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Dal 15 al 18 giugno a Cremona torna l’Happening

Non mancherà nemmeno quest’anno a Cremona la manifestazione Happening, evento promosso dal Centro Culturale S. Omobono nella bellissima piazza Stradivari, che raggiunge così l’edizione numero 22. Da sabato 15 giugno a martedì 18, ogni sera gli stand di questo consueto appuntamento estivo offriranno musica, dibattiti e buona cucina. Il filo conduttore dei quattro giorni è racchiuso in un titolo: “E se c’è questa vita? L’imprevedibile accade”.

Gli organizzatori ne spiegano il senso: «La frase di quest’anno prende spunto dalla vicenda dell’Innominato, personaggio de “I Promessi sposi”, tormentato da un risveglio di coscienza dopo il dialogo con Lucia, appena rapita e custodita nel suo palazzo. È da quel tormento che nascerà qualcosa di ‘imprevedibile’, cioè l’incontro con Federigo Borromeo e la conversione dell’Innominato». La vicenda di questo personaggio, osservano i responsabili del Centro S. Omobono, descrive cosa può riaccendere la vita di ogni uomo: l’accadere di qualcosa di imponente e meraviglioso che cambia il cuore.

Sabato 15 giugno l’apertura degli stand alle 19.00, con la possibilità di cenare, come ogni sera, presso il Ristorante e l’Hosteria dell’Happening; dalle 21.30 musica con i Blues4people, band milanese che riproporrà il meglio dal repertorio del film “Blues Brothers”.

Domenica 16 giugno il primo dibattito: alle 19.00 la giornalista Annalisa Teggi, traduttrice dell’autore inglese G. Chesterton, incontrerà il pubblico in piazza in un incontro intitolato “Il paese delle meraviglie è qui”. Dalle 21.30 serata musicale con la cover band Five Live.

Lunedì consueta apertura dalle 19.00 e incontro in piazza Stradivari dal titolo “Servire il bene di tutti”: interverrà Gigi De Palo, presidente del Forum nazionale delle Associazioni familiari. La serata proseguirà con l’esibizione dei due complessi strumentali “Junior Band” e “Crescendo”.

L’ultima serata di martedì 18 giugno si aprirà con lo spettacolo teatrale intitolato “Si può vivere così”, curato dall’artista e regista Alfonso Alpi, nel quale reciteranno i detenuti del carcere cremonese Ca’ del Ferro. L’appuntamento è alle ore 19.00 presso il cortile Federico II. Festa di chiusura affidata alla cover band Diskorario (dalle 21.30).

All’Happening è abbinata una lotteria a premi il cui ricavato sarà destinato in gran parte a sostenere il centro per bambini disabili di Cremona “Casa d’oro”.




Csi, parole d’ordine: partecipazione, qualità, investimenti

Non è stata una chiusura di attività, quanto piuttosto un rilancio e uno sguardo al futuro. Il CSI nazionale compie 75 anni e altrettanti ne compie il comitato cremonese. Nella serata di martedì 11 giugno, nella cornice accogliente di Cascina Moreni, gli operatori del Comitato si sono dati appuntamento per dare una mano di pensiero e di azione alla Presidenza. Occasione per festeggiare il compleanno del CSI in un modo molto particolare: pensando, sognando, dando forma al coraggio. Sì, perché di coraggio si è parlato e delle parole coraggiose che servono per impedire che si sopravviva o peggio si sia sommersi dalle difficoltà.

Il CSI ha parole coraggiose da dire? Innanzitutto a se stesso e dunque ai ragazzi che tessera  e alle società che serve? La Presidenza ne ha indicate tre e su queste ha chiesto si aprisse un dibattito di declinazione e contenuto: partecipazione, qualità, investimenti. Senza queste parole coraggiose e lo stile conseguente tutto diventerebbe arida pratica tecnica, impersonale.

Non a caso nelle attivazioni di gruppo (ciascuno aveva a disposizione una scatola vuota da riempire con quanto si riteneva utile per articolare la parola) tantissimo è uscito: quasi non si aspettasse altro che, appunto, una attivazione.

Il presidente del CSI cremonese Claudio Ardigò ha introdotto lanciando il senso della serata, per poi spendere un sincero grazie agli intervenuti.

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L’assistente ecclesiastico, don Paolo Arienti, ha proposto una rilettura delle tre parole coraggiose, chiedendo ai gruppi di entrare nel cammino di co-progettazione che inevitabilmente sarà destinato a riscrivere le tappe ordinarie della vita di comitato, a partire dall’assemblea con le società già in calendario per settembre.

Alla Presidenza ora il compito di “aprire le scatole” e mettere in sintesi i contributi elaborati: una prima importante tappa per spegnere tante candeline che sono innanzitutto testimonianza di passione e cultura sportiva.

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«Non sarete soli mai», settanta di cremonesi alla Macerata-Loreto

Non solo pellegrini, ma anche missionari. Si è svolto nella notte tra l’8 e il 9 giugno 2019 l’annuale pellegrinaggio dallo stadio di Macerata alla Santa casa di Loreto, che anche quest’anno ha coinvolto circa 100 mila persone da tutta Italia e non solo, tra giovani, adulti e bambini. Tra loro anche un gruppo di cremonesi, circa una settantina, che ha partecipato all’evento.

E’ appunto il vescovo Giancarlo Vecerrica a spiegare che all’alba, una volta raggiunta la meta, i pellegrini riceveranno il mandato di essere tutti missionari nel mondo. Parole riprese poi anche da papa Francesco nella tanto attesa telefonata che precede la Santa Messa di Sabato sera: “Così la vita vale la pena”.

Oltre alla chiamata del Santo Padre, anche due brevi testimonianze introducono i pellegrini al titolo di questa quarantunesima edizione intitolata “Non sarete soli mai”. Sono le esperienze di Tilly e Ionata, seguite durante la notte dalle parole di Asmae Dachan, giornalista italiana di origini siriane.

Così come nella vita di Ionata, segnata dalla malattia e morte di Caterina, sua moglie, anche nel cammino verso la Madonna di Loreto, molti fanno esperienza di “Una compagnia che non finisce più”: chi rimane indietro, poi incontra qualcuno che lo riporta sulla strada; se qualcuno non può proseguire si lascia soccorrere da un medico che aspetta al bordo del sentiero. Tutti, però, possono arrivare al santuario e affidare le proprie personali intenzioni alla Madonna.

«Abbiamo camminato alla ricerca di qualcosa, di qualcuno, di un avvenimento – racconta Giulia, una delle giovani pellegrine partite da Cremona -, che facesse si che non fossimo più soli, mai, che accadeva ora. La fatica e la stanchezza diventavano effimere guardando migliaia di persone camminare una notte intera seguendo la croce. Che meraviglia vederne dal fondo le figure poco distinte con le fiaccole sollevate al cielo, prima che sorgesse l’alba. Mai più soli perché Cristo “è con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.”
Abbiamo incontrato persone grazie alle quali la fatica del cammino diventava la conferma di quella presenza che illumina la strada anche in tempi bui. E ancora una volta, così come lo scorso anno, l’affanno dovuto a tanti chilometri di cammino e ore di veglia, si tramuta in stupore alla vista della meta, la casa della Madonna, la ragazza da cui tutto è iniziato.

 




Bozzolo, tre giorni di fede, arte e cultura nel 60° della scomparsa di don Mazzolari

“Il fiume, la cascina, la pianura: le tre immagini usate da Papa Francesco il 20 giugno 2017 in visita alla tomba di don Primo Mazzolari, ora diventano tre giorni di manifestazioni a Bozzolo”: lo spiega al Sir don Bruno Bignami, presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari che ha sede nel paese – provincia di Mantova, diocesi di Cremona – in cui il prete-scrittore fu parroco dal 1932 al 1959, anno della morte, e dove è sepolto.

La Fondazione sta celebrando i 60 anni dalla scomparsa di Mazzolari e per l’occasione ha predisposto una fitta serie di appuntamenti culturali, religiosi e di svago che portano i riflettori sulla piccola cittadina nella Val Padana. “Don Mazzolari scende in piazza e lo fa in occasione del 60° dalla morte. Gli eventi – spiega don Bignami – sono organizzati dalla Fondazione, dal Comune di Bozzolo e dalla parrocchia e sono occasione per riprendere il messaggio di don Primo”. Bignami, che è postulatore della causa di beatificazione del sacerdote lombardo e direttore dell’Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro, aggiunge: “Innovativo è lo stile di questa tre giorni che si terrà nei giorni 14-15-16 giugno; in vari punti del paese ci saranno mostre iconografiche, musiche, letture, incontri, testimonianze e ospiti illustri che si alterneranno e offriranno un approccio originale al parroco di Bozzolo”.

Si tratta “di un evento assolutamente inedito e unico, di richiamo nel suo genere. Si parlerà di economia, di filosofia, di politica, di spiritualità, di società, di comunicazione… senza rinunciare alla buona musica, al teatro e alla cucina mantovana”. Un richiamo offerto fra l’altro dalla presenza di personaggi importanti del nostro tempo: da Stefano Zamagni a Paolo Rizzi, da Moni Ovadia a Enrico Garlaschelli, da Carla Danani a Elena Bartolini, da Roberto Maier a Franco Gabrielli, da Barbara Rossi a Gaia De Vecchi. “Al centro ci sarà la parola di don Mazzolari, che diventa occasione di ascolto, di narrazione e di cultura grazie a volti che si incontrano”, conclude don Bignami. Gli appuntamenti prenderanno avvio venerdì 14 giugno, alle ore 16.30 nella chiesa di San Francesco (via Paccini, Bozzolo), con l’inaugurazione della mostra iconografica di Bruna Grazioli. A seguire, alle 17, nella sala civica di piazza Europa, sarà don Bignami a tenere una relazione pubblica sul tema “Don Primo Mazzolari nel nostro tempo”; sono previsti interventi dell’economista Paolo Rizzi, di Vincenzo La Fragola, diacono, e di Roberto Maier, sacerdote. Per l’intero programma – che ha preso avvio lo scorso novembre con un convegno su Mazzolari nella sede Unesco di Parigi, è proseguito con numerosi eventi in Italia e andrà avanti fino alla fine del 2019 -:fondazionemazzolari.it/.

 




Il 2 giugno festa unitaria di AC confrontandosi con la testimonianza di alcuni cremonesi “impegnati”

Domenica 2 giugno si è svolta a Cremona la tradizionale festa di fine anno alla quale i gruppi di Azione Cattolica della diocesi sono stati invitati per condividere un momento di festa e riflessione a conclusione dell’anno associativo, L’evento ha trovato ospitalità presso l’oratorio di via Chiara Novella dell’unità pastorale S. Agata-S. Ilario in cui si sono svolti i momenti iniziali e conclusivi.

La festa ha preso avvio alle 9 con l’accoglienza e la preghiera iniziale. Si è voluto cogliere l’occasione della festa della Repubblica del 2 giugno, festa civile nazionale, per ricordare che è impegno dei cristiani vivere con responsabilità, passione e desiderio di bene gli impegni quotidiani, con l’attenzione a costruire una città in cui emerga con sempre maggior chiarezza la presenza di Dio. A tal proposito, il titolo scelto per questo momento è stato “Città dell’uomo, città di Dio”, richiamando la responsabilità dei cristiani a servire la città dell’uomo nella ricerca del bene che Dio semina nel cuore delle persone e nella storia.

I ragazzi, i giovani e gli adulti presenti sono stati coinvolti in un percorso per le vie della città alla scoperta di alcuni uomini e donne cremonesi impegnati nel mondo politico ed ecclesiale che, in diverse epoche storiche e culturali, hanno contribuito a migliorare la città in cui hanno vissuto. I personaggi presentati sono stati Guido Miglioli, sottolineando la sua attività a favore delle classi rurali per riscattarle dalla povertà e dallo sfruttamento Sofonisba Anguissola, straordinaria ritrattista capace di cogliere l’interiorità e di narrare la storia di chi ritrae nonché una pioniera inconsapevole del movimento femminista, don Primo Mazzolari, “il carismatico e profetico” parroco di Bozzolo il cui pensiero anticipò alcune istanze pastorali e dottrinali del Concilio Vaticano II, Carlo Gilberti e Lorenzo Gastaldi, due giovani partigiani formati in Aziona Cattolica. Dopo aver ascoltato un breve racconto delle loro vite, i ragazzi e gli adulti hanno affrontato alcune prove al fine di individuare le virtù incarnate da tali testimoni, ideali legati al servizio e alla ricerca del bene comune nella città degli uomini: libertà, cultura, speranza e inclusione.

La mattinata si è conclusa con la Messa nella chiesa di Sant’Omobono. Durante la celebrazione è stato salutato e ringraziato don Giambattista Piacentini per l’appassionato servizio all’Azione Cattolica come assistente unitario, porgendogli i più sentiti auguri per i nuovi incarichi pastorali.

La festa è poi proseguita in oratorio con la condivisione del pranzo, ricordando la ricca proposta dei campi scuola estivi per tutti i settori.

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Mostra e incontro sulla Laudato si’ il 7 giugno a Castelleone

“Il Grido della Terra”, è questo il titolo dell’incontro sull’enciclica Laudato si’ promossa per la serata di venerdì 7 giugno (ore 20.45) a Castelleone, presso la Barchessa di Palazzo Brunenghi (via Roma 67). L’evento, patrocinato dal Comune, è promosso dall’Associazione Quetzal, in collaborazione con la parrocchia di Castelleone e le Acli cremonesi.

Alla serata – che prevede anche un’esposizione di libri dell’Editrice Terre di Mezzo – interverranno il prof Filippo Pizzolato dell’Università di Padova, l’assistente delle Acli provinciali don Antonio Agnelli e Miriam Giovanzana, direttrice della casa editrice Terre di Mezzo.

L’evento sarà impreziosito da una mostra sulla Laudato si’, che sarà visitabile anche sabato 8 e domenica 9 giugno, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

«Papa Francesco – ricordano gli organizzatori – invita a tornare al vero senso dell’economia, come gestione delle risorse della casa comune per il bene comune di tutti, che non lasci fuori nessuno. Un’economia inclusiva, che serve tutti gli uomini senza lasciare indietro nessuno».




“Lettere in bottiglia. Ai nuovi nati: questo vostro Duemila”: il 3 giugno la presentazione del libro

Nella serata di lunedì 3 giugno, alle 21, presso la sala Zanoni di via Vecchio Passeggio 1, a Cremona, Raniero La Valle presenterà il libro “Lettere in bottiglia. Ai nuovi nati: questo vostro Duemila” (Gabrielli editore). L’evento è promosso da Tavola della pace di Cremona, con il patrocinio del locale Centro di servizi per il volontariato nell’ambito della Festa del volontariato 2019.

In questo libro La Valle raccoglie le più recenti lettere che raccontano il suo percorso politico e spirituale. Lettere infilate nei colli di bottiglia, chiuse con tappi a ceralacca e lanciate nel mare della modernità. Sono lettere destinate al tempo che verrà, ai nuovi nati, alla generazione next, ai Millennial. Perché la salvezza sia sempre possibile. Nonostante la violenza, il razzismo, la precarietà, il dissesto ambientale. Nonostante la deriva e il rigurgito etnonazionalista e il ritorno della guerra.

Raniero La Valle, nato a Roma nel 1931, è stato direttore del Popolo con Aldo Moro e direttore dell’Avvenire d’Italia, nel tempo del Concilio Vaticano II; giornalista della tv e parlamentare per quattro legislature nel gruppo della Sinistra Indipendente; nella Commissione Difesa della Camera obiettore di coscienza contro la guerra del Golfo ed estensore dei principali articoli della legge sull’obiezione di coscienza; ha promosso e diretto dal 1978 al 1994 la rivista Bozze cui hanno collaborato esponenti del pensiero critico in Italia; è stato direttore di “VASTI, che cos’è umano?”, scuola di ricerca e critica delle antropologie, è presidente dei Comitati Dossetti per la Costituzione nel referendum per le riforme costituzionali del 2016. È autore di numerose opere.




“Città dell’uomo, città di Dio”, il 2 giugno la festa unitaria di AC

Si terrà domenica 2 giugno la consueta festa di fine anno, che chiama i gruppi di Azione Cattolica a incontrarsi per condividere un momento di chiusura dell’anno associativo, all’insegna della festa e della riflessione comune. L’evento ha trovato ospitalità presso l’oratorio di via Chiara Novella dell’unità pastorale S. Agata-S. Ilario, in cui si svolgeranno i momenti iniziali e conclusivi.

La festa, infatti, prevede l’avvio alle 9.00 con accoglienza e preghiera iniziale e poi si realizzerà attraverso un percorso che attraverserà alcune vie della città, sulle orme di persone che hanno incarnato ideali e virtù legate al servizio e alla ricerca del bene comune nella città degli uomini.

Il titolo “Città dell’uomo, città di Dio”, richiama infatti l’impegno dei cristiani a servire la città dell’uomo nella ricerca del bene che Dio semina nel cuore delle persone e nella storia, che esse stesse sanno creare e rappresentare. Per questo verranno proposte alcune biografie di artisti, patrioti, uomini e donne impegnati nel mondo politico ed ecclesiale, che hanno contribuito a migliorare la città in cui hanno vissuto, in diverse epoche storiche e culturali.

I personaggi verranno presentati all’interno di un percorso per le vie della città, tra giochi e tracce da trovare e indovinare, al fine di poter raccogliere poi informazioni e caratteristiche del personaggio indicato. L’occasione della data del 2 giugno, festa civile nazionale, ricorda che è impegno dei cristiani vivere con responsabilità, passione e desiderio di bene gli impegni quotidiani, con l’attenzione a costruire una città in cui emerga con sempre maggior chiarezza la presenza di Dio.

La mattinata si concluderà con la celebrazione della S. Messa nella chiesa di San Bassiano in via Bissolati alle 12,00, per poi arrivare a condividere il pranzo e i saluti presso l’oratorio.

Locandina




Sabato 1 giugno anche a Cremona “Meet the Meeting”

Sabato 1° giugno, dalle 9 alle 19 a Cremona  in corso Campi (angolo via Guarneri del Gesù) si terrà la seconda edizione di “Meet the Meeting”, un evento per sostenere, far conoscere e presentare il Meeting per l’amicizia fra i popoli (www.meeetingrimini.org), che ormai da quarant’anni rappresenta una straordinaria occasione di dialogo e di incontro tra persone e popoli, e che quest’anno si terrà da domenica 18 a sabato 24 agosto nella Fiera di Rimini, con il titolo “Nacque il tuo nome da ciò che fissavi”.

“Meet the Meeting” il 1° giugno si terrà in quaranta piazze di altrettante città italiane: Ancona, Arezzo, Ascoli Piceno, Barengo, Bassano del Grappa, Belluno, Bologna, Brescia, Cagliari, Casale Monferrato, Chiavari, Civitanova Marche, Cremona, Firenze, Forlì, Gallarate, Genova, Guglionesi, La Spezia, Magenta, Milano, Monza, Napoli, Padova, Pavia, Pesaro, Piacenza, Potenza, Ravenna, Rimini, Roma, Salerno, San Donà di Piave, Torino, Udine, Varese, Viareggio. In ogni piazza sarà allestito un gazebo per raccogliere fondi a sostegno del Meeting, presentare l’evento e invitare tutti alla prossima edizione.

Come omaggio per gli amici che vorranno fare una donazione per il Meeting, i volontari offriranno un’ottima bottiglia di Sangiovese: un vino selezionato da produttori romagnoli di qualità, che accompagna Meet the Meeting fin dall’anno scorso per il suo valore simbolico di gusto, storia, qualità, incontro, amicizia, italianità, allegria… È il prodotto che descrive la convivialità e la passione di Meet the Meeting, ma anche l’accoglienza e l’ospitalità della Romagna, che è partner dell’iniziativa attraverso Visit Romagna, l’ente voluto dalla Regione Emilia-Romagna per seguire in una logica ampia e unitaria la promozione e la valorizzazione dei prodotti turistici delle province di Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

L’evento cremonese culminerà in Corso Campi (angolo via Guarneri del Gesù) alle 18 con la presentazione pubblica della quarantesima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli “Nacque il tuo nome da ciò che fissavi”: interverranno Anna Ventuarini (staff commerciale Meeting) e Alessandro Bini (dell’organizzazione).

Il Meeting per l’amicizia fra i popoli nasce nel 1980 da un gruppo di amici di Rimini, che condividendo l’esperienza cristiana, desideravano incontrare, conoscere e portare nel capoluogo romagnolo tutto quello che di bello e buono c’era nella cultura del tempo. Da allora la manifestazione, che si svolge nella Fiera di Rimini, rappresenta una straordinaria occasione di incontro tra persone di fedi e culture diverse in un contesto che propone convegni, mostre, spettacoli, aree e spazi tematici, sport, un’area per i ragazzi, ristorazione. Sono centinaia i relatori che parlano di economia, arte, letteratura, scienza, politica, problemi sociali, musica. La manifestazione, che conta in media 800mila presenze agli eventi, è realizzata grazie all’apporto di oltre tremila volontari che organizzano, allestiscono, gestiscono e poi smontano il Meeting: una testimonianza impressionante di creatività e gratuità.




Banca Etica: eletto il nuovo Cda con presidenza affidata a Anna Fasano

Si è tenuta l’assemblea generale dei soci di Banca Etica. L’assemblea si è svolta in contemporanea a Bologna, a Bilbao ed è stata trasmessa anche in diretta streaming favorendo il voto e la partecipazione anche a distanza. Per la prima volta in vent’anni, il nuovo CdA ha eletto alla presidenza una donna: Anna Fasano, già vicepresidente nel consiglio precedente. All’assemblea hanno partecipato e votato in totale circa 5.300 soci, di cui circa 1.770 persone hanno scelto la modalità online.

Una mozione ha chiesto alla banca di continuare l’impegno al fianco delle organizzazioni che si occupano di salvataggio, tutela dei diritti e integrazione sociale e lavorativa dei migranti.

L’Assemblea ha approvato il Bilancio 2018 che si è chiuso con un utile di 3.287.703 euro. Gli impieghi lordi hanno toccato quota 931 milioni € (+10,7% sul 2017); la raccolta diretta ammonta a 1.549 milioni € (+12,9% rispetto al 2017); la raccolta indiretta è a quota 670 milioni (+5,2% sul 2017). In calo i crediti deteriorati (NPL), che passano dal 7% al 6% del totale impieghi, e le sofferenze nette, che scendono allo 0,81%; solida la patrimonializzazione con il Cet 1 al 12,24% (dal 12,15%).

Il Git provinciale ringrazia i soci che hanno condiviso il percorso organizzato a Cremona e a Crema per arrivare meglio informati al momento del voto.