Milani, Paolo Pellegrine Bruno Maida.

“LIBrERTA'” è il nome del progetto vincitore, video nel quale emerge la necessità di utilizzare la cultura come strumento di pace, non solo in ambito scolastico ma nella vita di ogni giorno, per combattere l’ignoranza della guerra e concedere ad ogni ragazzo di vivere in uno stato di pace perpetua e duratura laddove l’istruzione rappresenta ancora oggi uno dei principali diritti negati all’infanzia.

Le professoresse Paola Ceriali e Annamaria Cecchini hanno accompagnato gli alunni Federico Andrea Serventi, Lucrezia Cecilia Bodana e Alessandro Zaninelli in rappresentanza al gruppo di studenti delle classi terze e quarte del liceo Vida (indirizzo classico e scientifico) coinvolto alla collaborazione e condivisione delle proposte inviate, nella settimana di sospensione didattica con l’aiuto della professoressa Sara Arcaini.

Una bellissima esperienza che ha permesso al Liceo Vida di aggiudicarsi il premio vincitore, oltre ad altri tre progetti sul podio, tra 268 opere inviate da tutta Italia. Un bel traguardo, una splendida esperienza di sensibilizzazione, un momento importante per riflettere su temi attuali e ancora troppo spesso dimenticati, con l’augurio che non si debba festeggiare un altro centenario ma la vittoria intellettuale e morale delle nuove generazioni.

La grande architettura del MAXII di Roma, Museo Internazionale del XXI sec, ha ospitato la giornata ricca di eventi e testimonianze. Nella mattina si è svolta la parte ufficiale con i contributi del Presidente della Repubblica Sergio  Mattarella, del presidente di Save The Children Italia Claudio Tesauro e da altri personaggi pubblici anche del palinsesto italiano, con il lancio della campagna “Stop alla guerra sui bambini”.




Affidamento a Maria per i piccoli delle scuole dell’infanzia Fism (FOTO e VIDEO)

Certo non sono passati inosservati i 450 bambini che lunedì mattina, nonostante la pioggia, da piazza Roma, percorrendo via Solferino, hanno colorato piazza del duomo. Ma non è la visibilità ciò che hanno cercato. Lo si è potuto capire dai segni: le rose ai lati della strada, l’ordine di marcia inequivocabilmente a processione, la meta d’arrivo, la Cattedrale, dove ad attendere i bimbi c’era il Vescovo Antonio Napolioni.

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Lunedì 13 maggio, ricorrenza delle apparizioni a Fatima, le maestre delle scuole d’infanzia cittadina aderenti alla Fism (associazione nazionale che riunisce le scuole di ispirazione cattolica presieduta a Cremona da Sergio Canevari, presente al pellegrinaggio), hanno accompagnato centinaia di bambini nell’esperienza dell’affidamento a Maria, insieme ai tre pastorelli di Fatima (interpretati da tre alunni della scuola primaria Sacra Famiglia) che hanno raccontato la loro esperienza straordinaria prima di guidare i piccoli scolari verso il Duomo.

«La complessità come cifra distintiva del tempo attuale non ha risparmiato la realtà delle nostre scuole – spiegano gli organizzatori -, luogo di intrecci relazionali sempre più complicati e sempre più necessari. Non è il bisogno di rendersi visibili , ma di “esserci “, cioè di pensare, organizzare e vivere esperienze di comunione, per evitare la frammentarietà che genera diffidenza e isolamento. La risposta non è la festa fine a se stessa, ma il rilancio della meta comune su percorsi diversi e con aree di sosta su cui convergere per ricontarsi».

In Cattedrale il Vescovo ha pregato  con i bambini e a loro ha consegnato le Corone del Rosario, «la preghiera – ha spiegato – fatta da Dio e dagli uomini insieme».

La statua della Madonna di Fatima benedetta dal vescovo è il simbolo che lega idealmente le scuole in questo cammino. A turno i bambini degli istituti Sacro Cuore, Maria Immacolata, Sant’Abbondio, Sacra Famiglia e Sant’Angelo prenderanno in custodia la statua assumendosi l’impegno di pregare gli uni per gli altri, «Perché lì, dove sta l’origine delle nostre storie possiamo trovar il senso della proposta educativa che vogliamo continuare ad offrire».




Venerdì 17 maggio alle Acli riflessione e preghiera per l’Europa

Le Acli organizzano, per il pomeriggio di venerdì 17 maggio, alle 17 presso la sede provinciale delle Acli (via Massaia 22 a Cremona), un momento di preghiera per l’Europa in vista delle elezioni del 26 maggio. A guidare il momento di riflessione e preghiera per l’Europa sarà l’assistente ecclesiastico don Antonio Agnelli.

«Come cittadini europei – spiegano gli organizzatori – crediamo in una casa comune dove tutti possano trovare un posto, e per questo ci impegniamo. Come credenti, crediamo che i valori di libertà, giustizia e pace che hanno animato i padri fondatori, possono e devono dare all’Europa una nuova vitalità. Per il bene di tutti i popoli europei, specialmente delle masse di poveri in attesa di un riscatto umano e sociale».

L’evento – che fa seguito ai i tre laboratori promossi sull’Europa, all’incontro con il presidente del Comitato economico e sociale UE Luca Jahier e con il prof. Filippo Pizzolato – intende raccogliere gli input ricevuti per una sintesi che si fa preghiera.

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Mazzolari per non rinunciare alla speranza: dialogo con don Brignami e don Agnelli

Mazzolari per non rinunciare alla speranza. Gli studiosi pessimisti della storia, constatando la ciclicità con cui questa spesso si evolve, ne traggono la deprimente conclusione che la tendenza a commettere gli stessi errori in situazioni simili impedisca il realizzarsi di un vero progresso. Contro tale ineluttabilità e il rischio di rassegnazione o peggio indifferenza di fronte a situazioni non tollerabili di violenza, disumanità, discordia, il Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) con Azione Cattolica e Acli hanno intervistato, la sera di sabato 11 maggio, don Bruno Bignami, postulatore della causa di beatificazione di don Primo Mazzolari e curatore della raccolta di lettere inedite “Misericordia a bracciate”, e don Antonio Agnelli, autore di “Vita, fuoco, passione divina – Istanze profetiche in Primo Mazzolari” sulla stringente attualità del pensiero e della testimonianza del parroco di Bozzolo, la “tromba dello Spirito Santo in terra mantovana” secondo la felice espressione di Giovanni XXIII.

È emerso un preziosissimo aiuto verso la speranza cui obbliga la vera fede, anche nelle situazioni umanamente disperanti, dove la ricerca indefessa del bene possibile è comunque eticamente vincolante con un carattere di emergenza, ora come allora.




Dialoghi e armonie per una ecologia integrale

Domenica 5 maggio al Centro pastorale diocesano, in un clima quasi invernale, forse complice il cambiamento climatico, si è tenuta l’iniziativa ecumenica dal titolo: “Dialoghi e armonie per una ecologia integrale”. Il dialogo è avvenuto tra il pastore metodista Nicola Tedoldi e del sacerdote cattolico cremonese don Maurizio Lucini.

I due relatori, nonostante non avessero condiviso in precedenza le loro relazioni, si sono trovati perfettamente in sintonia, o meglio, in armonia nei loro interventi. In entrambi le esposizioni, quella del pastore più esistenziale e quella del prete più biblica, si è approdati a due temi comuni: quello della responsabilità del cristiano di fronte al creato e quella dello stupore dell’uomo davanti alla creazione, sentimento quest’ultimo che si genera di fronte al mistero ed induce rispetto per ciò che si contempla.

Le due relazioni, così bene armonizzate dall’unico Spirito, sono state intervallate con brani musicali del musicista Marco Guareschi.

Relazione del pastore Nicola Tedoldi

Relazione di don Maurizio Lucini




Agnadello e il tramvai: domenica la presentazione della ricerca di Serenella Polenghi

Domenica 19 maggio, alle 17, nella suggestiva cornice della chiesa di San Bernardino ad Agnadello, sarà presentata la nuova fatica editoriale della maestra Serenella Polenghi, già ben sperimentata nell’offrire ai suoi compaesani il frutto del proprio lavoro di ricerca su fatti, tratti e note particolari della storia del paese della Geradadda, noto per la battaglia tra esercito francese e Lega di Cambrai e la Repubblica di Venezia, combattuta nel suo territorio il 14 maggio 1509.

Da quel XVI secolo il cammino di Agnadello è passato per tanti altri momenti, certamente meno storicamente significativi di quello, ma importanti per la vita del borgo. A uno di questi si riferisce il libro che verrà presentato: “Nel 1800 … e passava il tramvai”.

Antenato dei bus che collegano Lodi a Treviglio e Bergamo, il tramvai attraversava una fetta del territorio e ha segnato i collegamenti viari, d’incontro e scambi tra i vari paesi e realtà di questa zona che comprende la parte est del lodigiano, l’estremo nord della provincia cremonese e attraversa la pianura bergamasca fino al capoluogo orobico.

Una pagina di geografia e di storia che può incuriosire e svelare “piccole cose di paese” e anche oltre, aprendo ad una considerazione sulla storia, sulla vita, sui personaggi che hanno popolato le strade, le fermate, le piazze attraversate dal tramvai.

La pubblicazione è stata resa possibile grazie al sostegno del Comune di Agnadello e della Banca di Credito Cooperativo – Cassa Rurale di Treviglio.

Locandina

G.P.




Mazzolari per l’oggi: l’11 maggio a Cremona serata promossa dal Meic

“Per non morire di prudenza! Mazzolari per l’oggi”. Questo il titolo della serata promossa sabato 11 maggio a Cremona dal Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) in collaborazione con Azione Cattolica e Acli. Spunti per la riflessione saranno gli interventi di due sacerdoti cremonesi: don Bruno Bignami, presidente della Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo e postulatore della causa di beatificazione del parroco d’Italia; e don Antonio Agnelli, che di recente ha pubblicato il libro”Vita, fuoco, passione divina. Istanze profetiche in Primo Mazzolari”, edito da Tau Editrice di Todi.

L’evento è promosso a coronamento della mostra itinerante “Conoscere don Primo Mazzolari” ospitata al Centro pastorale diocesano di Cremona dal 6 all’11 maggio.

Locandina




«Scelgo l’amore… quello vero”. testimonianza dei coniugi Lacchini a Casalbuttano

Domenica 5 maggio all’oratorio di Casalbuttano si è svolto l’ultimo incontro del percorso “Chosen” dedicato al tema della scelta, organizzato dalla pastorale giovanile della zona II. Ospiti dell’appuntamento sono stati i coniugi Pietro Lacchini ed Elena Andrusiani, che con semplicità ma anche molta profondità, hanno affrontato il tema “Scelgo l’amore quello vero – non voi avete scelto me, ma io voi”.

Alle ore 18.00 è iniziato il momento di preghiera, presieduto da don Davide Pezzali, a cui è seguita la riflessione dei coniugi. Centro della testimonianza è stato il concetto di amore, “che non è un sentimento, ma una scelta”, raccontato attraverso le intense esperienze personali di Elena e Pietro.

Entrambi alla ricerca di “un di più”, negli anni adolescenziali e giovanili hanno dovuto fare i conti con le conseguenze di relazioni sofferte e talvolta legate eccessivamente alla sfera sessuale, esperienze che hanno marchiato a fuoco la loro vita. In quel periodo erano distanti dalla chiesa ed è stata la necessità di un cambiamento a portarli a riscoprire il valore della comunità e ad incontrare Gesù. Sia Pietro che Elena ricordano il giorno esatto di questo incontro.

La loro conoscenza è avvenuta durante un evento di evangelizzazione. La relazione nel tempo è cresciuta e maturata, fino a portare i due ragazzi a decidere di vivere il fidanzamento nella castità “in questo modo – spiega Elena – si scoprono vari e altri modi di trasmettere affetto… questa è la prima vera scelta che abbiamo fatto insieme”. Castità quindi vissuta non come un divieto, ma come tempo per conoscersi maggiormente, tempo di approfondimento, tempo di libertà.

“Elena mi ha fatto sbocciare e mi ha fatto vedere qualcosa di buono per la mia vita e la nostra vita insieme” e, continua Pietro “la scelta del matrimonio fa venire le vertigini, però… è tanta roba” e conclude “Non è il bisogno che ci fa stare insieme, ma la scelta di amarci. Occorre sempre ricordare questo: due persone che si amano devono stare in piedi da sole, e camminare insieme. Non dimenticate che il matrimonio per prima cosa è una scelta”.

Il racconto della loro storia è stato arricchito da divertenti aneddoti, come la richiesta di matrimonio fatta da Pietro ad Elena, avvenuta nel bel mezzo di un temporale con lui inginocchiato in una pozzanghera.

La serata è poi proseguita con i lavori di gruppo, al termine dei quali è stato donato ai relatori un cesto di prodotti gastronomici come segno di ringraziamento.

Prima di concludere la serata i coniugi Lacchini hanno però voluto lasciare ai ragazzi presenti un’immagine legata alle priorità della vita, con particolare riferimento al matrimonio: “ragazzi, pensate di avere dei sassi grandi, dei sassi medi e la sabbia. La granulosità è proporzionale alle priorità: quelli grandi rappresentano le cose più importanti, la sabbia ciò che è superfluo. Se nella scatola della vostra vita voi mettete prima la sabbia, i sassi grandi non ci staranno più, mentre se prima inserite i sassi più grossi, poi quelli medi e poi la sabbia, tutto ci starà a meraviglia. Pensateci.”

A seguire i giovani presenti hanno condiviso una cena in gran parte offerta dall’oratorio di Casalbuttano.