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«Karl Barth, il coraggio di parlare di Dio», incontro ecumenico al Centro Pastorale

Si terrà sabato 26 ottobre alle ore 21 presso il Centro pastorale diocesano di Cremona l’incontro dal titolo  “Karl Barth, il coraggio di parlare di Dio”.

L’iniziativa è organizzata dall’associazione “Centro di Cultura John Wesley” in collaborazione con l’area pastorale “Capaci di Cultura e comunicazione” della diocesi di Cremona, Chiesa Valdese, Chiesa evangelica metodista di Piacenza e Cremona, Segretariato per le attività ecumeniche Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, e “ha lo scopo di far conoscere e divulgare la figura e l’opera di Karl Bart, uno dei maggiori teologi Evangelici del XX°, a cinquant’anni dalla sua scomparsa”.

Ospite per l’occasione il professore Fulvio Ferrario, Decano della Facoltà Valdese di Teologia

Locandina




Domenica pomeriggio l’insediamento a Gussola di don Roberto Rota

Le parrocchie di Gussola e Torricella del Pizzo accoglieranno, nel pomeriggio di domenica 27 ottobre, il nuovo parroco don Roberto Rota, classe 1989. Il suo insediamento segnerà la conclusione degli ingressi dei nuovi parroci nominati dal Vescovo prima dell’estate 2019.

Le due comunità parrocchiali saranno presenti alla Messa delle 15.30, presieduta dal vescovo Antonio Napolioni presso la chiesa parrocchiale di Gussola, La liturgia sarà animata dal canto del locale coro dei giovani.

Prima del rito religioso, in rappresentanza delle comunità civili, i Sindaci di Gussola e Torricella del Pizzo porgeranno il loro saluto ufficiale sul sagrato della chiesa parrocchiale.

Sulla sua nuova missione don Roberto Rota ha affermato: «Percepisco da parte della gente una grande attesa che spero di non deludere. Questa nuova esperienza porta con sé responsabilità connesse e simili ad ogni ministero parrocchiale, cui si aggiunge un grande impegno di carattere economico e amministrativo per le manutenzioni straordinarie della chiesa parrocchiale, della chiesa di Borgolieto e dell’oratorio. Una grande sfida!».

Accanto al nuovo parroco continuerà a svolgere il proprio ministero don Umberto Leoni, classe 1961, da ben 58 anni vicario a Gussola.

In preparazione all’ingresso del nuovo parroco è stato organizzato un triduo di preghiera. Primo appuntamento a Gussola nella serata di giovedì 24 ottobre (ore 21) con l’adorazione eucaristica; la sera successiva spazio al Sacramento della Riconciliazione. Sabato 26 ottobre, alle 18, nelle due parrocchie l’appuntamento è alle Messe prefestive.

 

Biografia di don Rota

Classe 1959, originario della parrocchia di S. Agata in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1983. Ha iniziato il proprio ministero come vicario al Boschetto, nella periferia di Cremona, dove è rimasto sino al 1991. Nel frattempo è stato impegnato presso la Curia vescovile: prima come addetto della Ragioneria (1984/1995), poi come cassiere (1995/2004), ricoprendo anche l’incarico di direttore della Cassa del Clero (1993/2004) e poi quello di responsabile dell’Ufficio assistenza e pensione clero (1997/2004). Dopo essere stato collaboratore parrocchiale a Cremona nella parrocchia di S. Giuseppe, presso il quartiere Cambonino (1999), è stato nominato parroco di Olmeneta (2000/2004). Segretario per il Giubileo del 2000, è stato anche incaricato diocesano FACI-Federazione nazionale del clero italiano (2001/2008) e presidente della Società di mutuo soccorso tra i sacerdoti (2007/2008).

Dal 2004 era parroco di Castelverde e Castelnuovo del Zappa, dal 2017 anche di Costa S. Abramo e dal 2018 anche di Marzalengo e S. Martino in Beliseto. Ora mons. Napolioni l’ha scelto come successore di don Ettore Conti in qualità di parroco delle parrocchie “Annunciazione” in Gussola e “S. Nicolò vescovo” in Torricella del Pizzo.

Dal 2008 don Rota è incaricato diocesano del Segretariato Pellegrinaggi e dell’Ufficio per la Pastorale del turismo e dei pellegrinaggi; oltre che, dal 2012, presidente dell’agenzia turistica diocesana ProfiloTours.

 

Saluto del nuovo parroco sul bollettino parrocchiale

Cari Amici

Rivolgo, da queste pagine, un primo saluto alle comunità di Gussola e Torricella del Pizzo che si stanno preparando ad accogliermi come Parroco.

Dal 26 maggio scorso, quando è stata resa pubblica la decisione del Vescovo, il mio pensiero e la mia preghiera, nel subbuglio dei sentimenti e delle emozioni, sono stati anche per voi, per i malati e per tutte le persone che vedono nel Prete un riferimento: chiedo al Signore di non deludere attese e speranze e di saper andare incontro a tutti con animo lieto e generoso! Un pensiero anche per chi si sente ai margini, è disinteressato o non credente: a tutti, nella comune appartenenza alla società umana, la mia attestazione di stima e il desiderio sincero di poter partecipare alla costruzione di un mondo più giusto e solidale.

Il mio pensiero è dunque per tutti e per ciascuno; è un pensiero di totale affidamento al Signore e alla sua volontà per essere capaci tutti – popolo di Dio e pastore – sempre, con gioia ed entusiasmo, di seguirlo per le strade lungo le quali ci condurrà.

A don Umberto che, sono certo, continuerà ad offrire il suo prezioso contributo, a don Alfredo che ritrovo dopo qualche anno, nato e cresciuto tra voi, a don Gino che da Parroco della vicina Martignana, sono certo, non mi farà mancare consigli e aiuto, il mio saluto fraterno; a don Ettore il grazie e l’augurio di buon lavoro nella sua nuova missione.

Non è facile entrare in corsa, lungo un cammino già tracciato. Per questo, sono certo, mi perdonerete lentezze, accordandomi quel tempo di ambientamento tra voi che sarà fatto soprattutto di ascolto, per poter poi, insieme, assumere quelle decisioni che occorrono, consapevole degli impegni anche gravosi che andranno ad assommarsi a quello di incaricato diocesano del turismo e tempo libero che mi vedrà in alcuni momenti, lontano dalla Parrocchia, perché impegnato in viaggi e pellegrinaggi.

Non conosco l’ambiente casalasco perché nei nei 36 anni di ministero non ci sono state occasioni, ma so che siete persone schiette che dicono quello che pensano: vi chiedo di essere così anche con me; di aiutarmi e di sostenermi.

Non so cosa vi aspettate da me, ma un prete, per tanto fantasioso e intraprendente che possa essere, non può mai prescindere da ciò a cui il Signore lo ha chiamato: l’annuncio della sua Parola, la celebrazione dei Sacramenti, la carità fraterna: è su questo ultimo aspetto che vi chiedo una particolare disponibilità per costruire insieme una comunità dove ci si voglia bene, ci si aiuti tutti, perché nessuno deve sentirsi escluso, nessuno deve rimanere indietro.

E poi ci sono le sfide per la manutenzione del notevole patrimonio artistico e delle strutture pastorali per la quale servirà la disponibilità di tutti e il coraggio di scelte impegnative.

Così, in attesa di incontrarci, vi chiedo una preghiera e vi assicuro il mio ricordo.

 Don Roberto




Si è svolta ad Offanengo la serata di apertura dell’anno sociale del Movimento Cristiano Lavoratori

Si è svolto venerdì 25 ottobre 2019 il momento di apertura dell’anno sociale 2019-2020 del Movimento Cristiano Lavoratori del territorio che ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di dirigenti, soci e simpatizzanti del Movimento ad ogni livello di responsabilità.

Come da tradizione la serata è iniziata con la Santa Messa , celebrata  dall’assistente ecclesiastico centrale Don Angelo Frassi quest’anno nella chiesa parrocchiale di Offanengo e concelebrata dagli assistenti ecclesiastici dei circoli MCL del territorio. Molto incisive le parole di Don Angelo che ha chiesto a tutti i convenuti un nuovo e ancor più vigoroso slancio di presenza cristiana nel sociale. Al termine della Santa Messa , momento conviviale insieme con l’intervento di saluto ai presenti da parte del presidente MCL del territorio Michele Fusari. Il presidente , elogiando il lavoro quotidiano dei collaboratori e del team di consulenti e professionisti che operano nelle strutture operative del “sistema servizi MCL alla persona” di Crema , Cremona , Lodi e Spino d’Adda , ha dapprima posto l’attenzione sui ragguardevoli traguardi raggiunti in questi mesi – numero di soci tesserati nel 2019 sul territorio , pratiche elaborate dal sistema MCL dei servizi alla persona – sottolineando inoltre  la “non scontata” conferma in tenuta e radicamento sui servizi tradizionali e storici come il caf e il patronato ma anche la crescita di tutta quella gamma di nuovi servizi introdotti per stare al passo con i tempi. Anche l’adesione associativa 2019 ha mantenuto numeri importanti riuscendo il MCL nel suo complesso a tesserare 8000 soci su tutti i territori di competenza che coprono le Diocesi di Crema , Cremona e Lodi , 3000 dei quali sono soci tesserati tramite i circoli  dislocati nella varie parrocchie e comunità di riferimento grazie all’attento e costante lavoro dei dirigenti locali.

Il presidente Fusari , alla fine del suo intervento,  ha dato ampio spazio alla presentazione del programma formativo 2019-2020 del MCL del territorio riassunto nella brochure distribuita a tutti i presenti preparata dallo staff dei dirigenti dell’area operativa della formazione MCL insieme all’assistente ecclesiastico centrale Don Angelo Frassi : il programma riassume le date degli incontri di formazione , le giornate di ritiro spirituale programmate , i pellegrinaggi calendarizzati nell’anno sociale 2019-2020 ei temi scelti per le conferenze nei circoli a disposizione di tutte le comunità di riferimento.

La serata è stata anche l’occasione per presentare a tutti i convenuti il nuovo segretario MCL del territorio , Elena Boffelli , eletta qualche settimana fa negli organismi e che ha già iniziato con slancio il percorso in questo nuovo ruolo.




«La casa brucia», intervento del professor Petrella a Bellaguarda

La Comunità Laudato Si’, in collaborazione con l’associazione Persona-Ambiente, Slow Food Oglio Po, ACLI Casalasca-Viadanese, Distretto BIO Casalasco-Viadanese, Consulta del Volontariato Viadanese, Noi Ambiente Salute, Circolo Culturale Gulliver ha organizzato lunedì 21 ottobre l’ultimo incontro del ciclo «Quante sono le tue opere, Signore», dal titolo «La casa mondiale brucia. I secchi d’acqua non saranno sufficienti».

Introdotto da Maria Luisa Paroni (rappresentante della Comunità), l’evento ha avuto per relatore il prof. Riccardo Petrella, economista italiano, già docente presso l’Università di Lovanio in Belgio e presidente dell’Università del Bene Comune di Verona.

Al centro del dibattito la critica sul mancato accesso ai beni comuni da parte di una larga fetta della popolazione mondiale, attraverso un excursus tra cibo, acqua, proprietà privata intellettuale e politica.

«La casa brucia perché stiamo bruciando i beni comuni» è l’idea da cui è partito il prof. Petrella, identificando con la reificazione e la mercificazione di ogni forma di vita la causa che sta portando la casa comune alla perdita di senso.

«Negli ultimi anni il concetto di differenza è stato usato come sinonimo di diversità, il che ha significato divergenza nei diritti. Dire che la differenza comporta l’ineguaglianza nei diritti è stata l’opera del processo tecnologico mercantile della vita, che ha mercificato, monetizzato, finanziarizzato ogni forma di vita». Da questo momento, secondo la riflessione condotta da Petrella, la differenza in termini di utilità e di produttività è stata strettamente concatenata con il valore che la persona, la comunità, la stessa specie umana ha assunto. Più vali, in questo periodo storico in cui il valore non è assiologico ma monetizzato, più sei portatore di diritti. Meno vali, meno conti.

«Occorre privilegiare la ricostruzione di beni e di servizi comuni in un contesto di rigenerazione della politica a livello locale e mondiale e cambiare il sistema finanziario attuale, che comporta bandire la guerra come attività economica determinante».

«L’OMPI (Organizzazione mondiale proprietà intellettuale) sta brevettando i robot soldato, il business del futuro. Combattendo una guerra “pulita”, perché priva di vittime, verrà ripreso in considerazione il concetto di “guerra giusta”. E così brucerà l’idea stessa di pace».

Ascolta l’intervento 




Il vescovo Domenico Battaglia ospite al convegno della Associazione La Zolla

Sarà un convegno a ricordare nella giornata di sabato 26 ottobre (alle ore 14.30), i 27 anni di attività della associazione di solidarietà La Zolla presso la sede di via San Savino a Cremona.

Dopo il saluto iniziale con la proposta di una riflessione da parte del Presidente dell’Associazione La Zolla don Giuseppe Salomoni, alle 15 è previsto l’intervento di mons. Domenico Battaglia, vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti (BN) dal titolo “Dopo la morte di Dio la morte del prossimo”. A seguire il giornalista Roberto Guaglianone proprorrà un intervento sul tema: “Dall’individualismo alla condivisione”.

Nata nel 1991 per volontà di genitori con figli tossicodipendenti, La Zolla oggi ospita 25 persone provenienti da tutta la Regione Lombardia. Da 27 anni è attivo il gruppo settimanale di auto-mutuo-aiuto per genitori con figli tossicodipendenti. Il gruppo genitori si tiene tutti i mercoledì dalle ore 18.45 alle ore 20.15.

Scarica la brochure

 




Merenda con le parabole per imparare a conoscere Gesù… con i più piccoli

Torna domenica 27 ottobre l’appuntamento con  “Merenda con Gesù”, l’esperienza proposta e condivisa da Famiglia Buona Novella presso la sede di Cascina Moreni (dalle 16.30). Si tratta di un’esperienza coinvolgente per trasmettere amore ai bimbi partendo dalle parabole di Gesù.

Insieme ai loro bambini, i genitori potranno fare l’esperienza di rivivere le parabole di Gesù attraverso la narrazione, il gioco e un momento di merenda insieme. Si parla un linguaggio molto concreto, fatto di esperienza, passione e intuizioni preziose per aiutare i genitori a vivere le “cose alte ed importanti” con la semplicità dei bambini e nella ordinaria quotidianità delle nostre giornate.

Gli incontri sono rivolti a bambini della fascia 2-6 anni e ai loro genitori o accompagnatori (se ci sono altri fratelli più piccoli o più grandi potranno partecipare ugualmente).

Si può scegliere di partecipare ad uno o più incontri, previa prenotazione in quanto i posti sono limitati.

Gli incontri si terranno a Cremona, in via Pennelli 5 (Cascina Moreni), con inizio alle ore 16.30 e conclusione alle ore 18.30 dei seguenti giorni:

  • Domenica 27 ottobre 2019
  • Domenica 8 dicembre 2019
  • Domenica 26 gennaio 2020
  • Domenica 22 marzo 2020
  • Domenica 26 aprile 2020

Per informazioni o iscrizione telefonare a Aldo ed Elena 333.7179390 oppure inviare una e-mail a info@famigliabuonanovella.it

Locandina




Papa Montini, un modello per i maestri cristiani. Convegno con il professor Manzoni (audio)

Nella vicenda, insieme cristiana e civile, di Giovanni Battista Montini, il tema dell’educazione ha un significato tutt’altro che marginale ed ha ricevuto un’attenzione costante in tutte le stagioni della sua vita. Elemento centrale della sua riflessione pedagogica è l’intreccio tra la riflessione sulle forme e sui processi attraverso i quali la comunità cristiana trasmette alle nuove generazioni il proprio patrimonio culturale e la ricerca, da parte della Chiesa, delle vie più promettenti per l’annuncio del Vangelo e la formazione cristiana dei credenti.

I due percorsi, secondo Montini, non devono correre paralleli ma possono incontrarsi e realizzare uno scambio fecondo, nello sforzo comune di realizzare una formazione integrale della persona umana. Questa prospettiva di riflessione ha fatto da introduzione al Convegno organizzato dall’Uciim di Cremona, in collaborazione con Ufficio di Pastorale Scolastica, Aimc e Cif, sul tema «Giovanni Battista Montini Paolo VI: educazione e scuola», il 19 ottobre, al Centro pastorale diocesano, all’inizio dell’anno associativo.

Introdotto da Fabrizio Lanfredi, presidente della Sezione, il convegno ha ospitato la relazione del prof. Gianenrico Manzoni, docente alla Cattolica di Brescia. Il tracciato storico si è sviluppato dalle attenzioni giovanili dello studente Montini, allievo dell’Istituto «Arici», allora tenuto dai Gesuiti, al periodo romano (anni1925 –1933) in cui Montini fu Assistente nazionale della Fuci, a fianco di Igino Righetti, un periodo aureo, nei suoi cruciali rapporti col Fascismo e l’Idealismo gentiliano. Il periodo milanese, da cardinale Arcivescovo (1954 – 1963) ha visto frequenti interventi sulla materia e visite sul campo, contributi mirati sul tema della riforma della Scuola Media e dell’Università col sostegno all’Università Cattolica. Nel terzo periodo, il pontificato, prevalgono riflessioni valoriali e pedagogiche sulle caratteristiche del docente cristiano, testimone e maestro, capace di unità tra fede, cultura e vita, con illuminate aperture sul tema della contestazione giovanile. In sintesi – secondo Manzoni – il fuoco dell’attenzione montiniana va ritrovato nel dialogo con la modernità, in una cultura aperta alla trascendenza, nel pensiero e nella testimonianza di vita. La seconda relazione, di Maria Silvia Mussi, presidente emerita della sezione, in dimensione esperienziale circa l’identità, compiti e missione dell’insegnante oggi, in questo nostro tempo della società liquida e delle passioni tristi, ha riletto l’attualità del magistero montiniano con la chiave di sei parole: passione, competenza, empatia, fiducia, flessibilità, fatica.

La relazione del prof. Manzoni

Il convegno ha voluto significare, in controluce, attingendo alla testimonianza dei maestri, il valore e la ricchezza della dimensione associativa professionale, in ambito sia ecclesiale che civile. Laici nella Chiesa per il servizio al mondo, all’educazione, alla cultura, i docenti cristiani portano il loro contributo, in forma associata, alla scuola, alla politica, al servizio al Paese. Un auspicio, una responsabilità, un impegno.

 

 




Associazione collaboratori familiari del clero: il 12 novembre incontro in Seminario

Riprendono, con l’avvio del nuovo anno pastorale, gli incontri periodici promossi dell’Associazione collaboratori familiari del clero. Il prossimo appuntamento è in programma martedì 12 novembre in Seminario, a partire dalle 9.45.

La mattinata si aprirà con una meditazione, proposta da don Maurizio Lucini, sulla preghiera del Padre Nostro. Dopo la Messa e il pranzo, nel pomeriggio l’incontro continuerà con breve scambio di impressioni. Conclusione con la recita comunitaria del Rosario.

Intanto, si stanno già raccogliendo le adesioni (entro la fine del mese di novembre) per gli esercizi spirituali promossi a livello regionale e che si terranno nel mese di marzio 2020.




«Coppie in gioco» e «Siamo padri» due nuovi percorsi al Consultorio Ucipem di Cremona

Sono in partenza due iniziative promosse dal consultorio Ucipem di Cremona: “Coppie in gioco” e “Siamo padri”.

COPPIE IN GIOCO è un percorso rivolto alle coppie, pensato per confrontarsi e dialogare riguardo ad alcuni aspetti che entrano in gioco nella relazione tra partner: l’amore, il dialogo, il conflitto, i progetti, le soddisfazioni e le fatiche.

Gli incontri si terranno nelle serate di mercoledì 6, 20 e 27 novembre dalle 18.30 alle 20 e saranno condotti dalle dottoresse Polonini e Gentili (psicologhe e psicoterapeute). Le iscrizioni sono aperte fino al 28 di ottobre.

Locandina

SIAMO PADRI si rivolge invece a papà di bambini nati nel 2018-2019, che vogliano confrontarsi sull’esperienza della recente paternità nella consapevolezza che un coinvolgimento emotivo e affettivo dei padri facilita lo sviluppo di un attaccamento sicuro nel neonato.

Gli incontri si terranno nelle serate di martedì 5, lunedì 11 e martedì 19 novembre dalle 18.00 alle 19.30 e saranno condotti dal dott. Toni Giorgi (psicologo) e dal dott. Mattia Cabrini (educatore).

Locandina

Per entrambe le iniziative: si tratta di 3 incontri a piccolo gruppo condotti da uno psicologo e un educatore, date e orari sono consultabili nelle locandine allegate..
Tutti gli incontri sono gratuiti.

Per info e prenotazioni contattare la segreteria del consultorio Ucipem ai 0372/20751 – 0372/34402 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il lunedì martedì e mercoledì dalle 15 alle 18 oppure scrivere a segreteria@ucipemcremona.it




Psicofarmaci, guida all’uso sul sito del Centro Consulenza Familiare di Viadana

E’ disponibile sul sito del Centro Consulenza Familiare Onlus di Viadana una “Guida all’uso degli Psicicofarmaci” realizzata dal dott. Pasquale De Luca, specialista in psichiatria, psicoterapeuta consulente del CCF Viadana. Si tratta di un aiuto a pazienti e familiari che vogliono maggiori informazioni sull’argomento, senza finalità commerciali e/o di sponsorizzazioni da parte di Aziende del settore ( scarica qui il PDF ).

E’ lo stesso dottor De Luca a spiegare l’origine della esigenza di pubblicare una guida ragionata all’uso degli psicofarmaci, di facile fruizione da parte di pazienti e familiari, Esigenza che nasce – spiega –  da una duplice evidenza.

La prima evidenza è il consumo di psicofarmaci che appare ampiamente diffuso ed in crescita  sia in ambito metropolitano che rurale. E’ sempre molto difficile fornire dati certi su tale consumo, ma un recente studio del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) stima che circa sette milioni di italiani tra i 15 e i 74 anni (il 15,1% della popolazione) ne fa uso almeno una volta nel corso dell’anno. E’ importante segnalare anche l’uso di psicofarmaci tra i giovani (anche minorenni), provenienti da un mercato più o meno clandestino, che vengono utilizzati come “sostanza da sballo” associata ad alcolici. Bisogna notare, però, che pur aumentando il consumo di psicofarmaci, tendono a permanere nelle persone diversi pregiudizi e false convinzioni su questa classe di famaci:

Gli psicofarmaci annullano la tua volontà, ti trasformano…

Se li prendi rischi di andare in giro come uno zombie…

Se continui prenderli non puoi più farne a meno per tutta la vita…

E poi, infondo, queste medicine non contano niente…è tutta suggestione

In realtà gli psicofarmaci se usati seguendo precisi protocolli scientifici hanno dimostrato una efficacia pari a quella delle altre categorie di farmaci, senza particolari problemi di dipendenza e/o di astinenza alla sospensione.

E’ necessario disinnescare con l’informazione il pericoloso mix: maggior utilizzo + pregiudizi

La seconda evidenza è la presenza del dottor Google. Secondo uno studio del Censis più dell’80% degli italiani quando hanno un problema di salute cercano in rete la diagnosi e le eventuali terapie consigliate. Questo fenomeno è particolarmente accentuato nelle persone sotto i 40 anni, che sempre più spesso giungono alla visita dello specialista con una loro precisa idea sul disturbo. Non è in discussione il legittimo diritto all’informazione sui temi della salute. Ma si pone seriamente la questione sulla natura delle informazioni reperite in rete. I motori di ricerca mettono a disposizione diverso materiale, non sempre correttamente interpretabile da chi non ha una specifica preparazione. A ciò si deve aggiungere che molto di questo materiale risponde a finalità di tipo commerciale che tendono ad indirizzare verso l’utilizzo di un determinato farmaco o di una specifica tecnica diagnostico-terapeutica.

Da qui la necessità di informazioni non ambigue, di semplice comprensione, orientate all’utilizzo consapevole, basate sulla competenza professionale e su una solida esperienza clinica.

Solo così si possono formare pazienti critici, capaci di orientarsi con maggiore cognizione nella babele del Web.

Dott. Pasquale De Luca

Specialista in Psichiatria. Psicoterapeuta

Consulente CCF Viadana