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Cucine Benefiche aperte anche la sera: da Natale a Pasqua

Una bella notizia dal fronte della solidarietà cremonese: le Cucine Benefiche gestite dalla San Vincenzo diocesana dal 24 dicembre 2015, vigilia di Natale, al 27 marzo 2016, giorno di Pasqua resteranno aperte anche alla sera e offriranno un pasto caldo alle tante persone indigenti della città. La presidente Eugenia Rozzi è particolarmente soddisfatta: «Da tempo diversi nostri ospiti ci chiedevano un piatto caldo anche la sera: grazie alla generosità dei nostri volontari, che subito hanno acconsentito, e al supporto della Caritas Cremonese, ci siamo subito messi al lavoro. Il servizio sarà attivo in questi mesi invernali e ci auguriamo che possa coinvolgere anche gli oratori della città e del circondario. Ad alcuni vicari abbiamo già proposto di invitare i loro ragazzi qualche sera al mese: la risposta è stata positiva da parte di molti e questo ci ha rincuorato. Naturalmente saranno presenti alcuni nostri volontari che coaudiveranno i diversi gruppi e, come al solito, segneranno le presenze»

Ogni utente, infatti, è conosciuto dai vincenziani: sulla porta c’è sempre un responsabile che segna i nominativi. Alle persone nuove vengono chieste le generalità e parte un processo di accompagnamento che coinvolge i Servizi sociali del Comune e il Centro di ascolto della Caritas. Stessa procedura è compiuta per chi usufruisce del servizio docce e del cambio settimanale di biancheria intima o per chi riceve il pacco viveri: «La nostra non è una carità “a pioggia” – precisa Rozzi –. Cerchiamo, infatti, di guardare alle reali necessità delle persone sviluppando, dove è possibile, una rete di aiuti che coinvolga le istituzioni civili e le parrocchie».

Attualmente i membri della San Vincenzo che si occupano delle Cucine Benefiche e dei tanti altri servizi di carità sono una trentina a fronte di una richiesta giornaliera di 30/40 coperti: «Occorre sfatare un luogo comune – precisa la presidente Rozzi – non ci sono solo stranieri che ci chiedono il pasto e non sono la maggioranza: la metà, infatti, sono italiani. Alcuni di essi sono poveri storici della nostra città, altri sono vittime della crisi economica che purtroppo continua ad imperversare».

«Naturalmente il nostro servizio all’ora di pranzo proseguirà come al solito: le nostre porte sono sempre aperte 365 giorno su 365: Natale e Pasqua compresi. Anzi, nelle festività il menù è più ricco e sostanzioso e i volontari si moltiplicano. Il 25 dicembre, infatti, non mancherà sul vassoio dei nostri utenti una bella fetta di panettone».

Da ricordare, inoltre, che il giorno di Sant’Omobono la San Vincenzo diocesana ha inaugurato il nuovo centro di distribuzione alimenti in via San Francesco d’Assisi. È stata proprio la presidente Rozzi, affiancata dal vescovo Lafranconi e dal sindaco Galimberti, a tagliare il nastro di questa struttura che oltre alla stanza per la distribuzione dei pacchi comprende anche un capiente magazzino, con tanto di cella frigorifera e serrande che permettono con facilità le operazione di scarico delle derrate alimentari. In tutto sono oltre 350 le famiglie seguite ogni anno, con una media di 250 pacchi alimentari donati ogni mese.

La San Vincenzo, infine, offre molti altri servizi ugualmente indispensabili: attraverso il  Centro d’ascolto, che lavora in sinergia con quello della Caritas e con le  29 San Vincenzo parrocchiali, sono state aiutate famiglie in gravi difficoltà economiche. La maggior parte degli interventi riguarda il pagamento delle utenze, dell’affitto, delle rette per le mense scolastiche, dei libri di testi o dei medicinali. Anche in questi casi non si tratta solo di dare dei soldi, ma di accompagnare le persone verso un futuro di riscatto e di autonomia.

Da rimarcare anche i progetti legati al doposcuola negli oratori di Cristo Re e San Pietro al Po e diversi laboratori presso il carcere cittadino.




In Costa Rica l’ordinazione di don Luigi Vettone originario di Longardore e membro del Cammino Neocatecumenale

È tornata nella serata di domenica 13 dicembre la comitiva di cremonesi che ha partecipato, martedì 8 dicembre, a San José, capitale del Costa Rica, all’ordinazione sacerdote di don Luigi Vettone, il 46enne originario di Longardore, che ha maturato la sua vocazione nel Cammino Neocatecumenale e che ha deciso di entrare in Seminario dopo la GMG di Colonia del 2005, mentre già lavorava come odontotecnico. Nel gruppo, composto da diversi neocatecumenali della seconda comunità di Sant’Ilario, anche i genitori Rodolfo e Mirella e il fratello Mario.

«Siamo stati ospitati in maniera fantastica – racconta Andrea Carassai – dalle famiglie del Cammino di San Josè che ci hanno condotto alla scoperta delle meraviglie di questo paese. Nei giorni della nostra permanenza – siamo partiti dall’Italia il 4 dicembre – abbiamo potuto ammirare il vulcano Poas, uno dei tanti vulcani attivi del paese, poi abbiamo visitato la Casa di Siloe, centro di accoglienza e ritrovo per i neocatecumenali del posto. Il 6 dicembre, quindi, abbiamo compiuto un pellegrinaggio a Cartago, seconda città per abitanti e antica capitale, dove si trova la basilica della Vergine degli Angeli, patrona della Nazione. Il 7 dicembre abbiamo visitato il seminario Redemptoris Mater dove si è formato don Luigi. Tale seminario fu eretto una decina di anni fa e ospita seminaristi provenienti da tutto il mondo. Qui abbiamo celebrato l’Eucaristia con i 21 giovani che si preparano al presbiterato guidati dal rettore padre Josè.».

L’8 dicembre, il momento tanto atteso: l’ordinazione di don Vettoni: «Oltre a Luigi è stato ordinato sacerdote anche don Santiano, originario di Saragozza in Spagna, e un altro sacerdote che si è preparato nel Seminario nazionale, mentre è stato ordinato diacono Daniel Edoardo anch’egli spagnolo, ma di Alicante. Il rito è stato presieduto dall’arcivescovo mons. Josè Rafael Quiros Quiros».

La sera stessa don Luigi ha celebrato la sua prima Messa nella parrocchia di Sant’Antonio Coronado in San Josè dove ha prestato servizio diaconale in quest’ultimo anno.

«Dopo l’ordinazione – conclude Carassai – abbiamo fatto una breve, ma intensa vacanza alle terme in località Arenal e poi al mare a Punta Leona sulla costa del Pacifico. Con don Luigi abbiamo riposato e pregato, pronti noi a riprendere la via per Cremona e lui per la sua nuova missione».

Don Vettone è stato nominato dall’Arcivescovo vicario della parrocchia di Sant’Anna, nello stato di San Josè, a circa 30 Km dalla capitale. Il rientro in Italia del novello prete è previsto nel prossimo giugno: in quell’occasione celebrerà a Longardore e Sospiro, ma anche nella chiesa di Sant’Ilario dove si è sviluppato il Cammino Neocatecumenale in diocesi di Cremona e dove è nata la sua vocazione.

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A Gabbioneta nuova casa per gruppi targata F.O.Cr.

Sarà inaugurata all’inizio del prossimo anno, ma è già operativa la casa di accoglienza per gruppi “Emmaus”, presso la parrocchia di Gabbioneta (CR) con la gestione diretta della Federazione Oratori. La nuova struttura prende il posto nelle zone cremonesi dell’eremo di Villarocca, già Comunità «Magnificat», destinata due estati fa alla Caritas diocesana per l’accoglienza dei profughi giunti dal Nord Africa.

«Come da più parti è stato espresso – spiega don Paolo Arienti, presidente F.O.Cr. -, l’opportunità di uno spazio dedicato ai gruppi oratoriani, ai cammini formativi della Pastorale Giovanile e alle esperienze di associazioni diocesane non si è sopita. L’accordo con la comunità di Gabbioneta – anche a seguito di una assemblea parrocchiale aperta al contributo di tutti – ha consentito di ridefinire gli ampi spazi della casa parrocchiale e di parte della sua mansarda per un totale di 30 posti letto, una cucina attrezzata e un open space modulare sia per la preghiera che per la formazione. In più la comunità locale resta a disposizione per l’accoglienza festiva dei gruppi che vorranno condividere la celebrazione domenicale dell’Eucaristia».

«La casa – prosegue il sacerdote – prende il nome di Emmaus, in consonanza con una evocativa vetrata posta nella facciata della chiesa parrocchiale: un riferimento locale, ma anche una suggestione per chi frequenterà la nuova casa, per un’esperienza spirituale in linea con il decisivo episodio narrato in Luca 24. Come Cleopa e l’altro discepolo hanno sperimentato la sorpresa e l’ardore suscitati dall’incontro con il Risorto, così questa struttura apre le sue porte a chi intenda compiere un’esperienza di ascolto, preghiera, condivisione e comunità: mette a disposizione un ambiente familiare, semplice e confortevole, nella tranquilla cornice della campagna cremonese».

La casa si affaccia su di un ampio spazio esterno dell’oratorio, disponibile anche per momenti di silenzio e meditazione della Parola, nei momenti in cui non è usufruito dalla parrocchia. In cucina è disponibile il materiale per far da mangiare a 25/30 persone, così come sono a disposizione i materiali per le pulizie degli ambienti. I 30 posti letto sono distribuiti in diverse camere con servizi e docce. Nella mansarda un ampio locale permette la riunione di gruppi numerosi. Ogni letto è corredato da un cuscino ed una coperta (periodicamente lavati dalla casa): ciascun ospite dovrà portarsi da case le lenzuola.

La struttura è aperta all’ospitalità di gruppi giovanili di oratori e associazioni per:

  • Giornate di spiritualità per giovani, adolescenti, famiglie e operatori pastorali
  • Esperienze di vita fraterna dei gruppi
  • Periodi prolungati di vita comunitaria
  • Momenti di preghiera favoriti da un clima di silenzio nella semplicità e bellezza della campagna

«Per accedere alla casa – precisa don Arienti – occorre contattare l’Ufficio di Pastorale giovanile per verificare la disponibilità nel periodo interessato ed accordarsi per l’accoglienza. Ogni gruppo dovrà compilare la scheda di presenza che troverà nell’espositore in cucina da lasciare in vista in casa prima della partenza. I gruppi sono invitati a concorrere alle spese con un’offerta minima, comunque non inferiore ad una quota giornaliera a testa di euro 3,50. Le offerte vanno lasciate in casa o fatte pervenire in Focr (Ufficio di Pastorale giovanile diocesana, via S. Antonio del Fuoco 6/a, 037225336).

Per le zone milanese e bergamasca è attiva Casa “Betlemme” presso il Santuario della Madonna dei Campi a Brigagno Gera d’Adda.

Gabbioneta-Emmaus-300x300Il logo della casa di accoglienza per gruppi di Gabbioneta




Buon compleanno Santo Padre

Oggi, 17 dicembre, Papa Francesco compie 79 anni. Da tutto il mondo stanno giungendo messaggi augurali, ai quali si unisce anche quello della Chiesa cremonese. Ieri, al termine dell’udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro, i fedeli hanno intonato il canto “Tanti auguri a te”, e una giornalista messicana ha donato al Santo Padre una torta speciale, a forma di sombrero, da parte del popolo del Messico che lo aspetta il prossimo febbraio.




Nel pomeriggio di domenica 13 dicembre l’apertura diocesana dell’Anno giubilare: tempi, gesti e simboli

Dopo l’anteprima giubilare del 29 novembre a Bangui, in Africa, dove Papa Francesco ha anticipato l’apertura della Porta della Misericordia nell’ambito del suo viaggio apostolico in Africa, l’Anno della Misericordia sarà inaugurato ufficialmente dal Santo Padre nella solennità dell’Immacolta, nel cinquantesimo anniversario della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II. La domenica successiva l’Anno giubilare sarà aperto in tutte le diocesi del mondo. Sarà così anche per la Chiesa cremonese, nella seguente modalità.  Alle 16 di domenica 13 dicembre, dalla chiesa di Santa Maria Maddalena, in via XI Febbraio, a Cremona, partirà la processione verso la Cattedrale, dove mons. Dante Lafranconi aprirà la Porta della Misericordia, quella del transetto meridionale, affacciato su piazza S. Antonio Maria Zaccaria, l’unica porta santa in diocesi, secondo le disposizioni di Roma. In contemporanea si terranno in diocesi le celebrazioni di inizio Anno giubilare nelle altre tre chiese giubilari, tutte dedicate alla Madonna.

Alle 16 al Santuario S. Maria del Fonte di Caravaggio (presieduta dal vicario generale, mons. Mario Marchesi) e al Santuario della Misericordia di Castelleone (presieduta dal delegato episcopale per il clero, mons. Mario Barbieri). Alle 17 al Santuario della Fontana di Casalmaggiore (presieduta dal delegato per la Pastorale, don Irvano Maglia). È stata disposta la sospensione delle Messe vespertine del 13 dicembre a Cremona, Caravaggio, Castelleone e Casalmaggiore.

L’Anno giubilare si concluderà nella solennità liturgica di Gesù Cristo Signore dell’universo, il 20 novembre 2016: a livello diocesano avverrà invece domenica 13 novembre, giorno in cui cade anche la solennità di sant’Omobono, patrono della città e della diocesi di Cremona.

 

Il giorno: la Domenica Gaudete

L’Anno santo straordinario si apre nelle diocesi la Terza Domenica d’Avvento, la domenica Gaudete, caratterizzata nel Rito Romano da una particolare intonazione gioiosa, eredità dell’antico canto d’ingresso: “Gaudéte in Dómino semper: íterum dico, gaudéte”, “Gioite sempre nel Signore: ve lo ripeto: gioite” (Fil 4,4).

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Il luogo: la Cattedrale e i principali Santuari mariani

Il luogo principale in cui si apre l’Anno giubilare è la Cattedrale, unica chiesa che simboleggia l’unità della Diocesi e la comunione tra loro delle diverse realtà ecclesiali. Qui il rito sarà più articolato. A presiedere la celebrazione sarà l’amministratore apostolico, mons. Dante Lafranconi, che guiderà la processione iniziale e l’ingresso solenne del Vangelo. La celebrazione sarà proposta in diretta sul portale www.diocesidicremona.it, sulla radio diocesana RCN-InBlu e in televisione su Cremona1 (canale 211).

Nelle altre chiese giubilari il rito, presieduto da un delegato episcopale, prevederà solo una particolare preghiera alla porta principale.

 

La Porta della Misericordia

Giubileo2Unica Porta della Misericordia presente in diocesi è quella della Cattedrale. Essa non ha potuto essere il portale principale, perché privo di bussola interna e, perciò, impossibile da tenere sempre aperto. Sì è scelto il portale della facciata meridionale, comunque dignitosa e imponente, che, provvisto di bussola, può sempre rimanere aperto; ha anche un ampio sagrato che consente riti processionali eventualmente previsti dai pellegrinaggi parrocchiali e la salita per portatori di handicap.

Il simbolo della porta è chiaro. Lo richiamerà il coro che – mentre il Vescovo, il diacono con il libro dei Vangeli e la croce staranno sulla soglia – canterà il ritornello, tratto dal vangelo di Giovanni: “Io sono la porta, dice il Signore, chi passa per me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo” (cfr. Gv 10,9). Ugualmente la preghiera prevista davanti alla porta delle altre chiese giubilari afferma: “Tu hai costituito Gesù pastore e porta dell’ovile, perché chi entra sia salvo, e chi entra ed esce trovi i pascoli della vita”.

Per l’intera durata dall’Anno giubilare la porta della Misericordia della Cattedrale, che sarà adornata da una folta infiorata, sarà illuminata in modo speciale. Al di sopra del portale, nella lunetta, una scritta ne indicherà la funzione. Analoga insegna sarà posta sopra il portone principale della Cattedrale, a indicare che questa è chiesa giubilare.
In tutte e quattro le chiese giubilari delle diocesi durante l’Anno santo sarà possibile lucrare l’indulgenza.

 

Il segno della porta

Il rito usato a Roma è molto eloquente. La Porta Santa di solito è murata. Avere un muro davanti vuol dire non poter andare oltre, non avere futuro, che qualcosa è definitavene chiuso. Invece, se una porta viene aperta, addirittura sfondando un muro, vuol dire che si apre una nuova opportunità e da quel “buco” diventato porta tutti possono passare. Semplice il significato: Dio abbatte i muri tra l’umanità e Lui, chi vuole può entrare in una nuova o rinnovata relazione con il Padre di misericordia.

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Camminare seguendo la croce e il vangelo

La celebrazione presieduta da mons. Lafranconi il 13 dicembre avrà inizio con il gesto simbolico del camminare. La processione dalla chiesa di S. Maria Maddalena di via XI Febbraio verso la Cattedrale richiama il pellegrinaggio, “segno peculiare dell’Anno Santo, perché icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza”. Richiama il fatto che “anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio” (MV 14). Nella processione avrà grande rilievo il Libro dei Vangeli: portato dal diacono, è segno di Cristo che cammina innanzi al suo popolo, e della sua Parola, che è luce e guida per i suoi discepoli.

 

Battesimo e Eucaristia

Il popolo pellegrinate che attraversa la Porta della Misericordia è il popolo che ha una sua dignità, la dignità di figlie e figli di Dio. Dignità che è dono di Dio e che penitenza e conversione devono restaurare, certo, ma per Dio e davanti a lui non siamo schiavi, ma figli amati. Allora vertice della celebrazione di apertura del Giubileo è la celebrazione dell’Eucaristia. In essa il Padre nella sua misericordia viene incontro a tutti coloro che cercano Dio “con cuore sincero”, continuamente offre agli uomini la sua alleanza e ci fa pregustare l’eternità del suo regno “dove con tutte le creature, liberate dalla corruzione del peccato e della morte, canteremo la sua gloria” (Preghiera eucaristica IV).

 

L’accoglienza dei pellegrini in Cattedrale

Per tutto l’Anno giubilare ad accogliere i pellegrini in Cattedrale sarà il motto del Giubileo “Misericordiosi come il Padre” nelle diverse lingue. Verrà proposto, inoltre, un itinerario di pellegrinaggio (individuale o a gruppi) facendo tappa in sette luoghi di particolare significato del massimo tempio cittadino. Si parte naturalmente dalla porta della Misericordia, proseguendo poi all’inizio del transetto meridionale, dove vi sono le acquasantiere, per il segno di croce. Dal centro della navata centrale si potrà quindi, attraverso la ricchezza d’arte della Cattedrale, ripercorrere l’intera storia della salvezza. Il cammino proseguirà poi verso l’altare, segno di Cristo, pietra angolare su cui si costruisce la comunità dei credenti. Le successive tappe saranno presso la cappella della Madonna del Popolo per un saluto alla Vergine, titolare della Cattedrale; e alla cappella del Santissimo per un momento di adorazione. La conclusione del percorso avrà luogo meditando il mistero della Croce o all’altare del Crocifisso o alla cappella della Sacra Spina.

Per l’acquisto dell’indulgenza è necessario confessarsi e fare la comunione prima o dopo la visita a una delle chiese giubilari.




Domenica l’avvio del Giubileo della Misericordia in diocesi: a Cremona l’apertura della Porta santa con uno speciale annullo filatelico. Celebrazioni anche nelle altre tre chiese giubilari: i santuari di Caravaggio, Castelleone e Casalmaggiore

Aperto ufficialmente da Papa Francesco in S. Pietro l’8 dicembre scorso, nella solennità dell’Immacolata Concezione, l’Anno Santo della Misericordia domenica 13 dicembre prende avvio a tutti gli effetti anche nelle diocesi di tutto il mondo. Sarà così anche per la Chiesa cremonese che, nel pomeriggio, sarà chiamata a vivere le celebrazioni di inizio Giubileo nelle quattro chiesa giubilari della diocesi.

 

L’apertura della Porta Santa

La celebrazione più importante avrà luogo a Cremona, in Cattedrale, con l’apertura dell’unica Porta della Misericordia presente in diocesi.

DSC_0182La liturgia, presieduta dall’amministratore apostolico, mons. Dante Lafranconi, avrà inizio alle 16 dalla chiesa di S. Maria Maddalena, in via XI Febbraio. Dopo un momento introduttivo i fedeli si incammineranno verso la Cattedrale, ricordando il significato simbolico del pellegrinaggio, segno del cammino della vita, verso le beatitudini celesti. Dopo il rito di apertura della Porta Santa mons. Lafranconi presiederà l’Eucaristia.

Sacerdoti e diaconi devono trovarsi entro le 15.30 nella sagrestia della Cattedrale, portando camice e stola viola, mentre la casula sarà garantita dalla Cattedrale. Vestiti i paramenti il trasferimento alla chiesa di S. Maria Maddalena per l’inizio della celebrazione. I concelebranti devono comunicare la loro partecipazione e la presenza di gruppi parrocchiali a liturgia@diocesidicremona.it.

L’intera celebrazione sarà proposta in diretta sul portale www.diocesidicremona.it, sulla radio diocesana RCN-InBlu e in televisione su Cremona1 (canale 211).

Per l’occasione l’amministratore apostolico ha disposto che siano sospese tutte le messe della domenica pomeriggio a Cremona, così come a Caravaggio, Castelleone e Casalmaggiore, nei cui rispettivi santuari si celebrerà l’apertura del Giubileo.

 

Lo speciale annullo filatelico

In occasione dell’apertura diocesana del giubileo, a Cremona, nel pomeriggio, Poste Italiane allestirà un servizio filatelico temporaneo, dove sarà possibile ottenere l’annullo speciale creato appositamente per l’occasione sulla cartolina dedicata, disponibile in tiratura limitata di 1000 esemplari. Lo stand sarà dalle 15 alle 17.30 presso la biglietteria del Battistero, quindi dalle 17.30 alle 19 presso la Cattedrale.

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Presso lo spazio filatelico temporaneo saranno inoltre disponibili le più recenti emissioni di francobolli con tematiche attinenti alla manifestazione, i quali potranno essere acquistati insieme ai tradizionali prodotti filatelici di Poste Italiane: folder, pubblicazioni e tessere filateliche, cartoline, libri e raccoglitori per collezionisti.

L’annullo speciale, dopo l’utilizzo nella giornata del 13 dicembre, sarà depositato presso lo Sportello Filatelico dell’ufficio postale di Cremona Centro per i sessanta giorni successivi, per soddisfare le richieste dei collezionisti, per poi essere depositato presso il Museo Storico della Comunicazione di Roma.

 

Al Santuario di Caravaggio

Presso il Santuario bergamasco di S. Maria del Fonte la celebrazione sarà presieduta (ore 16) dal vicario generale, mons. Mario Marchesi, affiancato dal rettore don Antonio Mascaretti e dal parroco di caravaggio don Angelo Lanzeni. I sacerdoti e i diaconi sono attesi entro le 15.30 nella sagrestia del santuario: necessario portare il camice, mentre le casula bianca sarà garantita dal Santuario. Per i concelebranti è necessario comunicare la partecipazione allo 0363-3571 (o via fax 0363-357203 o per e-mail a info@santuariodicaravaggio.org), così come per la presenza di gruppi parrocchiali.

Durante quest’anno Anno le celebrazioni che solitamente si svolgono presso il Santuario saranno caratterizzate ancora di più dal tema della Misericordia. In particolare, la caratteristica celebrazione del Venerdì della Penitenza che come sempre si svolgerà alle 16 con l’atto penitenziale dinanzi al Sacro Fonte, la processione verso la basilica e la Messa. Come di consueto, poi, nel Sabato della Riconoscenza, si terrà la recita del Rosario dopo la celebrazione eucaristica delle 16. Sul sito del Santuario a breve saranno proposti sussidi per aiutare i pellegrini a vivere al meglio la visita ai luoghi significativi del Santuario in questo particolare Anno Santo.

 

Al Santuario di Castelleone

Nel Santuario di Castelleone, dedicato proprio alla Madonna della Misericordia, sarà il delegato episcopale per il clero, mons. Mario Barbieri, a presiedere alle 16 la celebrazione. Sacerdoti e diaconi devono trovarsi entro le 15.30 sotto i portici del Santuario, portando camice e stola bianca. Per i concelebranti è necessario comunicare la partecipazione contattando lo 0374-58118 (interno n. 3) o scrivendo a parrocc.castelleone@libero.it.

Durante tutto l’Anno giubilare ogni ultimo sabato del mese alle 21 è prevista la recita del Rosario, in processione dall’oratorio parrocchiale al Santuario.

 

Al Santuario di Casalmaggiore

Nel Santuario della Madonna della Fontana di Casalmaggiore la celebrazione di inaugurazione sarà invece alla ore 17. A presiederla il delegato episcopale per la Pastorale don Irvano Maglia. Sacerdoti e diaconi si devono trovare entro le 16.30 alla Casa del pellegrino, portando camice e stola viola; necessario per i concelebranti segnalare la presenza allo allo 0375-42279 o via e-mail a padrebruno37@gmail.com, segnalando anche la presenza di gruppi parrocchiali.

Da gennaio saranno poi promossi alcuni momenti di preghiera comunitaria. In particolare, ogni primo venerdì del mese alle 20.30 è prevista l’Adorazione della croce; il secondo giovedì del mese, sempre alle 20.30, la recita della Corona della Divina Misericordia; il terzo sabato del mese dopo le celebrazioni delle 17, la processione mariana con la recita del Rosario meditato; tutte le quarte domenica del mese, alle ore 17 sarà celebrata la Messa Solenne del Pellegrino, animata dalla corale. Durante tutto l’anno giubilare, inoltre, nel corridoio del Santuario rimarrà allestita una mostra in cui sono presentati Santi o Servi di Dio che si sono distinti per le opere di misericordia. I frati, infine, propongono ai parroci di “prestare” la propria schola cantorum per animare le liturgie.

 

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Dal Kiwanis Club 3.000 euro alla Casa Famiglia Sant’Omobono

Sabato 12 dicembre, nella  prestigiosa cornice di Palazzo Trecchi,  Il Kiwanis Club Cremona, nella persona della sua presidente Giuliana Guindani, ha consegnato a Gabriele Panena, presidente della Fondazione Casa Famiglia S. Omobono, un assegno di 3mila euro, frutto dei proventi della “vendita” del volume “Infanzia e Carità a Cremona – Saggi in memoria di Gianfranco Carutti” (edito da Fantigrafica, curato da Matteo Morandi e scritto a più mani), interamente finanziato dalla stessa Guindani.

La consegna dell’assegno alla Fondazione (che aiuta le donne in difficoltà ospitandole e accompagnandole in un percorso educativo per affrontare problemi personali e legati alla maternità) si è svolta nell’ambito della tradizionale Festa degli Auguri del Kiwanis Club Cremona, sodalizio che ha – ricordiamolo – quale mission: “Serving the Children of the world”.




Tanti bambini alla festa cittadina di Santa Lucia

La chiesa di santa Lucia, nel pomeriggio di sabato 12 dicembre, ha accolto tantissimi bambini accompagnati da genitori, nonni e insegnanti per trascorrere un momento di festa e di preghiera. Festa per il ritorno dell’arcobaleno (rappresentato dalle ragazze della scuola di danza RDB di Cremona ) che i bambini sapevano nascosto in una grotta poiché nessuno si mostrava più felice e stupito della sua presenza…. e preghiera, come ogni anno, attraverso la benedizione dei bambini impartita dal vicario don Roberto Musa.

Una decina di ragazzi della Mauro Moruzzi Junior Band hanno accompagnato la breve rappresentazione in cui l’angelo Celestino, Mosè e Noè hanno riassunto i passaggi principali della storia che nelle scorse settimane è stata raccontata in molte scuole. I lavori realizzati dai bambini, con tutti i colori dell’arcobaleno, sono già stati consegnati in vari reparti di pediatria e in alcune case di riposo, ma sabato un buon numero erano anche esposti in chiesa per essere ammirati, ma anche portati a casa come ricordo di un concetto importante: ciascuno di noi può colorare la vita di chi gli sta vicino!

L’arcobaleno è quindi tornato danzando e alla fine anche santa Lucia ha suonato il suo campanello passando tra i bambini pieni di stupore….

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Sabato 12 nella chiesa di Santa Lucia a Cremona un pomeriggio di solidarietà

Sabato 12 dicembre, alle ore 16, nella chiesa di santa Lucia a Cremona, sono attesi tutti i bambini (ma anche le mamme, i papà, i nonni…) che vogliono attendere insieme la “notte più lunga dell’anno”.  In questa occasione l’angelo Celestino (che ormai da qualche anno è protagonista di iniziative rivolti ai più piccoli ) racconterà i progetti che hanno coinvolto i bambini delle scuole per l’infanzia di: Pozzaglio, Bonemerse, Gadesco, Monticelli d’Ongina, Villanova d’Arda, Castelvetro Piacentino e S. Angelo di Cremona e a quelli delle scuole primarie di Brazzuoli, Dosimo, San Colombano al Lambro, Beata Vergine, Sacra Famiglia, Trento e Trieste, Boschetto e S. Ambrogio di Cremona.

In questi istituti bambini e insegnanti hanno realizzato addobbi e biglietti con i colori dell’arcobaleno che in questi giorni verranno recapitati in reparti di pediatria di vari ospedali e anche in alcune case di riposo; un pensiero rivolto a chi è sta vivendo un momento difficile, di solitudine… un pensiero per far entrare i colori e i sorrisi dei bambini in luoghi in cui c’è sempre bisogno di colori e di sorrisi! È un’opera di misericordia a “misura di bambino” che ben si inserisce nell’Anno della Misericordia voluto fortemente da Papa Francesco.

«Ogni scuola – spiega Rosella Galletti coordinatrice del progetto – ha lavorato con entusiasmo e in modo originale e gli elaborati sono tantissimi e bellissimi. Significativo è stato il lavoro svolto dalle insegnanti delle classi quarta e quinta della scuola primaria “S. Ambrogio”, che ha coinvolto anche i bambini che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica. Fondamentale, in questo caso, è stato proprio l’arcobaleno, elemento che le maestre hanno saputo presentare alle classi anche come simbolo di pace… argomento più attuale che mai».

Nel pomeriggio del 12 dicembre, al termine della storia, animata con tante sorprese (saranno presenti la Mauro Moruzzi Junior Band e la RDB, scuola di danza di Cremona ), ci sarà la tradizionale benedizione dei bambini e sarà anche possibile portare a casa un addobbo colorato. Si potrà liberamente lasciare un’offerta per l’iniziativa dell’Avvento di solidarietà della Diocesi di Cremona finalizzato ad aiutare i profughi cristiani accolti dalla parrocchia latina di Antiochia.

Chi vuole, come negli anni scorsi, potrà aiutare anche il Centro Aiuto alla Vita di Cremona, lasciando omogeneizzati alla frutta nel cesto che verrà predisposto in chiesa.

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Nella foto (clicca per ingradirla) i bambini della scuola primaria S. Ambrogio di Cremona




Sabato 12 dicembre al Maristella il ritiro di Avvento per i giovani della città con il biblista don Lorenzo Rossi

“Beata colei che ha creduto”. Questo il titolo del ritiro di Avvento proposto a Cremona per i giovani 19/30enni, in programma nella mattinata di sabato 12 dicebre presso il centro parrocchiale del Maristella. Ad aiutare nella riflessione, incentrata sulla figura di Maria, con un riferimento alla misericordia e alle beatitudini, sarà il biblista don Lorenzo Rossi, sacerdote della diocesi di Mantova.

La proposta, degli Oratori Città di Cremona, si colloca nell’ambito delle iniziative proposte a livello cittadino per gli studenti universitari e i giovani lavoratori. Accanto a quanto organizzato dai singoli oratatori e in interparrocchialità, sono stati individuati tre momenti a carattere zonale per scandire l’intero anno pastorale.

Dopo il primo incontro, tenutosi all’inizio dell’anno pastorale presso l’oratorio di S. Abbondio, nel quale il biblicta cremonese don Maurizio Compiani aveva aiutato a riflettere sul tema della misericordia, in vista dell’Anno Santo, altri due appuntamenti sono stati programmati nei tempi forti dell’anno liturgico: in Avvento e in Quaresima.

Location per il momento di Avvento è la parrocchia del Maristella. Il ritrovo è fissato per le 9: dopo un momento di accoglienza don Rossi offrirà la meditazione, incentrata sulla figura di Maria, sotto una duplice attenzione: da un lato ancora il tema della misericordia in riferimento al Giubileo, dall’altro quello delle beatitudine, sulla scia anche del tema offerto per questo anno oratoriano. Sarà quindi lasciato tempo ai giovani per l’interiorizzazione e il confronto con i sacerdoti presenti, con la possibilità anche di confessioni. Il ritiro si concluderà intorno alle 13.30, con la possibilità di pranzo al sacco in loco per un momento di fraternità al termine di questa esperienza.

La terza e ultima proposta cittadina sarà con il consueto ritiro quaresimale a Tignale del Garda.

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