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Venerdì 25 ottobre ad Offanengo l’apertura dell’anno sociale per MCL

Il “Movimento Cristiano Lavoratori” (MCL) apre ufficialmente l’anno sociale 2019-2020 con la serata del 25 ottobre ad Offanengo. Alle 19 la Messa celebrata dall’assistente ecclesiastico centrale don Angelo Frassi presso la chiesa parrocchiale. Alle 20 la cena conviviale presso l’agriturismo “Ca’ del Facco” a Salvirola. In tale occasione il presidente MCL del territorio cremonese-cremasco-lodigiano, Michele Fusari, porterà il suo saluto ai presenti.




In difesa dei Curdi, incontro delle Acli con il prof. Vittorio Emanuele Parsi

Sabato 19 ottobre alle ore 17, presso il Salone dei Quadri di Palazzo Comunale, a Cremona, le Acli, insieme alla Tavola della Pace di Cremona, organizzano l’incontro “In difesa dei Curdi e di tutte le minoranze nel Nord della Siria”. Interviene il prof. Vittorio Emanuele Parsi, docente di relazioni internazionali presso l’Università Cattolica di Milano.

Di fronte agli attacchi contro i Curdi, le Acli si uniscono all’esortazione del Papa che “ha rinnovato l’appello al Governo Italiano, all’Unione Europea e a tutta la Comunità internazionale affinché i civili siano protetti e sia consentito l’accesso sicuro e senza ostacoli agli aiuti umanitari; non vi siano rilocazioni forzate di civili e si faccia tutto il necessario per porre fine alla guerra e ristabilire il rispetto del diritto internazionale”.

Venerdì 18 ottobre, alle 18, le Acli faranno al loro interno un momento di preghiera per invocare la pace e promuovere la solidarietà ai profughi attraverso la campagna “Io accolgo”.




A Viadana al via l’esperienza di auto mutuo aiuto con il Centro di consulenza familiare Ucipem

Il Centro di consulenza familiare Ucipem di Viadana promuove due iniziative gratuite per dare una mano ai cittadini e alle famiglie in alcuni momenti delicati dell’esistenza, come la sofferenza psicologica e la pubertà.

La prima iniziativa prende il nome di “Progetto Ama”. L’acronimo sta per “Auto mutuo aiuto”: l’idea è di mettere in relazione persone che, a seguito di particolari vicissitudini personali, si trovino nella necessità di aprirsi e confrontarsi per ritrovare sorriso e fiducia. In zona non esistono esperienze simili, tranne quella degli Alcolisti Anonimi. «Il gruppo – spiegano al consultorio – si rivolge a persone che vivono o hanno vissuto gravi prove, come lutti, separazioni, traumi e patologie invalidanti. Attraverso il dialogo tra i partecipanti, ognuno potrà comprendere meglio ciò che ha vissuto, ascoltare le esperienze altrui, liberare il pianto, trovare magari consigli utili e motivi di ispirazione». Obiettivo: cercare le risorse per superare le situazioni di difficoltà.

Ogni gruppo sarà dotato di un facilitatore: una persona che ha a sua volta sofferto, e che è stata debitamente formata a ricoprire il ruolo. Suo compito non sarà fornire soluzioni e imporre risposte, bensì moderare il confronto, dare parola a ognuno dei presenti, agevolare lo scambio di impressioni e riflessioni, aiutare i partecipanti a condividere le proprie risorse e a sostenersi reciprocamente.

Le persone interessate terranno un colloquio preliminare con la consulente familiare: i gruppi saranno infatti costituiti in modo da mettere assieme cittadini con vissuti analoghi. Ogni gruppo sarà composto al massimo da dodici persone. Le riunioni, da un’ora e mezza circa, avranno cadenza settimanale.

Il Centro di consulenza familiare promuove inoltre il percorso “Il mio corpo che cambia. Laboratorio per mamme e figlie 9-13 anni”: attività ludiche e interattive per affrontare il tema della corporeità, rafforzare i legami affettivi, fornire una visione positiva della femminilità. «L’obiettivo è di aiutare mamme e figlie ad affrontare tematiche delicate in un clima di confidenza e complicità, affinché le più giovani possano acquisire consapevolezza del significato di sessualità e femminilità, e imparino a non abusare del proprio corpo, bensì a valorizzarlo». In futuro si vorrebbe ampliare l’iniziativa alle ragazze 10-14 anni e al rapporto papà-figli maschi.

Per informazioni, rivolgersi allo 0375 781436. Il consultorio Ucipem è presieduto da don Angelo Maffioletti, ha sede in via Garibaldi 52, e apre al pubblico il lunedì e giovedì dalle 15 alle 19, e il martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12.




Domenica 20 ottobre alle 15.30 l’ingresso di don Antonio Pezzetti a Piadena

Farà il suo ingresso domenica 20 ottobre, alle15.30, il nuovo parroco dell’unità pastorale di Piadena-Vho-Drizzona. Si tratta di don Antonio Pezzetti, per anni direttore della Caritas cremonese, in prima fila accanto agli ultimi, e oggi chiamato a vivere una diversa esperienza, nel ruolo di parroco.

L’unità pastorale si preparerà all’ingresso del nuovo parroco in due diverse occasioni: un momento di preghiera, venerdì 18 ottobre, alle 21, nella parrocchiale di Piadena, e la partecipazione, sabato 19 ottobre alle 21 nella Cattedrale di Cremona, alla veglia missionaria, durante la quale si saluterà anche don Davide Ferretti, vicario zonale uscente della Zona 4.

La Messa di insediamento del 20 ottobre (ore 15.30) sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni. Don Antonio sarà accolto dall’intera comunità e dal sindaco Matteo Priori nel chiostro della chiesa di S. Maria e poi raggiungerà il sagrato per dare inizio, nella chiesa piadenese, alla celebrazione della Messa. Ad animare l’Eucaristia sarà la Corale parrocchiale, ma il canto finale sarà affidato alla Corale africana della Casa dell’Accoglienza.

Al termine della celebrazione, la comunità festeggerà insieme al suo nuovo parroco con un rinfresco in oratorio.

In attesa che l’unità pastorale ascolti le prime parole del suo nuovo parroco, don Pezzetti ci tiene a dire: «Dopo tanti anni vissuti al servizio della Chiesa in un ambito particolare come quello della carità, ora mi sembra bello poter vivere il mio servizio dentro una comunità parrocchiale, condividendo con la gente e con la loro vita il mio essere prete».

Nella sua nuova missione, don Antonio sarà affiancato da don Paolo Fusar Imperatore, vicario già da un paio di anni a Piadena, Vho e Drizzona. Don Paolo, ordinato sacerdote nel 2007, oltre ad essere impegnato come vicario, è anche docente e responsabile dell’Archivio storico diocesano.

 

Biografia di don Antonio Pezzetti

Classe 1960, originario di Misano Gera d’Adda, è stato ordinato sacerdote il 22 giugno 1985. Ha iniziato il proprio ministero come vicario di Antegnate. Nel 1994 ha iniziato la sua opera presso la Casa dell’accoglienza di Cremona con l’incarico di vicedirettore di cui nel 1997 è diventato direttore, assumendo anche l’incarico di vicedirettore della Caritas diocesana, ufficio che ha poi guidato a partire dal 2001, affiancando anche il ruolo di vicepresidente della Fondazione S. Facio. Dal 2008 al 2016 è stato anche responsabile del Segretariato diocesano migrantes. Lasciata la struttura di accoglienza di Cremona, assumerà l’incarico di parroco di Piadena, Vho e Drizzona, prendendo il posto di don Giuseppe Manzoni. Inoltre è stato scelto come nuovo vicario zonale della Zona pastorale IV, in sostituzione di don Davide Ferretti.

 

Saluto del nuovo parroco

Un saluto a tutti voi piadenesi, a quelli che vivono la vita della Chiesa nell’Unità Pastorale formata dalle tre realtà parrocchiali di S. Maria, del Vho e di Drizzona, e a quelli che semplicemente abitano nel territorio dell’ormai unico Comune.

Un saluto che vuole essere per tutti anche augurio di bene e di impegno per la vita che state vivendo, a partire dalle autorità civili e militari, alle persone impegnate nelle varie istituzioni, nel mondo del lavoro e nelle realtà del volontariato, della cultura e dello sport.

Avremo presto modo di incominciare ad incontrarci e conoscerci.

Il mio saluto vuole arrivare prima di tutto ai più deboli e ai più fragili della comunità: gli ammalati e gli anziani soli, le famiglie in difficoltà per molteplici fragilità, i poveri in spirito e i poveri che fanno fatica ad arrivare a fine mese.

Un saluto particolare a voi ragazzi e giovani che siete non solo il nostro futuro ma anche il presente del nostro essere Chiesa. La comunità ha bisogno di voi e voi avete bisogno degli adulti e delle alleanze educative che potremo insieme realizzare.

Sono grato ai tanti che a vario titolo e in diversi modi hanno lavorato e continuano a impegnarsi perché la nostra unità pastorale sia vitale e vivace, in ricerca della volontà di Dio e del bene dei fratelli.

Un saluto anche a coloro che sono giunti in questa comunità da terre lontane, con culture e fedi diverse, nella consapevolezza che ogni diversità può diventare arricchimento.

Ricordo con stima i sacerdoti che mi hanno preceduto nel ministero in mezzo a voi e un saluto anche ai sacerdoti originari di questa comunità.

Scriveva il Vescovo Antonio nell’annunciare le varie nomine di quest’anno: «E’ comprensibile il dispiacere del distacco da realtà che ciascuno ha cercato di guidare e servire con amore, instaurando spesso profondi rapporti di amicizia e condivisione. Ma è altrettanto fecondo il ricominciare, raccogliendo quanto altri hanno già seminato, e portando elementi di novità, nel quadro di una pastorale di comunione di cui nessuno può essere protagonista isolato»

Ecco io ricomincio da voi, con voi e per voi il mio ministero sacerdotale, ritorno in una comunità dopo 25 anni spesi a servizio della chiesa nella realtà della Caritas diocesana. Non ho progetti pastorali particolari, insieme a don Paolo, al Consiglio Pastorale e a voi, in comunione con la chiesa diocesana e in collaborazione con le altre parrocchie della zona pastorale, cercheremo di costruire ponti e relazioni che dovranno rendere sempre più veri i nostri rapporti umani e sempre più incisivo l’impegno comune per la missione e l’evangelizzazione delle nostre comunità.

A presto

don Antonio




Al consultorio Ucipem un percorso per mamme e figlie che stanno affrontando i cambiamenti della pubertà

Buongiorno in allegato locandina di una iniziativa del consultorio Ucipem di cui chiediamo cortesemente supporto nella diffusione attraverso i vostri canali.

Il consultorio Ucipem di Cremona propone “Piccole donne – Percorso per mamme e figlie che stanno affrontando i cambiamenti della pubertà”. Si tratta di 3 incontri a piccolo gruppo condotti da una psicologa e una ostetrica che intendono offrire un’occasione per parlare dell’arrivo prima mestruazione, che rappresenta sempre un profondo cambiamento sia fisico che emotivo per le ragazze. Parlarne insieme, infatti, può aiutare a rinsaldare il legame affettivo tra mamma e figlia tra il desiderio di crescere abbandonando il ruolo di bambine, e il timore di un futuro indefinito.

Gli incontri, gratuiti, si terranno mercoledì 16, 23 e 30 ottobre dalle ore 18.

Per info e prenotazioni contattare la segreteria del consultorio Ucipem ai numeri 0372-20751 o 0372-34402 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il lunedì martedì e mercoledì dalle 15 alle 18 oppure scrivere a segreteria@ucipemcremona.it.

Locandina




La metafora delle erbacce per descrivere i fenomeni migratori (AUDIO)

Le erbacce si adattano agli ambienti più ostili: fenomenali bio-indicatori, nascono e crescono ovunque ci siano le condizioni per farlo. Occupano luoghi liberi e abbandonati, per i quali i cittadini finiscono per provare disaffezione. Diventano “erbacce” perché è così che la gente le etichetta. Non benviste, sono considerate invadenti e fastidiose; e richiedono una manutenzione costante, per evitare che infine prevalgano. Alcune erbacce però, da aliene e sgradite che erano, diventano infine piante tipiche: vengono cioè digerite culturalmente (si pensi ai pomodori, sino all’800 considerati semplici piante ornamentali; o ai papaveri nei campi di grano, senza i quali i pittori impressionisti non avrebbero trovato ispirazione per i loro capolavori).

La metafora delle erbacce, come suggerisce Mauro Ferrari, può ben descrivere i fenomeni migratori. Se n’è parlato venerdì 11 ottobre nella sala polivalente della cooperativa sociale Palm W&P di Buzzoletto, nell’ambito della rassegna di incontri “Quante sono le tue opere Signore”. L’appuntamento è stato promosso dalla comunità Laudato si’ Viadana in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, la Consulta del volontariato e altre realtà associative del territorio.

Piadenese, docente del master “Immigrazione” all’università di Venezia, già formatore degli operatori della Casa della carità di Milano, Ferrari ha fornito una riflessione culturalmente stimolante, spaziando dagli scritti di botanici ed economisti alla visione di cartoni animati. «I cambiamenti sociali – ha spiegato il relatore – nascono e crescono come erbacce nel giardino, non come ortaggi in serra. Siamo portati a classificare ed etichettare il mondo, ad amare le nostre abitudini, a vivere in un giardino ordinato, ma intanto le migrazioni sono un fenomeno sempre più strutturale. Invece che dei cosiddetti “extracomunitari”, sarebbe più saggio occuparsi dei nostalgici “ex comunitari”, che si trovano a mal partito in un mondo liquido, che cambia velocemente e nel quale non hanno più gli strumenti per ritrovarsi. Non possiamo affrontare per sempre la questione con le categorie dell’emergenza: la strada maestra è quella di essere duttili e consapevoli». Si può cercare insomma di convivere con le erbacce (coi migranti), adottando una logica comprendente: «Descrivere, interpretare, costruire alleanze, pianificare strategie».

L’incontro è stato aperto dal saluto di don Paolo Tonghini, mentre Luigi Gardini ha messo a dimora un ulivo, in risposta all’appello delle comunità Laudato si’ di piantare 60 milioni di alberi in Italia (uno per abitante) entro il 2020.

Al termine della serata, l’agricoltore Mimma Vignoli ha presentato alcune erbe spontanee del territorio e le loro virtù.

Conclusione con la degustazione di malvarosa in pastella, torta al luartis e polpettine di ortica.

I prossimi appuntamenti: venerdì 18 ottobre al cinema Comunale di Dosolo, la proiezione del film “Last call. Ultima chiamata”; lunedì 21 alle 21 al centro-servizi di Bellaguarda, l’economista politico Riccardo Petrella (docente alla Cattolica di Lovanio, Belgio) interverrà sul tema “La casa mondiale brucia. I secchi d’acqua non saranno sufficienti”.




Paolo VI, la scuola e l’educazione. Convegno sabato 19 (ore 15.30) al Centro Pastorale diocesano

In apertura dell’anno associativo, la sezione Uciim (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) di Cremona, organizza e propone una riflessione sul tema “Montini (Paolo VI) La Scuola e l’Educazione”. Il Convegno avrà luogo sabato 19 ottobre 2019, nella Sala “Spinelli” del CPD “Maria Sedes Sapientiae” di via Stenico, con inizio alle ore 15,30. Dopo l’introduzione del presidente Fabrizio Lanfredi e la presentazione di Franco Verdi, moderatore, interverranno sul tema il prof.Gianenrico Manzoni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Brescia e la prof Maria Silvia Mussi, presidente emerita della sezione.

Il tema del Convegno si qualifica per almeno due motivi: riproporre il valore di servizio ecclesiale e culturale dell’associazionismo professionale dei docenti, non solo come luogo di elaborazione e di sintesi tra Fede e Vita, ma, oggi, come condizione oppositiva all’individualismo senza legami che isola i docenti, consegnati a solitudine educativamente infeconda, attingendo alla testimonianza di Maestri – secondo motivo – che hanno segnato la riflessione pedagogica a fondamento del principio e del lavoro educativo, senza del quale la Scuola tradisce la sua missione.

La locandina

Nella vicenda, insieme cristiana e civile, di Giovanni Battista Montini, poi papa Paolo VI, il tema dell’Educazione ebbe un significato tutt’altro che marginale e ha ricevuto un’attenzione costante in tutte le stagioni della sua vita. La pedagogia montiniana è ispirata da una visione antropologica che nell’esperienza religiosa e nell’apertura alla trascendenza riconosce un elemento necessario e una condizione irrinunciabile per il pieno compimento umano. Ma al tempo stesso evita con cura ogni assorbimento affrettato e superficiale dell’esperienza umana nella sfera religiosa, per riconoscerle al contrario la sua consistenza propria e la sua autonomia. Questa visione della vocazione e del destino umano costituisce la radice dell’impegno dei credenti in campo educativo e quest’ ultimo diviene uno dei luoghi nei quali è possibile vedere la forza umanizzante di cui il messaggio evangelico  è portatore e che, nel corso dei secoli, ha segnato la storia dei popoli.

Il convegno, che è organizzato in collaborazione con Diocesi di Cremona, Ufficio diocesano di Pastorale Scolastica, Cif, Aimc, è aperto a tutti gli interessati; ai docenti sarà rilasciato l’attestato di partecipazione ad attività formative, valido per il computo dell’aggiornamento.




Elogio delle Erbacce

Venerdì 11 ottobre alle 18.15, presso la Sala Coop. PALM W & P di via Codisotto 8, a Buzzoletto, continua il percorso per la custodia del creato per nell’ “ottobre eco-virtuoso” promosso dalla Comunità Laudato si’ di Viadana, dal titolo “Elogio delle Ebracce”. Un approccio ecologico al tema delle migrazioni con l’intervento di Mauro Ferrari, docente del Master “Immigrazione” dell’Università Cà Foscari di Venezia. Ecco i punti che saranno trattati nell’incontro:

  1. Il nostro ecosistema è profondamente meticcio, ma raramente ci interroghiamo sulle presenze di animali o vegetali “clandestini”, eppure ormai profondamente adattati al nostro ambiente.
  2. Gli esseri umani migrano. Quasi sempre forzatamente, alla ricerca di luoghi in cui sopravvivere. Molto spesso seguendo gli stessi percorsi che hanno caratterizzato l’accaparramento delle materie prime (come ci ha insegnato Galeano: materiali preziosi come oro, argento, caucciù; sul piano alimentare come ad esempio cacao, caffè, zucche e pomodori; sul piano energetico carbone e petrolio).
  3. Dunque cosa significa “tipico”? Ciò che è stato “digerito”, culturalmente ed economicamente. Questo vale per i vegetali come per gli esseri umani (i sikh che diventano “bergamini”).
  4. Laddove la globalizzazione delle diseguaglianze ha creato deserti (dove le potenze coloniali hanno creato deserti) ha prodotto migrazioni.
  5. Abbiamo oggi la straordinaria opportunità non tanto di sentirci colpevoli ma di essere consapevoli di questi processi e di trasformarli in strategie di interazione quotidiana…

A seguire degustazione guidata di piatti a base di erbe locali.




Da ottobre in preghiera per i Missionari Saveriani

Nel mese missionario di ottobre riprendono gli incontri di preghiera con il Gruppo Amici Missionari Saveriani (GAMS) di Cremona per l’anno pastorale 2019-2020. Un’occasione per pregare insieme per le vocazioni e per le missioni saveriane nel mondo. A partire dal 9 ottobre alle ore 15.30, ogni secondo mercoledì del mese, presso il Civico 81 (antica sede cremonese dei Saveriani) in via Bonomelli 81, verrà celebrata una Messa per sostenere l’apostolato dei missionari. In occasione del secondo appuntamento di preghiera, che si terrà il 20 novembre alle 15, un incontro con il GAMS di Parma.

Calendario degli incontri 2019:

  • 9 ottobre – ore 15.30
  • 20 novembre – ore 15
  • 11 dicembre – ore 15

Calendario degli incontri 2020:

  • 8 gennaio – ore 15
  • 12 febbraio – ore 15
  • 11 marzo – ore 15
  • 8 aprile – ore 15.30
  • 13 maggio – ore 15.30
  • 10 giungo – ore 15.30



Con Delpini i famigliari del clero dalle diocesi lombarde a Caravaggio

Una giornata di pellegrinaggio e di convegno presso il Centro di spiritualità del Santuario di S. Maria del Fonte, presso Caravaggio, ha riunito giovedì 10 ottobre le rappresentanze delle associazioni diocesane dei famigliari del clero. Presenze provvidenziali quanto spesso dimenticate che condividono, nella concretezza della vita dei sacerdoti, ansie e gioie, stanchezze ed entusiasmi. E, sempre più, anche l’avanzare dell’età media del clero delle diocesi.

A guidare la giornata, iniziata alle 10 con la preghiera comune ed il saluto dei responsabili nazionali dell’Associazione “Famigliari del Clero”, l’Arcivescovo di Milano e Metropolita della Lombardia mons. Mario Delpini che ha offerto ai presenti, con la consueta pacata franchezza, una sua riflessione sul ruolo delicato e prezioso di coloro che si prendono cura della vita dei preti: collaboratrici, collaboratori, sorelle o parenti stretti che accolgono – sovente come una vera e propria vocazione – il servizio alla missione dei presbiteri, vissuto “dietro le quinte”.

Ai presenti monsignor Delpini ha raccomandato di recuperare lo spirito di fede a guida della propria scelta di vita, l’umiltà e la custodia di sani affetti (così importanti anche per chi consacra la vita al Vangelo), la discrezione ed il rispetto della riservatezza che merita ogni sacerdote, senza mai scadere in atteggiamenti di servilismo o disinteresse per il bene della persone con la quale si condivide la quotidianità.

L’audio della meditazione proposta da mons. Delpini

La mattinata si è conclusa con la celebrazione Eucaristica in Basilica e la condivisione del pranzo in fraternità. Nel pomeriggio, dopo il rosario pregato in Basilica, sono proseguiti i lavori con i responsabili diocesani e regionali. Era presente, con diversi parenti e assistenti di sacerdoti della diocesi, anche il vescovo Emerito di Cremona mons. Dante Lafranconi, il Presidente diocesano Cesare Fontana e l’Assistente diocesano dell’Associazione don Giorgio Ceruti.

L’Associazione raduna ad oggi circa una cinquantina di aderenti – quasi tutti genitori o parenti prossimi dei sacerdoti – e auspica maggiore attenzione da parte del clero diocesano verso la cura pastorale di quanti hanno scelto di dedicarsi al bene della Chiesa nell’umile servizio dei suoi ministri.

L’omelia dell’Arcivescovo Delpini (.pdf)