«Camminiamo insieme, certi che Dio ci accompagna». Don Matteo Pini e don Luigi Nozza nuovi parroco di Arzago e Casirate
Nel pomeriggio di domenica 19 settembre ad Arzago d’Adda si sono insediate ufficialmente i nuovi parroci in solido di “San Lorenzo” in Arzago d’Adda e “Santa Maria Immacolata” in Casirate d’Adda, don Matteo Pini (moderatore) e don Luigi Nozza. La Messa d’ingresso è stata presieduta alle 16, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo, dal vescovo Antonio Napolioni.
La celebrazione è stata preceduta dal saluto dei sindaci di Arzago Gabriele Riva e di quello di Casirate Manuel Calvi sul sagrato del luogo di culto dedicato a San Lorenzo, presente anche Claudio Bolandrini, sindaco di Caravaggio, dove don Matteo ha prestato servizio negli ultimi anni.
«Non ti descriverò gli arzaghesi – ha detto Riva in un passaggio del suo discorso – perché sono convinto che ci metterai poco a conoscerci, e non c’è bisogno che ti confermi la totale disponibilità dell’amministrazione comunale a collaborare nella costruzione del bene comune. Ti chiedo solo di ricordarti delle ragazze e dei ragazzi, dei più giovani, perché gli anni che speriamo di esserci lasciati alle spalle sono stati pesanti soprattutto per loro. La ricostruzione di una comunità e la ricucitura di quei legami sociali messi a dura prova dall’isolamento dovuto alla pandemia passa soprattutto dalla nostra capacità di ridare entusiasmo e speranza alle giovani generazioni».
Iniziata con la lettura del decreto vescovile di nomina di don Matteo da parte del parroco di Vailate don Natalino Tibaldini, la celebrazione è proseguita con il saluto a don Matteo da parte del consiglio parrocchiale, affidato alle parole di Pasquale Soldati: «La accogliamo – ha detto – come un amico, come una guida, come il simbolo di Gesù Buon Pastore. La sua presenza fra noi ci aiuti a fare esperienza della misericordia di Dio».
Nell’omelia il vescovo Antonio ha esortato i fedeli a farsi aiutare dai loro parroci a capire in che modo la bellezza della vita possa rifiorire in un tempo in cui tutto sembra smarrito, in un momento in cui le paure dei fallimenti possono prendere il sopravvento: «Chiedete questo ai vostri parroci – ha detto – e ve lo daranno. Loro sono qui per testimoniare che per noi il Vangelo è la sapienza che viene da Dio, è ciò che riapre un discorso che sembrava chiuso». Ma i sacerdoti non vanno lasciati soli, bisogna lavorare tutti uniti («Non per ridurre ma per moltiplicare le energie»). «Abbiamo bisogno – ha proseguito il Vescovo – gli uni degli altri. Facciamo di questi paesi una parrocchia non solo per giovani; facciamone una parrocchia per tutti».
Al termine della Messa il saluto di don Matteo: «In questi giorni – ha raccontato il neo parroco di Arzago e Casirate – molti mi hanno chiesto come stessi. Ho risposto che il Signore mi sostiene, come sostiene la vita di tutti noi. Cominciamo quindi questo cammino insieme con la certezza che Dio è con noi e ci accompagna».
Al termine della celebrazione, animata dalle voci dei cantori della corale parrocchiale e dalla presenza di numerosi sacerdoti, tutta la comunità si è ritrovata con don Matteo per un momento di festa in oratorio, presenti anche diversi giovani della parrocchia di Caravaggio, dove don Pini era vicario sino al trasferimento.
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Biografie dei nuovi parroci
Don Matteo Pini (in foto a sinistra), è originario della parrocchia di Regona di Pizzighettone. Classe 1974, , è stato ordinato il 14 giugno 2008. Laureato in Giurisprudenza, ha iniziato il proprio ministero come vicario parrocchiale a Pandino. Dal 2016 era vicario parrocchiale a Caravaggio. Ora il vescovo Napolioni l’ha scelto come parroco in solido e moderatore delle parrocchie di Arzago d’Adda e Casirate.
Don Luigi Nozza (in foto a destra), classe 1948, originario di Cassano d’Adda, è stato ordinato il 22 giugno 1974. È stato vicario a Mozzanica (1974-1983) e Castelleone (1983-1988). Nel 1988 è stato nominato parroco di Agoiolo. Nel 1993 il trasferimento a Pizzighettone, come parroco di San Bassano e dal 2001 anche di San Rocco, nella frazione di Gera. Dal 2004 era parroco di Casirate d’Adda, di cui ora sarà parroco in solido, così come per la parrocchia di Arzago.
Saluto di don Pini
Insieme – dice il vocabolario – è un avverbio che indica compagnia e unione, unità e compattezza, contemporaneità, simultaneità e reciprocità. Nel linguaggio matematico, con le sue sfumature a volte un po’ difficili da afferrare, l’insieme è composto da più elementi che hanno una caratteristica comune che li rende omogenei, e dunque capaci di stare, appunto, insieme.
Parto da qui, dal concetto di unione, di insieme, per pensare al cammino nuovo che sto per affrontare, alla strada che mi sta davanti.
Insieme con voi… perché mi inserisco, come vostro nuovo parroco, in un percorso che la vostra Comunità parrocchiale ha già iniziato: sarebbe sbagliato non tenere conto del cammino che avete già intrapreso, del solco che è già stato tracciato. Saremo insieme non per cambiare ciò che di buono è già stato fatto, ma per aggiungere qualche tessera a quel mosaico che ciascuno di noi è chiamato a comporre.
Insieme per voi… perché la presenza del prete in mezzo alla comunità ha senso solo se dettata dalla logica del servizio: agli anziani e agli ammalati, alle famiglie e ai giovani, senza dimenticare i più piccoli e i più fragili che il Vangelo predilige.
Insieme tra noi… dovremo cercare di essere un’unica comunità, favorendo l’unione di due realtà distinte, ma chiamate ad avere in comune un unico obiettivo: stare insieme per consolidare quei valori che ci identificano come Cristiani. Come raccontano gli Atti degli Apostoli: i Cristiani veri stanno insieme, condividono beni, idee, prospettive, e soprattutto il dono più grande, quel Pane spezzato che è vita per il mondo. Così sarà bello, e contagioso nel bene, se saremo insieme, tra preti che si stimano, tra credenti che sanno superare le differenze, tra uomini e donne che vogliono testimoniare con forza la gioia dell’unità.
Don Matteo