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Prima Festa in piazza dei Grest: a Castelverde vittoria dei padroni di casa

È stato l’oratorio di Castelverde a vincere, in casa, la prima delle Feste in piazza promosse nelle diverse zone della diocesi dalla Federazione oratori cremonesi.

Lo schema della festa zonale, iniziata al mattino e proseguita sino al primo pomeriggio, è stato quello ormai consolidato, con i bambini dei diversi oratori impegnati in giochi a stand per ottenere il maggior numero di kapla, i preziosi bastoncini colorati necessari per conquistare la vittoria.

Alla fine il grande gioco, che protagonisti gli animatori, ha determinato il vincitore della festa. La plancia di gioco come quella de “Il labirinto magico”: una griglia di 121 tessere quadrate raffigurante un labirinto in cui alcune righe e colonne possono essere spostate, modificandone la conformazione. Ogni 30 kapla la consegna di una tessera extra, con la possibilità di spostare una riga o colonna e muovere la propria pedina per avvicinarsi a uno dei propri obiettivi, che dà diritto a rispondere a domanda. Sola la risposta corretta vale una nuova carta obiettivo e l’oggetto raggiunto sul tabellone di gioco.

A vincere la festa l’oratorio che ha collezionato più oggetti. Cioè i padroni di casa di Castagnino, che hanno avuto la meglio sugli altri oratori della zona 5: Casalbuttano, Costa Sant’Abramo, Corte de’ Cortesi e Paderno Ponchielli.

La coppa alzata, un bosso, da custodire perché solo ciò che cresce lentamente, mette profonde radici, come ricorda la scritta impressa sulle quasi 5mila magliette degli adolescenti che in queste settimane sono “al lavoro” nei Grest “DettoFatto” degli oratori cremonesi.

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Di seguito il calendario delle prossime feste:

  • 19 giugno – Oratorio Beata Vergine a Cremona per la zona 6
  • 21 giugno – Campo Adda a Crotta per la zona 4
  • 22 giugno – Oratorio di Soncino per la zona 3
  • 23 giugno – Oratorio di Ponteterra per la zona 10
  • 26 giugno – Oratorio di Vescovato per la zona 7
  • 27 giugno – Oratorio di Pieve d’Olmi per la zona 8
  • 28 giugno – Santuario di Caravaggio per la zona 1
  • 29 giugno – Parco Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda per la zona 2

 

Tema e numeri del Grest 2017

Sono almeno 140 gli oratori della diocesi che anche quest’anno si sono messi in gioco, supportati da educatori, genitori e sacerdoti, attivando collaborazioni con cooperative (circa una ventina gli operatori professionali inseriti nella gestione quotidiana delle attività), per una durata media di 4 settimane.

Il tema del creato e dei suoi elementi, elaborato in sede regionale, attraverserà giochi e attività laboratoriali, preghiera e espressività ai diversi livelli: una qualità di proposta formativa unanimemente riconosciuta e in crescita, anche nella preparazione remota richiesta alla “truppa” di adolescenti che magicamente si ritrovano – terminata la scuola – ad affollare i cortili degli Oratori, magari dopo un’annata di alterna presenza: opportunità educativa e relazionale che (per quanto, a volte, faticosa) resta comunque degna di attenzione.

La Federazione Oratori, superata la fase di offerta di materiali e sussidi agli Oratori, si sta ora dedicando all’organizzazione degli eventi in programma: circa una decina gli operatori stabili, riferimento per gruppi di animatori-educatori di volta in volta coinvolti dalle parrocchie. Anche la formula dell’alternanza scuola-lavoro ha dotato la Federazione di energie preziose.

La rubrica televisiva “GiroGrest”, in onda nel settimanale “Giorno del Signore” proposto dal Centro televisivo diocesano seguirà i passi di queste intense settimane di attività.

La prima puntata del GiroGrest

La seconda puntata del GiroGrest




Il vescovo Antonio intervistato da Radio Vaticana sulle attese della visita di Francesco

«Attendiamo il Papa come una verifica del nostro cammino che è stato arricchito nella storia da figure profetiche come don Primo Mazzolari, ma talvolta anche rallentato dalle resistenze che uomini come lui, e oggi uomini come Papa Francesco, incontrano quando il Vangelo si fa troppo schietto e troppo esigente. È quindi un momento di conversione spirituale, pastorale, ecclesiale oltre che di gratitudine e di commozione».

Inizia con queste parole l’intervista del vescovo Antonio Napolioni a Radio Vaticana. Nel colloquio con il giornalista Alessandro Gisotti il Vescovo di Cremona esprime le attese per questo evento che, pur avendo una dimensione privata, ha un grande significato per tutta la Chiesa italiana.

 

Di seguito il testo completo dell’intervista:

Don Mazzolari parlava della parrocchia “come ambulanza che deve soccorrere chi cade sul cammino”. Francesco, lo sappiamo, parla di “una Chiesa ospedale da campo”. Anche soltanto pensando a queste due immagini, si coglie una particolare comunanza, una sintonia tra Mazzolari e Bergoglio, vero?

«Certamente, si integrano perfettamente sullo sfondo, prima di tutto della tradizione cristiana, non solo della carità nei confronti dei poveri e delle fragilità umane, anche di quella carità del Vangelo che deve raggiungere ogni cuore, quindi ogni ricerca ansiosa problematica incerta. Per cui non esistono “i lontani”; esistono semmai coloro che noi lasciamo lontani dal Vangelo perché il comando missionario di Gesù, Andate e predicate il Vangelo a tutte le genti fino agli estremi confini della Terra, non viene attuato sufficientemente. Quando noi ci illudiamo di vivere in una società cristiana, coltiviamo posizioni acquisite nel tempo, che invece non resistono all’urto con la storia».

Negli anni ci sono stati tentativi di politicizzazione della figura di don Primo. Questa visita sottolinea in un modo fortissimo anche l’autentica dimensione della testimonianza di Mazzolari, quella di un sacerdote in mezzo alla sua gente …

«I tentativi di politicizzazione non fanno giustizia neppure nel percorso storico di don Primo che è stato accusato di essere belligerante, vicino quindi agli interventisti, poi antifascista, poi anticomunista, tirato per la tonaca da una parte o dall’altra, a seconda di chi si sentiva più ferito e messo in discussione dalla sua predicazione evangelica che era esigente per la Chiesa stessa! Quindi tutte le semplificazioni politiche o ideologiche, dall’interno e dall’esterno della Chiesa, ci impediscono di ascoltare nel profondo il messaggio che chiama tutti a radicalità nell’impegno per il bene comune».

“Profetico” è uno degli aggettivi che più frequentemente accompagnano don Mazzolari. Da ultimo lo ha così definito il cardinale Bassetti, presidente della Cei. Qual è secondo lei il messaggio profetico – appunto – più forte che vibra ancora oggi nella vita, nelle opere di don Mazzolari?

«Profeta non è colui che predice il futuro, ma colui che ascolta talmente la voce di Dio da saper andare all’essenziale dei problemi e diventare dunque capace di discernimento dei segni dei tempi e delle strade verso il futuro. Quindi la prima profezia sempre attuale è quella di chi si lascia talmente penetrare dal rapporto con Cristo da impegnarsi con Cristo nella storia. Quindi nel messaggio di don Primo, per quanto lui attinge al Vangelo, vediamo soprattutto l’Incarnazione, questa logica di Incarnazione di Dio nell’uomo e della Chiesa nella storia che non può esser mai data per acquisita una volta per tutte perché ogni tempo, ogni società, ogni modernità, può essere luogo di Dio. Quindi c’è una fiducia straordinaria, non in qualcosa di esteriore o di superficiale, ma nella forza che Dio ha impresso all’interno della storia umana facendone storia di salvezza».




Il Papa a Bozzolo, ecco come partecipare

  1. Non c’è udienza o incontro con persone o gruppi particolari

La visita del 20 giugno non assumerà il carattere dell’evento ufficiale in quanto, per desiderio del Santo Padre, dovrà mantenere il carattere di un pellegrinaggio in forma privata e, pertanto, il Santo Padre non incontrerà autorità, persone o gruppi organizzati.

Il Comitato Provinciale ha espresso l’avviso che debba essere data ampia divulgazione del fatto che il carattere riservato del pellegrinaggio non prevede incontri ravvicinati con il Santo Padre, auspicando che il pur prevedibile afflusso dei fedeli non determini eccessivi assembramenti di persone, per non sovradimensionare l’evento stesso rispetto agli angusti spazi del territorio e dunque per garantire al massimo la sicurezza di chi sarà presente.

 

  1. Programma del pellegrinaggio del Santo Padre

ore 9.00: Arrivo del Santo Padre in elicottero al campo sportivo, dove verrà accolto dal Vescovo di Cremona e dal Sindaco di Bozzolo. Non sono previste altre autorità. Il Santo Padre percorrerà il tragitto previsto su AUTO CHIUSA.

Arrivo in piazza Mazzolari e ingresso in chiesa accolto dal parroco di Bozzolo; preghiera personale del Santo Padre alla tomba di don Primo; in presbiterio breve saluto del Vescovo di Cremona; DISCORSO DEL SANTO PADRE; visita allo studio di don Primo in casa parrocchiale; ritorno al campo sportivo in auto.

ore 10.30: Partenza in elicottero per Barbiana

 

  1. Apertura parcheggi, accessi pedonali al percorso del Papa, alla chiesa e a piazza Mazzolari (piazza chiesa)
  • ore 4.00 Apertura parcheggi auto e accessi al percorso del Santo Padre
  • ore 6.30 Apertura accessi con invito alla chiesa e a piazza Mazzolari
  • ore 8.00 Chiusura di tutti gli accessi
  • Tutti gli accessi saranno controllati dalle Forze dell’Ordine.
  • È vietata l’introduzione nei percorsi e spazi transennati dei seguenti oggetti:

– Bottiglie e contenitori in vetro
– Termos o contenitori similari di grandi dimensioni
– Passeggini
– Gli oggetti ritenuti inappropriati dalle forze dell’ordine verranno depositati in appositi contenitori NON CUSTODITI.

  • L’accesso al pubblico potrà essere interrotto in qualsiasi momento a discrezione delle Autorità competenti per motivi di sicurezza e di ordine pubblico.
  • All’interno delle vie e piazze dove transita il Santo Padre sono aperti tutti gli esercizi pubblici e sono presenti postazioni dove verrà distribuita gratuitamente acqua in bottiglia.
  • Il Santo Padre non incontrerà ammalati e diversamente abili, perché non essendo questa la finalità della visita non potrebbe salutarli come vorrebbe. Nella eventualità che comunque arrivino persone diversamente abili con carrozzina non potranno accedere al percorso transennato, ma avranno una zona loro riservata in Piazza Europa, dove sosteranno in sicurezza per assistere al passaggio del Santo Padre.

I cittadini di Bozzolo e i fedeli che desiderano assistere al passaggio dell’auto del Papa (AUTO CHIUSA) e seguire dall’esterno l’incontro potranno accedere al percorso transennato, percorrendo a piedi le vie indicate nella mappa.

 

  1. Treni e Parcheggi

Tutto il centro di Bozzolo sarà chiuso al traffico e si consiglia di utilizzare anche i treni per raggiungere Bozzolo, che si trova sulla linea di TRENORD Milano – Cremona – Mantova. Il comune ha predisposto due grandi aree di parcheggio.

 

 

  1. Ingresso in chiesa con il PASS NOMINALE GRATUITO RILASCIATO DALLA DIOCESI

Tutti coloro che con PASS nominale parteciperanno all’incontro in chiesa parrocchiale vi entreranno dalle 6.30 alle 8.00 dalla porta laterale di via dei Mille, sia chi andrà a Bozzolo con i bus diocesani sia con mezzi propri, sia i fedeli di Bozzolo, gli invitati dalla Fondazione Mazzolari e dalla Amministrazione Comunale. Tutti dovranno percorrere obbligatoriamente via dei Mille scendendo da piazza dei Mille.

Si ricorda che in detta piazza potranno parcheggiare solo i bus della Diocesi e non le auto private, che dovranno trovare posto nei parcheggi allestisti per l’occasione.

 

  1. Ingresso in Piazza Mazzolari (piazza chiesa) con il PASS NOMINALE GRATUITO RILASCIATO DAL COMUNE DI BOZZOLO

Tutti coloro che con PASS nominale hanno posto in Piazza Mazzolari vi accederanno dalla barriera presidiata di fronte alla Lacto Siero Italia (incrocio via Giuseppina / Via Matteotti) dalle 6.30 alle 8.00.

 

  1. Distribuzione PASS NOMINALE GRATUITO PER INGRESSO IN CHIESA dal 15 giugno

a) A Cremona presso la Profilotours (0372 460592), piazza S. Antonio M. Zaccaria (di fronte alla facciata meridionale del duomo) a partire dal 15 giugno nei seguenti orari:

LUNEDI / VENERDI
09.30-12.30 – 15.30/18.30
SABATO 17 GIUGNO
dalle 09.30 alle 12.30

b) quelli riservati alla Parrocchia di Bozzolo in Oratorio

VENERDI 16 GIUGNO dalle 17.30 alle 19.30
SABATO 17 GIUGNO dalle 10.00 alle 12.00

 

  1. BUS DIOCESI: parcheggio riservato a Bozzolo

I Bus organizzati dalla Diocesi avranno parcheggio riservato in Piazza dei Mille a circa 300 m. dalla chiesa parrocchiale.

Sacerdoti o altri membri di istituzioni diocesane con problemi di salute o deambulazione troveranno alla discesa dal pullman o dall’auto personale un’auto che li accompagnerà all’ingresso laterale della chiesa parrocchiale. Comunicare la necessità di questo servizio a liturgia@diocesidicremona.it.

 

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Tutte le informazioni sulla visita del Papa a Bozzolo




I provvedimenti viabilistici a Bozzolo per la visita del Papa

Fervono i preparativi per la visita di Papa Francesco a Bozzolo, dove il Comune ha emesso le ordinanze per le limitazioni al traffico. Dalle 13 di lunedì 19 giugno divieto di transito e di sosta lungo tragitto che percorrerà il Pontefice. La “zona rossa” – tutto il centro storico – sarà invece interdetta al traffico da mezzanotte.

Mappa delle limitazioni di traffico e dei parcheggi

Mappa degli accessi al percorso papale, alla chiesa e alla piazza

Ordinanza n° 25 del 14 giugno 2017

Vademecum per i cittadini di Bozzolo

 




Buona la prima per il laboratorio teatrale diocesano

“Dimmi! No niente”, questo il titolo dello spettacolo finale del laboratorio teatrale diocesano organizzato dalla Federazione Oratori Cremonesi in collaborazione con la “Compagnia dei Piccoli”. Sul palco undici ragazzi tra i 17 e i 20 anni provenienti da diversi oratori della diocesi per raccontare la storia della famiglia Blu.

In scena una casa stilizzata, vuota di oggetti e affollata di soggetti, dove al centro vengono messi a fuoco i legami originari che disegnano lo spazio umano dell’abitare insieme.

Blu come la notte, come il mare quando si va al largo. Il blu è il colore del mistero e della profondità e per questo è stato scelto per vestire un gruppo che aveva voglia di scavare. Un testo scritto dagli attori stessi che racconta il loro desiderio di comunicare e di esprimersi con libertà, rabbia, dolcezza, ironia, commozione la verità di una vita familiare che è esperienza del crescere.

Un centinaio di persone presenti, la maggior parte giovani, in una serata speciale che saluta la chiesa del Foppone, che è stata sede negli ultimi dieci anni della pastorale giovanile diocesana. Un chiostro che ha visto tanti giovani sognare, lavorare, creare, provare e costruire i contenuti degli eventi e dei raduni diocesani.

Il laboratorio teatrale è una novità di quest’anno che si inserisce in quel progetto di formazione di alcune competenze animative su cui la FOCr sta insistendo negli ultimi anni con una costellazione di iniziative come “la scuola diocesana per animatori”, i “workshop di formazione” che precedono il Grest e gli incontri di preparazione per gli animatori che portano lo staff della FOCr a girare per parecchie serate negli oratori.

Il laboratorio è nato dal desiderio di poter lavorare con un gruppo in maniera stabile e continuativa sui linguaggi espressivi.

Il gruppo che ha frequentato è stato composto da 14 adolescenti provenienti da diversi oratori della diocesi con una cadenza settimanale da ottobre a maggio. Il percorso formativo è stato progettato dalla “Compagnia dei Piccoli”, giovane realtà teatrale che ha a cuore la crescita artistica e umana della persona, condotto poi nello specifico da Mattia Cabrini che ha accompagnato i ragazzi nelle diverse fasi del lavoro.

Si è cominciato lavorando sui temi classici del teatro: lo spazio, il corpo, la voce, la relazione e il personaggio in termini di sperimentazione e allenamento. Nel periodo compreso tra  Natale a Pasqua i ragazzi hanno lavorato alla realizzazione di scene teatrali tratte dalla letteratura, incontrando autori e personaggi che sono stati loro assegnati sulle base delle caratteristiche personali di ciascuno. Autori e opere noiosamente studiate sui banchi di scuola sono diventati incontri vivi che hanno permesso loro di lavorare sui propri temi personali.

Sempre in questa fase i ragazzi hanno sperimentato un modulo di danza espressiva condotto da Marianna Bufano, coreografa e insegnante di danza de “Il Laboratorio”, e un modulo sull’animazione condotto da Stefano Priori.

L’ultima fase dell’anno ha avuto invece come obiettivo la scrittura di un testo per la messa in scena. Il gruppo ha scelto di lavorare sul tema della “famiglia” e da quel momento ogni ragazzo ha iniziato a scrivere monologhi, dialoghi e scene di gruppo che attraverso l’improvvisazione teatrale è stato possibile sperimentare subito sul palco. È stato un lavoro in cui carta e penna erano sempre a fianco del palco ed è stato possibile “provare e scrivere”, “scrivere e provare” in una circolarità che ha permesso un ricerca sempre più precisa del messaggio. Da questo lavoro è nato un copione che poi i ragazzi hanno portato in scena al pubblico.

È stato un percorso che ha sempre avuto come obiettivo l’autonomia dei ragazzi e l’apprendimento di un metodo che ciascuno di essi potesse spendere nelle propria esperienza di servizio animativo in parrocchia. A ciascuno di loro l’augurio di poter coltivare il proprio desiderio di comunicare, mettendolo a servizio della verità, della cura e della relazione.

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Corpus Domini guardando a Mazzolari e all’imminente visita di Papa Francesco

Una serata intensa e speciale quella del Corpus Domini a Cremona. La celebrazione della solenne Eucarestia presieduta dal vescovo Antonio Napolioni e concelebrata dai preti della città ha preceduto la processione per le vie del centro con il Santissimo Sacramento.

In una Cattedrale colma di fedeli, il Vescovo Napolioni durante l’omelia ha evidenziato lo stupore della gloria di Dio che lascia senza fiato, specificando come la processione sia un momento di gloria non della Chiesa ma di Dio. «Questa – ha detto il Vescovo – non è una gloria visibile ma velata, come dice San Paolo. Sta a noi riconoscere il velo che ci impedisce di entrare in contatto con Dio e riconoscere ciò che ci permette di entrare in contatto: la carne di suo figlio che ci nutre e ci salva».

La serata è stata anche l’occasione per riflettere sulla visita privata di papa Francesco in diocesi sulla tomba di don Primo Mazzolari in programma tra qualche giorno. Mons. Napolioni ha evidenziato come questa visita sia un altro passaggio del Signore nelle piazze e non solamente un evento per giornalisti e un giorno, forse, per storici. un evento che, dunque, non si può ridurre a una faccenda privata o clericale. Questo omaggio del Papa si può così considerare è un vero atto di amore verso la Chiesa di Cremona.

Accanto al vescovo Napolioni l’emerito Dante Lafranconi e il vicario zonale don Pierluigi Codazzi. Hanno prestato servizio i ministranti adulti di Casalbuttano.

Al termine della Messa è stato solennemente esposto il Santissimo Sacramento ed è quindi iniziata la processione passando accanto al palazzo del Comune, come sempre per l’occasione illuminato suggestivamente dal fuoco delle torce.

I fedeli, le religiose, i ministranti e le autorità hanno accompagnato il Vescovo con l’ostensorio contenente il Santissimo Sacramento. La presenza del gonfalone della città e del sindaco Gianluca Galimberti è stata simbolo della partecipazione dell’intera comunità cittadina a questo importante evento della comunità cristiana.

Durante il percorso dai megafoni posti agli angoli delle strade sono risuonati brani del Vangelo alternati a riflessioni a tema proprio di don Primo Mazzolari per aiutare i fedeli a riflettere sui misteri eucaristici.

Ritornata in Cattedrale, l’assemblea dei fedeli insieme al Vescovo è rimasta in adorazione dell’eucarestia accompagnata dal tradizionale canto del Tantum ergo e dalle intenzioni di preghiera prima della solenne benedizione eucaristica a conclusione di questa calda e serena serata di giugno.

Matteo Lodigiani

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Ministri straordinari della Comunione, conferito il mandato a 160 tra laici e religiosi

In più di 160, tra laici e religiosi, nel pomeriggio di sabato 17 giugno in Seminario hanno ricevuto dal Vescovo il mandato di ministri straordinari dell’Eucaristia. Sono coloro che, soprattutto la domenica, portano la Comunione ai malati e agli anziani nelle proprie case, sottolineando come anche loro – pur impossibilitati a partecipare all’assemblea domenicale – fanno parte a pieno della comunità. Nelle facoltà dei ministri straordinari anche il servizio per la distribuzione dell’Eucaristia quando l’elevato numero dei fedeli renda necessario un aiuto ai sacerdoti.

L’occasione è stata l’annuale giornata di spiritualità, promossa dall’Ufficio diocesano per il Culto divino, diretto da don Daniele Piazzi. L’appuntamento è stato per le 15 nel salone del Seminario con l’Ora Nona e la meditazione. Poi, alle 16, in chiesa, il canto dei Primi Vespri del Corpus Domini presieduti dal vescovo Antonio Napolioni che ha conferito il mandato ai 21 nuovi ministri (che non avevano mai svolto prima questo servizio) e ad altre 145 che hanno rinnovato l’incarico al termine di un precedente mandato, di durata triennale. Tutti debitamente formati, anche grazie ai corsi appositamente organizzati ogni anno dall’Ufficio per il Culto divino.

Sale così a oltre 300 il numero dei ministri straordinari della Comunione in diocesi. A loro si è rivolto il Vescovo nella riflessione dopo la lettura breve del Vespro, prima del conferimento del mandato. Con subito una precisazione: il Corpus Domini più che una festa liturgica è il progetto di Dio su ciascuno, corpo del Figlio. Quindi l’invito a ricordare sempre che isolando il Santissimo dalla Messa e dalla vita si starebbe facendo qualcosa di diverso da Gesù. Occorre dunque portare nelle case, insieme a quel pezzo di pane, il Vangelo, per essere con la propria testimonianza prolungamento del modo con cui il Signore si è reso presente nel mondo: prima del tabernacolo l’altare, e prima dell’altare la vita, e dopo il tabernacolo ancora la vita.

Poi, pur riconoscendo come il ministero sia certo un privilegio particolare, mons. Napolioni ha messo in guardia da farne un potere, ricordando che tutti si è fratelli operosi della stessa famiglia. Da qui l’invito a “contagiare” altri in parrocchia per questo servizio: non per dover sostituire un clero sempre più esiguo, ma per dare a ciascuno lo slancio che viene dal sapersi ministri di Dio, secondo le diverse modalità. Proprio come dimostrano in queste settimane i ragazzi vestendo i panni di animatori nei Grest.

A tutti quindi – prima della benedizione – l’augurio di “buon lavoro”. E non solo per il tratto di strada che porta dal tabernacolo all’assemblea o alle case dei malati, ma per il tratto di strada che va dal cuore, orientato al Signore, a quello di ogni fratello, affinché tutti si sentano preziosi, servi un po’ utili e un po’ inutili.

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Nelle scorse settimane l’Ufficio diocesano per il Culto divino ha pubblicato le disposizioni diocesane aggiornate circa i ministri straordinari della Comunione.




Giovedì 15 giugno a Cremona la festa del Corpus Domini

Saranno alcune riflessioni di don primo Mazzolari ad aiutare la meditazione durante la processione cittadina del Corpus Domini, che il vescovo Napolioni presiederà a Cremona la sera di giovedì 15 giugno.

Alle ore 21 i fedeli di tutte le comunità della città sono invitati a partecipare, con i loro sacerdoti,  alla celebrazione che il Vescovo presiederà in Cattedrale attorniato dai vicari episcopali, i canonici della Cattedrale e i parroci delle diverse parrocchie, con il vicario della zona pastorale sesta don Pierluigi Codazzi.

Al termine dell’Eucaristia partirà la processione con il Santissimo Sacramento. Dietro la Croce, si disporranno i fedeli, ordinati per file di quattro; seguiranno i religiosi, i ministranti, i sacerdoti concelebranti e sotto il baldacchino, il Vescovo che reggerà l’ostensorio. Infine le autorità cittadine con il Gonfalone della città.

Il corteo, attraversata piazza del Comune, sfilerà per largo Boccaccino per proseguire poi in via Mercatello, corso Mazzini, piazza Roma (lato sud), piazza Stradivari e via Baldesio, facendo quindi ritorno in piazza del Comune per accedere nuovamente in duomo. Dagli altoparlanti disseminati lungo il percorso i fedeli potranno unirsi alle preghiere e ai canti proposti dal Coro della Cattedrale diretto da don Graziano Ghisolfi.

La processione,  segno con cui la comunità cristiana vuol testimoniare in modo visibile la propria fede e comunicare ai fratelli – credenti e non credenti – gioia e speranza, si concluderà nuovamente in Cattedrale dove mons. Vescovo, dopo aver rivolto ai fedeli la sua parola,  impartirà la solenne benedizione eucaristica.




A S. Sigimondo l’incontro dei giovani in preparazione di Taizé: on-line l’intervento del Vescovo

Si è svolta nella cornice di preghiera del monastero domenicano di S. Sigismondo, a Cremona, la convocazione dei ragazzi che con il vescovo Antonio il prossimo agosto vivranno la settimana di esperienza a Taizé. Dopo il Vespro e alcune importanti informazioni logistiche, il gruppo ha dialogato con il Vescovo recuperando i respiri di fondo e i particolari più interessanti del viaggio in preparazione.

A tutti è stato consegnato un piccolo vademecum storico-spirituale, mentre il kit cremonese con la sacca, la maglia, il cappello e il quaderno dello spirito sarà predisposto nei prossimi giorni e recapitato ai gruppi oratoriani.

Nella riflessione proposta durante il Vespro mons. Napolioni ha riconsiderato il senso della sua proposta, nel contesto generale del sinodo e in quello più particolare della storia di fede e di crescita di ciascun giovane.

La segreteria della Focr ricorda che è ancora possibile aggiungere qualche iscrizione all’esperienza estiva e che a breve verranno comunicati orari e condizioni del viaggio.




Ministri straordinari della Comunione, il 17 giugno in Seminario il mandato del Vescovo

Nel pomeriggio di sabato 17 giugno, presso il Seminario vescovile di via Milano 5, i ministri straordinari della Comunione vivranno la loro consueta giornata di spiritualità, che avrà inizio alle 15 con l’Ora Nona e la meditazione. In questo contesto durate i Primi Vespri del Corpus Domini (ore 16.15) il vescovo Antonio Napolioni conferirà il mandato ai nuovi ministri e a quanti sono chiamati a rinnovare l’incarico.

Intanto, nella solennità di Pentecoste, l’Ufficio diocesano per il Culto divino, diretto da don Daniele Piazzi, ha pubblicato le disposizioni diocesane aggiornate concordate con il Vescovo circa i Ministri straordinari della Comunione.

 

 

INDICAZIONI PER L’ISTITUZIONE
DEI MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE
E L’ESERCIZIO DEL LORO MINISTERO

Il senso di un ministero: il legame tra l’assemblea eucaristica e i fratelli assenti

1. Questo ministero straordinario, quindi suppletivo e integrativo degli altri ministeri istituiti, richiama il significato di un servizio liturgico intimamente connesso con la carità e destinato soprattutto ai malati e alle assemblee numerose. Esso impegna laici o religiosi a una più stretta unità spirituale e pastorale con le comunità nelle quali svolgono il loro apostolato.

Anche questo ministero straordinario richiede una preparazione pastorale e liturgica, nella quale si porrà in luce il vincolo che esiste fra il malato e il mistero di Cristo sofferente, fra l’assemblea radunata nel giorno del Signore e la vittoria pasquale sulla morte e sul male, fra l’effusione dello Spirito e l’annunzio ai fratelli della lieta novella di liberazione e di guarigione.

La Comunione ai malati a partire dalla Messa domenicale, è una espressione della presa di coscienza da parte della comunità che anche i fratelli involontariamente assenti sono incorporati a Cristo e una profonda esigenza di solidarietà li unisce alla Chiesa che celebra l’Eucaristia.

Il servizio dei ministri straordinari che reca il duplice dono della Parola e della Comunione eucaristica, se preparato e continuato nel dialogo di amicizia e di fraternità, diventa chiara testimonianza della delicata attenzione di Cristo che ha preso su di sé le nostre infermità e i nostri dolori.

 

Criteri per la scelta dei ministri straordinari

2. Si scelgano laici che si distinguono per fede, vita cristiana e condotta morale, soprattutto tra chi è già stimato dalla comunità locale.
Presentazione e preparazione dei ministri straordinari

3. I parroci e le superiore delle case di cura presentino all’Ordinario la richiesta di istituzione secondo i tempi e le indicazioni che ogni anno darà l’Ufficio per il Culto Divino. Comunque, in caso di necessità, in ogni tempo dell’anno si potrà inoltrare la richiesta.

4. I nuovi candidati sono tenuti a partecipare al corso di formazione diocesano. In caso di necessità, d’accordo con l’Ordinario e avvertito l’Ufficio per il Culto Divino, gli stessi parroci potranno prepararli istruendoli:

  • sulle dimensioni teologiche dell’eucaristia e del culto eucaristico fuori della Messa;
  • sulla spiritualità dei ministeri ecclesiali;
  • sui riti della Comunione fuori della Messa, del Viatico e della esposizione eucaristica;
  • sulle dimensioni psicologiche e pastorali della cura dei malati e degli anziani.

 

Istituzione dei ministri straordinari della Comunione

5. L’istituzione avviene con rito liturgico, presieduto dal Vescovo o da un suo delegato, una volta l’anno al termine del corso diocesano di formazione. Secondo l’opportunità e per necessità pastorali particolari l’Ordinario delegherà il parroco a celebrare l’istituzione dei ministri a servizio della propria comunità oppure saranno istituiti con decreto dell’Ordinario.

 

Le competenze dei ministri straordinari della Comunione

6. Quando manca il presbitero, il diacono o l’accolito i ministri straordinari della comunione hanno facoltà di distribuire la Comunione:

  • durante la celebrazione della Messa, a motivo di un grande affollamento di fedeli oppure per qualche particolare difficoltà in cui venga a trovarsi il celebrante;
  • fuori della celebrazione della Messa, soprattutto in forma di Viatico, a malati in pericolo di morte, oppure quando il numero degli infermi e degli anziani, soprattutto negli ospedali o in istituti simili, richieda l’opera di più ministri.

In questi casi il ministro può comunicarsi da solo.

Il ministro straordinario può esporre e riporre l’Eucaristia per l’adorazione dei fedeli.

 

Durata del ministero: 3 e 5 anni

7. I ministri straordinari della Comunione eserciteranno il loro ministero per tre anni dalla loro prima presentazione e istituzione. Se presentati ulteriormente dopo la scadenza del triennio il ministero verrà conferito per un quinquennio rinnovabile.

 

Modo per distribuire l’Eucaristia a malati e anziani

8. Si seguano le indicazioni rubricali del Rito della Comunione fuori della Messa e culto eucaristico ai nn. 19-22, in particolare: «Quando la santa comunione viene distribuita fuori dalla chiesa, si prepari un tavolo adatto, coperto di tovaglia; si pensi anche a procurare i ceri… Le specie eucaristiche per l’amministrazione della comunione fuori della chiesa si rechino in una teca o in un altro contenitore debitamente chiuso».

9. Quanto al giorno nel quale portare la comunione non ci sono restrizioni se non l’antica consuetudine di non portare la comunione il Sabato Santo se non in forma di Viatico.

10. È auspicabile che la comunione sia portata nel giorno domenicale per esprimere più chiaramente il legame tra assemblea eucaristica e fratelli e sorelle che desiderano parteciparvi, ma ne sono impediti.

11. Quanto alla veste la Conferenza Episcopale Italiana non ha prescritto alcun abito liturgico. Il ministro straordinario sia attento a vestirsi decorosamente.

Cremona, Curia Vescovile, 4 giugno 2017, Solennità di Pentecoste

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