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Usare e integrare vecchi e nuovi media parrocchiali: il 2 ottobre al via il corso online sulla “Comunicazione di comunità”

Bollettini parrocchiali e siti internet di unità pastorali, comunità e oratori accanto a canali youtube e social network. Anche nelle parrocchie il mondo della comunicazione è sempre più variegato. La pandemia ha portato a scoprire e valorizzare canali informativi nuovi, senza per questo abbandonare gli strumenti più consolidati. Ma come conciliare tradizione e novità, old e new media? E come far dialogare e collaborare chi storicamente si è occupato del bollettino parrocchiale con le generazioni più giovani in grado di gestire i nuovi strumenti? Un tentativo di risposta arriva dalla proposta formativa – dal titolo “Comunicazione di comunità” – che gli Uffici per le Comunicazioni sociali di tutte le Diocesi della Lombardia propongono agli animatori della Cultura e della Comunicazione e in generale a tutti gli operatori pastorali che nelle comunità si impegnano nell’ambito informativo e comunicativo. L’opportunità è attraverso un percorso di formazione unitaria in modalità webinar in programma in tre mattinate del mese di ottobre, dalle 10 alle 12.

«Già lo scorso anno – spiega Riccardo Mancabelli, incaricato diocesano per le Comunicazioni sociali – come Diocesi lombarde avevamo sperimentato un’occasione di formazione unitaria. La risposta era stata buona, con alcune adesioni anche all’interno della Chiesa cremonese. Da qui l’idea di riproporre l’iniziativa cercando di aiutare le nostre comunità a comunicare nel modo più efficace possibile. E si è scelto di farlo guardando alle forme più tecnologiche che la pandemia ci ha portato a scoprire e valorizzare anche in ambito parrocchiale, a volte anche in modo un po’ incauto o improvvisato. Ma senza per questo tralasciare le forme di comunicazione più tradizionali, come i bollettini parrocchiali».

«Il percorso – precisa ancora Mancabelli – cercherà di aiutare a conoscere e prendere confidenza con i diversi mezzi e le loro regole, ma anche cercando di capire come vecchio e nuovo possano integrarsi: dunque non come un’alternativa, quanto piuttosto come un maggior arricchimento, capace di rispondere alle diverse sensibilità delle persone, principalmente dovute a ragioni generazionali. La modalità webinar è stata scelta per agevolare la partecipazione da ogni parte della regione, anche favorendo un confronto di esperienze che può risultare sempre molto utile».

Ogni incontro – organizzato su Microsoft Teams – prevede la partecipazione di una coppia di relatori e uno spazio di confronto con la possibilità di domande da parte dei partecipanti.

Il percorso sarà inaugurato sabato 2 ottobre dalla giornalista Sabrina Penteriani, direttrice di santalessandro.org, il settimanale online della Diocesi di Bergamo, che offrirà una riflessione sul senso e lo stile della comunicazione nelle comunità parrocchiali, analizzando opportunità e rischi.

Sabato 16 ottobre l’attenzione si focalizzerà, invece, sugli strumenti in uso nelle comunità cristiane e la loro possibile interazione e integrazione, al servizio di una comunicazione che crei autenticamente comunità. Guiderà l’incontro don Luca Fossati, dell’Ufficio comunicazioni della Diocesi di Milano.

Infine sabato 23 ottobre don Giuliano Zanchi, teologo e direttore della Rivista del Clero Italiano, offrirà una lettura teologico-pastorale di alcune esperienze di comunicazione, per meglio comprendere quale immagine di Chiesa si sta trasmettendo.

Informazioni e iscrizioni scrivendo all’indirizzo email formazionecel@gmail.com e indicando nome, cognome e diocesi di appartenenza. È prevista una quota di iscrizione di 10 euro a partecipante.

Scarica la locandina del corso




Dante al Santuario di Caravaggio: la Divina Commedia in teatro, musica e letteratura

Il Santuario di Caravaggio, in collaborazione con associazioni e personalità della cultura e dello spettacolo, organizza una rassegna culturale dal tema “Dante in Santuario”. Si tratta di tre serate sul Sommo Poeta, una di taglio teatrale, la seconda musicale e la terza letteraria.

Nella prima serata, che si tiene venerdì 8 ottobre, la compagnia teatrale Corpodibacco di Caravaggio presenterà San Francesco nel canto XI del Paradiso. Appuntamento presso l’auditorium del Santuario con prenotazione obbligatoria. Scarica la locandina del primo incontro

La Seconda serata, giovedì 4 novembre, guiderà il pubblico in un percorso sulla sanità come viene presentata nel Paradiso, grazie a una solenne elevazione musicale. Scarica la locandina del secondo incontro

Chiude la rassegna, sabato 4 dicembre, il prof. Franco Nembrini, indiscusso esperto della Divina Commedia, che, con la maestria che gli è propria, farà gustare le profondità dell’Inno alla Vergine del XXXIII canto del Paradiso. Scarica la locandina del terzo incontro

Tutte le serate avranno inizio alle 20.45 e saranno con ingresso gratuito. Ulteriori informazioni visitando il sito internet del Santuario o la pagina Facebook ufficiale.

 

Scarica la locandina della rassegna




Aperte le iscrizioni alla Scuola Diocesana di Musica Sacra “Dante Caifa”

Prenderà l’avvio il giorno 4 ottobre il nuovo anno di formazione musicale alla Scuola Diocesana di Musica Sacra “Dante Caifa” gestita dalla Associazione Marc’Antonio Ingegneri.  I corsi per l’anno scolastico 2021-2022 comprendono la formazione strumentale (pianoforte, organo, chitarra, flauto), la formazione vocale (teoria e solfeggio, canto, direzione di coro) e le competenze specifiche per la musica sacra (musicologia liturgica, canto gregoriano, armonia, composizione, cultura organaria).

La Scuola è ora ospitata nella nuova sede della Chiesa del Foppone grazie ad una convenzione tra l’Associazione Marc’Antonio Ingegneri e la Diocesi.

La segreteria della Scuola sarà aperta per ricevere le iscrizioni tutti i sabati del mese di settembre dalle 10 alle 17 nella sede di via Foppone 1/A (Chiesa del Foppone) con ingresso da via Sant’Antonio del Fuoco 6/A.

Quest’anno il piano di studi risulta ampliato con una serie di corsi strumentali che includono chitarra, liuto, flauto traverso e flauto diritto.

Ulteriore proposta di formazione musicale, gratuita e rivolta ai ragazzi dai 7 ai 13 anni, è il corso Corale Voci Bianche con lo scopo di costituire un gruppo vocale in grado di fare musica nel contesto delle liturgie ma anche di partecipare ad eventi e concerti.

La sezione “Scuola d’Organo” vedrà l’attivazione di una serie di incontri specialistici sulla tecnica organistica.

Ulteriori informazioni sono reperibile sul sito www.scuolamusicascara.cremona.it e al numero telefonico 0372 29785 e 391 3074718 negli orari di segreteria.

 




Musica intorno al fiume, sabato sera concerto nella chiesa di Viadana Castello

L’Ensemble Recordares con il soprano Eleonora Rossi saranno protagonisti nella serata di sabato 25 settembre (ore 21) del concerto che si terrà a Viadana nella chiesa del Castello (via Parazzi 3). L’evento – a ingresso libero e a cui si potrà accedere solo con green pass – rientra nella rassegna Musica intorno al fiume organizzata dalla Associazione Serassi di Guastalla.

L’ensemble strumentale è composto da un primo violino, quartetto d’archi e basso continuo.

Il concerto verterà principalmente sulle Quattro stagioni di Vivaldi, anche se sarà arricchito da musiche di Mozart, Verdi e Bellini.

Le celebri Quattro stagioni seguono uno schema ben preciso di Vivaldi: si dividono in tre movimenti dei quali due, il primo e il terzo, sono in tempo di Allegro e presto, mentre quello intermedio è caratterizzato da un tempo di Adagio o largo.




Riflessi Magazine torna online con la nuova edizione che cavalca… le “onde”

È online il nuovo numero di Riflessi, che torna dopo la pausa estiva con un’edizione dedicata al tema “Onde”.

Un tema – si legge nell’introduzione” certamente suggerito dal «ricordo ancora caldo dell’estate che per tanti è stata l’occasione di cambiare panorama e di lasciarsi cullare dai flutti», ma che soprattutto esplora «questa sensazione di (ri)messa in moto che non ci abbandona, la voglia di non restare fermi, di trovare nuovi ritmi, nuovi suoni».

Le storie, le interviste e le immagini di “Onde” fanno del nuovo numero di Riflessi «l’edizione del movimento e dunque del futuro».

Tanti temi, dunque, tanti “riflessi” che affrontano il tema da prospettive diverse: arte, scienza, volontariato, integrazione, migrazioni, giovani, sport…
«Come avrebbe potuto, scrivere e fotografare “Onde”, non rivelarsi un viaggi – si legge ancora nell’introduzione –  la scoperta di luoghi vicini e lontani che, come una vela che dall’orizzonte di avvicina, hanno rivelato i volti e le storie delle persone che li abitano: Francesco e Sonia di MagicaMusica, l’ingegner Toyota, gli studenti del Campus di Santa Monica e i loro presidi, la professoressa Feretti che studia le onde elettromagnetiche ed Ettore Favini che ricama i Mare nostrum, quello che Yannick ha attraversato inseguendo una speranza; e poi Rabhi che guarda il suo Libano da lontano senza dimenticarlo, don Bruno e l’Apostolato del mare, Enrico, Fatou e i ragazzi di Cr_wave, i volontari nei quartieri, gli anziani soli, Marcello sul surf, la Barca del Sorriso, i campioni olimpici…».
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Musica. Dopo lo stop per la pandemia, torna il Gen Verde Tour nelle piazze e nei teatri italiani

Dai tempi della batteria verde e delle ragazze che sfidavano il mondo della musica e non solo ne sono trascorsi di anni. Per la precisione 55, da quando Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari, ha dato vita al Gen Verde, una compagnia artistica di sole donne. Negli anni, più di 140 componenti si sono avvicendate partendo da Loppiano, la cittadella toscana del Movimento, per raggiungere i quattro angoli della Terra.

Quest’anno, forse più delle precedenti, l’edizione è attesa. Dopo un anno e mezzo di pandemia tornare nelle piazze e nei teatri, di fronte a un pubblico, sarà un’emozione.La prima tappa del tour tutto italiano è in programma il 19 settembre a Vicoforte, in provincia di Cuneo, mentre l’ultima è prevista il 3 ottobre a Bergamo.“Il nome Gen Verde nasce dal colore della batteria donata da Chiara al primo gruppo”,ricorda Alessandra Pasquali, attrice e cantante della compagnia che quest’anno conta 19 artiste di nazionalità diverse. “Ognuna – spiega Alessandra – ha conosciuto il messaggio del Movimento nel proprio Paese di origine ed è giunta a Loppiano, dove risiedono le persone che vogliono vivere in comunità il Vangelo. Ci sono scuole per sacerdoti, famiglie e giovani che devono ancora capire cosa fare nella vita”.

L’intuizione che Chiara Lubich ebbe nel 1966 nel tempo si è confermata vincente: mettere in contatto le persone, trasmettere grandi ideali che arrivano al cuore attraverso le discipline artistiche.Quale valore aggiunto, c’è la particolarità che sul palco e dietro le quinte ci siano tutte donne. Non per discriminazione né per emancipazione. “Do molto valore al fatto che siamo tutte donne – commenta Alessandra -. Quando andiamo nelle scuole o nelle attività che facciamo con i giovani, che sono secondo me la fascia della popolazione oggi più fragile perché ha tanto da dire ma pochi spazi aperti, vediamo quanto le stesse ragazze diano importanza al fatto che siamo tutte donne. E poi i giovani, con le attività che proponiamo, fanno un’esperienza artistica. Allo stesso tempo, entrano anche in contatto con una realtà fatta di rapporti sinceri, di ascolto, di approfondimento. Apprendono le regole che l’arte porta con sé. Ognuna di noi, oltre alla disciplina artistica, trasmette un modo di vivere e lavorare insieme che sperimentiamo ogni giorno e che i ragazzi al termine del percorso portano con sé nella vita”.

Nei mesi di lockdown le artiste non sono rimaste con le mani in mano. “Abbiamo fatto concerti e spettacoli in streaming, ci siamo collegate con tantissime persone”,ricorda Alessandra. Ma “l’edizione di quest’anno è stata realizzata grazie a persone che avevano voglia di incontrare di nuovo il pubblico. Il concerto sarà acustico e i suoni verranno dal mondo grazie a strumenti particolari. Rispetto al precedente concerto acustico, lo spettacolo avrà più strumenti e componenti. E poi ci sarà la vicinanza con il pubblico, finalmente, pur rispettando le norme anti Covid. Ci sarà molto calore ed entusiasmo perché non vedevamo l’ora di tornare”.

In scaletta, la manifestazione prevede sia nuovi brani musicali sia un brano teatrale mai realizzato dal vivo,a firma di Alessandra: “L’ho scritto durante il primo lockdown appena tornate in Italia dalla Spagna, da dove siamo rientrate concludendo il tour prima del tempo. Era un momento molto delicato. In Italia la pandemia aveva già preso piede e i teatri erano chiusi mentre in Spagna ancora si era all’inizio. Ricordo che le immagini dei concerti destavano stupore in Italia.

Il monologo esprime quello che ho vissuto, è dedicato a chi in quel periodo non potevamo incontrare e a chi era in prima linea per affrontare il virus. Ognuna di noi sapeva che nel Paese d’origine si stava vivendo un momento drammatico”.

Oltre a prenotare i biglietti per seguire lo spettacolo dal vivo è possibile collegarsi sui canali social dedicati al tour (www.genverde.it/tour/).

Elisabetta Gramolini




Il 24 settembre la presentazione del libro di Franceso Comina su Franz Jägerstätter

Venerdì 24 settembre, alle 18, presso la sala Spinelli del Centro pastorale di Cremona (via S. Antonio del fuoco 9/A), il giornalista e scrittore Francesco Comina presenterà il suo ultimo libro ”Solo contro Hitler. Franz Jägerstätter, il primato della coscienza” (Edizione Emi). L’evento è promosso da Pax Christi, Anpi provinciale e Tavola della pace cremonese quale momento di avvicinamento dalla marcia della pace Perugia-Assisi del 10 ottobre 2021.

Il libro ritrae la figura di Franz Jägerstätter un contadino austriaco, padre di tre figlie, obiettore di coscienza, che ha affrontato l’intero terzo Reich a mani nude. Si è rifiutato di arruolarsi nella Wermacht perché considerava il nazismo totalmente incompatibile con la sua fede e per questo fu incarcerato e condannato a morte nel 1943, a Berlino.

La sua, fu una scelta radicale, vissuta in solitudine, in direzione contraria all’opinione pubblica austriaca osannante Hitler, e in dissenso nei confronti della Chiesa austriaca che si mostrò arrendevole e prona al potere nazista. Filosofi e teologi ripresero la sua testimonianza riaffermando il principio del primato della coscienza di fronte alle armi e alla guerra, un principio ribadito poi dal Concilio Vaticano II.

Nel 2007, Franz Jägerstätter fu beatificato da papa Ratzinger come “profeta con larghezza di vedute che pochi suoi contemporanei compresero, esempio di fedeltà alla sua coscienza, difensore della nonviolenza e della pace, sentinella contro le ideologie, un uomo di fede che aveva Dio come fulcro della vita”.

L’autore, Francesco Comina, definisce Jägerstätter “un uomo per tempi incerti, un resistente vero, un militante della Parola, uno che alza la voce quando il rischio corre sul filo, che agita la coscienza quando si profilano i giorni della paura e dell’esposizione, e non sta alla finestra a guardare che la burrasca cessi e torni finalmente la quiete dopo la tempesta”. La sua radicalità evangelica è l’emblema di tutti i cristiani che anche oggi, in varie parti del mondo, non si piegano alle logiche della violenza e dell’odio ma osano la pace per fede a prezzo della stessa vita.

Il libro solleva i temi della resistenza nonviolenta al potere dispostico, del “tu non uccidere”, l’esercizio della responsabilità individuale e collettiva di fronte ai problemi che storia consegna agli uomini: temi fortemente attuali in un mondo devastato ancora da troppe guerre e da pesanti ingiustizie.

Francesco Comina, filosofo, giornalista e scrittore, è autore di vari libri tra cui “Il demone dell’amore” scritto insieme alla grande filosofa Agnes Heller di cui è stato collaboratore.

L’incontro aperto a tutti, si svolge secondo le direttive vigenti anti-covid ed è necessario il green pass.

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“Storie sotto la tenda”, il 19 settembre a Casa Paola narrazioni, canti e poesie per raccontare un paese

Con lo spettacolo animato dal cantautore e cantastorie mantovano Daniele Goldoni, in agenda nella serata di domenica 19 settembre alle 21 a Casa Paola (via Gialdine 8, a Rivarolo del Re) si realizzerà un altro passo del percorso iniziato grazie al finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso il Bando volontariato 2020 di Regione Lombardia, azione del  progetto “Porte Aperte”, promosso da La Tenda di Cristo in partnership con l’Associazione Amici della Santa Federici e l’Avis Comunale di Commessaggio, in rete con il Comune di Rivarolo del Re, l’Unione Foedus, il CSV Lombardia Sud, la Parrocchia ed altri importanti attori del territorio.

Durante la serata, accolta all’interno della “Fiera Settembrina” di Rivarolo del Re, Daniele Goldoni accompagnerà coloro che vorranno partecipare a questa tappa del viaggio comodamente seduti “sotto la Tenda”, simbolo della provvisorietà tanto amata e voluta da Padre Francesco Zambotti, per spaziare in continui andirivieni tra passato e presente.

Le “Storie sotto la Tenda” viaggeranno grazie al contributo prezioso di alcuni tra i tanti testimoni locali come Erminio Zanoni, il gruppo “I giorni cantati” e Claudio Chiesa.

Per maggiori informazioni o curiosità è possibile la pagina Facebook ufficiale, il sito www.porteaperte.net,  o via mail all’indirizzo latendadicristo@libero.it.

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Issr S. Agostino, ancora possibile iscriversi al nuovo anno accademico

Sono ancora aperte le iscrizioni per il nuovo anno accademico dell’Istituto superiore di Scienze religiose “S. Agostino”, delle Diocesi di Crema-Cremona-Lodi-Pavia-Vigevano, le cui lezioni inizieranno giovedì 30 settembre. Tutte le informazioni sulla pagina dedicata del sito ufficiale con la consegna della modulistica in modo digitale o presso le segreterie di Crema o Pavia.

«L’Istituto S. Agostino – spiega il direttore don Antonio Facchinetti, sacerdote cremonese – si presenta anzitutto come una “scuola”: è una denominazione questa che piace poco, perché la parola rimanda a ricordi non sempre positivi della nostra esperienza, magari contrassegnati da insofferenza e noia. È meglio allora qualificarlo come “casa”, vale a dire un luogo di fraternità, dove i legami di amicizia si intrecciano in nome della passione per il Vangelo».

Sono tre i principali fattori che portare a scegliere e frequentare i corsi dell’Istituto: la cura e il consolidamento della propria fede; l’approfondimento di conoscenze religiose di base per chi desidera operare a vario titolo in ambito ecclesiale; l’acquisizione di competenze fondamentali per svolgere il delicato servizio educativo nell’insegnamento della religione cattolica.

«È bello sapere che sono sempre più numerose le persone che desiderano diventare studenti dell’Istituto per accrescere il proprio patrimonio di conoscenze culturali e religiose, magari approfittando del fatto che si contraggono gli impegni in famiglia per i figli ormai grandi, la professione bene avviata non richiede più dedizione assoluta, gli interessi di esplorazione del sapere si dilatano», afferma don Facchinetti.

In aumento risultano anche le persone che si sentono interpellate a irrobustire la propria preparazione di base per meglio servire le comunità cristiane di appartenenza, in servizi ecclesiali di indubbio valore, quali la promozione educativa delle giovani generazioni; l’impegno testimoniale dell’annuncio e della catechesi; la sollecitudine pastorale dei malati, degli anziani, degli emarginati; il disbrigo di attività amministrative.

Rimane stabile ma nutrita la compagine di chi desidera attrezzarsi opportunamente per entrare nella scuola, di ogni ordine e grado, come docente qualificato per l’insegnamento della religione cattolica.

«L’avventura della fede in Gesù Cristo, e ancor più della sequela al suo Vangelo, – conclude il direttore degli Studi – non è mai conclusa una volta per sempre: si realizza costantemente e progressivamente, attraverso processi di sviluppo e di approfondimento, ordinari e straordinari. E questo è uno, non certo irrilevante».

Il sito ufficiale dell’Issr Sant’Agostino

 




«L’uomo ritorna…» dal 10 settembre torna la Tre giorni mazzolariana di Bozzolo

Ci saranno don Primo Mazzolari, il suo impegno e le sue parole al centro della tre giorni mazzolariana intitolata “L’uomo ritorna. Dialoghi sull’uomo con don Primo Mazzolari”, organizzata per il secondo anno da Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo con il patrocinio di Parrocchia, Comune e dell’Istituto superiore di Scienze religiose “San Francesco” di Mantova, in collaborazione con Libreria Paoline e Associazione Isacco, grazie al contributo di Fondazione Comunità Mantovana onlus.

L’evento avrà inizio venerdì 10 settembre alle 17.30 presso la Loggia del Comune di Bozzolo con una riflessione proposta da don Bruno Bignami, direttore dell’ufficio nazionale della Cei per i problemi sociali e il lavoro, postulatore della causa di beatificazione di don Primo e già presidente di Fondazione Mazzolari. La relazione di don Bignami, intitolata “Don Primo Mazzolari, oggi”, affronterà il tema della scrittura di don Primo quale rilettura critica degli avvenimenti del suo tempo, tradotti da don Primo in lucida testimonianza capace di stimolare una riflessione anche nell’oggi.

«Gli scritti di don Primo sono una miniera anche per il nostro tempo – spiega don Bignam i-. Non solo per i temi ma anche per lo stile con cui ha affrontato i problemi del suo tempo da credente, senza mai fuggire ma con grande senso di responsabilità e lasciandosi interrogare da quelli che sono stati i problemi della storia del secolo scorso. E questo – conclude – è di straordinaria attualità».

A seguire, alle 18.30, sarà il momento per una riflessione condotta da Carlo Lucarelli, noto romanziere e volto televisivo, che relazionerà sul senso della scrittura con un intervento intitolato “Scrivere, oggi”. Filo rosso anche della giornata di sabato 11, la scrittura come testimonianza, che si dipanerà in collaborazione con la libreria Paoline-Il Rio di Mantova. A partire dalle 16.30 presso la Chiesa di San Francesco verranno presentate due riflessioni scaturite in due libri del dottor Renato Bottura, medico geriatra mantovano: “Gesù. Il senso. Un medico per gli ultimi incontra il grande maestro” e “Nel ventre di una donna. Storie di donne e di violenza in Congo”, quest’ultimo alla presenza della co-autrice Veronica Barini.

Affidata invece alla serata la parte ludica, ma pur sempre riflessiva, in Cascina Paganini che si aprirà alle 19 con il concerto del gruppo musicale “1234”, seguito da un apericena e dal Recital “Cochi Ponzoni interpreta don Primo Mazzolari” durante il quale il poliedrico attore interpreterà alcuni brani tratti dai testi del prete bozzolese “Diario di una primavera” e “Impegno con Cristo”.

La terza e ultima giornata si aprirà domenica 12 alle 16.30 presso Palazzo Casalini con una riflessione sull’economia, affidata a don Roberto Maier, docente di teologia presso l’Università Cattolica di Piacenza, e a seguire si dialogherà sul tema dell’educazione, in cui lo stesso Maier sarà accompagnato da Barbara Rossi e Beatrice Gatteschi.

«La proposta di eventi di questa tre giorni riguarda questioni di attualità, dall’economia all’educazione, dalla letteratura alla poesia -dichiara Bruno Volpi, uno dei curatori dell’evento-. Perché don Primo era uno scrittore capace di dare un significato poetico alle cose».

Alle 19 invece sarà il momento dello sport, alla presenza di un emblema, il centrocampista Roberto Boninsegna, che sarà accompagnato dal finalista olimpionico del salto triplo Andrea Dallavalle.

«Con questo ultimo intervento si cercherà di evidenziare gli aspetti che nello sport sono dati dalla nostra umanità, quindi non solo l’agonismo e la sete di successo ma anche l’uomo che c’è dietro allo sportivo -prosegue Volpi-. Che è poi quello che don Primo diceva rispetto ai lontani: siamo tutti nella stessa condizione, parte del genere umano, tutti fratelli».

La giornata si concluderà con la cena comunitaria alle ore 20.