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Primo giorno di Gmg. Il gruppo dei cremonesi da oggi a Lisbona: l’incontro con le famiglie e l’attesa di Papa Francesco

 

Si dice spesso come la giovinezza sia uno stato d’animo. Qualcosa di interiore esprimibile con parole, gesti, sguardi. A volte questa condizione dello spirito è difficile da trovare nelle azioni o nei pensieri delle persone – o a volte si decide volutamente di ignorarla. Eppure, ci sono eventi, come una Giornata Mondiale della Gioventù, nel quale questo sentimento diventa una testimonianza viva di una pacifica ribellione, di una reale presa di consapevolezza in grado di toccare anche chi è lontano dalla fede. «Siamo qui/sotto la stessa luce/sotto la sua croce/cantando ad una voce». Ed è proprio quella voce di un popolo a riempire l’aria fresca di Lisbona, “città della gioia” per qualche giorno, dove una nuova giovinezza soffia con il vento dell’Atlantico per soffiare sull’Europa, sul mondo.

In questa atmosfera di energia e leggerezza, sono arrivati i primi gruppi della Diocesi di Cremona. Nella notte del 31 luglio si sono infatti ricongiunti i pellegrini partiti in pullman da Avila e quelli arrivati in aereo dall’Italia. Punto di ritrovo dei cremonesi è la Igreja de Nossa Senhora dos Navegantes, non distante dal Parque Tejo, il luogo dove tra sabato e domenica i giovani di tutto il mondo confluiranno per partecipare alla veglia e alla Messa conclusiva di questa GMG con Papa Francesco. «Siamo partiti ieri in aereo da Malpensa con un diretto verso Lisbona – racconta Valentina, la “capogruppo” di Mozzanica – una volta sbarcati siamo arrivati alla parrocchia a piedi per ricevere l’accredito del pellegrino insieme al kit internazionale, ma soprattutto per fare la conoscenza dei volontari e delle famiglie venuti ad riceverci».

 

 

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Premura e intimità sono le principali sensazioni che i pellegrini hanno ricevuto dagli ospiti portoghesi. «Mi hanno colpita con la loro super accoglienza, anzi la signora si è offerta come “una seconda mamma”. Addirittura, si è unita alla mia videochiamata con mia madre» ha aggiunto Valentina. Potrebbero sembrare dettagli, ma in realtà come sostiene Elia di Sant’Ambrogio, «non è affatto scontato che gli “alloggianti” offrano quasi completamente i loro spazi domestici per una settimana a dei ragazzi stranieri».

Per ringraziare le famiglie portoghesi dell’ospitalità, chi è stato accolto in casa ha infatti portato in dono regali dall’Italia; in particolare formaggi, salumi e specialità della città del Torrazzo come torroni e mostarde. Esperienza leggermente diversa per Leone, seminarista della parrocchia di Sant’Ilario, con il posto letto all’interno della scuola. «Con la stanchezza delle lunghe ore di viaggio si riesce a dormire ovunque – sorride –. Certo ci vuole un po’ di spirito di adattamento, ma i volontari sono stati più che disponibili a venire incontro alle nostre esigenze».

 

 

Al risveglio i giovani si sono ritrovati in un parco vicino al fiume Tejo per le lodi mattutine e per ricevere le prime informazioni organizzative su spostamenti e pasti. Poi, giornata libera a discrezione dei partecipanti. Grazie al Festival della Gioventù, non sono mancate numerose proposte di spiritualità, eventi culturali e sportivi in vari luoghi della città; altri invece hanno colto l’occasione per visitare le principali mete turistiche della città, come l’iconica Torre di Belem, il meraviglioso monastero dei Gerolamini, o girare nei variopinti e brulicanti barrios della capitale lusitana.

A chiudere la giornata del debutto e dare il “via” ufficiale all’incontro internazionale dei giovani è la Messa di apertura presieduta dall’arcivescovo Manuel Clemente, cardinale-patriarca di Lisbona, sulla Collina do Encontro, al Paque Eduardo VII. Nelle prossime mattinate, infatti, si entrerà nel vivo della rassegna, tra le catechesi nelle parrocchie, la Festa degli Italiani e l’attesissimo arrivo del Papa in una città che mai come oggi è immagine del mondo.

 

SFOGLIA QUI TUTTI GLI ARTICOLI DEL REPORTAGE DALLA GMG 2023

 

GMG Lisbona 2023 – La preghiera ufficiale in italiano

Nostra Signora della Visitazione,
che sei partita in fretta verso il monte per incontrare Elisabetta,
aiutaci a partire come Te all’incontro dei molti che ci aspettano
per portare loro il Vangelo vivo:
Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore!

Andremo in fretta,
senza esitazioni o indugi,
ma con prontezza e gioia.
Andremo serenamente,
perché chi porta Cristo porta con sé la pace
e perché fare il bene è il miglior benessere.

Nostra Signora della Visitazione,
con la tua ispirazione questa Giornata Mondiale della Gioventù
sarà la celebrazione di Cristo che portiamo con noi,
come anche Tu l’hai portato.

Fa’ che sia un’occasione
di testimonianza e condivisione,
fraternità e ringraziamento,
e che ognuno di noi vada incontro
a chi ancora vive nell’attesa.

Con Te continueremo questo cammino di incontro,
affinché anche il nostro mondo possa ritrovarsi
nella fraternità, nella giustizia e nella pace.

Aiutaci, Nostra Signora della Visitazione,
a portare Cristo a tutti,
obbedendo al Padre,
nell’amore dello Spirito!

 

Lunedì sera l’arrivo a Lisbona dopo la tappa ad Avila e altre partenze da Cremona … è finalmente tempo di Gmg

 

 




Lunedì sera l’arrivo a Lisbona dopo la tappa ad Avila e altre partenze da Cremona … è finalmente tempo di Gmg

 

Hanno raggiunto Lisbona nella serata di lunedì 31 luglio i primi cremonesi che, partiti sabato a Cremona, dopo Lourdes hanno raggiunto la capitale lusitana dopo aver sostato ad Avila. Altri cremonesi li raggiungeranno a breve. Tutti insieme si ritroveranno ospiti della parrocchia di Igreja de Nossa Senhora dos Navegantes. Altri, infine, si aggiungeranno per i giorni culminanti della Giornata mondiale della gioventù.

Dopo la notte a Salamanca, per il gruppo guidato dalla Federazione Oratori Cremonesi partito sabato è stato il momento di visitare la seconda tappa del programma “lungo” previsto dall’offerta pastorale, la città dalle immutate mura medievali e dalle torri merlettate. In particolare, i pellegrini hanno visitato il Monasterio de la Encarnación, fondato nel 1515, il luogo dove entrò la giovane santa Teresa di Gesù e nel quale visse per trent’anni, cominciando la riforma dell’Ordine del Carmelo con la costruzione del primo convento delle Carmelitane Scalze insieme a san Giovanni. I ragazzi hanno così visitato la cella priorale occupata da Teresa durante la sua esperienza monastica, i carteggi storici della Santa e i vari oggetti liturgici e personali legati alla sua esistenza, lasciandosi poi trasportare dalle opere d’arte conservate nel museo, in particolare dal quadro del Crocefisso dipinto da san Giovanni della croce e che ispirò persino Salvador Dalì.

 

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«Che effetto vi fa, a voi giovani, sentir parlare delle visioni mistiche di figure come quelle incontrate in questi giorni come Bernadette, Teresa, Giovanni, Ignazio di Loyola?» ha domandato l’incaricato diocesano per la Pastorale giovanile, don Francesco Fontana, durante la toccante e coinvolgente omelia all’interno dell’abbazia. Cosa lega, effettivamente, tutto ciò che questi giovani pellegrini del 2023 stanno vivendo a questi santi? «È Dio che vi e ci parla – ha detto ancora –, Dio ha interesse a parlare con noi. Lui, che ha fatto l’universo, si rivolge a ognuno di noi, come con Teresa, Bernadette, Ignazio. Ha da dirti qualcosa, vuole parlare con te perché ti ritiene suo interlocutore. È davvero la cosa più importante che possiamo dirci: riconoscersi coloro che parlano con Dio». Modelli di riferimento a cui ispirarsi, i quali hanno ascoltato, accolto e scelto la Parola per «far fiorire la propria esistenza».

 

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Come ha ben riassunto don Jacopo Mariotti, sacerdote novello che accompagna l’unità pastorale di Pomponesco dove ha prestato servizio diaconale: «È stata una bella e tranquilla mattinata prima di rimettersi nel pullman. Abbiamo celebrato la messa dove abbiamo ricordato che il Signore ha qualcosa da dire anche a questi ragazzi, e Teresa d’Avila diventi un modello da seguire e di tentare quello che il Signore ha da dire su di noi».

Nel frattempo, dalla diocesi è partito alla volta di Lisbona il vescovo Antonio Napolioni e anche altri gruppi parrocchiali: in particolare lunedì 31 luglio da Cremona i giovani di San Sebastiano con le unità pastorali Cittanova (Sant’Agata, Sant’Ilario, Sant’Agostino) e Sant’Omobono (Cattedrale, Sant’Imerio, San Pietro al Po), insieme a qualche pellegrino di Piadena. Dopo la preghiera mattutina alle nove, il gruppo è partito con particolare entusiasmo nel primo pomeriggio alla volta di Bergamo, dove ha preso il volo diretto allo scalo di Oporto. Ad accoglierli una forte brezza e una splendida luna piena. Un’invito a salpare verso quell’oceano così vicino al cielo, a seguire quei grandi esploratori di un tempo affascinati dal mistero di quella distesa azzurra; un vento di coraggio a vivere con pienezza la vita. Poi il gruppo è partito verso Lisbona in bus, con l’arrivo previsto in tarda serata, dove si riunirà con gli altri condiocesani accolti nelle famiglie.

 

Pellegrini a Lourdes sulle orme di Bernadette: domenica di preghiera e affidamento sulla strada verso la Gmg

Gmg, tappa a Lourdes per i primi cremonesi in viaggio verso Lisbona

Gmg, il mandato del Vescovo apre il percorso verso Lisbona dei giovani cremonesi




Il Sinodo verso la fase sapienziale: occasione per uno sguardo nuovo sull’autentico dna della Chiesa

Un mese fa la CEI licenziava le Linee guida per il prossimo anno di cammino sinodale. Le intitolava Si avvicinò e camminava con loro, indicando il racconto dei due di Emmaus (Lc 24) come l’icona promettente per il cammino che abbiamo davanti: l’esperienza dei due da Gerusalemme a Emmaus, carica di sentimenti contrastanti e di confronti critici, che culmina con la cena nella locanda accanto ad un Gesù che sparisce dalla loro vista e riaccende desideri ed entusiasmi; il ritorno nella città santa, con stili e accenti rimotivati; la memoria grata dell’ardore che riscalda chi ha fatto, insieme, esperienza del Risorto. Il testo, datato 11 luglio, da un lato fa sintesi delle narrazioni e dei cantieri vissuti nei due anni trascorsi, dall’altro attrezza a vivere il momento “sapienziale”.

Bello, e per certi versi non scontato per le prassi ecclesiali anche nostrane, il riconoscimento del valore insostituibile della gratitudine. È la prima sottolineatura del testo: la comunità del Risorto è invitata sempre a nutrirsi di questo atteggiamento che è ben più che una piaggeria da educande. Al contrario la gratitudine che sconfina con la benedizione (siamo così tanto abituati nelle celebrazioni e nelle devozioni da farne un gesto tecnico di congedo), autorizza l’altro e cura le miopie del pregiudizio.

Il resto, comprese le corpose e difficili implicazioni della sinodalità, scaturisce soprattutto dalla gratitudine e in essa si nasconde, come un germe che attende di esplicitarsi nella vita. Bello, e rischioso, l’onesto riconoscimento dell’”apertura di credito” che i cantieri e gli avvii sinodali hanno generato: è intuizione forse generale che questa stagione sinodale che mette a tema non un aspetto della dottrina o della prassi, ma la dottrina e la prassi stesse dell’autocoscienza ecclesiale, focalizzando il suo più autentico dna, è un’occasione “appesa ad un filo”. Il filo delle stanchezze che ne assottigliano continuamente lo spessore; il filo più tenace delle opportunità che però non sono infinite e non sopportano vetrine di sola immagine.

Come accade all’instrumentum laboris del sinodo universale, il passaggio dagli scenari al metodo per affrontarne la pertinenza non sempre è cosa facile; l’impressione è che il taglio sia ancora (sit venia verbo) prettamente “pastorale” (e si sa che “pastorale” è purtroppo dalle nostre parti parente stretto di clericale e fa il paio con una visione ancora non matura della teologia del laicato e della sua destinazione pienamente secolare). Alcune domande poste a snodo e rilancio risentono di qualche genericità e chiedono forse ulteriori manutenzioni: per evitare che alcuni passaggi, soprattutto quelli estremamente concreti che interpellano sul serio i processi e le prassi, non siano schiacciati dalla retorica ecclesiastica che dice il desiderio di cambiare tutto, per non cambiare poi nulla, come ci suggerirebbe il buon Gattopardo.

Le questioni centrali di cui forse anche la vita delle comunità nostrane ha bisogno, ci sono tutte, messe anche in fila con ordine. Certo, sembrano sempre molte, troppe, ma forse perché lo sono. Ed è per questo che spaventano percorsi nuovi: perché sono “senza rete di protezione” e perché, per farsi spazio, chiedono una diversa economia delle energie e delle scelte che fatalmente supera il sistema installato. Come quando, sul più bello, il nostro pc ci chiede di riavviare il software per un aggiornamento di sistema che non lascia mai le cose come prima. Nella vicenda anche cremonese delle unità pastorali, ad es., da tempo emerge il bisogno che si pongano alcuni punti fermi, non per imbrigliare le prassi che giustamente risentono delle fisionomie e delle storie locali, bensì per consentire a tutti di non perdere il riferimento diocesano (dalle nostre parti spesso debole) e crescere nella contaminazione propositiva e sinergica delle esperienze. Le Linee guida forse offrono anche questa chance che per molti non è più rinviabile sine die. Perché se le unità pastorali costituiscono in ordine di tempo la scelta più rilevante che insiste sulla forma ecclesiae, questa scelta va manutenuta, oltre la provvista pure delicata e faticosa del clero. Le osservazioni che si spera diventeranno oggetto di discernimento sinodale sul ruolo e dignità delle donne, sulle forme anche canoniche della corresponsabilità, sulla presa in carico delle strutture (anche materiali e amministrative)… vanno in questa direzione e interpellano il soggetto diocesano con chiarezza.

Un ultimo spunto balza all’occhio: le Linee guida, forse confessando una punta di italica nostalgia, insistono sulla necessità di una “fraternità culturale”, denunciandone una certa latitanza: chiedono un “nuovo discorso cristiano” che passi dai legami e dal protagonismo delle comunità. Ce n’è un bisogno enorme e senza dubbio l’emergere di spazi e tempi di narrazione, confronto e riconoscimento del Vangelo incarnato è e sarà uno dei volti più promettenti della Chiesa. Omelie comprese. Relazioni e competenze laicali comprese.

don Paolo Arienti
(parroco moderatore UP Mazzolari)

 

Sinodo, pubblicate le linee guida della Cei per la fase sapienziale




Sinodo, pubblicate le linee guida della Cei per la fase sapienziale

Uno strumento per accompagnare e orientare il terzo anno del Cammino sinodale delle Chiese in Italia: sono da oggi on line le Linee guida per la fase sapienziale nella quale si cercherà di capire come far sì che il rinnovamento ecclesiale, coltivato nella fase narrativa, non rimanga solo un sogno.

SCARICA QUI IL PDF

Il testo, che si intitola “Si avvicinò e camminava con loro” e si compone di tre parti, offre alcune riflessioni suscitate dal racconto di Emmaus – icona scelta per questo anno – e presenta elementi metodologici per valorizzare la grande ricchezza del lavoro finora svolto. Si tratta infatti di proseguire nel percorso avviato, rafforzando l’esercizio del discernimento a partire dai temi e dalle domande proposte nelle Linee guida e indicando decisioni possibili, impegni, aspetti ancora da sviluppare. Il documento evidenzia cinque macro-temi, che raggruppano le istanze raccolte nel biennio dedicato all’ascolto:

1) la missione secondo lo stile di prossimità;
2) il linguaggio e la comunicazione;
3) la formazione alla fede e alla vita;
4) la sinodalità e la corresponsabilità;
5) il cambiamento delle strutture.

Ogni macro-tema si articola in alcuni sotto-temi che esplicitano le questioni emerse. Una sola domanda per ciascun tema sollecita la riflessione e chiama le comunità al discernimento. Nelle prossime settimane seguiranno alcune schede operative.

 

clicca sull’immagine per scaricare il pdf

 

“Queste Linee guida, facendo tesoro del biennio narrativo – sottolinea il Consiglio Episcopale Permanente nell’introduzione al documento – gettano un ponte verso la fase profetica, incamminando le Chiese in Italia verso un discernimento operativo che prepari il terreno alle decisioni, necessariamente orientate a un rinnovamento ecclesiale e mai introverse; anche quando l’attenzione è puntata sulla vita interna delle nostre comunità, il pensiero è sempre quello estroverso della missione: rendere più agili alcune dinamiche ecclesiali (dottrinali, pastorali, giuridiche, amministrative) per rendere più efficace l’incontro tra il Vangelo, energia vivificante e perenne, e l’umanità di oggi”. Soprattutto in un tempo in cui “i lavori sinodali si intrecciano con i problemi e i drammi di ciascuno, che sono i problemi e i drammi del mondo: gli strascichi sanitari, economici e sociali della pandemia, il clima di guerra tragicamente ravvivatosi, le crisi ambientali, occupazionali, esistenziali. Un senso di precarietà e di smarrimento avvolge molte persone e famiglie nel nostro Paese”.

Il testo – che si arricchisce di alcune infografiche – contiene infine il cronoprogramma con l’agenda delle tappe e degli appuntamenti che condurranno all’apertura della fase profetica nel maggio 2024.

 

Sintesi a conclusione della fase narrativa del Sinodo (scarica qui il pdf.)




Pellegrini a Lourdes sulle orme di Bernadette: domenica di preghiera e affidamento sulla strada verso la Gmg

La pioggia ha accompagnato il risveglio e la mattina di domenica 30 luglio a Lourdes del centinaio di giovani pellegrini cremonesi verso la Gmg, ma non ha impedito loro di respirare l’aria dell’importante santuario mariano tra momenti di spiritualità e i primi festosi incontri con altri coetanei dal mondo. Anche questi ultimi hanno scelto la cittadina costruita sulle rive del fiume Gave de Pau come una meta di preparazione al raduno internazionale a Lisbona. Infatti, nei prossimi giorni, al gruppo guidato dall’incaricato per la Pastorale giovanile don Francesco Fontana si aggiungeranno in Portogallo gli altri cremonesi della diocesi, per un totale di circa 550 giovani cremonesi che insieme al vescovo Antonio Napolioni prenderanno parte alla Giornata mondiale della gioventù.

Dopo la preghiera di sabato sera, domenica mattina i ragazzi sono tornati nuovamente alla grotta di Massabielle per le Lodi mattutine. Successivamente, i pellegrini hanno intrapreso un breve ma intenso itinerario sui passi di Bernadette, visitando la prima casa della pastorella al Mulino di Boly e la seconda residenza della mistica francese nel poverissimo cachot, cercando di scorgere nella sua semplicità la devozione di questa loro giovanissima coetanea in Maria. Il gruppo poi si è ritrovato vicino alla piccola cava per la Messa internazionale, evento chiave della giornata di oggi dei pellegrini cremonesi, per ricevere la benedizione della Madonna verso l’incontro con il Papa.

«Cari giovani pellegrini alla GMG, voi avete un vantaggio rispetto a noi vecchi: voi siete liberi dalla nostalgia di un cristianesimo maggioritario e per questo potete essere i costruttori del cristianesimo di domani», ha detto uno dei concelebranti in francese, davanti alla croce verderossa con l’effige di Maria, simbolo di questa Gmg in Portogallo, sotto un cielo coperto, di fronte ai ragazzi e alle ragazze tra ombrelli e kway.

Anche nella Messa, dove i partecipanti hanno percepito un forte sentimento di appartenenza in mezzo ai tanti “chiassosi souvenir” del turismo religioso, è stato posto il tema del rinnovamento della Chiesa, sempre più sentito dalle giovani generazioni. «Come insegnava un Piccolo Fratello di Charles de Foucault: smettete di dire che della fede tutto sta crollando, è meglio dire che tutto è già a terra. Perché lo slancio di costruire qualcosa di nuovo è molto più affascinante dello sforzo patetico di tenere in piedi qualcosa che è già morto», ha ripreso il sacerdote sul piazzale.

 

 

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Ma come essere allora i costruttori della Chiesa di domani? «Un giovane monaco ha chiesto al padre del deserto più anziano come mai c’erano molti giovani che andavano nel deserto per unirsi ai monaci, ma poi molti di loro tornavano presto alle proprie case. È come un levriero che corre per raggiungere una preda: altri cani lo seguono e corrono con lui, ma presto si stancheranno. L’unico che continua a correre è colui che vede la sua preda». «Tenete lo sguardo fisso su Gesù e potrete affrontare anche l’ostilità e l’indifferenza del mondo» ha concluso.

Nell’ora di pranzo qualcuno ha approfittato per recuperare le prime ore di sonno arretrate, altri invece hanno colto l’occasione per immergersi dentro l’atmosfera del luogo di culto mariano visitando e sostando negli “ambienti” del Santuario, quali la cripta o la basilica sotterranea.

 

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Dopo aver terminato gli ultimi preparativi, all’una del pomeriggio la partenza per Salamanca, dove i giovani arriveranno in serata per il pernottamento, poi il mattino dopo l’arrivo ad Avila, la città di santa Teresa di Gesù, seconda tappa del programma diocesano verso Lisbona.

 

 

Gmg, tappa a Lourdes per i primi cremonesi in viaggio verso Lisbona

Gmg, “Casa Italia” apre le porte ai pellegrini italiani




Gmg 2023: su Tv2000 dirette, speciali e il viaggio del Papa in Portogallo

Su Tv2000 (canale 55 del digitale terrestre o 140 sul decoder Sky) , da lunedì 31 luglio a domenica 6 agosto, dirette e speciali dedicati alla Giornata mondiale della Gioventù 2023 a Lisbona e al viaggio apostolico di Papa Francesco in Portogallo.

L’emittente della Cei trasmette i momenti più importanti della GMG con protagonisti i giovani tra i quali: martedì 1 agosto alle ore 20 la Messa di apertura da Lisbona in diretta dalla Colina do Encontro con il patriarca di Lisbona, card. Manuel Clemente; giovedì 3 agosto la cerimonia di accoglienza; venerdì 4 agosto la Via Crucis con i giovani; sabato 5 agosto la visita di Papa Francesco a Fatima per pregare per il dono della pace in Ucraina e la veglia con il Pontefice; domenica 6 agosto la Messa di chiusura con il Papa. Lunedì 7 agosto ore 9.10 e 17.30 la conferenza stampa di Papa Francesco sul volo di ritorno.

Approfondimenti, servizi e collegamenti con gli inviati nel Tg2000 e nel Giornale Radio di inBlu2000.

Tra gli eventi su Tv2000: mercoledì 2 agosto in diretta alle ore 21 una serata speciale di musica e preghiera dal titolo ‘Protagonisti, la festa dei giovani italiani a Lisbona’ con numerosi ospiti.

Per l’occasione Tv2000, insieme a Radio inBlu2000, e Avvenire rafforzano la loro sinergia attraverso una collaborazione quotidiana che prevede lo scambio di contenuti, interviste, servizi, video, articoli, podcast e la condivisione su web e social.

 

Le dirette con Papa Francesco, speciali e ospiti su Tv2000:

 

LUNEDÌ 31 LUGLIO
ore 10.30 – Speciale Gmg 2023
Tema: presentazione Gmg

Ospiti: la vaticanista Anna Chiara Valle; il cantautore Giovanni Caccamo; lo scrittore ‘ambasciatore del sorriso’ Andrea Caschetto e i giovani della parrocchia “Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo” di Roma. Con la testimonianza di Remon Karam, giovane originario dell’Egitto che dieci anni fa ha lasciato la sua famiglia ed è arrivato in Italia a bordo di un barcone, dove è stato accolto da una famiglia affidataria.

Ore 17 – Speciale Gmg 2023
Tema: la Visitazione di Maria a Elisabetta e la presentazione del logo e dell’inno della Gmg

Ospiti: il direttore Pastorale Giovanile Diocesi di Roma don Alfredo Tedesco; don Luigi Maria Epicoco che riflette sull’incontro di Maria con Elisabetta; don Matteo Bianchi e i ragazzi della sua parrocchia San Giuseppe da Copertino in partenza per Lisbona, che si collegano dall’aeroporto di Fiumicino; alcuni partecipanti al pellegrinaggio da Saccolongo, partiti il 15 luglio, che in bicicletta raggiungeranno Lisbona, una storia di crowfundig per sostenere le spese del viaggio.

 

MARTEDÌ 1 AGOSTO
Ore 11 – Speciale Gmg 2023
Tema: I Santi patroni della GMG 2023. I giovani e la fede. 

Ospiti: il vaticanista Domenico Agasso; Dicastero per la Cultura e l’Educazione don Josè Miguel Cardoso, Segreteria Generale C.E.I., don Tony Drazza.

Ore 17 – Speciale Gmg 2023
Tema: I segni della Gmg: la Croce Pellegrina e l’icona della Madonna Salus Populi Romani

Ospiti: il direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, Andrea Tornielli.
Con la testimonianza di suor Catherine Southwood, volontaria della casa di reclusione di Fossombrone che racconta l’arrivo di ventiquattro giovani della GMG nella struttura portando la Croce di San Damiano e la Madonna di Loreto, i due simboli che, fin dalla Gmg di Buenos Aires del 1987, hanno accompagnato gli italiani ad incontrare i giovani di tutto il mondo.

Ore 19.30 – Speciale Gmg 2023
Ospite il mariologo padre Gian Matteo Roggio.

Ore 20 Messa di apertura della Gmg in diretta dalla Colina do Encontro presieduta dal patriarca di Lisbona, card. Manuel Clemente

 

MERCOLEDÌ 2 AGOSTO
Ore 10.30 – Speciale Gmg 2023
Tema: Arrivo Papa. Cultura, società e politica del Portogallo

Ospiti: il rettore della Pontificia Università Lateranense Vincenzo Buonomo; il Professore ordinario Letteratura Portoghese e Brasiliana Alma Mater Studiorum Università di Bologna Roberto Vecchi.
Con la testimonianza di Fatima Pereira Afonso, chef Portoghese che vive a Roma da più di 30 anni.

Arrivo di PAPA FRANCESCO IN PORTOGALLO e le dirette su Tv2000:
Ore 10.30 accoglienza ufficiale alla Base Aerea di Figo Maduro, cerimonia di benvenuto
Ore 11.45 Visita di cortesia al Presidente della Repubblica Palacio Nacional de Belem
Ore 13.15 Incontro con le Autorità, la Società Civile e il Corpo Diplomatico al Centro Culturale di Belém.

Ore 17.00 – Speciale Gmg 2023
Tema: Incontro con il presidente dell’Assemblea della Repubblica e Vespri Papa

Ospiti: il presidente del Comitato di Scienze Storiche Mons. Carlos Alberto de Pinho Moreira Azevedo; i giornalisti Marco Tarquinio e Carlo Giacobbe; il missionario scalabriniano Padre Carlos Caetano.

Ore 17.30 Incontro con il presidente dell’Assemblea della Repubblica nella Nunziatura apostolica
Ore 18.30 Vespri con i vescovi, sacerdoti e diaconi nel “Mosteiro dos Jerónimos”
Ore 19.50 – Speciale Gmg 2023

Ore 21 – in diretta serata evento ‘Protagonisti, la festa dei giovani italiani a Lisbona’ INFO QUI

 

GIOVEDÌ 3 AGOSTO
Ore 9.10 – Speciale Gmg 2023
Tema: Papa Francesco incontra gli universitari. La Scholas Occurrentes
Ospiti: il cappellano cattolica Milano fra Roberto Quero; il Coordinatore della Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes Mario Del Verme; il direttore Scuole Salesiane Marco Franchin; gli insegnanti Dario Reda e Francesca Parisi; il Prof. Alessandra Vischi dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano.

E da Lisbona: la Coordinatrice internazionale Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes Maria Paz Jurado; e in rappresentanza dei giovani Universitari La Sapienza Maria Lucia Platania.

Ore 10 L ’incontro con i giovani universitari presso la “Universidade Católica Portuguesa”
Ore 11.40 L’incontro con i giovani di Scholas Occurrentes nella Sede di Scholas Occurentes di Cascais.
Ore 12.40 – Speciale Gmg 2023

Ore 17.30 – Speciale Gmg 2023
Tema: Accoglienza del Papa/S. Antonio Abate patrono della GMG

Ospiti: Fra Roberto Pasolini, biblista e docente di Sacra Scrittura e la coppia che ha accolto la Croce della GMG arrivata a Lisbona in occasione della Giornata della Gioventù, Giò e Vale e il loro figlio di 9 anni.

Ore 18.30 Cerimonia di accoglienza nel “Parque Eduardo VII”
Ore 20.15 – Speciale Gmg 2023

 

VENERDÌ 4 AGOSTO
Ore 9.10 – Speciale Gmg 2023
Tema: La Confessione. Società e povertà in Portogallo

Ospiti: il missionario della Misericordia don Giacomo Pavanello; lo storico Simone Varisco, autore Rapporto Immigrazione in collaborazione con Caritas; Padre Victor de Oliveira Barbosa, ordine Dehonianie suor Silvia Oesterheld, suora Dorotea; il direttore pastorale giovanile di Sessa Aurunca (CE) don Mario Taglialatela.

Ore 10 Confessione di alcuni giovani della GMG a “Praça do Império”
Ore 10.45 Incontro con i rappresentanti di alcuni centri di assistenza e di carità nel “Centro Paroquial de Serafina”
Ore 11.45 – Speciale Gmg 2023

Ore 17.30 – Speciale Gmg 2023
Tema: Via Crucis, i giovani e la croce, le ferite dei giovani e della Chiesa portoghese
Ospiti: il fondatore della scuola d’evangelizzazione “Sentinelle del mattino di Pasqua” don Gianni Castorani, don Salvatore Monte della Comunità Nuovi Orizzonti; Frei Tiberio Zilio, della Comunità dei Conventuali.

Ore 18.30 Via Crucis con i giovani nel “Parque Eduardo VII”
Ore 20.20 – Speciale Gmg 2023

 

SABATO 5 AGOSTO
Ore 9.10 – Speciale Gmg 2023
Tema: il Papa a Fatima

Ospiti: padre Mario Piatti, Servo del Cuore Immacolato di Maria; Padre Andrea Stefani, Cappellano Ospedale Gemelli; Suor Maria Cucci, Serve del cuore Immacolato di Maria.

Ore 10.15 Preghiera del Rosario con i giovani ammalati presso la Cappella delle Apparizioni del Santuario di Nostra Signora di Fatima
Ore 11.30 – Speciale Gmg 2023
Ore 20 – Speciale Gmg 2023
Tema: la veglia
Ospiti:il Rettore del Seminario di Cremona don Marco D’Agostino; la teologa Emanuela Buccioni; il gesuita Padre Loris Piorar.

Ore 20.50 – Speciale Gmg 2023
Ore 21.15 Veglia con i giovani nel “Parque Tejo”
Ore 23.20 – Speciale Gmg 2023

 

DOMENICA 6 AGOSTO
Ore 8.30 – Speciale Gmg 2023
Tema: Messa chiusura GMG

Ospiti: il vaticanista Alessandro Gisotti e la rock band cristiana The Sun.

Ore 9.15 Messa per la Giornata Mondiale della Gioventù nel “Parque Tejo” e l’Angelus
Ore 12.00 – Speciale Gmg 2023

Ore 16.30 – Speciale Gmg 2023
Tema: Papa incontra volontari GMG
In studio Don Gaetano Corvasce, parroco di San Pietro (BT); Enrico Selleri, inviato di Tv2000 alla Gmg appena tornato da Lisbona.

Ore 17 Incontro con i volontari della GMG presso il “Passeio marítimo” di Algés.
Ore 18.50 Speciale Gmg 2023 e Cerimonia di congedo presso la Base Aerea di Figo Maduro a Lisbona.
Ore 20.55 – Instant film di Tv2000 ‘LA GMG CON FRANCESCO A LISBONA’ 

LUNEDÌ 7 AGOSTO
Ore 9.10 e 17.30 Conferenza stampa di Papa Francesco sul volo di ritorno dal Portogallo.

 




Gmg Lisbona: ecco i kit per i 60mila pellegrini italiani. Violini e azulejos sulle t-shirt “cremonesi”

 

Il cappello, la radiolina per le traduzioni, il libretto del pellegrino, la bandiera, il telo, il foulard, la croce, una scheda Iliad telefonica con credito prepagato per il primo mese, la sacca: è quanto contiene il “kit degli italiani”, predisposto dal Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) per tutti i giovani delle diocesi dello Stivale in partenza per la Gmg di Lisbona. I kit, avverte il Snpg, stanno arrivando in questi giorni a casa degli oltre 60mila italiani partecipanti.

Anche i circa 370 pellegrini pronti a partire dalle parrocchie della diocesi di Cremona metteranno in valigia strumenti e i segni distintivi della grande delegazione italiana, a cui si aggiungerà però anche l’esclusiva t-shirt realizzata dalla Federazione Oratori Cremonesi su progetto grafico di Paolo Mazzini (Trc).

Un azzurro brillante, colore del cielo e del Belpaese, ma anche tipico degli azulejos, le inconfondibili mattonelle decorate che impreziosiscono pareti di case e palazzi storici portoghesi. Sulla maglietta le forme e le geometrie di queste raffinate decorazioni tipiche dell’arte lusitana si fondono con il rosone della Cattedrale e con la sagoma dei violini, per una personalizzazione esclusiva che renderà inconfondibile il gruppo nelle giornate del grande incontro mondiale con Papa Francesco e i giovani provenienti da tutto il mondo.

 

(Foto Snpg – Cei)

 

Entro il 13 luglio è ancora possibile ordinare il kit e avere la spedizione a casa. Dopo tale data non viene assicurata la consegna in tempo utile per la partenza dei gruppi per Lisbona.

Per gli ordini che arriveranno dopo il 13 luglio, il ritiro dei kit avverrà presso Casa Italia, in Rua Artilharia, 1 (vicino alla metro Marques de Pombal). Tuttavia può ordinare il kit anche chi non è iscritto alla Gmg, mandando una mail a info@gmg2023.it con nome, cognome, indirizzo, civico, Cap, città, provincia, numero telefonico e copia del bonifico effettuato. Per chi non parte, non c’è nessun termine di scadenza. Il pagamento tramite bonifico bancario (16 euro + 6,50 euro di spese di spedizione) dovrà essere intestato a: Conferenza episcopale italiana, presso: Banca Etica – Iban: IT 98 J 05018 03200 000010500502 -Causale: Kit Gmg Lisbona, nome e cognome.




Cordoglio per padre Fuciu, parroco della Chiesa romena ortodossa di Cremona

La Chiesa ortodossa romena di Cremona piange la morte di padre Doru Fuciu, parroco della comunità cremonese, scomparso nella mattinata di sabato 29 luglio, per l’improvviso aggravarsi delle condizioni di salute che lo avevano costretto ad un ricovero ospedaliero a Milano, dove è avvenuto il decesso. Padre Fuciu aveva 53 anni; lascia la moglie Viorica e la figlia Teofana di 14 anni.

A nome della Diocesi di Cremona il Vescovo Antonio Napolioni ha espresso il suo cordoglio in una lettera indirizzata “alla famiglia del carissimo Padre Doru Fuciu e alla Comunità ortodossa romena di Cremona”. Mons. “Colpito e addolorato” alla notizia della morte di padre Fuciu, mons. Napolioni si unisce al dolore e alla preghiera dei familiari e dei fedeli della comunità ortodossa romena, “ricordando i tanti momenti di sincera fraternità e comunione nella fede che ho avuto modo di condividere con Padre Doru e con tutti voi. Non li dimenticherò – prosegue il messaggio – come gesti e semi di vero ecumenismo cristiano. Soprattutto non lo dimentica il Signore, nel cui abisso d’amore vediamo ora la vita eterna di questo nostro carissimo fratello. A Lui affidiamo la sua anima, perché gioisca per sempre e faccia sentire forza e consolazione spirituale a chi piange questo distacco. Uniti nel dolore e nella speranza, vi accompagno con la mia preghiera”.

Nel gennaio del 2022, in occasione della Visita pastorale alla parrocchia di Borgo Loreto, a Cremona, dove ogni domenica la comunità romena si ritrova per la celebrazione comunitaria, è stato proprio padre Fuciu ad accogliere il vescovo Antonio per la prima storica visita di un vescovo cattolico cremonese alla chiesa ortodossa romena, avvenuta proprio durante la celebrazione eucaristica. Ricordando i 19 anni (oggi 20) dall’arrivo della Chiesa ortodossa romena è a Cremona, padre Fuciu riassumeva così lo spirito ecumenico che con il suo ministero ha sempre guidato la comunità in un rapporto di sincera amicizia con i fratelli cattolici: «Ricordo al mio arrivo – diceva – quando vidi nell’armadio della sacrestia i paramenti cattolici accanto a quelli ortodossi – ha aggiunto – Pensavo: oggi iniziamo dai vestiti poi l’unità sarà delle persone».

Le spoglie di padre Doru Fuciu giungeranno presso la chiesa di via Litta a Borgo Loreto nella giornata di lunedì 31 luglio. Martedì 1 agosto alle ore 8 mons. Siluan, vescovo della Diocesi ortodossa romena d’Italia, officerà la Messa nella chiesa romena ortodossa di via Litta 36, a Cremona; alle 10 i funerali, cui sarà presente anche don Federico Celini, incaricato per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Cremona.

Anche la comunità del Seminario, che ha conosciuto e apprezzato padre Fuciu, si unisce alla preghiera della Chiesa cremonese e manda le sue condoglianze alla famiglia e alla Comunità ortodossa.

 

La storia della comunità Ortodossa romena a Cremona

Dal 2003, con l’arrivo in città di padre Doru Fuciu, la comunità ortodossa ha iniziato a riunirsi nella chiesa della Trinità, sussidiaria della parrocchia di S. Michele Vetere, posta all’angolo tra via Speciano e corso XX Settembre, grazie alla disponibilità data dalla Parrocchia in accordo con la Diocesi. Sino alla decisione di acquistare da un privato la vecchia chiesa parrocchiale di Borgo Loreto, in via Litta, da tempo abbandonata. La chiesa della comunità ortodossa si trova nel territorio della parrocchia di Borgo Loreto, che da anni ormai concede gli spazi dell’oratorio per organizzare il catechismo con i ragazzi della comunità di padre Fuciu, composta da circa 4.500 fedeli. Da segnalare anche l’impegno sociale della comunità ortodossa che, attraverso la società S. Lorenzo (una sorta di San Vincenzo ortodossa), aiuta chi è più in difficoltà.

 

Prima storica visita del Vescovo alla comunità ortodossa rumena




Cremona accoglie i giovani di Bahia tra arte, preghiera e la visita in Comune

 

Nella mattinata di giovedì 26 luglio i ragazzi di Salvador de Bahia giunto in Italia per unirsi al gruppo diocesano in partenza per la Gmg di Lisbona, hanno visitato Cremona, accompagnati da don Davide Ferretti, don Umberto Zanaboni, don Andrea Lamperti Tornaghi insieme ad alcune delle famiglie che li stanno ospitando in questa settimana.

La visita è iniziata in piazza del duomo, con qualche scatto fotografico e l’introduzione di don Gianluca Gaiardi, guida d’eccezione che ha illustrato la piazza con tutti i suoi edifici: Battistero, Torrazzo e Cattedrale.

All’interno della Cattedrale, l’incaricato diocesano per i Beni culturale, ha illustrato gli affreschi più significativi e la cripta, dove si trovano le spoglie Sant’Omobono, sotto gli sguardi meravigliati dei giovani bahiani, colpiti dalla bellezza del Duomo e dalla storia del patrono.

A seguire la Messa in portoghese, presieduta dal Vescovo Napolioni e concelebrata da tutti i sacerdoti presenti.

 

 

«Gesù ci ha detto beati voi, beati i vostri occhi perché vedono. Perché vedete questa bella Cattedrale? Perché avete visto Roma?», ha iniziato mons. Napolioni, nell’omelia tradotta in simultanea da don Davide. «Vi hanno detto prima di partire: “beati voi perché andate in Italia, beati voi perché incontrerete il Papa alla GMG a Lisbona”. Anche il popolo di Israele, finalmente liberato dall’Egitto camminava verso la terra promessa, guidati da Mosè. Ma Mosè non entrerà in quella terra promessa. Perché la vera terra promessa è l’incontro con Dio, dovunque andiate. E per Mosè l’incontro avvenne sul Monte Sinai nel deserto. E allora anche noi siamo beati, perché ovunque possiamo incontrare il Signore, anche nel deserto della storia. Perché ai piccoli lui si fa riconoscere anche dentro le difficoltà e dentro le prove. Questo sarà il grande tesoro che tutti vogliamo sperimentare in questi giorni e portare a casa dovunque vivrete».

 

 

Ultima tappa della mattinata dell’accoglienza in città, è stato l’incontro con il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, che ha accolto il gruppo di giovani nel palazzo Comunale; un dialogo tra il sindaco e i ragazzi che si sono raccontati.

«Per noi è un grande regalo la vostra presenza qui, perché siete giovani, perché siete forti, e perché noi, la nostra città, ha bisogno di incontrare persone come voi». Ha affermato il sindaco Galimberti e ha proseguito: «Vi chiedo una cosa: quando sarete alla Giornata Mondiale della Gioventù se potete ricordatevi la città di Cremona, se potete dire una preghiera per la città di Cremona. Tutte le città hanno bisogno di questo, anche noi ne abbiamo bisogno. E magari capiterà nei prossimi anni di incontrarci ancora».

 

Sono arrivati a Cremona i giovani di Salvador de Bahia. L’accoglienza nelle famiglie prima della Gmg

Sono arrivati a Cremona i giovani di Salvador de Bahia. L’accoglienza nelle famiglie prima della Gmg




Giornata a Roma per i giovani di Bahia, tra le meraviglie della città eterna e incontri speciali

 

È mercoledì 26 luglio, sono le 20.30 e da un’ora e mezza i ragazzi e le ragazze di Salvador de Bahia – accompagnati dal parroco don Davide Ferretti, dal responsabile dell’ufficio missionario don Umberto Zanaboni e da alcune volontarie – sono sul treno che li sta riportando a Cremona dopo due giorni belli e intensi nella capitale.

Il gruppo è partito per Roma durante la mattina di ieri, martedì 25, e ha visitato i maggiori monumenti della città eterna. «Vedere la fontana di Trevi è stata un’emozione forte, perché non mi aspettavo qualcosa di così imponente. È stata una sensazione unica e meravigliosa» ha detto Larissa con tutto l’entusiasmo che caratterizza lei e i suoi compagni di viaggio.

La gioia brasiliana ha invaso anche la metropolitana: sulla tratta che ha portato il gruppo alla casa per ferie don Orione, i ragazzi hanno intonato dei canti e ballato al ritmo di un tamburello, coinvolgendo alcuni altri turisti.

La giornata nella capitale è stata intensa, ricca di appuntamenti e di visite sorprendenti. I ragazzi cremonesi hanno potuto godere di una visita guidata della Basilica di san Pietro in lingua portoghese (passando da un’entrata laterale e davanti alla residenza pontificia di santa Marta). Vedere piazza san Pietro e la basilica ha suscitato in tutti un’emozione indescrivibile.

Dopo la visita in Vaticano, il vice direttore generale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede Giacomo Ghisani, cremonese d’origine, ha accompagnato il gruppo presso la sede di Radio Vaticana e ha presentato ai ragazzi Silvonei Protz, responsabile della redazione brasiliana, e Raimundo Lima, redattore della sezione brasiliana, che hanno parlato della storia della radio pontificia e dell’importanza di utilizzare i mezzi di comunicazione per raggiungere tutto il mondo. Il gruppo ha ascoltato con estremo interesse e ha posto numerose domande, come Stéfane che, ad esempio, ha chiesto come si può iniziare a lavorare nel mondo del giornalismo.

Dopo un pranzo a base di pizza e patatine, il gruppo ha continuato la visita raggiungendo piazza Navona e ammirando i dipinti del Caravaggio sulla vita di san Matteo conservati nella chiesa di San Luigi dei francesi.

A Leticia la cosa che è piaciuta di più è la basilica di San Pietro, sia dentro che fuori e tutti gli altri siti turistici: pensare alla storia che raccontano e al passato che testimoniano la stupisce e la riempie di meraviglia.

Domani il gruppo, di rientro a Cremona, incontrerà il vescovo Napolioni e il sindaco Galilberti.

La sera, invece, parteciperà ad una festa nella parrocchia del Maristella dedicata ai ragazzi cremonesi, con il mandato del Vescovo: un’altra tappa importante dello straordinario viaggio che porterà i giovani alla Gmg di Lisbona.

Sono arrivati a Cremona i giovani di Salvador de Bahia. L’accoglienza nelle famiglie prima della Gmg