1

Il 18 novembre la prima Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime degli abusi

In concomitanza con la Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, anche la Conferenza episcopale italiana ha deciso di istituire, a partire dal 18 novembre di questo anno, la prima Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. La decisione della Chiesa italiana si inserisce nel solco di un cammino ecclesiale di trasparenza e prevenzione a custodia dei più piccoli e delle persone vulnerabili, che ha comportato l’approvazione delle nuove Linee guida per il contrasto agli abusi e il sostegno delle vittime (giugno 2019) e alla costituzione di una rete di servizi per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, a livello nazionale, regionale e diocesano, con lo scopo di promuovere e consolidare prassi pastorali di prevenzione e tutela.

Un percorso che si arricchisce ora di una apposita giornata nazionale di preghiera e di sensibilizzazione, che negli anni diventerà un appuntamento prezioso nelle comunità cristiane per ricordare il deciso impegno di tutta la Chiesa italiana. «Vorremmo dare a questa Giornata un significato importante, tutt’altro che formale – spiega infatti l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio nazionale CEI per la tutela dei minori – e certamente pregheremo per le vittime, chiedendo perdono al Signore per i peccati commessi anche dagli uomini di Chiesa. Ma vorremmo anche che questa Giornata fosse un’occasione perché possa crescere la coscienza e la responsabilità del popolo di Dio nei confronti dei ragazzi e degli adolescenti affidati alla nostra custodia. Penso agli oratori, alle parrocchie, agli istituti, ma anche a tutte le altre attività».

Anche in diocesi di Cremona tutte le comunità parrocchiali sono state invitate a unirsi nella preghiera secondo le intenzioni della Giornata. In particolare, l’Ufficio diocesano Culto divino a messo a disposizione delle parrocchie un sussidio di preghiera da poter utilizzare durante le celebrazioni della giornata.

Proprio in questo contesto, inoltre, l’Eucaristia delle ore 18 in Cattedrale sarà presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, delegato regionale per il Servizio diocesano tutela minori dalla Conferenza episcopale lombarda.

Anche la Chiesa cremonese ha costituito il Servizio diocesano tutela minori, che opera in costante collaborazione con i Servizi nazionale, regionale e interdiocesano di Crema-Cremona-Lodi-Pavia-Vigevano. Il Servizio diocesano tutela minori si basa sulle Linee guida per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili approvate da tutti i Vescovi Italiani il 24 giugno 2019 e in cui emergono gli orizzonti e i principi guida: la protezione e la tutela dei minori e delle persone vulnerabili costituiscono un’occasione decisiva di rinnovamento ecclesiale, a partire dall’ascolto, dall’accoglienza e dall’accompagnamento delle vittime, per una responsabilizzazione comunitaria e formazione degli operatori pastorali, con particolare attenzione alla formazione dei candidati agli ordini sacri e alla vita consacrata. Così la Chiesa ribadisce e intensifica un’attenzione che le è propria: le diverse realtà ecclesiali devono essere sempre più informate riguardo all’importanza della custodia dei più piccoli e dei più vulnerabili, in modo che gli operatori pastorali possano essere diligentemente formati a stili educativi che abbiano sempre al centro il rispetto della persona, specie del più piccolo e fragile. Attivo anche un Centro di ascolto.

 

Visita il sito diocesano tutelaminori

 

Scarica il pieghevole della Giornata




Giornata “Pro Orantibus”, domenica la preghiera per chi prega

Domenica 21 novembre si celebra la Giornata “Pro Orantibus”, la cui istituzione risale al secondo dopoguerra, più precisamente nel 1953, quando Pio XII pose la propria attenzione su tutti i monasteri di clausura del mondo, segnati profondamente dalla fine del conflitto mondiale, che li aveva portati ad affrontare gravi situazioni di indigenza. Oggi questa giornata assume un significato diverso: con il passare del tempo l’iniziativa si è infatti tinta di un colore prettamente spirituale, di vicinanza e di solidarietà.

Sono due le comunità di clausura presenti in diocesi di Cremona: a Cremona le monache Domenicane e a Soresina le monache Visitandine. La vita di clausura non va intesa come una fuga dalla realtà, ma come una scelta coraggiosa che si basa sulla preghiera per il prossimo, che accompagna e sostiene le persone nel proprio cammino da fedeli.

La Giornata, ormai da diversi anni, viene vissuta in diocesi con un momento di preghiera e riflessione che vede riunirsi le religiose di vita apostolica, perché la loro preghiera si unisca a quella delle monache, per ringraziarle dell’accompagnamento orante che le sostiene nel cammino apostolico. L’appuntamento, quest’anno, sarà a Cremona nella chiesa di San Sigismondo dove alle 16 è previsto il canto del Vespro con esposizione del Santissimo. A guidare la preghiera sarà il vescovo emerito Dante Lafranconi, che terrà la meditazione. La celebrazione è aperta a tutti.

A San Sigismondo l’ulteriore momento della giornata sarà la Messa del mattino, alle 11.

A Soresina, invece, l’Eucaristia sarà celebrata nella chiesa del monastero alle 8 del mattino: durante la celebrazione avverrà il rinnovo delle promesse da parte delle monache. Nel pomeriggio, in comunione spirituale con la comunità domenicana di Cremona, la preghiera del Vespro (ore 16) con a seguire l’adorazione eucaristica (dalle 16.30 alle 17.30) promossa dal gruppo La Dieci pregando per i giovani.




«Con l’arte scopriamo il piacere di vivere» MagicaMusica protagonista ai Traiettorie di Sguardi

La bellezza attraverso l’arte di raccontare la diversità per generare armonia. Questo il cuore dell’esperienza vissuta nella serata di domenica 14 novembre nel secondo appuntamento della rassegna “Traiettorie di sguardi”, il ciclo di incontri per giovani ospitato dalla Parrocchia del Maristella. Ospite della seconda serata è stata l’associazione MagicaMusica guidata dal direttore Piero Lombardi, il progetto di Castelleone che da anni sostiene una grande orchestra musicale formata da ragazzi e ragazze speciali.
Tanti i ragazzi che si sono interessati ed hanno voluto conoscere da vicino l’esperienza dell’orchestra inclusiva, composta da 30 ragazzi con disabilità e 10 educatori: «Mi si è allargato il cuore di fronte ad una chiesa così gremita di giovani interessati» ha spiegato Lombardi al termine dell’incontro. «Ho raccontato loro come attraverso la bellezza dell’arte tutti possano assaporare il piacere della vita».

Il gruppo di MagicaMusica lo sperimenta tutti i giorni tra le tante attività: dalla danza, al canto, dall’arte alle attività in piscina. «Nemmeno il lockdown ci ha fermato». Durante l’incontro «ho mostrato alcuni video dedicati alle nostre progettualità da remoto». Tre video hanno raccontato l’impegno di questi artisti anche a distanza: «abbiamo trovato nell’arte il modo per stare vicini. Per salvarci, insieme».