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Venerdì 21 il vescovo al Natale dello Sportivo

«Mai vista una luce così», è questo il titolo scelto per il Natale dello Sportivo 2018, l’appuntamento annuale organizzato dal Csi di Cremona che si svolgerà venerdì 21 dicembre presso il Centro pastorale Diocesano a Cremona.

Durante la serata (dalle 20 aperta per i volontari del comitato e dalle 20.45 per le società e per quanti desiderano partecipare) interverranno il vescovo Napolioni che terrà una lectio divina e Riccardo orsoni, giovane atleta della Nazionale Italiana Fidal che porterà la sua testimonianza di giovane che non dimentica il servizio in oratorio durante la carriera agonistica.

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I tesori della diocesi tra le bellezze di “Cremona capitale”

Sono iniziate oggi e proseguono domani le riprese per la serie “Capitali d’Italia” dedicata a Cremona. Un’intera puntata del nuovo programma condotto da Paolo Notari sarà infatti dedicata alla nostra città: un focus di 50 minuti su aspetti artistici e culturali, che hanno caratterizzato la storia della città, con particolare attenzione all’antica tradizione liutaria che rende Cremona unica al mondo.

Artefice dell’iniziativa è il Servizio Promozione, Informazione e Accoglienza Turistica del Comune che con la redazione della trasmissione ha coordinato le interviste nei luoghi simbolo della città. “Si tratta di un nuovo format – dichiara l’Assessore con delega al Turismo Barbara Manfredini – che Marcopolo TV rivolge ai centri minori ma che hanno tanta cultura da raccontare e che per alcune loro peculiarità possono essere considerate Capitali d’Italia al pari di quelli maggiori. Le riprese, che vengono girate in un paio di giorni, sono state coordinate da Paola Milo e dal suo staff che hanno proposto l’itinerario culturale e organizzato gli incontri per le interviste”.

Nel suo itinerario, infatti, il conduttore è affiancato da alcuni esperti locali che illustrano le peculiarità di Cremona e le sue eccellenze, raccontando anche aneddoti e curiosità per mostrare al pubblico una città tutta da scoprire.

Elena Piccioni dell’Infopoint e guida turistica accreditata – prosegue l’Assessore Barbara Manfredini – ha accompagnato la troupe tra le sale di Palazzo Comunale e i monumenti di piazza del Comune, a don Gianluca Gaiardi il compito di presentare il Duomo e il Battistero, mentre a don Andrea Foglia gli affreschi di San Sigismondo. Per quanto riguarda il Torrazzo, i meccanismi del suo splendido orologio e il nuovo Museo Verticale l’esperto è naturalmente Alessandro Maianti, mentre Tommaso Giorgi, guida turistica del CrArT, ha illustrato le sale del Museo Civico, e Fausto Cacciatori il Museo del Violino di cui è conservatore. Parte delle riprese, infine, sono dedicate a un momento musicale nella Sala della Consulta di Palazzo Comunale e allo storico negozio Sperlari”.

La puntata di “Capitali d’Italia” dedicata a Cremona sarà trasmessa su MarcopoloTv, canale 222 del digitale terrestre e 810 di Sky, venerdì 25 gennaio alle 21.10, replica sabato 26 alle 15.15, domenica 27 alle 8.55.

(fonte: Comune di Cremona)




A Gallignano cena di solidarietà per la missione di Puke

Si terrà sabato 19 gennaio la cena di Sant’Antonio organizzata dal gruppo “Fabio Moreni Onlus” in favore della costruzione della chiesa parrocchiale di Puke, in Albania, presso la missione di don Giovanni Fiocchi, fidei donum Cremonese. L’appuntamento è alle 19.30 presso l’oratorio di Gallignano e l’offerta per l’adesione è di 25 euro (10 euro per bambini e ragazzi fino a 14 anni).

E’ possibile aderire dando conferma fino a giovedì 13 gennaio rivolgendosi alla parrocchia o scrivendo a fabiomoreni@tiscali.it.

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Una nuova sede per la Caritas di Viadana

La Caritas viadanese avrà presto una nuova sede: l’ex Cariplo, all’incrocio tra via Gonzaga e largo De Gasperi. L’immobile era inutilizzato da otto anni. «Da banca – nota il parroco don Antonio Censori, con riferimento alla parabola evangelica – diventerà “casa dei talenti”. Per la comunità cristiana, la carità è il primo dei talenti da mettere a frutto».

E’ lo stesso sacerdote a illustrare i dettagli dell’operazione, sul bollettino parrocchiale “Famiglia insieme”: «L’iter per l’acquisto si è concluso nei giorni scorsi. Con la proprietà si è fissato un prezzo di 270mila euro per un totale di 640 metri quadrati. Il costo verrà affrontato con le disponibilità di cassa della parrocchia e con l’accensione di un mutuo decennale da 150mila euro presso Banca Prossima».

La Caritas era da anni ospite dell’ex Villaggio del Ragazzo: in un’ala del chiostro era allestito il banco alimentare per la distribuzione di borse della spesa alle famiglie in difficoltà segnalate dai servizi sociali; nell’ala antistante, era attiva invece la redistribuzione di abiti usati. I volontari negli anni hanno aiutato diverse centinaia di famiglie, non solo con un sostegno di tipo economico, ma anche e soprattutto mettendosi a disposizione per un servizio di ascolto, orientamento e incoraggiamento. I beneficiari, così come gli operatori e le donazioni, provengono da tutto il territorio viadanese.

Poiché la Fondazione Villaggio del Ragazzo ha avviato, in coerenza con le proprie finalità statutarie, un progetto di ristrutturazione dell’ex convitto che porterà alla realizzazione di aule scolastiche e uno spazio mensa, è stato necessario trovare una sede alternativa per la Caritas. Il percorso che ha portato all’individuazione dell’ex Cariplo ha visto don Censori confrontarsi col vescovo Antonio e coi Consigli parrocchiali per la pastorale e gli affari economici.

La vecchia sede Caritas è stata nel frattempo dismessa nell’agosto scorso. Affinché l’attività non venisse sospesa, il Comune ha provvisoriamente messo a disposizione alcuni locali in piazzale Libertà.

Nel ringraziare chi ha collaborato alla positiva soluzione, il parroco fa il punto sui prossimi sviluppi: «Ora la Caritas avrà la sua nuova sede in bella posizione. Sarà una casa aperta, con un centro di ascolto e l’attivazione di iniziative che coinvolgeranno non solo i parrocchiani, ma tutti coloro che vogliono proporre valori e proposte concrete. Non si tratterà solo di attivare una casa, ma di darle un’anima viva e stimolante per renderla bella. I talenti che il Signore semina nel cuore e nell’intelligenza delle sue creature sono molti e sorprendenti. Perché non stanarli e farli fruttare per il bene di tutti?».




In un volume la storia di Sant’Imerio

sarà presentato sabato 22 dicembre alle ore 17 presso la sala santa Teresa del’oratorio parrocchiale il volume «La chiesa di Sant’Imerio in Cremona».

In tre capitoli, il libro edito da Cremona Produce racconta la storia della chiesa di via Aporti, ne traccia un profilo artistico e ripercorre la storia della comunità attraverso l’archivio de “Le campanelle” lo storico giornalino parrocchiale.

Le ricerche e i testi sono a cura di Mariella Morandi, Sonia Tassini e Lucia Zanotti, con le fotografie di Antonio Barisani.

Il ricavato dell’iniziativa editoriale sarà destinato alle opere e alle attività parrocchiali.

 




Nei prossimi weekend porte aperte per ammirare le chiese della città

L’Ufficio per Beni Culturali della diocesi comunica che per i prossimi weekend, il sabato e la domenica fino al 13 gennaio 2019, le chiese cittadine di S. Agata, S. Agostino, S. Ilario e S. Marcellino saranno aperte alle visite dalle ore 7 alle 17.30 grazie ai volontari dell’Ordine dei Templari. Sarà invece il gruppo seniores della Banca Popolare di Cremona a garantire l’apertura della chiesa di Sant’Omobono (nelle domeniche 23 e 30 dicembre e 6 e 13 gennaio) dalle 14.30 alle 17.30. Le visite al Tempietto di San Luca riprenderanno in primavera.




Sacra Famiglia, i bimbi cantano per le case di riposo

Il giorno di Santa Lucia gli ospiti della Casa Serena di via Aselli hanno ricevuto una bella sorpresa: i bambini della Scuola Primaria Sacra Famiglia hanno allietato la loro mattinata con tipici canti natalizi.

Il repertorio spaziava da: Jingle Bells e We wish you a merry Christmas al più tradizionale In notte placida; sono stati eseguiti anche canti meno conosciuti come la ninna nanna Tura Lura e quella spagnola Nanita Nana. 

Inoltre, i bambini delle classi quinte hanno suonato dal vivo alcuni brani con il flauto dolce.

L’intero concerto è poi stato replicato nella bellissima cappella della Casa San Giuseppe in via A. B. Melone il 17 dicembre, sempre guidati dalla maestra Letizia Tira, che ha preparato, scelto e diretto l’intero evento.

Per il secondo anno consecutivo la Scuola Primaria ha così deciso di prepararsi all’arrivo del Natale con un piccolo gesto di “carità … canora”.




«I Ragazzi di Gigi» premiati dalla Pro Loco di Arzago

Hanno saputo portare sul palcoscenico l’amore che il diacono Gigi Riboni ha trasmesso loro per il teatro e lo hanno fatto ogni volta con quello spirito di condivisione e di amicizia che è alla base del loro stare insieme. Con questa motivazione il consiglio direttivo della Pro Loco di Arzago ha attribuito l’omonimo premio 2018 al locale gruppo teatrale oratoriale giovanile “I Ragazzi di Gigi”.

La consegna del riconoscimento (una targa) è avvenuta nella serata di sabato 15 dicembre, presso la sala comunale Padre Turoldo, nell’ambito della Giornata Annuale della Pro Loco, tradizionale appuntamento di questo periodo nel quale il sodalizio presieduto da Patrizia Figliuzzi, oltre a premiare un singolo oppure un’associazione del paese che negli undici mesi precedenti si sia distinto in maniera particolare, traccia un bilancio della propria attività, presenta il programma per l’anno nuovo ed apre la campagna-tesseramenti (attualmente i soci sono 130 circa).

Alla presenza del sindaco Gabriele Riva e degli amministratori comunali, dei rappresentanti di altre associazioni di volontariato arzaghesi e di numerosi cittadini, a premiare “I Ragazzi di Gigi” è stata proprio Patrizia Figliuzzi, da sempre punto di riferimento, in ambito teatrale, di questi giovani che ogni anno preparano e portano in scena un musical. Inevitabile che il pensiero dei presenti sia andato a Gigi Riboni, il diacono permanente della diocesi di Cremona morto nell’ottobre 2011 all’età di 51 anni che per tanti anni è stato responsabile della pastorale giovanile e dell’oratorio Don Bosco, formando generazioni di arzaghesi. “I ragazzi di Gigi” hanno debuttato cinque anni fa al teatro “San Lorenzo” dell’oratorio di Arzago con Sister Act.

L’anno dopo è stata la volta di Grease, poi è toccato a Footlose e nel 2016 a Peter Pan. Nel 2017 hanno portato in scena “La bella e la bestia”, rappresentato sia ad Arzago che nella prestigiosa vetrina del Filodrammatici di Treviglio, nell’ambito della rassegna “Piccole compagnie crescono”. Nel maggio di quest’anno i “Ragazzi” sono tornati sul palco con “Tre padri per una figlia”, ispirato al celeberrimo “Mamma mia”. Il ricavato di ogni rappresentazione va alla parrocchia di San Lorenzo Martire in Arzago affinché sia impiegato per la manutenzione dell’oratorio.




A Soresina concerto del Maestro Marco Ruggeri

E’ stato il concerto del maestro Marco Ruggeri a chiudere, sabato 22 dicembre, la trilogia di concerti promossa per celebrare l’avvenuto restauro dell’organo Serassi Balbiani della chiesa prepositurale di Soresina.

Il concerto è stato preceduto da un’anteprima del contenuto del libro sull’organo Serassi Balbiani. Sull’argomento è intervenuta Adele Emilia Cominetti, coordinatrice del Gruppo Culturale San Siro, che ha ben sintetizzato il materiale già noto sull’organo, nonché le recenti scoperte d’archivio che hanno trasformato il volume da strenna natalizia a pubblicazione di prossima uscita.

Visto il periodo, il concerto del maestro Ruggeri si è trasformato in una meditazione del Natale. Le musiche scelte, infatti, hanno ripercorso diversi momenti della Natività, in particolare i brani tratti dalla Pastorale di Bach (I pastori vanno a Betlemme, L’adorazione del Bambino, La meditazione di Maria, il ritorno gioioso dei pastori). Altri brani hanno comunque ricordato il Natale, come “L’annunzio ai pastori. Pastorale caratteristica” di Ponchielli e “Noël X” di Daquin.

Il maestro Ruggeri ha saputo offrire sapori natalizi al pubblico presente che ha potuto meditare il Natale, alternando musica a testi dei Vangeli di Natale.

Il parroco don Angelo Piccinelli, ricordando l’opera di restauro che ha restituito alle presenti e alle future generazioni l’organo Serassi Balbiani, ha ringraziato il maestro Ruggeri per aver accettato si suonare a Soresina.




Una testimonianza di fede… con la maglietta a rovescio

Si è svolto sabato 15 dicembre il terzo incontro del ciclo di conferenze “Testimoni” organizzate dall’oratorio di Vicomoscano, Quattrocase, Casalbellotto e Fossacaprara dal titolo “Con la maglietta al rovescio. La storia di Filippo”. I molti presenti nella Chiesa di Vicomoscano hanno ascoltato una storia di sofferenza, quella di Filippo, un bambino romano che il 20 novembre 2014 non è sopravvissuto alla leucemia contro la quale lui e la sua famiglia hanno lottato diversi anni.

Niente di straordinario, di unico, di originale, qualcuno potrebbe pensare. Tante le morti di giovani vite ogni giorno nel mondo. Vero. Tanti i bambini che soffrono, lottano e, a volte, perdono.

Eppure, in quella Chiesa, in quell’ora, per chi era presente, la realtà è stata un’altra. Non sono solo le parole di due genitori straordinariamente veri che hanno raggiunto l’auditorium, non solo i racconti dei lunghi periodi nelle corsie di ospedale, nell’attesa del cambiamento, della buona notizia che facesse sperare. Altro è arrivato e non alle orecchie ma ai cuori. Una verità estrema che solo la morte può disvelare: Cristo è vicino a chi soffre, ai piccoli, agli ultimi della società, a chi in un determinato periodo della sua vita non può essere produttivo, efficiente, sorridente. Cristo è un po’ più vicino a chi lo invoca anche se con rabbia o interrogandolo e interrogandosi. Cristo stringe la mano a chi grida Abbà Padre. Perché la malattia, e per di più quella del giusto innocente, un bambino, mette in crisi anche le fedi migliori, anche le famiglie più solide. Una crisi che, se superata, rinforza e permette di divenire testimoni dell’amore di Gesù.

Ascolta qui l’audio della serata

Questo hanno raccontato Anna Mazzitelli e Stefano Bataloni, genitori di Filippo, sposi in Cristo, “evangelisti d’eccezione”, come don Baronio, parroco di Vicomoscano, li ha definiti. Ma anche tanto altro. Una sintesi di accoglienza, disponibilità, apertura e capacità di comprendere gli eventi in un’ottica di fede, che rivela il ben più ampio progetto che Dio ha su ogni uomo e che nel tempo si disvela. La grande difficoltà sta nell’accettarlo o meno, nel comprenderlo o nel rifiutarlo, nel riconoscersi come protagonisti di un “pellegrinaggio verso un’idea nuova di intendere la vita” (per citare papà Stefano) o nel limitare la propria intelligenza a un relativa lettura degli eventi.

Tanti gli spunti forniti dai due biologi romani, genitori di Filippo. In primis l’idea che da soli non si può affrontare le grandi prove e che la condivisione sia fondamentale sia nel racconto (da qui l’apertura del blog Piovono miracoli e le diverse testimonianze portate in giro per l’Italia) sia nella preghiera. In secondo luogo il rapporto di coppia, che in tanti casi entra in una reciproca incapacità di riconoscere e accettare l’altro per come assume la sua croce. Se non si accede all’intimo del proprio dialogo con Dio, affidandosi completamente al suo progetto, spesso anche il rapporto matrimoniale entra in crisi.

“Questo progetto di Dio su di noi, che cos’è?” il grande interrogativo che ha attraversato mamma Anna nei momenti più bui e dal quale entrambi i genitori sono emersi con una certezza: “Il nostro cammino di conversione ci ha portati a fidarci della volontà di Dio, che vuole il nostro bene, la nostra felicità. E abbiamo così capito che la cosa più importante per noi era salvare il nostro rapporto con Lui e non salvare a tutti i costi nostro figlio. Perdere l’amore di Dio sarebbe stato peggio che perdere nostro figlio”.

E’ stato appena sfiorato il tema dell’accanimento terapeutico ma il messaggio è stato comunque chiaro: accettare la morte che arriva, accompagnare negli ultimi momenti di questa esistenza anche chi, per la giovanissima età, avrebbe avuto tutto il diritto di superare la malattia, trovare il senso a quel rovescio della maglietta nel disegno d’amore di Dio, questo è quanto resterà di una serata irripetibile.

Per chi volesse conoscere la storia di Filippo e della sua maglietta a rovescio, è in vendita il libro “Con la maglietta a rovescio. Storia di Filippo Bataloni” (ed. La Porziuncola).