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Tavola della Pace di Cremona, vertice in Prefettura

A seguito della richiesta inoltrata dalla Tavola della Pace di Cremona, si è tenuto un incontro presso la Prefettura di Cremona che ha visto presenti, per la Prefettura, il capo di Gabinetto, dott. Alfonso Sadutto, e i referenti di Anpi, Acli, Arci, Cgil, Cisl, Uil, Caritas, Forum del Terzo Settore in rappresentanza di tutti gli aderenti alla Tavola.

Le associazioni presenti hanno espresso preoccupazione per le provocazioni cui si è assistito negli ultimi tempi in città, con affissione di striscioni e con alcuni messaggi sui social dai toni forti indirizzati principalmente contro i cittadini immigrati, ma rivolti anche contro tutti quei soggetti che agiscono per la pacifica convivenza, la tolleranza e la tutela dei diritti umani.

Particolare indignazione ha suscitato, inoltre, l’ignobile atto vandalico con cui sono stati deturpati e danneggiati alcuni giochi presenti nei parchi cittadini.

Altro tema discusso è stato quella della sicurezza dei cittadini e delle associazioni che aderiscono alla Tavola della Pace, impegnate nel pieno rispetto delle norme vigenti, in iniziative di espressione della loro attività e dei valori che difendono.

A seguito del confronto in Prefettura, la Tavola della Pace esprime sincero apprezzamento non solo per la solerte e puntuale risposta alla richiesta di incontro, ma anche, nel merito dei contenuti espressi, per la condivisione delle azioni della Tavola e dei valori di cui è espressione.

In modo particolare la Tavola della Pace e la Prefettura hanno convenuto la necessità di proseguire, ciascuno nell’ambito delle proprie responsabilità, nel portare avanti l’indispensabile lavoro di “squadra”, già avviato anche con la collaborazione delle forze dell’ordine, così da poter contrapporre a messaggi di odio e intolleranza messaggi di pace e di tutela dei diritti umani fondamentali, in piena coerenza con i principi e gli ideali sanciti dalla Carta Costituzionale.




“Cuore di papà”, lo stile maschile nell’educazione dei figli nell’intervento di Osvaldo Poli (AUDIO)

Sabato 9 febbraio presso la sala dell’oratorio di Vicomoscano si è svolto il quinto appuntamento del ciclo di incontri “Testimoni” organizzato dalle Parrocchie di Vicomoscano, Quattrocase, Casalbellotto e Fossacaprara per l’anno pastorale 2018-2019. Ospite della serata lo psicologo e psicoterapeuta Osvaldo Poli che ha affrontato il tema dell’educazione paterna a partire dal suo ultimo libro che ha dato il titolo all’incontro: “Cuore di papà. Il modo maschile di educare”.

Ascolta l’audio dell’intervento

Utilizzando un linguaggio accattivante e che ha spesso suscitato l’ilarità dei presenti, il dott. Poli ha ripercorso le fasi di crescita di un figlio, dall’infanzia all’adolescenza, associando ciascuna di esse al ruolo educativo femminile o maschile sulla base delle esigenze che comportano. La necessità delle cure tipiche dell’infanzia, ad esempio, richiederebbero maggiore presenza degli aspetti educativi caratterizzanti il femminile, di cui la protettività è il più evidente. Allo stesso modo, l’età dell’adolescenza richiederebbe una presenza assai più costante del padre, il cui codice educativo “incoraggia il figlio” e lo pone di fronte alle sue responsabilità.

Secondo la linea tracciata dal dott. Poli “i figli non nascono perfetti ma i figli deludono per loro natura”. Non è pertanto “mancanza di amore vedere i loro difetti e segnalarli ma questa è – per Poli- la strada maschile di educare”. Come a dire che, se la madre è per sua natura portata a colpevolizzarsi degli errori del figlio, attribuendosi delle responsabilità dirette che le sono dettate dal suo innato senso di colpa, al contrario l’approccio del padre è decisivo e risolutivo, al punto da indurre nel figlio la presa di coscienza che le conseguenze del suo agire avranno ricadute sulla sua vita e non su quella dei genitori.

Con fatica, rinuncia e sacrificio (parole che Poli attribuisce al linguaggio educativo maschile) il figlio diventa migliore entrando, di fatto, nell’età adulta e assumendosi le sue responsabilità.

“Il padre tratta il figlio come uno capace di decidere e di agire e lo incoraggia a lasciarsi guidare da giustizia e verità”, cosa che renderebbe il giovane in grado di ascoltare e seguire la voce della propria coscienza.

In conclusione il dott. Poli ha lanciato una sfida interessante a tutti gli uomini presenti in sala: “Tira fuori il padre che è in te se vuoi un figlio migliore!”. E il pubblico applaude.

Prossimo appuntamento della rassegna sabato 9 marzo ore 21: Fra’ Vito D’Amato, padre spirituale di Chiara Corbella Petrillo.

Sara Pisani




L’ultimo saluto a don Luciano Manenti: «Maria l’ha portato con sé in cielo»

Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo gremita di gente, nel pomeriggio del 14 febbraio, per la celebrazione, presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, delle esequie di don Luciano Manenti, il sacerdote vailatese morto lunedì sera all’età di 78 anni mentre si trovava ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Treviglio per l’acutizzarsi della malattia di cui soffriva da tempo.

Una cinquantina i sacerdoti presenti, alcuni dei quali sono stati allievi proprio di don Luciano nel lungo periodo di tempo in cui lui ha insegnato in Seminario a Cremona. Fra i banchi, una rappresentanza delle suore Serve del Focolare della Madre, i sindaci di Brignano Beatrice Bolandrini, di Caravaggio Claudio Bolandrini, di Vailate Paolo Palladini, il vicesindaco di Misano Piero Pilenga ed i volontari dei gruppi di protezione civile di Brignano e di Misano con i gonfaloni dei rispettivi comuni.

Accanto al Vescovo Antonio il vescovo emerito Dante Lafranconi, il vicario generale della Diocesi don Massimo Calvi, il vicario zonale don Marco Leggio ed il parroco di Vailate don Natalino Tibaldini.

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“Ci stringiamo attorno a don Luciano – ha detto il Vescovo ad inizio celebrazione – che ora è faccia a faccia con Dio. Lo accompagniamo con la fede, che non toglie il dolore ma lo trasfigura e le rende fecondo coma la Pasqua di Gesù, che don Luciano ha sempre annunciato”.

Nell’omelia, monsignor Napolioni ha iniziato ricordando la devozione di don Luciano per la Beata Vergine di Lourdes. “Da tanti anni ogni 11 febbraio (anniversario dell’apparizione) don Luciano si recava a Lourdes e proprio l’11 di febbraio Maria se l’è portato con sé in cielo. Queste possono sembrare frasette profumate, di inizio-predica, ma chi l’ha conosciuto sa che non è così, perché la bussola del suo cuore era ben orientata”.

Il Vescovo ha proseguito facendo riferimento all’intelligenza di don Luciano e alla sua laurea in pedagogia. “Oggi lo presentiamo a Dio nella festa dei Santi Cirillo e Metodio, che hanno consacrato la loro vita al Vangelo usando l’intelligenza. Anche don Luciano ha studiato e si è dedicato all’approfondimento. Non ha solo meditato la parola del Signore ma ne ha anche accolto l’intima pedagogia”. Un invito che il Vescovo ha esteso a tutti i presenti.

Ha proseguito chiedendo ai fedeli di “Non sentirsi più poveri nonostante la perdita di un sacerdote”. “Siamo fatti per entrare in comunione con Dio – ha spiegato -, però finché siamo qui c’è tanto bene da riaccendere nel nostro cuore. La Chiesa non è fatta solo di preti ma anche di catechisti, di educatori, di una fioritura di slanci che non dobbiamo mai impedire con la nostra arroganza”.

Da ultimo, l’invito a custodire don Luciano nella memoria di ognuno. “Alimentiamo la fede addolorati – ha concluso – ma anche ricostruiti in ciò che lui ci ha insegnato e stimava, come l’amore per la vita e l’amore nella fede in Dio”.

La salma di don Manenti, accompagnata da don Tibaldini, è stata tumulata nel cimitero locale, nella tomba riservata ai preti originari di Vailate o che in parrocchia hanno prestato servizio.




“Parole o-stili”, incontro sulla buona comunicazione con i giovani della Zona 1

«Parole o-Stili. Come le parole possono fare la differenza». È questo il titolo del secondo evento promosso dalla Zona Pastorale 1, in collaborazione con il Settore Giovani dell’Azione Cattolica, sul tema dell’importanza delle parole nella comunicazione quotidiana e non solo.

L’evento, che si svolgerà domenica 17 febbraio a partire dalle ore 19.30 presso l’oratorio San Luigi e Sant’Agnese di Mozzanica, nasce dall’esigenza di riflettere su un tema molto importante come quello della comunicazione corretta, perché le parole hanno un grande potere: possono costruire legami, aiutano a collaborare e a sviluppare un pensiero critico, possono guarire e consolare, ma possono anche ferire, distruggere ed emarginare.

La locandina

Ecco allora la ricerca di un’ulteriore collaborazione, quella con l’Associazione Parole O_Stili, nata a Trieste nel luglio 2017, che sensibilizza, responsabilizza ed educa gli utenti della rete a praticare forme di comunicazione non ostile, e promuove la condivisione dei valori espressi nel “Manifesto della comunicazione non ostile”. Durante la serata interverrà infatti Barbara Laura Alaimo, pedagogista esperta di educazione, formazione, prevenzione e promozione del benessere, e collaboratrice dell’associazione, che, partendo dal manifesto dell’associazione, ci aiuterà a comprendere come le parole possono fare la differenza nella vita di tutti i giorni.




Un servizio diocesano per persone separate, divorziate e in nuova unione

È in fase di avviamento il nuovo servizio diocesano di ascolto e accompagnamento per persone separate, divorziate e in nuova unione. Nato dalla riflessione sull’esortazione apostolica Amoris Laetita di Papa Francesco, il servizio raccoglie le sollecitazioni della conferenza episcopale lombarda. E’ il vescovo Antonio Napolioni a spiegarne l’origine e a sottolinearne l’importanza pastorale.

«Sono passati più di due anni dalla pubblicazione dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia, con cui il Papa ha raccolto quanto emerso nei due Sinodi sulla famiglia e nelle iniziative collegate, offrendo alla Chiesa solidi e aggiornati orientamenti per un rilancio dell’evangelizzazione del dono del matrimonio e della pastorale familiare.

La nostra diocesi da tempo mette al centro della sua attenzione la vita delle coppie e delle famiglie, in diversi modi e momenti: dall’accompagnamento di innamorati e fidanzati alla cura delle giovani coppie, dal ruolo dei genitori nell’iniziazione cristiana dei figli all’attenzione a chi ha vissuto la prova di una separazione o di un divorzio, ecc.

Dopo aver approfondito attentamente quanto indicato da Amoris Laetitia e riflettuto sulle situazioni emergenti nelle nostre comunità, in comunione con gli altri Vescovi lombardi, diamo vita ad un Servizio specificamente rivolto alle persone separate/divorziate e in nuova unione.

I sussidi che oggi presentiamo ne spiegano compiti e modalità, che sono state illustrate negli incontri zonali dei sacerdoti, e che potranno essere meglio illuminate anche in futuro. Mi auguro che la proposta venga accolta da tutti con fiducia, contribuendo alla crescita in unità della nostra esperienza di fede, in modo da diventare casa accogliente anche per chi facesse più difficoltà a credere e vivere il Vangelo.

Verità e carità saranno sempre i fari che rischiarano il cammino, anche quello più irto di sfide e difficoltà. Chiedo a tutti di accompagnare con la preghiera questi passi che ora compiamo».

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In sintesi

  • Propone:
    • Percorsi di gruppo di riflessione e discernimento alla luce della Parola (vedi calendario)
    • Colloqui individuali e di coppia per un accompagnamento spirituale
    • Accompagnamento nel cammino personale di discernimento della propria situazione
  • Contatti:
    • Attraverso il proprio parroco o altro sacerdote.
    • Scrivendo direttamente all’indirizzo separatiedivorziati@diocesidicremona.it , chiedendo un incontro personale per una prima conoscenza della situazione
    • Tramite contatto telefonico 370 3677183

 

Gli incontri di preghiera e riflessione

Tutti gli incontri si terranno a Cremona presso il Centro Pastorale Diocesano e a Caravaggio presso il Centro di Spiritualità dalle ore 21 alle 22.30

  • 25 febbraio: “Dove sei?” (Gen 3, 1-15)
  • 18 marzo: “L’ozio di Davide e la bellezza di Betsabea” (1Sam 11, 1-15.26-27)
  • 8 aprile: “Beati! È ancora possibile oggi?” (Mt 5, 1-11)
  • 6 maggio: “L’amore estremo” (Mt 5, 43-48)
  • 10 giugno: “La preghiera dei figli” (Mt 6, 5-15)



Ricostruire una vita “cancellata”: domenica la testimonianza di Pierdante Piccioni a Tds

L’ospite del prossimo appuntamento di Traiettorie di Sguardi, in programma domenica 17 febbraio dalle 18.30 presso l’oratorio del Maristella a Cremona, sarà Pierdante Piccioni: prima dell’incidente che gli ha causato la perdita della memoria cancellando 12 anni di vita, era direttore dell’U.O. di pronto soccorso dell’ospedale di Lodi, collaboratore di riviste scientifiche internazionali. Ora è responsabile del servizio “integrazione ospedale-strutture sanitarie territoriali e appropriatezza della cronicità”

Ritrovarsi reduce senza futuro, costretto ad aspettare ancora il miracolo più grande, quello che deve restituire, insieme alla memoria, tutte le emozioni perdute e il senso di un’esistenza da riallacciare.  Forse quel miracolo è la speranza, semplicemente un segreto che sta dentro di noi.



Preti in uscita a Modena e Nonantola con il Vescovo

E’ in programma martedì 12 marzo la prossima giornata di fraternità sacerdotale con il vescovo Antonio. Le mete scelte per i preti in uscita sono Modena e l’abbazia di Nonantola.

Il programma prevede la partenza da Cremona alle 7.30 o dalle altre località della diocesi. All’arrivo visita guidata del Duomo di Modena e dei Musei del Duomo. Poi, dopo il pranzo in ristorante, trasferimento a Nonantola per la visita guidata dell’Abbazia, restaurata e riaperta dopo il terremoto. Concluderà la giornata la celebrazione della S. Messa.

 




“Scelgo di vivere la fede”, domenica Alessandro Campi incontra i giovani della Zona 2

Domenica 17 febbraio, alle ore 18.00, si svolgerà all’oratorio di San Bassano (CR) il secondo incontro di “Chosen”, il percorso per giovani organizzato dalla zona pastorale 2, sul tema della scelta. Durante il primo appuntamento, l’ospite, Samuele Lanzi, aveva focalizzato l’attenzione sull’importanza, specialmente per i giovani, di prendere delle decisioni. Questa seconda serata toccherà invece un aspetto particolare della tematica del percorso, ben sintetizzata dal titolo: “Scelgo di vivere la fede”.

Al centro dell’incontro vi sarà la riflessione di Alessandro Campi, docente di Basi di Dati e Informatica presso il Politecnico di Milano, che condurrà i ragazzi presenti a porre l’attenzione non solo sulle gioie, ma anche sulle difficoltà del credere. A questo momento seguirà la divisione in gruppi dei partecipanti, che saranno chiamati a dialogare sugli spunti suggeriti dal professore e a intavolare successivamente un confronto con lui. La serata terminerà con una cena condivisa.

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Nomina: don Maurizio Ghilardi nuovo incaricato regionale per la Pastorale missionaria

La Conferenza episcopale lombarda ha nominato il cremonese don Maurizio Ghilardi nuovo incaricato regionale per la Pastorale Missionaria, Evangelizzazione e Cooperazione tra i popoli per il triennio 2019-2022.

Don Maurizio Ghilardi, classe 1968, originario di Mozzanica, ordinato sacerdote il 18 giugno 1994, ha iniziato il suo ministero sacerdotale come vicario a Cremona, presso la parrocchia di S. Bernardo (1994-1999). Quindi a Calcio (1999-2003) e ad Agnadello (2003-2005). Dopo un anno di servizio come assistente della comunità “Mondo nuovo”, dal 2007 ha prestato servizio presso la casa dell’accoglienza di Cremona, assumendo nel 2012 l’incarico di vicedirettore dell’Ufficio Caritas e Migrantes. Laureato in Scienze della formazione all’Università Cattolica di Piacenza, nell’autunno del 2015, lasciando i precedenti incarichi, si è insediato come nuovo parroco delle comunità del Boschetto e del Migliaro, nella periferia di Cremona. Dal 2016 ha assunto anche la responsabilità della Pastorale missionaria diocesana, a cui si è aggiunta nel 2017 la guida della pastorale delle Migrazioni.




Lavoro e Welfare, priorità per l’Europa. Venerdì incontro con Jahier alle Acli

Venerdi 15 febbraio alle ore 16 presso le Acli in via Massaia 22, a Cremona si terrà l’incontro “Europa: lavoro e welfare nostra priorità” Sarà presente Luca Jahier presidente del Comitato Economico e Sociale europeo (CESE), organo consultivo dell’Unione Europea.

Personaggio di rilievo nelle istituzioni europee, Jahier ci dirà come l’Europa intende affrontare i problemi dei cittadini che stanno ancora vivendo le conseguenze della crisi economica e sociale. Cittadini che, a fronte del progressivo crescere delle disuguaglianze e della povertà chiedono reti di sicurezza, di inclusione e coesione sociale. Lavoratori che, toccati dalla precarizzazione diffusa e dalla disoccupazione chiedono politiche lavorative che diano dignità di vita, diritti e prospettive di futuro alle giovani generazioni.

In un modello di sviluppo come l’attuale, divenuto incompatibile coi limiti del pianeta, lavoro e welfare necessitano di essere ripensati e declinati dentro un nuovo assetto di sostenibilità economica sociale e ambientale che è compito dell’Europa promuovere e sostenere.