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Dal 24 al 31 luglio a Cella di Noceto il corso per gli animatori liturgici

Dopo la pausa forzata a causa della pandemia, l’associazione “Universa Laus area italiana” torna a proporre un corso biennale per animatori musicali della liturgia, che si terrà dal 24 al 31 luglio a Cella di Noceto (PR), presso la casa della Fraternità Francescana di Betania.

Il corso è dedicato nello specifico agli animatori del canto, ai direttori di coro, ai coristi, ai salmisti e agli strumentisti, e sarà articolato su più livelli di difficoltà e abilità, con attività comuni, ma anche specifiche o a scelta. Gli iscritti saranno tenuti alla frequenza di tutte le attività previste dal corso ed è raccomandata la frequenza biennale per la completezza del corso formativo.

Il corso sarà fruibile al costo di € 340 per gli studenti e di € 420 per gli adulti. È necessaria l’iscrizione entro e non oltre il 30 giugno. La quota, che prevede il versamento di un acconto di € 90 al codice Iban IT79V07601 01600 000051743474 o al conto corrente postale 51743474, intestato ad “Associazione Universa Laus – Area Italiana”, causale “Corso estivo UL 2022”, comprende l’alloggio per la settimana, le dispense dei corsi, le tracce audio e l’accesso all’archivio del materiale digitale.

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Conservatorio Claudio Monteverdi, questa sera concerto in Cattedrale

Il Conservatorio Claudio Monteverdi Issm di Cremona desidera festeggia la raggiunta statizzazione con la città che lo ospita. Lo fa offrendo, dal 2 al 9 aprile, una settimana ricca di eventi in differenti location con una proposta musicale il più varia possibile, in modo da coinvolgere dai più grandi ai più piccoli. Non manca, martedì 5 aprile, una serata nella Cattedrale di Cremona.

L’appuntamento è alle 21 con un concerto di musica sacra che coinvolge gli allievi e gli insegnanti delle classi di Organo, Violino e Canto del Conservatorio Claudio Monteverdi con Musiche di Bach, Boccherini, Erbach, Pachelbel e Schumann.

Una cornice non casuale visto che proprio la Cattedrale e il suo organo Mascioni sono da anni il banco di prova per gli studenti del Conservatorio nel loro percorso di studi sugli organi della città, con i concerti che hanno sempre rappresentato importanti momenti formativi e insieme di condivisione per tutta la comunità, anche grazie all’apprezzata qualità della musica eseguita.

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“In dialogo con von Balthasar”, un saggio di don Duchi nel volume dedicato al grande teologo svizzero

È in libreria, pubblicato dall’editrice Glossa di Milano, un volume che vede la partecipazione come co-autore il sacerdote cremonese don Simone Duchi, teologo, docente presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose interdiocesano “S. Agostino” e vicario presso la parrocchia di Santa Maria Immacolata e San Zeno a Cassano d’Adda.

Il volume rende omaggio a uno dei più famosi teologi del Novecento: lo svizzero Hans Urs von Balthasar. Se il suo suo nome dice poco, allora questo libro può avvicinare i credenti a quel prezioso esercizio ecclesiale che è la teologia stessa.

I tre saggi che compongono l’opera intitolata “In dialogo con H. U. Von Balthasar. Cristocentrismo, sacrificio, fede di Gesù”, verificano la fecondità di alcune intuizioni che strutturano la “Trilogia” massima opera balthasariana, mettendole in rapporto con problematiche attuali del sapere critico della fede.

Apre l’opera una prefazione di mons. Sergio Ubbiali, canonico di sant’Ambrogio e professore ordinario emerito presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Rispetto all’impostazione della teologia moderna, questo prologo sottolinea il doveroso ricentramento cristologico del discorso credente, e con esso la stima teologica della storicità dell’esperienza umana, quindi della verità rivelata.

Il primo percorso di indagine viene svolto da don Nicola Gardusi, parroco nella diocesi di Mantova e direttore del locale Istituto Superiore di Scienze Religiose. Commentando la prima parte della “Trilogia”, dal titolo “Gloria”, lo studioso rende ragione della forma cristologica della verità. Nel sessantesimo anniversario di quell’edizione, Gardusi sonda il legame tra rivelazione umana di Dio e il trascendentale del bello, cui Balthasar dedicò particolare impegno. A suo giudizio, infatti, la luce (gloria) dell’amore divino che il Crocifisso Risorto staglia sul mondo costituisce il fondamentale motivo di credibilità per la fede che lo proclama Signore.

Nel secondo sondaggio don Alberto Cozzi concentra l’attenzione sul tema del sacrificio, geneticamente connesso alla Croce e all’Eucaristia. Il sacerdote ambrosiano, direttore dell’ISSR di Milano e membro della Commissione Teologica Internazionale, svolge la propria tesi a partire dai cinque volumi della “Teodrammatica” balthasariana. Prima di concernere un rito liturgico, il sacrificio radica nella vita trinitaria di Dio, dal quale trae origine la missione del Cristo e, mediante il suo Spirito, della Chiesa. La salvezza che il Figlio realizza apre la via della libertà per tutti gli uomini, convocati da Dio alla comunione nuova e definitiva con sé, vincendo il male mortale nel sangue dell’eterna alleanza.

La terza ricerca, condotta da don Simone Duchi, chiude il volume con l’esame della “Teologica”, porzione finale del trittico. Il teologo cremonese offre un serrato dialogo speculativo riguardo al tema della fede di Gesù. Esplorando il senso della sua esperienza spirituale, lo studio mette a fuoco il nesso tra verità e libertà, tra realtà di Dio e del mondo che accade nel Verbo incarnato. Gesù stesso è infatti la parola viva e vivificante che il Padre pronuncia con la forza dello Spirito. Questa dinamica trinitaria si compie nella storia del Cristo, irriducibile perciò a rappresentazione di una realtà eterna.

In vista della Pasqua, questa lettura ci sprona a maturare consapevolezza di quel che celebriamo: quale che sia l’epoca, la riflessione credente nutre sempre la testimonianza del Vangelo.




Al Museo Diocesano percorso quaresimale riservato al mondo universitario

Prosegue “La via della Croce”, proposta quaresimale pensata per il mondo universitario dall’Ufficio diocesano per la Pastorale universitaria, diretto da don Maurizio Compiani, in sinergia con la sede cremonese dell’Università Cattolica del S. Cuore e il Museo Diocesano di Cremona, che ogni mercoledì fa scoprire i propri tesosi apre le porte per una visita guidata. Una iniziativa che ha riscosso un buon successo.

«Ogni mercoledì ci sono stati piccoli gruppi che sono venuti al museo e che hanno potuto gustare in tranquillità le opere esposte – racconta don Maurizio Compiani, incaricato per la Pastorale universitaria della Diocesi di Cremona –. È stato una sorta di percorso che conduce verso la Pasqua e ci sarà modo, proprio dopo Pasqua, di riflettere e cominciare ad abbozzare qualcosa per il prossimo anno».

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Ultimo giorno di visite sarà il 30 marzo, previa iscrizioni sul form dedicato diocesidicremona.it/adcrucem.

A chiudere il percorso quaresimale, iniziato con la lectio magistrale dell’arcivescovo Mario Delpini, sarà la meditazione “Elevatio Crucis. Contemplando il mistero della Croce” tenuta proprio dal biblista don Maurizio Compiani e che introdurrà alla Settimana Santa. L’appuntamento è in programma mercoledì 6 aprile, alle 21, nella chiesa di S. Luca a Cremona: ingresso aperto a tutti senza necessità di prenotazione.

 

L’arcivescovo Delpini all’università Cattolica: «Scientia Crucis, abbracciare il mistero della Croce entro il sapere contemporaneo»




«Nemmeno gli alberi sono fermi». La nuova edizione di Riflessi parla di “Radici”

«Mettere radici – diciamo – per indicare la sospensione del movimento, con quella vaga allusione alla pigrizia che spinge in fondo ad accontentarsi, a smettere di cercare. E quanto comodo ci fa – a volte – accomodarci sulle radici che ci fanno dire “noi” e ci fanno bastare il “qui”, puntando dritto lo sguardo dove affondano. Sotto terra».

Così si apre l’introduzione all’ultima edizione di Riflessi magazine, la numero 29, che ha come tema e titolo proprio «Radici».

E cercando, e raccontando, e incontrando, invece, l’edizione del mensile digitale diocesano online dal 25 marzo su www.riflessimag.it ricorda che «nemmeno gli alberi sono fermi». «E se il tronco – si legge ancora nella pagina introduttiva – lentamente, silenziosamente, alza la testa e allunga le braccia verso il cielo, le radici, laggiù, sotto alle nostre suole, si espandono, scavano, esplorano, evitano gli ostacoli, spaccano l’asfalto, nutrono, esplorano più a fondo… Non hanno una direzione. Le radici. Non si accontentano. Non si fermano.

Le radici raccontate attraverso storie, interviste, incontri, editoriali, reportage fotografici e contenuti multimediali, dalle pagine del magazine si muovono in ampiezza e in profondità, si intrecciano articolandosi prospettive diverse, anche inattese fra tradizioni, storia, arte antica e contemporanea, natura, sostenibilità, inclusione e solidarietà. «Sono le nostre città: l’arte che l’ha plasmata, le squadre del cuore e i racconti dei nonni… I nonni che hanno scavato e quelli che hanno viaggiato, attraversato gli oceani creando ponti di culture, intrecci sotterranei più vasti della chioma che vediamo».

Emerge così, dal racconto della vita del territorio, un’umanità vicina, con il suo bisogno di sentirsi salda, di appartenere ad una storia, ad un gruppo, ad una terra.

Le radici nutrono, curano l’albero, addirittura rimarginano le ferite di piante vicine, ci spiega l’agronomo. Le radici non smettono di lottare, di lavorare sodo, aggirare gli ostacoli. Dare.

«A volte anche solo una goccia: un libro di fiabe di cui Vlad, nato a Mariupol e adottato da bambino da una famiglia cremonese, non conosce più la lingua, la chitarra che ha donato alla ragazza fuggita dalla guerra. Quella guerra che sradica di un popolo e di tutta l’umanità. Il male che sembra mettere radici. Ci immobilizza, ci taglia il nutrimento, fa appassire la vita. Ma è una bugia. «Nemmeno gli alberi sono fermi»




Passeggiate cremonese, il 13 marzo pomeriggio alla scoperta di campanili e antiche torri nella città del Torrazzo

Il nuovo progetto turistico-culturale di Target Turismo, gestore privato di Cremona Infopoint Ufficio Turistico di piazza del Comune, mette in luce la storia e l’arte di Cremona con una modalità completamente nuova: le “Passeggiate Cremonesi” sono itinerari guidati dove alla guida professionista si affiancano cittadini appassionati ed esperti di diverse discipline che illustrano aspetti inediti legati a storia, arte, musica e cultura cremonese. Un modo diverso per riscoprire la città con la sua storia millenaria passeggiando in compagnia di architetti, storici dell’arte, musicisti, esperti di astronomia o di casate nobiliari o di storia locale.

Domenica 13 marzo il primo appuntamento delle passeggiate con un tour interamente dedicato ad “Campanili e antiche torri nella città del Torrazzo” in compagnia dell’architetto Angelo Garioni appassionato studioso della storia di Cremona, presidente dell’associazione “Cremona com’era”. Partendo dalla torre simbolo di Cremona, il Torrazzo, si passeggerà nelle vie del centro con gli occhi rivolti al cielo per ammirare i campanili delle antiche chiese cittadine da S. Marcellino a S. Agata e poi verso S. Abbondio e S. Lorenzo, con cenni anche sulle torri non religiose come il celebre minareto di via del Cistello.

Gli appuntamenti successivi della rassegna si svolgeranno ogni quarta domenica del mese e continueranno fino ad ottobre, sempre a partire dalle 15:

  • domenica 27 marzo – Viaggio nella misura del tempo a Cremona dalle meridiane all’orologio astronomico, a cura di Alessandro Maianti
  • domenica 24 aprile – Il Malosso e la sua bottega, a cura di Raffaella Poltronieri
  • domenica 22 maggio – Organi storici cremonesi, a cura di Alberto Pozzaglio
  • domenica 25 settembre – Le trasformazioni urbanistiche di Cremona, a cura di Maurizio Mollica
  • domenica 23 ottobre – Storie di famiglie nobili cremonesi, a cura di Fabio Maruti

Gli itinerari partono da Cremona Infopoint in piazza del Comune dove è possibile anche ritirare i programmi completi con i costi e gli orari delle varie proposte. Sconti e agevolazioni per i possessori della welcome card. Per prenotare e per ricevere i programmi dettagliati telefonare ai numeri 0372-407081 o 347-6098163 oppure visitare il sito internet shop.targetturismo.com.

«Il ricco calendario di passeggiate – afferma Elena Piccioni di Target Turismo – è frutto del lavoro di programmazione realizzato dallo staff di Target Turismo nel periodo di lock down durante il quale è stato necessario ripensare la programmazione turistica in vista delle nuove modalità legate soprattutto al turismo di prossimità. Hanno collaborato Maria Francesca Caporali, Fabio Maruti, Kendra Trombini, Cecilia Mancini».




Anche la Madonna dell’Itria del Museo Diocesano di Agrigento esposta a Cremona alla mostra dedicata a Sofonisba Anguissola

La Madonna dell’Itria del Museo Diocesano di Agrigento, affresco staccato, proveniente dalla Cattedrale, esposta a Cremona in occasione della mostra Sofonisba Anguissola e la Madonna dell’Itria, in programma al Museo Civico “Ala Ponzone” dal 9 aprile al 10 luglio.

Il pregevole affresco medievale, della seconda metà del XIV secolo, attribuito al Maestro del Giudizio di Salomone, è stato selezionato tra le 18 opere di diversa provenienza, tra cui Palermo, Monreale, Corleone, Paternò, Catania, Messina, Mantova, Genova e Rapallo, per l’allestimento della mostra cremonese che prende spunto dal restauro di un’opera della pittrice cremonese Sofonisba Anguissola raffigurante la Madonna dell’Itria di Paternò.

Sofonisba Anguissola, una tra le più intriganti pittrici del Rinascimento italiano, sposò il nobile siciliano Fabrizio Moncada, venendo accolta nella piccola corte di Paternò, alle falde dell’Etna. La pittrice il 25 giugno 1579 donò il dipinto della Madonna dell’Itria al Convento dei francescani conventuali di Paternò.

In occasione del restauro della Madonna dell’Itria della pittrice cremonese, sarà esposta al pubblico la pala restaurata unitamente ad una rassegna di opere (affreschi, dipinti su tavola e tela, sculture) provenienti da tutta Italia, tra le quali l’affresco agrigentino, per seguire l’evoluzione del tema iconografico dall’icona medievale della Odigitria a quella moderna dell’Itria.

L’affresco agrigentino, all’interno di questa rassegna artistica, è stato richiesto in prestito poiché rappresenta uno dei più antichi esempi dell’iconografia della Madonna dell’Itria in Sicilia, e si pone dunque a ideale prologo del percorso espositivo della mostra cremonese.

La mostra, a cura di Mario Marubbi, Roberta Carchiolo e Mariagrazia Spampinato, si avvale di un comitato scientifico composto da autorevoli studiosi.

 

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Museo diocesano e del Torrazzo, visite gratuite per gli insegnanti

Sono aperte, in questi giorni, le prenotazioni per le visite gratuite al Museo diocesano di Cremona e al Museo verticale del Torrazzo, riservate ai docenti delle scuole del territorio. L’auspicio è quello di favorire una partecipazione attiva degli istituti scolastici alle meraviglie della città e della diocesi di Cremona, con un invito allo “sfruttamento” didattico di questi beni preziosi, veri e propri strumenti per conoscere e trasmettere la storia, l’arte e la fede.

«Condividendo il concetto di museo diffuso, coniato dall’architetto milanese Fredi Drugman negli anni settanta – scrive don Gianluca Gaiardi, direttore del Museo diocesano di Cremona nella lettera inviata ai dirigenti scolastici – sottolineo lo stretto rapporto che deve intercorrere fra il territorio e il patrimonio conservato nei suoi musei, nonché la capacità attrattiva che il sistema museale deve sviluppare con gli abitanti della stessa area, in uno stretto legame di scambio e interdipendenza. È questo il fine principale che i nostri musei si pongono: diventare strumenti didattici di catechesi, approfondimento e dibattito, ma anche luoghi di incontro e scambio propositivo».

E così la proposta, costruita su due giornate aperte: la prima mercoledì 9 marzo, in cui, dalle 17 alle 18, sarà possibile visitare il Museo verticale del Torrazzo; il 10 marzo, invece, sempre alla stessa ora, la visita del Museo diocesano, recentemente inaugurato.

L’invito è dedicato agli insegnanti – in particolare docenti di religione, arte e scienze – con l’obiettivo di far conoscere i nuovi percorsi, affinché possano diventare meta di visite didattiche organizzate. Ma tutto ciò non si ferma ai due musei; l’attenzione va estesa a tutto il Polo museale della diocesi, che comprende anche i tesori della Cattedrale e il Battistero.

Le visite su prenotazione: gli insegnanti possono iscriversi scrivendo a info@museidiocesicremona.it.




«Aspetta… ma come si salva la magia?». È online il nuovo numero di Riflessi

«È la mia occasione: io salverò la magia! Aspetta… ma come si salva la magia?». Con questa battuta di Mirabel, la protagonista del bellissimo “Encanto”, recente film animato Disney, si apre il numero 28 di Riflessi Magazine che proprio alla Magia dedica la sua rassegna di storie, pensieri e immagini online su www.riflessimag.it dal 25 febbraio.

«La magia – si legge nell’introduzione al numero del mensile digitale – è un atto di fiducia, è accettare la sfida del cambiamento, il rovesciamento di convinzioni, punti di vista. Stupore. Nasce dalle mani del prestigiatore o dalle penna dell’artista, ma non si accende se non incontra uno sguardo».
Quello di Riflessi, in “Magia” «si è posato su finestre d’arte (utopiche illustrazioni, sipario, musiche… più o meno leggere), su un mazzo di carte, sulla finzione di un filtro, le prodezze (e i limiti) del progresso tecnologico, il calcio… con le dita, gli effetti speciali, i labirinti della mente».

Utilizzando come nel suo stile una varietà di registri e di canali espressivi, che vanno dalla scrittura alla fotografia, dai video alla musica, il magazine diocesano accompagna i lettori alla scoperta di prospettive sempre diverse, dalle più naturali a quelle che sanno sorprendere, sul tema della magia:
«Abbiamo incontrato una magia che fa ridere, quella che sfugge al tempo, dà vita ai ricordi, quella del primo amore; ma anche quella che spaventa, manipola, finge, o che si nasconde in un algoritmo che non prevede l’inatteso».
«Non è tutta “bolle di sapone”, la magia – conclude l’introduzione al numero 28, con un riferimento alla bella immagine di copertina – . Ma è di chi, in quella forma di acqua e luce, la sa riconoscere. O, semplicemente, guardandoci attraverso, se ne ricorda. Nel “tac tac tac” delle nostre vite sempre sul punto di esplodere, così difficili da sorprendere. E tu, allora, di fronte al numero di un mago puoi provare a smascherare il trucco. Oppure farti lasciare a bocca aperta. Perché i fiori belli spuntano anche con gli occhi chiusi».

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Seminario di formazione vocale premosso dall’Unione corale “Don Domenico Vecchi”

L’Unione corale “Don Domenico Vecchi” del Santuario di Caravaggio promuove un seminario di formazione vocale, che si terrà sabato 26 febbraio dalle  9.30 presso l’auditorium del Centro di spiritualità del Santuario di “Santa Maria del Fonte”.

Le attività saranno svolte in ottemperanza delle norme anti-covid vigenti con il soprano lirico Alessia Pintossi che guiderà il corso approfondendo i vari aspetti tecnici e vocali. La partecipazione previa iscrizione scrivendo a unionecoraleddv@gmail.com (previsto un contributo per la partecipazione e il pranzo).<

Il ritrovo è previsto alle ore 9.30, con la prima sessione formativa al via alle 10 e che riprenderà, alle 14, dopo il pranzo.

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