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«Belli fuori», cammini di amicizia per i detenuti soli

È soprattutto l’incontro, la rete di relazioni a generare vicinanza e ad abbattere i muri dell’indifferenza. Per questo i cappellani del carcere di Cremona Ca’ del Ferro, con Caritas diocesana, annunciano un altro progetto approvato dalla direzione della casa circondariale.

Si chiama «Belli fuori» e guarda oltre le sbarre, in particolare a quei detenuti che non hanno punti di riferimento fuori dal carcere. «Ci sono ragazzi – racconta don Robertro Musa, della cappellania della casa circondariale – che non hanno famiglie di riferimento. Trascorrono il loro periodo di detenzione senza avere colloqui. Per loro l’uscita dal carcere è un problema grave».

Come reinserirsi nel tessuto sociale senza alcun legame? La risposta può arrivare da famiglie e adulti delle comunità parrocchiali o ad associazioni e movimenti ecclesiali che si rendono disponibili ad una «adozione di vicinanza»: «L’obiettivo di questo progetto, nato da tanti anni di lavoro con Caritas, è quello di costruire attorno ad ogni detenuto una rete di relazioni affettive». Amici. Persone che – senza sostituirsi alle famiglie – iniziano ad incontrare i detenuti soli anche già in carcere. E una volta fuori, saranno al loro fianco, nella quotidianità: per un invito a pranzo, una partita alla tv o semplicemente per due chiacchiere.

«Grazie alla Caritas – spiega il cappellano – gli ex detenuti avranno a disposizione un appartamento dove abitare a piccoli gruppi, e percorsi di formazione scolastica o professionale con tutor professionali. Accanto a questo, però, c’è bisogno di relazioni umane semplici, di qualcuno che sostenga, che continuamente ri–motivi». Perché oltre alla cicatrice degli errori passati, c’è un’altra minaccia quando si torna «là fuori»: è la solitudine. Il rischio di ricadere negli stessi errori aumenta (il tasso di recidiva in Italia è del 75%) senza il supporto di un compagno di viaggio. «C’è bisogno di qualcuno per trovare la forza scegliere strade nuove». C’è bisogno di un amico per accorgersi di essere ancora «Belli fuori».