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Storie di donne che abbracciano le vite più fragili

In occasione della giornata per la Vita, il Monastero della Visitazione di Soresina ha ospitato, sabato 1 febbraio, la veglia per la vita aperta a tutta la Zona pastorale 2. Ha presieduto la veglia don Giambattista Piacentini, vicario zonale e parroco di Castelleone.

Don Piacentini ha introdotto la veglia ringraziando tutti i presenti intervenuti in rappresentanza delle comunità della Zona. Un’alternanza di brani del Vangelo e di brani tratti dal Messaggio dei Vescovi italiani per la 42esima giornata per la Vita, musica, canti (animati dal coro Psallentes della parrocchia ospitante) e spunti di riflessione hanno preparato il momento delle testimonianze. Sono infatti intervenute Donatella Carminati (della parrocchia di Soresina, ministro straordinario dell’Eucarestia e volontaria Unitalsi) e Silvia Corbari (presidente Azione Cattolica e coordinatrice della casa famiglia Sant’Omobono di Cremona).

Donatella Carminati ha portato la sua testimonianza personale, basata sulla sua situazione familiare, e quella di volontaria dell’Unitalsi. Questo, in sintesi, il suo messaggio: «La mia era una famiglia come tante altre: mamma, papà e tre fratelli. Poi l’incidente e mio fratello rimane tetraplegico. Due anni dopo, la morte della mamma. E io, a 22 anni mi trovo a fare le sue veci e non sempre mi sento all’altezza. Poi però scopro che i doni del Signore sono infiniti e maturo in me la convinzione di essere anch’io uno strumento in grado di portare sollievo a chi mi sta accanto. Con questo spirito scelgo di diventare ministro straordinario dell’Eucarestia e volontaria Unitalsi. Quest’anno andrò a Lourdes per la trentesima volta, a Dio piacendo!».

Silvia Corbari ha invece testimoniato l’esperienza propria e dei volontari della Casa Famiglia Sant’Omobono di Cremona che si impegnano per aiutare e sostenere le donne e i bambini in difficoltà. «Accogliamo chi è in difficoltà – ha detto – e con compassione lo ascoltiamo e lo accompagniamo. Abbiamo accolto donne sole, in gravidanza, con i loro figli, donne che hanno abortito, donne picchiate, abusate, in lutto per la perdita di un figlio. Abbiamo accolto anche bambini abbandonati. Il nostro sostegno alla vita è tutto questo: attraverso l’accoglienza e la compassione, custodire e proteggere la vita umana dall’inizio alla fine; capire che la vita ha sempre un senso».

La veglia è stata anche l’occasione per presentare e promuovere il Progetto Gemma di sostegno alla vita che sta per nascere.

Prima della benedizione finale, don Piacentini ha invitato tutti a pregare per le suore Salesiane – «polmone spirituale della Zona pastorale 2» – pensando alla XXIV Giornata mondiale per la vita consacrata.

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Entrare nella vita, dirle il nostro “sì” e averne cura: i verbi dell’amore nella Veglia per la vita della Zona 3

Preghiera, ascolto della Parola, meditazione e testimonianza. La Veglia per la Vita di sabato 1 febbraio, che per la Zona 3 si è svolta nella chiesa dell’Immacolata Concezione del quartiere Maristella a Cremona, ha messo al centro della riflessione il valore della vita secondo lo sguardo cristiano.

Dopo la preghiera introduttiva guidata dal vicario zonale don Pietro Samarini, il medico Paolo Emiliani, presidente del Movimento per la Vita di Cremona, ha ricordato la necessità di «non rassegnarsi al pensiero relativista della cultura dello scarto» e di impegnarsi attivamente a favore della vita. Un esempio è offerto dal progetto Gemma promosso dal Centro Aiuto alla Vita, che in 25 anni ha reso possibile un grande miracolo: la nascita di 24mila bambini.

L’intervento del dottor Paolo Emiliani

La benedizione delle candele, segno di luce e vita, e la processione, terminata con la deposizione dei lumini ai piedi della statua della Madonna, hanno preceduto il momento centrale della Veglia di preghiera: “entrare nella vita”, “dire sì alla vita” e “avere cura della vita”. Questi tre temi, che mettono al centro la testimonianza di Gesù Cristo, della Vergine Maria e di San Giuseppe, sono stati approfonditi mediante la lettura di brani del Vangelo, il commento di una celebre opera d’arte, un canto eseguito dal coro di Cremona “don Cesare Zaffanella”, e alcuni passaggi tratti dal Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente della Cei  per la 42^ Giornata Nazionale per la Vita e, infine, dalla recita di una decina del Rosario.

Il brano di Vangelo del “giovane ricco” (Mt 19, 16-22) con la domanda “che cosa devo fare per avere la vita eterna?” ha interrogato l’assemblea sulla modalità di “accesso” alla vera vita. Il passo dell’”Annunciazione” (Lc 1, 26-38) ha ricordato cosa significa accettare la vita, come Maria che, con il suo “sì”, ha accolto il disegno di Dio e ha fatto la Sua volontà. La “fuga in Egitto” (Mt 2, 13-23), infine, attraverso la figura di Giuseppe, ha richiamato il desiderio di proteggere la vita.

La Veglia è proseguita con il video-racconto della storia della giovane mamma Chiara Corbella Petrillo, morta nel 2015 a soli 28 anni, la quale malata di tumore ha deciso di portare a termine la gravidanza rimandando le cure. Un esempio straordinario di amore per la vita, nonostante tutto e a dispetto della sua tragicità. Chiara ha operato una scelta coraggiosa e di fede, di accettazione della croce e del progetto di Dio.

Anche la testimonianza offerta dai coniugi Elena e Gianfranco Cottarelli (in foto con il vicario zonale), a conclusione della Veglia, è stata un inno alla vita. Dopo due anni di matrimonio, nel 2000 e nel 2001, sono diventati genitori di Irene e Pietro, maturando già il forte desiderio di diventare anche genitori adottivi. Un percorso lento e difficile, durante il quale è seguito l’arrivo di altri due figli: Elia, nato nel 2004, e Caterina nel 2007. «Dopo quattro figli – ha detto Gianfranco – abbiamo realizzato la fortuna di avere una casa, un lavoro, una famiglia e di aver vissuto sempre serenamente, allora abbiamo pensato che il modo migliore per ringraziare fosse quello di condividere, perché noi siamo in sei mentre qualcuno non ha una famiglia». Nel 2013, tramite una associazione operante in Etiopia, la famiglia si è allargata con l’adozione di Rebcca.

La testimonianza di Gianfranco Cottarelli

 

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Storia di accoglienza della vita nell’affido e nell’assistenza ai bimbi disabili

Nella serata di sabato 1 febbraio, vigilia della Giornata Nazionale della Vita, si è celebrata presso la chiesa di Santa Maria Assunta a Piadena la veglia per la vita della zona pastorale IV .

Il momento di preghiera è stato presieduto da don Antonio Pezzetti, parroco e vicario zonale, insieme al vicario parrocchiale don Paolo Fusar Imperatore ed è stata accompagnata dal coro parrocchiale: la preghiera è stata animata con brani del Vangelo e brani estratti dal Messaggio dei vescovi italiani per la 42^ giornata della Vita.

Durante la veglia ci sono state due testimonianze di vita: una mamma che ha iniziato un’esperienza di affido e una suora delle Figlie di Gesù sofferente.

La storia di Monica e Pietro Varasi è quella di una mamma e un papà che hanno perso il loro unico figlio quindicenne otto anni fa e dopo questo grande lutto familiare hanno iniziato un percorso di fede che li ha portati ad avvicinarsi alla “Casa Giardino” delle suore Figlie di Gesù sofferente a Casalmaggiore dove hanno iniziato un’esperienza di volontariato e condivisione insieme ai bambini diversamente abili.

Un giorno si è presentata la necessità di aiutare un bambino con alcuni problemi a casa e l’iniziale intento di un aiuto occasionale si è poi trasformato in un vero e proprio affido: «Inizialmente non volevamo un figlio in casa che stravolgesse le nostre vite, specialmente dopo la perdita di nostro figlio – ha raccontato Monica – ma il Signore ti parla, attraverso un sogno, una preghiera, una persona che incontri… Oggi questo affido, sebbene non sia facile, dà tanta gioia». Infatti, concludendo la sua testimonianza Monica ha voluto sottolineare che: «L’affido è stato fatto non per un precetto o per una regola, ma perché quanto ti senti veramente amato da Dio allora ti rendi conto che non puoi che fare altrettanto: l’unica cosa che puoi fare è amare Dio attraverso gli altri, attraverso i fratelli».

Successivamente la testimonianza di suor Maria Buongiorno, delle Figlie di Gesù sofferente, ha voluto ricordare il carisma che contraddistingue l’ordine: essere famiglia nell’assistere i giovani disabili: «Il nostro apostolato – ha spiegato la religiosa – è quello di fare sentire che al di là delle loro sofferenze sono persone preziose, per far apprezzare anche a loro il dono della vita». Il carisma che viene dal fondatore padre Giuseppe Renzi non riguarda solo i singoli bambini, infatti la “Casa Giardino” di Casalmaggiore rimane sempre aperta anche per le famiglie di questi fanciulli: «Noi teniamo tra le braccia questi figlioli disabili e sosteniamo i genitori con tenerezza, cercando di non farli sentire mai soli perché la solitudine è una sofferenza grave: oltre ai piccoli gesti dell’accoglienza siamo sempre in movimento per portare i figlioli a fare varie esperienze. Noi siamo un po’ vagabondi… come Gesù, in cammino per le vie del mondo».

 

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“Giovanni. Il Vangelo del discepolo che vide e credette. Lettura spirituale e pastorale”, raccolta delle riflessioni di Papa Francesco nelle librerie San Paolo

«È molto importante la coppia di verbi vedere e credere. In tutto il Vangelo di Giovanni si narra che i discepoli vedendo i segni che Gesù compiva credettero in lui. Vedere e credere. Di quali segni si tratta? Dell’acqua trasformata in vino per le nozze; di alcuni malati guariti; di un cieco nato che acquista la vista; di una grande folla saziata con cinque pani e due pesci; della risurrezione dell’amico Lazzaro, morto da quattro giorni. In tutti questi segni Gesù rivela il volto invisibile di Dio. Non è la rappresentazione della sublime perfezione divina, quella che traspare dai segni di Gesù, ma il racconto della fragilità umana che incontra la Grazia che risolleva. C’è l’umanità ferita che viene risanata dall’incontro con lui» (Papa Francesco). Le riflessioni-contemplazioni elaborate da papa Francesco sul Quarto Vangelo, raccolte in questo volume, dal titolo “Giovanni. Il Vangelo del discepolo che vide e credette. Lettura spirituale e pastorale”, a cura di Gianfranco Venturi, nascono dal suo silenzio, un silenzio in cui prende dimora la Parola che era in principio e si è fatta carne, un silenzio meditativo a cui il Papa è allenato fin dalla sua formazione di fedele discepolo di sant’Ignazio di Loyola, dall’abitudine di accogliere nel silenzio la Parola per farla poi risuonare nel suo intimo, coglierne tutte le variazioni, aprendosi allo stupore, vedendola nel suo farsi storia di oggi.

Leggi l’introduzione scritta dal curatore

 




Sui passi del sacro per giungere al cuore della vita umana

La Zona pastorale V della Diocesi di Cremona ha celebrato sabato 1 febbraio la 42esima Giornata per la vita a Rivarolo Mantovano.

La Veglia, che si è svolta presso la chiesa parrocchiale di S. Maria Annunciata, è stata preceduta da una processione, partita dalla Fondazione Tosi-Cippelletti, ricovero cittadino per anziani, aperta da una coppia di sposi che ha condotto per le vie del paese un’immagine su legno della Presentazione di Gesù al Tempio.

Diversi i laici coinvolti nell’organizzazione della serata, proseguita con letture e canti di preghiera. Particolarmente suggestiva la proclamazione del Salmo 23 dalla voce di Giorgio Dall’Asta, giovanissimo parrocchiano accompagnato all’organo da Claudio Leoni e al coro dalla Corale della zona V, diretta dal maestro Donato Morselli.

Numerose anche le religiose e i religiosi presenti alla celebrazione, presieduta da don Davide Barili, vicario zonale, e concelebrata da don Ernesto Marciò parroco di Rivarolo Mantovano, don Angelo Maffioletti parroco di San Matteo delle Chiaviche e don Gino Assensi, parroco di Martignana di Po.

La Veglia ha rappresentato un singolare susseguirsi di momenti simbolici significativi. La partenza da un luogo che don Barili non ha esitato a definire durante l’omelia «luogo dove la vita giunge al capolinea», ha voluto rappresentare la presenza di posti dove «la vita umana è ancora accompagnata verso il suo naturale tramonto» e ha permesso a don Barili di ricordare che la Chiesa constata «con apprensione e amarezza come si chiudono i punti nascita alla vita umana».

Anche l’aver scelto per questa 42esima giornata il giorno in cui si celebra la festa della Presentazione del Signore al Tempio è stato centrale.

«Questa scelta ci aiuta a capire – ha proclamato don Barili – la sacralità della vita. Viene a rafforzare il messaggio che la Bibbia racconta fin dalla Genesi, quando si sottolinea che l’uomo esiste perché Dio lo ha creato». Pertanto la vita non può essere mercificata o messa a disposizione dei capricci degli uomini ma «è un valore sacro che viene prima di tutto il resto».

Gesù presentato al Tempio rappresenta il mistero di un Dio che, assumendo la carne umana, la eleva al ruolo di sacralità, come descritto nel Messaggio dei Vescovi italiani letto per l’occasione. Desiderare una vita sensata, essere riconoscenti, aver cura dei fratelli e del creato, ospitare l’ultimo, il debole, con nuove forme di fraternità solidale è il cuore del Vangelo.

La celebrazione si è conclusa con la venerazione alla Vergine Maria di fronte all’immagine della cosiddetta Madonna dell’Apocalisse, recentemente restaurata. «L’immagine rappresenta Maria incinta – ha spiegato don Maffioletti – nella sua esistenza storica data dalla gravidanza. Guardare questa immagine è guardare il centro della nostra fede. Maria ha partorito nella carne l’autore stesso della vita».




Castelleone, le proposte cinematografiche di febbraio della Sala della Comunità Giovanni Paolo II

Continua la proposta cinematografica di febbraio della Sala della Comunità Giovanni Paolo II di Castelleone, che si è aperta sabato 1 e domenica 2 febbraio con il film di Checco Zalone, Tolo Tolo, registrando un numero importante di presenze. Per la rassegna d’essai, venerdì 7 febbraio, sarà presentato JoJo Rabbit di Taika Waititi, film che si serve della satira e dell’umorismo per affrontare temi forti come la guerra e l’odio, pellicola proposta anche nelle sere di sabato 8 e domenica 9 febbraio.

Venerdì 14 febbraio sarà la volta di Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores, tratto dal romanzo Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas, presentato fuori concorso alla 76^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, mentre sabato 15 e nel pomeriggio di domenica 16 febbraio sarà proiettato una nuova versione cinematografica del romanzo di Collodi Pinocchio, diretto da Matteo Garrone con la partecipazione di Roberto Begnini.

Venerdì 21 febbraio sarà in visione il film Cena con delitto – Knives out di Rian Johnson, con un cast stellare tra cui spicca Daniel Craig, giallo classico dove tutti sono sospettati; il film sarà replicato anche nella sera di domenica 23 febbraio.

La rassegna d’essai chiude la programmazione venerdì 28 febbraio con la proiezione di Sorry we missed You, ultimo film di Ken Loach, presentato al 72°Festival di Cannes. Il regista, ancora una volta, analizza la situazione delle fasce più deboli della società attraverso la precarietà dei lavori prodotti dalla moderna tecnologia.

Gli spettacoli serali iniziano alle 21, mentre quelli pomeridiani alle 16.

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Agnadello, il 2 febbraio al via i festeggiamenti per i 70 anni della Polisportiva

La Polisportiva Oratorio San Giovanni Bosco di Agnadello compie settant’anni e domenica 2 febbraio iniziano i festeggiamenti. Si parte con la Messa solenne che alle 10.30 nella chiesa di San Bernardino sarà presieduta dal bergamasco monsignor Carlo Mazza, vescovo emerito di Fidenza, delegato della Conferenza episcopale dell’Emilia Romagna per per il Tempo libero, il Turismo e lo Sport.

Alla celebrazione saranno presenti dirigenti, allenatori, educatori e catechisti che al termine della Messa riceveranno il progetto educativo redatto al termine del Sinodo diocesano dei giovani. Seguirà il pranzo in oratorio.

In serata, alle 21, nel teatro del complesso di via Gemona, una ventina di ragazzi di terza media e di prima superiore porterà in scena lo spettacolo “High School Musical”, per la regia di Lorenzo Galbiati. Di questo musical Elena Galbiati e Matteo Ferrari hanno curato la preparazione dei balletti, Eleonora Paolino la preparazione dei canti e Davide Degradi e Diego Palms la parte di recitazione.

Il calendario di eventi per i settant’anni della Polisportiva, che prevede diversi appuntamenti durante quest’anno, è in fase di preparazione.

“A maggio – spiega il vicario don Daniele Rossi – chiuderemo l’anno sportivo 2019-2020 mentre posso già dire che la festa di compleanno vera e propria della San Giovanni Bosco si terrà il 12 settembre, con l’invito a prendervi parte rivolto al vescovo Antonio Napolioni e con la presenza già confermata delle associazioni di volontariato locali e dell’amministrazione comunale”.




Domenica 2 febbraio a Palazzo Cittanova incontro con la fondatrice di Dominus Production

Domenica 2 febbraio, Giornata Nazionale per la Vita, tra le iniziative promosse dalla Zona Pastorale 3 che riunisce le parrocchie cittadine, c’è anche l’incontro “C’è vita al cinema?” che vedrà l’intervento della dott.sa Federica Picchi, fondatrice e presidente di Dominus Production. Appuntamento alle 16.30 presso palazzo Cittanova.

Dominus Production è una casa di produzione e distribuzione cinematografica, nonché una casa editrice e discografica con la missione di diffondere prodotti ad alto valore artistico e culturale, con un profondo contenuto etico ed educativo. In un momento storico in cui la cultura sembra avere un peso marginale rispetto all’intrattenimento commerciale, Dominus Production ha deciso di investire cospicuamente per diffondere storie vere di umana virtù.

A distanza di 7 anni dalla sua nascita, Dominus Production ha distribuito in Italia film di grande spessore etico e valore artistico, come Cristiada, Marie Heurtin, God’s not dead, God’s not dead 2, Il missionario, Il risveglio di un gigante e molti altri ora in programmazione, tra cui Una canzone per mio padre ispirato alla storia vera del cantante Bart Millard e al suo cammino interiore che lo ha portato alla scrittura del grande successo “I can only imagine”, e Unplanned, pellicola che racconta la storia vera quella della presa di coscienza della direttrice di maggior successo della clinica abortiva più importante degli Stati Uniti, la Planned Parenthood, che comprende la grande menzogna nascosta dietro al “diritto” all’aborto.

Al momento Dominus vanta un network di più di 300 sale cinematografiche con cui collabora. Dominus ora è anche casa editrice, casa discografica e distributore home video con più di 2500 rivenditori in tutta Italia.




Agnadello, comunità in festa con il vescovo Mazza per i 70 anni della Polisportiva dell’Oratorio (AUDIO E FOTO)

La preghiera comunitaria con la Messa domenicale, un pranzo insieme ed un musical portato in scena da una ventina di ragazzi. Questi gli eventi che domenica 2 febbraio hanno caratterizzato l’inizio dei festeggiamenti per i settant’anni di fondazione della Polisportiva Oratorio San Giovanni Bosco.

Per l’occasione è stato ospite della parrocchia monsignor Carlo Mazza, vescovo emerito di Fidenza, per vent’anni direttore dell’ufficio nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per lo sport, il turismo ed il tempo libero e per diverso tempo cappellano delle delegazioni italiane alle olimpiadi, che ha presieduto la Messa solenne delle 10.30 nella chiesetta di San Bernardino, gremita di fedeli, concelebrata dal parroco don Mario Martinengo a dal vicario don Daniele Rossi.
Prendendo spunto dal vangelo del giorno sulla presentazione di Gesù al tempio, monsignor Mazza nella sua omelia ha sviluppato tre concetti come il sacrificio, la luce e l’incontro che lo sport sa coniugare alla perfezione.
Il sacrificio nello sport, aiuta il corpo a crescere. Ma per questo corpo lo sport è anche luce, perché lo associa all’anima sviluppando appeno la singolarità di ciascuno. Infine lo sport è luogo e tempo dell’incontro, sia con gli amici che con gli avversari. E se c’è l’incontro c’è anche la pace.

Il vescovo emerito di Fidenza ha terminato la sua omelia con un augurio: “A voi bambini e ragazzi –ha detto- che cresciate nelle vostre potenzialità; a voi adulti che sappiate evitare ai vostri ragazzi di crescere come degli zombie. Lo sport sia una barriera contro il pericolo di cadere in certe derive”.

Ascolta l’omelia

Prima della benedizione finale monsignor Mazza ha consegnato a catechisti, allenatori ed educatori il progetto educativo dell’oratorio che più avanti sarà distribuito anche alle famiglie del paese mentre il vicario don Daniele Rossi ha presentato all’assemblea i ragazzi di terza media e di prima superiore che sabato sera (1 febbraio) hanno debuttato sul palcoscenico del teatro dell’oratorio con lo spettacolo High School Musical, replicato anche domenica sera.
In questa avventura i ragazzi sono stati accompagnati da Lorenzo Galbiati in regia, da Elena Galbiati e Matteo Ferrari per la preparazione dei balletti, da Eleonora Paolino la preparazione dei canti e da Davide Degradi e Diego Palmas per la parte di recitazione.

Il calendario di eventi per i settant’anni della Polisportiva è in fase di stesura. Sicuramente in maggio ci sarà la festa di chiusura dell’anno sportivo 2019-2020 mentre la festa di compleanno vera e propria della San Giovanni Bosco è stata fissata per il 12 settembre.

 




“La Divina Commedia”, dal 30 gennaio dieci volumi in uscita con Famiglia Cristiana

In occasione del prossimo 700esimo anniversario della morte di Dante Alighieri, che verrà celebrato nel 2021, dal 30 gennaio Famiglia Cristiana, settimanale del Gruppo editoriale San Paolo, proporrà ai suoi lettori una nuova e preziosa edizione illustrata de La Divina Commedia, suddivisa in dieci volumi che saranno disponibili in edicola, parrocchia e sul sito www.famigliacristiana.it/ladivinacommedia.Questa nuova edizione dell’Opera fondamentale della letteratura italiana viene riproposta con il testo integrale del Poema (nella versione di Giorgio Petrocchi), arricchito dalle illustrazioni a colori a doppia pagina realizzate dai fratelli Nino e Silvio Gregori, oltre che da un ricco apparato di note e da un esclusivo commento teologico a cura del professore Giuliano Vigini, saggista e docente all’Università Cattolica di Milano.

I dieci volumi della collana – la prima uscita giovedì 30 gennaio a soli 2,90 euro in più oltre al prezzo del settimanale, le uscite successive a 9,90 euro in più oltre al prezzo della rivista – si rivolgono al largo pubblico grazie a un commento al Poema che si contraddistingue per un linguaggio semplice e chiaro, con l’obiettivo di offrire una sintesi del significato profondo del capolavoro di Dante.

Le tre cantiche sono presentate con ampie introduzioni, che consentono di accedere pienamente all’universo culturale e religioso dantesco.

Altre caratteristiche di questa preziosa edizione de La Divina Commedia sono: il grande formato (19 x 27 centimetri), la copertina rigida cartonata, gli interni a colori stampati su carta patinata e una foliazione di ciascun volume compresa tra le 128 e le 160 pagine.